Maggio 02, 2024

La nostra avventura, la nostra vita con Bowie ha subito un brusco cambiamento. Quelli trascorsi sono stati per noi giorni difficilissimi. E purtroppo che ne aspettano molti altri.

Mettetevi comodi perchè quello che sto per raccontarvi non è piacevole.

Quando si decide di accogliere un cane nella propria vita è necessario mettere in conto anche una buona dose di sofferenza. E' fondamentale farsi delle domande, ma soprattutto chiedersi: "Sarò in grado di affrontare eventuali problemi riguardanti la sua salute? Sono disposto/a a fare sacrifici, anche notevoli, per lui?"

Ma ciò che più conta è che siate sinceri con voi stessi.

Se la risposta è:"Assolutamente si!" molto bene, se la risposta è: "Non lo so" oppure "non ne sono sicuro" allora, vi prego, non prendete un cane!

Tre settimane fa, abbiamo scoperto che il nostro cucciolo ha una grave forma di displasia su entrambi i gomiti. La notizia è stata per noi un fulmine a ciel sereno. Per garantire a Bowie una vita normale, per evitare che vada incontro a problemi molto seri, come zoppie e dolori invalidanti, l'intervento chirurgico è indispensabile. Su entrambe le zampe.

L'intervento è delicato e va eseguito da professionisti validi, L'intervento prevede costi onerosi. Il buon esito dell'intervento deve essere seguito da una convalescenza lunghissima e sotto stretta sorveglianza.

Avevamo, come da regolamento di compravendita, una scelta: rispedire il cucciolo al mittente e chiamarci fuori dal problema. Sarebbe stato un nostro diritto. Nessuno avrebbe potuto biasimarci. A meno di due mesi dalla perdita devastante della nostra amatissima Daga, un'altra pesantissima sofferenza si preannunciava ai nostri occhi. E soprattutto al nostro cuore ancora così ferito.

Non abbiamo neanche per un momento pensato di rinunciare a Bowie.

Lui è il nostro cucciolo. Tutto ciò che lo riguarda, nel bene e nel male, è una nostra precisa responsabilità. E' offensivo per la sua, ma soprattutto per la nostra dignità, pensarlo come un oggetto difettoso che può tranquillamente essere sostituito con un soggetto integro. Se solo ci fosse passato per la mente di chiedere una sostituzione avremmo fallito sia come persone, che come genitori. Avremmo trasmesso a nostro figlio il messaggio che gli esseri viventi non hanno alcun valore e non meritano rispetto se portatori di un "difetto".

Se solo mi fosse passata per la mente una simile malvagità avrei meritato che mio figlio mi ripudiasse all'istante come madre.

Bowie è stato sottoposto al primo intervento il 26 febbraio. E' rimasto sotto i ferri per oltre 3 ore.

Bowie ha sofferto moltissimo, e noi con lui.

 

La foto ci è stata donata da Sonia

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La prima volta è stata qualche giorno dopo il suo arrivo in casa, non aveva ancora compiuto 4 mesi: suonano alla porta e Bowie mi accompagna ad aprire. È il corriere che deve consegnare un pacco. Bowie si mette seduto tra le mie gambe e segue attentamente quel che accade. Non cerca carezze dall'uomo che si ferma sulla soglia, lo osserva e basta.

Fin qui tutto bene.

Nell'istante in cui il corriere allunga le braccia verso di me per passarmi l'aggeggio su cui devo apporre la firma digitale parte il ringhio: gutturale, a bocca chiusa, ma bello sonoro! L'uomo si sorprende, è abituato a Daga che, da vera Lady lo ha sempre snobbato. Ritira le mani, guarda me, guarda Bowie che è rimasto immobile tra le mie gambe ma con lo sguardo fisso su di lui. "È un altro cane" dico al corriere sorridendogli.

Rassicuro Bowie, firmo, saluto e chiudo la porta. Cavolo! Penso tra me e me, sorpresa ma anche sottilmente orgogliosa di questa pulce dall'animo guerriero.

