Maggio 04, 2024

Il Terrier Giapponese (anche detto Nihon Teria) è una razza canina facente parte del Gruppo 3 Terrier, sezione 2 Terrier di piccola taglia (gamba corta), senza prova di lavoro, il cui standard è riconosciuto dalla FCI (Fédération Cynologique Internationale) con numero 259 / 20.01.1998.  Il terrier giapponese è un cane poco conosciuto e raro anche nella sua terra d'origine, il Giappone.

STORIA DEL TERRIER GIAPPONESE - Come moltissime altre razze, anche l'origine del terrier giapponese è incerta, l'ipotesi più accreditata vede la razza nata da un incrocio tra i cani giapponesi autoctoni e i cani che i marinai britannici ed olandesi portarono in Giappone durante le conquiste. Il terrier giapponese è probabilmente incrociato con una combinazione tra i cani da ferma, quali Fox Terrier e i Pinscher tedeschi (dai quali hanno preso il muso appuntito).

Questi cani erano apprezzati sia come cani da caccia ai nocivi, sia come cani da compagnia, furono infatti rinominati "cani da grembo" poiché amavano, e amano tuttora, accoccolarsi sul grembo del proprietario. 

Questa razza si sviluppò particolarmente vicino ai porti di Kobe, Nagasaki e Yokohama durante il 1600, solamente nel 1920 il Kennel Club del Giappone riconobbe questa razza e verso il 1930 venne definitivamente fissato il tipo. 

Dopo la Seconda Guerra Mondiale la popolazione di terrier giapponesi diminuì drasticamente.

CARATTERE DEL TERRIER GIAPPONESE - Secondo quanto descritto nello standard della FCI, il terrier giapponese ha un carattere vivace ed allegro, molto attivo e di facile addestramento, soprattutto se si praticano sport molto attivi, come l'agility o il disc dog. Occorre avere un approccio calmo e composto durante l'addestramento, questo tipo di cane è fiducioso, coerente e fermo durante il lavoro, non risponde bene ai trattamenti aggressivi o troppo impositivi. Il terrier giapponese non ha prove di lavoro, ma è adatto alla prova in tana o sopraterra, nel caso qualcuno voglia cimentarsi in uno sport diverso da quelli citati poco fa.

Cane molto intelligente ed affettuoso, nonostante la piccola taglia è un ottimo cane da guardia, poichè è sempre pronto a segnalare, abbaiando insistentemente, la presenza di un estraneo che si avvicina alla proprietà. Il terrier giapponese è un cane diffidente nei confronti degli estranei, ma mai aggressivo, va d'accordo con i bambini, ma purchè questi siano abbastanza grandi da sapere come rapportarsi con lui e sappiano rispettare l'animale. Con gli altri animali va d'accordo se allevati insieme fin da piccoli, potrebbe non andare d'accordo con animali piccoli quali conigli o cavie, poichè potrebbe inseguirli istintivamente. 

Gli esemplari di questa razza sono molto devoti al proprietario, spesso si affezionano morbosamente ad un componente del nucleo famigliare. Sono animali sensibili e delicati, un ambiente stressante potrebbe influire negativamente sul soggetto.

MANTELLO DEL TERRIER GIAPPONESE - Il terrier giapponese ha il pelo molto corto, circa 2 mm di lunghezza, sottile, liscio e setoso, di facile manutenzione. Il mantello del corpo è di colore bianco con chiazze nere o fuoco, la testa sempre nera o marrone, con chiazze.

STANDARD DEL TERRIER GIAPPONESE - Questo cane ha un corpo robusto, nonostante la sua piccola taglia (circa 30-33 cm al garrese), la coda è sottile, le orecchie sono piegate, ma diventano erette in situazioni di allerta. Gli occhi del terrier giapponese sono sempre scuri, di medie dimensioni e ovali. Il rapporto tra l'altezza al garrese e la lunghezza del corpo è 1:1, così come il muso ed il cranio (hanno stessa lunghezza).

Non soffre di particolari malattie genetiche, ma potrebbe riportare la lussazione della rotula, per questo occorre fare molta attenzione alle articolazioni durante la crescita, vista la loro voglia di saltare e correre.

L'aspettativa di vita di un terrier giapponese p di circa 14 anni. 