Il secondo episodio qualche giorno fa, 5 mesi appena compiuti: gli avevo dato un tozzo di pane secco invitandolo ad uscire fuori in giardino per mangiarlo. Io sono rimasta sulla porta a guardarlo. Adoro osservarlo, coccolarlo con gli occhi, seguire quello che fa. Ad un certo punto dal muro di confine arriva un rumore secco ed improvviso. Bowie molla immediatamente il pane alza la testa e si mette in allerta cercando di capire la natura e la provenienza del rumore. Dopo qualche minuto di esitazione entra in casa, e io (ingenuamente e con tenerezza) penso: "bravo il mio pirlone! Si è spaventato!"

Poi seguo le sue manovre: lui passa in perlustrazione tutta la cucina, inclusa la lavastoviglie aperta, e torna verso di me. A quel punto io cerco di scendere il gradino per cambiare l'acqua della sua ciotola e lui si piazza davanti alle mie gambe. Come faccio sempre quando cerca di impedirmi il passaggio cerco di spostarlo con le ginocchia esercitando la mia leadership, non deve MAI sognarsi di essere dominante con me! Ma lui, per la prima volta, me lo impedisce puntandosi sulle zampe e scaricando il suo peso sulle mie gambe. Non vuole che scenda in giardino! Esito cercando di spiegarmi questo comportamento. Il rumore si ripete e lui aumenta la pressione sulle mie gambe. Non riesco a crederci! Sta cercando di proteggermi??! Com'è possibile che questo scricciolo abbia percezione di un ipotetico pericolo? Ma no, sicuramente sono io che sto interpretando male...

La sera ne parlo al mio compagno. E lui sorride. "È un maschio" mi dice. Ne parlo anche con l'educatore. Sorride anche lui. "Lo hai voluto il dobermann maschio?"

Guardo Bowie steso sulla sua brandina, dorme pesantemente. Almeno così sembra a me. 

La foto ci è stata donata da Sonia

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C'è una cosa che mi riempie il cuore di tenerezza e che mi commuove profondamente:
quelle rarissime volte che esco di casa senza portare Bowie con me lui protesta vivacemente e si dispera pigolando a più non posso! Anche se non resta da solo, anche se con lui c'è l'eletto capobranco è me che cerca, è me che ha scelto, lui vuole stare con me...

Piccolo amore mio, io non ti tradirò mai, ti starò vicina sempre, nel bene e nel male non sarai mai solo!

Te lo prometto, ora e per sempre

 

La foto ci è stata donata da Sonia

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Il trasportino o kennel cosa è? Molte persone e padroni di cani pensano sia una gabbia dentro la quale rinchiudere il cane quando non si sa come gestirlo, altri considerano il trasportino un eccellente strumento di educazione, tanti cani lo vedono come una tana accogliente dentro la quale rifugiarsi per stare tranquilli, ma alla fine, il trasportino cosa è? Oggi, insieme all'aiuto di Moreno Sartori, presidente della M&M Dog's Trainers A.S.D. ed educatore cinofilo, impareremo come utilizzare il trasportino ed i motivi per i quali esso diventa un utile strumento nella gestione del nostro cane. 

Al termine dell'articolo troverete un VIDEO dove vengono riproposte le informazioni che leggerete a breve, insieme alla spiegazione di come far avvicinare il cane al trasportino per la prima volta (dal minuto 4.00). Esercizi utili per molti cani, ma non per tutti, è bene farsi aiutare sempre da un professionista per evitare degli errori che potrebbero compromettere il lavoro sul cane. 

UTILIZZO DEL TRASPORTINO

Il trasportino, detto anche kennel, è' uno strumento valido per la gestione del nostro cane, soprattutto per delle situazioni in cui possiamo aiutare l'animale rendendolo meno suscettibile all'abbandono, il cane imparerà a gestire con serenità i momenti in cui non c'è nulla da fare, mostrandosi tranquillo sfruttando le potenzialità del trasportino. Si può utilizzare come cuccia all'interno della casa, come ausilio per il  trasporto in automobile, nave o aereo, il trasportino può essere utilizzato, e questo è uno degli usi fondamentali, come punto di riferimento per il cane, si pensi ad un cambio di casa, oppure quando si va in vacanza con il proprio cane: posto nuovo, il cane non lo conosce, portandosi dietro il proprio trasportino si sta portando con sè una parte del contesto abituale che può rendere più sereno il cane aiutandolo ad affrontare meglio le difficoltà legate al nuovo ambiente.