 

   

 

FCI Standard N° 259 / 20.01.1998

TERRIER GIAPPONESE ORIGINE: Giappone

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 05.06.1995

UTILIZZAZIONE: Cane da compagnia

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 3 Terrier Sezione 2 Terrier di piccola taglia (gamba corta) Senza prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: Cane di piccola taglia, d’aspetto brillante con un profilo nettamente disegnato e compatto. Il pelo è molto corto, di circa 2 mm di lunghezza

PROPORZIONI IMPORTANTI: • Altezza al garrese/ lunghezza del corpo = 1 : 1 • Muso e cranio hanno la stessa lunghezza

COMPORTAMENTO – CARATTERE Il Terrier Giapponese è un cane svelto, di temperamento vivace

TESTA REGIONE DEL CRANIO: Cranio piatto e moderatamente stretto Stop non troppo marcato

REGIONE DEL MUSO: Tartufo nero con una canna nasale diritta Labbra sottili e aderenti Denti forti e bianchi, con chiusura a forbice Guance asciutte, e non rigonfie Occhi moderatamente grandi, di forma ovale e di colore scuro Orecchi attaccati alti, moderatamente piccoli, sottili, a forma di V e ricadenti verso l’avanti; ma possono essere portati piegati e sorpassare lateralmente il bordo del cranio 

COLLO moderatamente lungo, forte, diventa più consistente verso le spalle. Esente da giogaia

CORPO Garrese ben rilevato. Dorso corto e fermo. Rene e groppa leggermente arcuati e potenti. Torace ben disceso, senza che il petto sia troppo largo. Costole ben cerchiate Ventre ben retratto

CODA moderatamente fine; tagliata alla terza o quarta vertebra

ARTI ANTERIORI Spalle gentilmente inclinate. Avambraccio diritto, con l’ossatura non troppo pesante

POSTERIORI Coscia lunga. Ginocchio moderatamente angolato Garretto moderatamente angolato Metatarso verticale

PIEDI con dita ben chiuse, cuscinetti elastici. Unghie dure e preferibilmente scure

ANDATURA leggera ed agile

MANTELLO PELO corto, liscio, denso e brillante

COLORE tricolore con testa nera, fuoco e bianco; il bianco del corpo può presentare macchie nere, chiazze nere o fuoco

TAGLIA Altezza per maschi e femmine: circa 30 -33 cm

DIFETTI Qualsiasi deviazione dai punti di cui sopra dovrebbe essere considerata difetto, e la severità con cui va considerata deve essere in proporzione alla sua gravità, e ai suoi effetti sulla salute e sul benessere del cane. • Leggero enognatismo o prognatismo • Cane bicolore

DIFETTI ELIMINATORI • Pelo lungo • Enognatismo o prognatismo molto grave. Ogni cane che presenti chiaramente anomalie fisiche o comportamentali, sarà squalificato.

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

 

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Il Kelpie o cane da pastore australiano fa parte delle razze appartenenti al Gruppo 1 dei Cani da Pastori e Bovari (tranne i bovari svizzeri), con standard riconosciuto dalla FCI numero 293 dell'11 settembre 1989 (aggiornato al 21 aprile 1997), la sua origine è, appunto, australiana.

Questa particolare razza è famosa per essere considerata una tra le più longeve al mondo, i suoi esemplari possono arrivare a vivere anche trenta anni.

ORIGINI DEL KELPIE - 

Come per molte razze, anche l'origine del Kelpie accende molti dibattiti, l'ultimo in ordine cronologico è stato avviato dopo l'uscita del libro di Bill Robertson, "Origins of the Australian Kelpie", scritto dopo un decennio di studi e lavoro. 

Lo scrittore, ex giocatore di rugby, spiega che ci sono almeno 26 differenti versioni sulla nascita della razza, ma la più diffusa è quella che fa risalire il Kelpie ad un accoppiamento tra un dingo ed un Collie. Questa teoria è stata avvalorata dagli esami del DNA che Robertson ha fatto svolgere, a sue spese, su alcune linee di sangue. Le analisi hanno dimostrato che i marcatori genetici di dingo sono presenti tra il 3% ed il 4%, ma non si può risalire a quando questi geni sono stati immessi nella razza. Robertson ipotizza che l'immissione dei geni sia iniziata alla fine dell'800, mentre Tony Parsons, un'autorità in materia, ritiene che sia successo decenni dopo. L'unica cosa certa è che c'è sangue dingo nei Kelpie.

In ogni caso, la storia più accreditata comincia in Scozia nel 1870 e narra di un allevatore di pecore di Geralda Station (Forbes), certo William Allen, che importò dalla Scozia due cani nero focati (Brutus e Kenny), con orecchie dritte e pelo corto. Questi cani erano conosciuti con il nome di Fox Collies poichè, leggenda narra, che almeno un cucciolo di ogni cucciolata fosse rosso come la volpe (in realtà i Fox Collies erano imparentati con i Border Collie). I due cani furono portati in Australia e diedero vita ad una cucciolata.

Nello stesso periodo anche un altro allevatore di pecore, Mr. Gleeson, adottò una cagnolina nero focata, molto simile a Brutus e Jenny, di nome Kelpie. Questa cagnolina fu fatta accoppiare con un figlio di Brutus e Jenny, Caesar, anche lui nero focato, mentre il cucciolo rosso della cucciolata fu rubato e, si pensa, sia diventato il progenitore di tutti i Kelpie rossi d'Australia.