In Italia è ancora molto diffusa l'idea che il trasportino sia una sorta di reclusione forzata, una situazione antipatica nella quale non sappiamo cosa accada quando inseriamo il cane. In realtà è uno strumento utile, si pensi che in Inghilterra ed in america viene dato insieme al cucciolo, così facendo impara da subito ad utilizzarlo creando una serie di benefici utili ed interessanti.

COME AVVICINARE IL CANE AL TRASPORTINO

Prima di tutto occorre sapere che ci sono moltissimi modelli di trasportino, da quelli rigidi a quelli di stoffa che si chiudono come una tenda da campeggio, trasportino con tre lati chiusi e cancello sul lato corto, altri sono vere e proprie gabbie di metallo dalle quali il cane può osservare tutto. Per i vari tipi di trasportino rimandiamo a questo articolo Trasportino per cani: quale scegliere?

Il trasportino che si utilizza maggiormente è quello rigido con apertura sul lato corto, molto più facilmente gestibile.

Prima di tutto occorre far avvicinare il cane al trasportino per farglielo conoscere, evitando qualsiasi diffidenza nei suoi confronti, per fare ciò possiamo aprire il trasportino togliendo la parte superiore (questo può essere effettuato solo con alcuni tipi di trasportino). E' consigliabile inserire un tappetino nel trasportino così il cane non avrà paura nel caso in cui nell'entrare dovesse sentire il rumore delle zampe sulla plastica.

Facciamo avvicinare il cane al trasportino aiutandoci con del cibo, lo facciamo entrare e lo premiamo cercando anche di farlo girare su sé stesso dal momento che dovrà capire che si entra ed esce dallo stesso lato. Una volta creata questa abitudine si inizierà a premiare il cane quando sarà tranquillo all'interno (sempre senza parte superiore del trasportino), quando si siede e si mette a terra, una volta raggiunto anche questo obiettivo, inizieremo a premiare il cane solo quando inizierà a rilassarsi, questo ci fornirà un aiuto dal momento che il cane legherà uno stato emotivo di calma al trasportino.

Successivamente il lavoro andrà avanti mettendo la parte superiore del trasportino al proprio posto, il lavoro che ne seguirà potremo scoprirlo nel prossimo video di Moreno Sartori.

Ecco il VIDEO riassuntivo e contenente il lavoro di approccio al trasportino:

È già passato un mese, Bowie è cresciuto tanto, è molto cambiato fisicamente.

Ma la cosa che è completamente diversa rispetto a 30 giorni fa è la sua espressione... Nella foto a sinistra ha lo sguardo smarrito di un cucciolo che non sa cosa sta per succedergli. Era stato appena stato separato dalla madre e dai suoi fratelli ed era circondato da estranei. Nel tragitto che lo portava nella sua nuova casa, pur mantenendo la calma ed un atteggiamento dignitoso si guardava intorno incerto, era tutto così nuovo per lui...

Oggi ha uno sguardo fiero, sicuro, ha la certezza di essere parte di un nucleo familiare, di un branco su cui poter fare affidamento. È amato, curato, vive in una dimensione fatta di regole e di rispetto. La sua natura di cucciolo si esprime al meglio nei giochi, la sua indole di cane da difesa inizia a manifestarsi in determinate situazioni.

Siamo orgogliosi di lui. Della sua bellezza, della sua dolcezza. E del percorso fatto finora.

C'è tanto lavoro dietro, tanta dedizione. È così che mi piace immaginare tutti i cuccioli del mondo, con quello sguardo fiducioso di chi sa di essere amato e non ha nulla da temere.

 

 

La foto ci è stata donata da Sonia

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