Una delle figlie di Kelpie, chiamata Kelpie II, vista l'enorme somiglianza con la madre, fu acquistata dal manager di un ranch, Mr. W. King che la fece partecipare al primo ufficiale Sheepdog Trial in Australia (intorno al 1870-1875), la cagnolina vinse e i suoi cuccioli, conosciuti come Kelpie's Pups, furono molto richiesti. Kelpie diventò così il nome della razza che in celtico vuol dire spirito acquatico, nome che si adatta bene alla tipologia di cane, agile e veloce.

Un'altra linea di sangue Kelpie si sviluppò da una delle figlie di Kelpie II, Sally, che fu fatta accoppiare con un pronipote di Brutus e Jenny, Moss. Uno dei cuccioli, Barb (dal nome di uno dei cavalli da corsa più in voga all'epoca), tutto nero, fu acquistato da un fattore, certo Davis, il suo temperamento e la bravura nel suo lavoro, la sua personalità e la velocità ne fecero un ottimo stallone, i suoi cuccioli (Barb's Pups) diedero il nome a tutti i Kelpie neri che, ancora oggi, vengono chiamati semplicemente Barbs.

I Kelpie furono mostrati in pubblico, per la prima volta, nel 1908, al Royal Show di Melbourne, Barbs e Kelpie marroni esposti insieme. In Australia esistono due registri per i Kelpie: il registro Working Kelpie per i soggetti adatti al lavoro con gli ovini; il registro Show Kelpie dedicato ai cani da bellezza, adatti a praticare tutti gli sport, ma non adatti al lavoro di cane da pastore.

Molti studiosi sono convinti che senza il Kelpie, le greggi di pecore (principalmente Merino) non avrebbero mai potuto abitare in vasti tratti dell'entroterra australiano e la prosperità che ebbe la nazione, grazie alla vendita della lana Merino, non si sarebbe mai potuta verificare senza il loro aiuto.

STANDARD DEL KELPIE - 

Il primo standard fu steso nel 1903 da Robert Kaleski, lo standard è stato revisionato nell'aprile del 1997. La selezione di questi cani fu da sempre mirata ad ottenere esemplari che fossero eccellenti cani da pastore, ma che riuscissero a lavorare anche con condizioni ambientali difficili.

Le principali qualità richieste al Kelpie sono l'abilità della gestione del gregge su lunghe distane e con temperature torride, e la capacità di sapere applicare la giusta pressione al gregge (quando è il caso di allentare la sorveglianza e quando occorre aumentare pressione) in maniera istintiva. Si dice che il cane ha "buon occhio" se è in grado di stabilizzare il suo approccio e osservare attentamente le mosse del gregge, un cane con "occhio flessibile" è capace di tenere sotto controllo molte pecore. 

Kaleski descrive il Kelpie come un cane che preferisce lavorare anziché mangiare, cosa che rispecchia appieno lo spirito della razza.

Morfologicamente sono richiesti occhi a mandorla, il colore in armonia con il mantello, orecchie erette. Deve presentare una forte muscolatura e grande agilità, per poter svolgere un lavoro instancabile. Deve essere privo di qualsiasi accenno di gracilità.

Non soffre di particolari malattie genetiche.

MANTELLO DEL KELPIE - 

Il mantello del Kelpie è un doppio pelo, il sottopelo è denso e corto, mentre il pelo esterno è fitto, duro, ogni pelo dritto e appiattito, così da essere impermeabile. Il pelo deve essere più lungo sotto il corpo, dietro le zampe, sul collo (dove forma un collare), mentre deve essere più corto sulla testa e sul davanti degli arti e dei piedi. La lunghezza media del pelo sul corpo deve essere di 2-3 cm, pelo troppo lungo o troppo corto è considerato difetto rispetto allo standard vigente. La coda deve essere fornita di una buona spazzola. 

Il Kelpie non necessita di particolari cure, ma occorre stare attenti ai parassiti, quindi spazzolarlo di frequente lo aiuta a essere pulito e ordinato.

I colori del mantello ammessi dallo standard sono: nero, nero e fuoco, rosso, rosso e fuoco, fulvo, cioccolato e blu cenere.

CARATTERE DEL KELPIE - 

Il Kelpie non è un cane adatto a tutti, si consiglia ad esperti cinofili e sportivi in grado di concedergli una vita adatta a soddisfare la sua energia, indipendenza ed intelligenza, caratteristiche che sono l'essenza della razza. 

E' un cane forte, in grado di lavorare per molto tempo e su grandi distanze, anche con condizioni climatiche avverse. 

Il Kelpie non è di facile gestione, sicuramente non è adatto alla vita in famiglia. E' un cane molto intelligente, ma questa dote, combinata con la forte indipendenza e la passione per il lavoro, lo rendono inadatto alla maggior parte delle persone che non possono garantirgli il giusto sfogo. Senza stimoli, mentali e fisici, mostra comportamenti distruttivi e segni di iperattività. Per questo motivo è adatto a chi desidera fare sport con il proprio cane, sia che si lavori con il bestiame (miglior lavoro per questo cane), sia che si pratichi agility o si abbia modo di fargli fare lunghe corse nella natura (non meno di un'ora al giorno ed in posti sempre diversi).

Indispensabili l'educazione e la socializzazione. Sono maestri di fuga e instancabili inseguitori, il loro istinto di raggruppare il gregge li porta ad aggirare, colpire e anche pizzicare persone, animali o cose che non si rendono collaborativi. 

E' un cane a cui bisogna dedicare moltissimo del proprio tempo, chi deciderà di condividere la propria vita con un Kelpie lo deve mettere in preventivo. 

     

FCI Standard N° 293/ 21.04.1997

CANE DA PASTORE AUSTRALIANO ORIGINE: Australia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 11.09.1989

UTILIZZAZIONE: Cane da pastore

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 1 Cani da pastore e bovari ( esclusi i Bovari svizzeri) Sezione 1 Cani da pastore Con prova di lavoro

ASPETTO GENERALE Deve essere quello di un cane di grande qualità, vivace e attivo, che presenti una forte muscolatura combinata con grande agilità, che esprima la possibilità di svolgere un lavoro instancabile. Deve essere privo di qualsiasi accenno di gracilità

COMPORTAMENTO – CARATTERE Il Kelpie è estremamente attivo, zelante e molto intelligente, con un carattere mite e docile, e con un’energia quasi inesauribile, con spiccata lealtà e devozione al suo dovere. Ha un istinto naturale e attitudine per lavorare col gregge, sia in aperta campagna che nelle recinzioni. Qualsiasi elemento di carattere e struttura, che siano estranei al cane da lavoro, devono essere considerati come difetti di tipicità.

TESTA è in proporzione con la taglia del cane. L’insieme della forma e dei profili danno al cane l’espressione quasi di volpe, mitigata dagli occhi a forma di mandorla.

REGIONE DEL CRANIO Cranio leggermente arrotondato e ampio fra gli orecchi. La fronte arriva con un profilo diritto allo stop. Stop pronunciato

REGIONE DEL MUSO Tartufo il colore armonizza con quello del mantello. Muso nettamente cesellato e definito, preferibilmente leggermente più corto del cranio Labbra aderenti e pulite, non pendule Denti devono essere sani forti e regolarmente distanziati, con gli incisivi inferiori appena dietro, ma che toccano quelli superiori; cioè chiusura a forbice Guance né grosse né sporgenti ma arrotondate Occhi hanno forma di mandorla, di media misura, nettamente definiti agli angoli, e hanno un’espressione zelante e intelligente. Il colore degli occhi deve essere marrone, in armonia col colore del mantello. Nel caso di cani blu, è permesso un colore più chiaro. Orecchi sono eretti e finiscono alla sommità in una punta fine; il padiglione è fine e forte alla base. Sono ben distanziati sul cranio e inclinati verso l’esterno, leggermente curvi sul bordo esterno e di misura moderata. L’interno degli orecchi è ben ricoperto di pelo.

COLLO di moderata lunghezza, forte, leggermente arcuato, gradualmente si fonde nelle spalle, senza pelle rilasciata alla gola e con un abbondante collare.

CORPO la lunghezza del cane misurata in linea netta dal petto alle natiche è superiore all’altezza al garrese nella proporzione di 10 a 9 Linea superiore ferma e orizzontale Rene forte e molto muscoloso Groppa piuttosto lunga e obliqua Torace più profondo che ampio Costole ben cerchiate Fianchi di buona profondità

CODA a riposo la coda dovrebbe pendere con una leggera curva. In movimento può essere rialzata, ma in nessun caso dovrebbe essere portata oltre la linea verticale che passa per l’inserzione. Dovrebbe essere fornita di pelo che formi una buona spazzola. Inserita in modo che si fonde con la linea inclinata della groppa; dovrebbe essere lunga circa fino ai garretti. ARTI ANTERIORI gli anteriori dovrebbero essere muscolosi con ossa robuste ma non grossolane, diritti e paralleli se visti dal davanti Spalle pulite, muscolose, ben oblique con scapole ben appoggiate al garrese Braccio dovrebbe essere ad angolo retto con la scapola Gomiti né in fuori né in dentro Metacarpo se visto di lato, dovrebbe mostrare una leggera inclinazione per assicurare flessibilità al movimento, e la possibilità di girare velocemente

ARTI POSTERIORI dovrebbero mostrare ampiezza e forza. Se viste da dietro, le gambe, dal garretto al piede, sono diritte e parallele, né strette né troppo distanziate. Ginocchio ben angolato Garretto piuttosto disceso Piedi dovrebbero essere rotondi, forti, con cuscinetti spessi, e dita ben chiuse e arcuate; unghie forti e corte.

ANDATURA per la illimitata resistenza richiesta a un cane da pastore che lavora negli spazi aperti, il Kelpie deve essere perfettamente sano, sia nella costruzione che nel movimento. Qualsiasi tendenza ad avere garretti vaccini o a botte, gracilità, spalle deboli o movimenti limitati con andatura serpeggiante o incrociata, è un difetto grave. Il movimento dovrebbe essere sciolto e instancabile e il cane deve avere la capacità di cambiare direzione improvvisamente mentre corre.. Al trotto i piedi tendono a ravvicinarsi a livello del suolo quando la velocità aumenta, ma quando il cane è a riposo, devono essere perpendicolari al terreno.

MANTELLO PELO è un doppio pelo con un sottopelo denso e corto. Il pelo esterno è fitto, con ogni pelo diritto, duro e appiattito, tale da essere impermeabile. Sotto il corpo, dietro le gambe, il pelo è più lungo e forma vicino alla coscia una specie di calzone. Sulla testa, (incluso l’interno degli orecchi), sul davanti degli arti e piedi, il pelo è corto. Lungo il collo il pelo è più lungo e più spesso e forma un collare. La coda dovrebbe essere fornita di una buona spazzola. Un pelo troppo lungo o troppo corto è un difetto. In media, il pelo sul corpo dovrebbe essere lungo da 2 a 3 cm.

COLORE nero, nero e fuoco, rosso, rosso e fuoco, fulvo, cioccolato e blu cenere

TAGLIA La taglia al garrese: per i maschi da 46 a 51 cm “ le femmine da 43 a 48 cm

DIFETTI qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità

N.B. I maschi devono avere due testicolo apparentemente normali completamente discesi nello scroto

 

Di seguito un video, in lingua inglese, che descrive la razza e mostra il suo lavoro

Il Porcelaine è un cane da caccia di origini francesi, non molto conosciuto, se non in patria. Questa razza appartiene al gruppo 6 (segugi e cani per pista di sangue, Sezione 1.2 seguigi di taglia media) con standard FCI n. 30.

Il Porcelaine deve il nome al suo bianco e brillante mantello, sul quale appaiono delle macchie arancioni, spesso sulle orecchie. La sua pelle è molto fine e ricorda, appunto, la porcellana.

STORIA DEL PORCELAINE - La storia di questa razza, come di molte altre, è assai confusa, si racconta che è originaria da una varietà bianca del cane di San Uberto (Saint-Hubert blanc de Lorraine). Ciò che è certo è che è una delle più antiche razze di cani per la caccia francesi, e che durante la rivoluzione francese fu allevato dai monaci delle abbazie di Cluny e di Luxeull, oltre che nell'est della Francia, dove a possedere alcuni esemplari era la famiglia Choiseul.

I documenti dell'epoca raccontano come, nel 1779, il marchese di Foudra, ufficiale della gendarmeria francese di Lunéville, volesse, insieme ad altri gendarmi, una cane da caccia che fosse in grado di cacciare sia le piccole prede, come le lepri, sia animali più grandi, come caprioli e cinghiali. Fu così che si diede vita al Porcelaine, adatto all'attività venatoria di moltissimi animali, e sempre per questo motivo che per molto tempo la razza venne nominata Cane di Lunéville.

Al termine della rivoluzione francese erano rimasti pochi esemplari di questa razza, al punto che i padroni, degli allevatori svizzeri, dopo aver dato vita ad alcune cucciolate, furono costretti ad incrociare gli esemplari con altre razze, sicuramente con l'Harier grigio del Somerset, il Gascon saitongeois e il Billy, questo per evitare un'eccessiva consanguineità (1845).

Il Club du Porcelaine fu fondato solamente nel 1971, dando nuovo impulso a questa splendida razza.

 

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PORCELAINE - Cane rustico, resistente e robusto, nonostante il nome faccia pensare il contrario, è adatto alla caccia (dirige la selvaggina verso il cacciatore). Cane distinto ed elegante, durante il lavoro mostra il massimo delle qualità in tutta la sua struttura. Possiede un fiuto eccezionale ed una voce da urlatore. Adatto alla caccia alla piccola selvaggina, si distingue anche nella caccia al capriolo e al cinghiale. 

Ha la capacità di convivenza e adattamento, di fatto le mute di questi cani sono numerosissime.

 

CARATTERE DEL PORCELAINE - Cane elegante, dal carattere forte e pieno di energia, durante la caccia mostra grinta e sa convivere in muta. Quando non lavora è un cane molto tranquillo, amichevole anche con i bambini, ma necessita di un'autorità decisa. 

E' un cane pacifico e docile, molto intelligente e veloce nell'apprendimento.

 

SALUTE DEL PORCELAINE - Si consigliano controlli frequenti alle orecchie. 

 

  

 

FCI STANDARD N°30/ 22.04.1997

PORCELAINE ORIGINE: Francia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE 19.10.1964

UTILIZZAZIONE: Segugio

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 6 Segugi e cani per pista di sangue

                                          Sezione1,2 Segugi di taglia media Con prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: Cane da caccia per piccola selvaggina (dirige il selvatico verso il cacciatore che aspetta col fucile), molto distinto, molto Francese nell’aspetto e che dimostra il massimo delle qualità in tutti i particolari della sua struttura.

TESTA: deve essere molto tipica, asciutta e finemente cesellata, nell’insieme piuttosto lunga

REGIONE DEL CRANIO: Cranio largo alla sommità fra gli orecchi, con l’occipite arrotondato. La fronte è piatta, la sutura metopica non troppo marcata. Stop pronunciato ma non esageratamente

REGIONE DEL MUSO: Tartufo ben sviluppato e decisamente nero. Narici ben aperte. Muso di buona lunghezza, né quadrato né appuntito. La canna nasale, all’inizio diritta, termina leggermente arcuata. Labbra le superiori ricoprono leggermente le labbra inferiori senza essere pendenti né spesse. Mucose delle labbra nere. Occhi normalmente sviluppato, deve apparire scuro e ben al riparo sotto le arcate sopraccigliari. Espressione intelligente e dolce. Orecchi fini, ben rigirati in dentro, finiscono piuttosto a punta e raggiungono la fine del muso. La loro inserzione, stretta, non deve essere mai al di sopra della linea dell’occhio COLLO abbastanza lungo e leggero, può presentare un po’ di giogaia dall’aspetto asciutto e scarno. CORPO Dorso Garrese ben pronunciato. Dorso largo e diritto Rene largo, molto muscoloso, ben inserito, senza eccessiva lunghezza Groppa leggermente obliqua; anche ben distanziate e leggermente sporgenti. Torace di media larghezza, ma ben disceso Costole proporzionate al torace, piuttosto allungate senza essere piatte Fianco un po’ rilevato, ma pieno

CODA: ben inserita, abbastanza forte alla radice, affilata alla punta, di media lunghezza, mai spigata, portata leggermente ricurva

ARTI ANTERIORI: abbastanza lunghi, asciutti ma senza eccessiva finezza; diritti e paralleli; tendini ben attaccati Spalle di galoppatore, lunghe, ben oblique, molto muscolose senza essere pesanti PIEDI tipici da francese, quindi con dita piuttosto allungate e fini, ma ben chiuse. Cuscinetti duri e resistenti

POSTERIORI: Cosce ben discese; muscoli nettamente evidenti e netti; di sviluppo mediamente forte Garretti forti e discesi, normalmente angolati

ANDATURA: vivace e gaia; galoppo leggero e sostenuto

PELLE: fine ed elastica, marmorizzata con molte macchie nere

MANTELLO PELO: raso, fine, adagiato e brillante, senza zone prive di pelo

COLORE: bianchissimo con macchie arancio di forma arrotondata e che non si estendono mai a gualdrappa. Queste macchie si sovrappongono normalmente ad altre macchie nere di pigmentazione della pelle. Le moschettature arancio sugli orecchi sono molto tipiche della razza

TAGLIA Altezza: Per i maschi fra 55 – 58 cm Per le femmine 53 - 56 cm

DIFETTI: Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto e la severità con cui va penalizzata deve essere proporzionata alla sua gravità

DIFETTI ELIMINATORI: • Mancanza di tipicità 2 • Occhi o tartufo chiaro, eccessiva mancanza di pigmento • Coda spigata • Pelo ruvido o spesso • Gualdrappa arancio. • Macchie d’un arancio troppo forte, che tira verso il mogano, grigiastre o mescolate di peli neri. Macchie arancio puro ma pallido come pure l’assenza di macchie, non sono da ricercare, ma non possono essere considerate come un difetto eliminatorio • Eccesso o mancanza di taglia: tuttavia, una eccezione può essere fatta per un maschio che, eccellente per ogni altro verso, dunque suscettibile di essere usato come riproduttore, arriverà a 60 cm. al massimo • Generalmente qualsiasi difetto che nuoccia al lavoro, come rachitismo, appiombi difettosi all’eccesso, insufficiente spinta nel movimento.

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto

Il maltese è un cane da compagnia appartenente al Gruppo 9 dei Cani da compagnia, Sezione 1 bichons e affini, standard n. 65 del 12-12-2015.

Contrariamente a quanto si possa pensare, il nome Maltese non indica la provenienza della razza, che in molti pensano sia l'isola di Malta, ma deriva dalla parola Màlat che in lingua semita sta a significare rifugio o porto

STORIA DEL MALTESE - Gli avi di questa razza, molto antica, vivevano nei porti e nelle città marittime del Mediterraneo dove venivano impiegati come cacciatori di topi, presenti nei magazzini e sulle navi.

Successivamente il cane maltese fu apprezzato come cane da compagnia dalle antiche donne romane, ritenuto molto bello ed intelligente. Molte sono le raffigurazioni che mostrano come questo cane era presente già intorno al 500 a.C..

Anche Aristotele narra, nella lista dei cani esistenti ai suoi tempi (384-322 a.C.), di una razza di piccoli cani a cui attribuisce il nome latino di "canes melitensis". Dopo Aristotele, il poeta latino Strabone (1 secolo d.C.) tesse le lodi di un cane di piccola taglia molto simile al maltese, inoltre, il maltese viene raffigurato il molti dipinti antichi.

L'origine di questa razza, come di molte altre, è sconosciuta, sono tante le ipotesi susseguitesi negli anni, la più accreditata lo vuole discendente del volpino italiano. 

CURIOSITA' - La prima esposizione a cui partecipò questa razza risale al 1862 in Gran Bretagna, prima di allora non era mai apparsa in nessuna esposizione.

E' un cane che tollera poco il freddo, a causa della muscolatura ridotta, ma mostra un'ottima resistenza alle temperature calde.

Il maltese è un cane longevo, la durata media di vita è di 12-15 anni, ma può arrivare anche a compiere diciotto anni.

PELO DEL MALTESE - Il maltese è noto per il mantello bianco candido e lungo, che forma una "gonnellina" rendendo la camminata dell'animale molto simpatica. Il suo pelo non subisce la muta, nè a primavera, nè in autunno essendo privo di sottopelo. Il mantello ha bisogno di cure quotidiane affinché resti in perfetta forma. Il pelo è resistente e cresce continuamente, al tatto è setoso.

Per mantenerlo perfetto è necessario spazzolarlo quotidianamente, prestando attenzione alle parti che potrebbero essere soggette ad infeltrimento (sottopancia e ascelle anteriori) a causa del movimento. Se si desidera, si può far tolettare con il taglio "puppy tream", il pelo corto che non ingombra, come lo ha il cucciolo di maltese.

 

CONSIGLI PER MANTENERE IL PELO BIANCO - Il maltese, come altre razze dal pelo bianco, può avere il problema dell'ossidazione del pelo (sotto gli occhi ed intorno alla bocca) a causa della lacrimazione e dell'acqua. Questo significa che il pelo di quelle zone assumerà una colorazione bruna o rossastra che difficilmente tornerà bianca.

Il consiglio è di asciugare sempre le parti interessate affinché non si ossidino, ma se ormai il danno è fatto è possibile provare a schiarire il pelo utilizzando sia prodotti commerciali (come salviette o liquidi), oppure prodotti naturali come l'acqua e camomilla associata a del borotalco o fecola di patate per asciugare la parte interessata.

Importante: MAI TAGLIARE il pelo sotto gli occhi del cane, durante la ricrescita i peli potrebbero causare la cheratite, un'infiammazione della cornea che può portare alla cecità dell'animale. 

L'igiene quotidiana e una corretta alimentazione sono le cose principali da mettere in atto per mantenere il mantello bianco e setoso. E' sconsigliato fare il bagno al cane troppo frequentemente, a meno che non ci siano problemi dermatologici, il cane deve lavarsi il meno possibile per evitare di irritare la pelle. Un bagno ogni mese-mese e mezzo è più che sufficiente.

CARATTERE DEL MALTESE - Il maltese è un cane da compagnia dal carattere allegro e affettuoso. Un cane molto intelligente e reattivo, dotato di una grande capacità di apprendimento, doti che lo rendono un ottimo cane da guardia che avverte i padroni ad ogni rumore sospetto. E' necessaria un'educazione di base per indegnare al cane le principali regole della convivenza.

CARATTERISTICHE GENERALI DEL MALTESE - Il maltese è un cane robusto, nonostante all'apparenza potrebbe sembrare il contrario. Di taglia piccola, con tronco allungato ricoperto di peli lunghi e bianchi, molto elegante e con portamento fiero della testa. Il pelo è folto, gli occhi di media grandezza, le orecchie sono a forma di triangolo, ma posto al contrario. La coda è arrotondata in avanti.

Colori: bianco, ma lo standard ammette anche qualche sfumatura di color champagne.

 

FCI Standard N° 65

pubblicazione del 17.12.2015 – in vigore dal 1 gennaio 2016

MALTESE TRADUZIONE: Mrs. Peggy Davis. Rivisto da Renée Sporre-Willes. Lingua ufficiale Inglese.

ORIGINE: area centrale del Mediterraneo Patrocinio: Italia

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.12.2015

UTILIZZAZIONE: Cane da compagnia.

CLASSIFICAZIONE FCI: Gruppo 9 Cani da compagnia. Sezione 1 bichons e affini. Senza prova di lavoro

ASPETTO GENERALE: Di piccolo formato, con tronco allungato. Ricoperto da un mantello bianco e molto lungo, molto elegante e con portamento distinto della testa.

PROPORZIONI IMPORTANTI: La lunghezza del tronco eccede di circa 1/3 l’altezza al garrese. La lunghezza della testa è pari ai 6/11 dell'altezza al garrese. La circonferenza toracica è di 2/3 maggiore dell’altezza al garrese. La lunghezza del muso è uguale a 4/11 della lunghezza totale della testa; è di conseguenza leggermente minore della sua metà. La profondità del muso è di un buon 20% meno della sua lunghezza. La lunghezza della coda corrisponde a circa il 60% dell’altezza al garrese.

COMPORTAMENTO E CARATTERE: Vivace, affettuoso, molto docile, e molto intelligente.

TESTA: Piuttosto larga, eccedendo leggermente la metà della sua lunghezza totale. Regione Cranica: Cranio. Il cranio è leggermente più lungo del muso; la larghezza bizigomatica è uguale alla sua lunghezza. In senso sagittale è di forma molto poco ovoidale; la parte superiore del cranio è piatta con apofisi occipitale molto poco marcata. Le protuberanze dei seni frontali e delle arcate sopracciliari sono ben sviluppate; la sutura metopica è assente ovvero pochissimo accentuata, le pareti laterali sono un poco convesse. Stop: Depressione naso-frontale molto marcata definente un angolo di 90°.

REGIONE FACCIALE: Tartufo: Sulla stessa linea della canna nasale, visto di profilo, la faccia anteriore è verticale. Voluminoso con narici aperte ed assolutamente nero. Muso: La lunghezza del muso è leggermente inferiore della metà della lunghezza della testa. Le regioni sottorbitali sono ben cesellate. La profondità è molto meno della lunghezza. Le facce laterali sono parallele, ma il muso visto di fronte, non deve apparire quadrato in quanto la faccia anteriore si raccorda con delle curve. La canna nasale è rettilinea con scanalatura ben marcata nella parte centrale. Labbra: Viste di fronte, alla loro congiunzione hanno la forma di un arco molto aperto. Sono poco sviluppate in profondità, con occhiello della connessura non visibile. Le labbra superiori combaciano perfettamente con quelle inferiori tanto che il profilo inferiore del muso è dato dalla mandibola. I margini labiali sono rigorosamente neri. Mascelle/Denti: Normalmente sviluppate e di apparenza leggera, combaciano perfettamente. La mandibola, con le sue branche rettilinee, in avanti non è né prominente né sfuggente. Le arcate dentarie combaciano perfettamente e gli incisivi in chiusura a forbice. I denti sono bianchi e la dentizione è ben sviluppata e completa. Occhi: Espressione vivace e attenta, di grandezza maggiore della normale, la forma tende ad essere rotonda. Le palpebre sono ben aderenti al bulbo oculare, che non è mai infossato, ma piuttosto affiorante, appena leggermente sporgente. Gli occhi sono situati approssimativamente sullo stesso piano frontale. Visti di fronte: non devono lasciare intravedere la sclera (bianco nell’occhio); sono di colore ocra carico; le rime palpebrali e la terza palpebra sono nere. Orecchie : Tendenti alla forma triangolare, la larghezza è di circa 1/3 della lunghezza. Sono inserite alte al di sopra dell'arcata zigomatica, pendenti e aderenti alle pareti laterali del cranio, poco erettili.

COLLO: Nonostante sia ricoperto da pelo abbondante, la demarcazione della nuca è ben evidente. Il profilo superiore è arcuato. La lunghezza del collo è circa la metà dell'altezza al garrese. Ha portamento eretto ed è privo di pelle lassa. Tronco: La lunghezza misurata dalla punta della scapola alla punta della natica è maggiore di 1/3 rispetto l’altezza al garrese. Linea superiore: Rettilinea sino alla inserzione della coda. Garrese: Leggermente elevato sul profilo dorsale. Dorso: La lunghezza è superiore della metà dell’altezza al garrese. Groppa: Sul prolungamento della linea dorso-lombare, la groppa è molto larga e lunga, ha un'oscillazione rispetto all'orizzontale di 10°. Torace: Ampio, profondo, ben sviluppato, disceso oltre il livello dei gomiti con coste non molto cerchiate. La regione sternale è molto lunga.

CODA: Inserita sulla linea della groppa, grossa alla radice e fine in punta. Forma un'unica grande curva, la cui punta ricade fra le anche toccando la groppa. Tollerata la coda ricurva su un lato del tronco.

ARTI ARTI ANTERIORI: Aspetto generale: Nell'insieme arti saldati al tronco, diritti e paralleli. Spalla: La lunghezza rappresenta1/3 dell’altezza al garrese, con punte delle spalle distanziate e ben inclinate all’indietro. Braccio: Più lungo della spalla, di buona angolazione. Gomiti: Mai rivolti all’interno o all’esterno. Avambraccio: Secco con muscoli poco visibili, ma con ossatura piuttosto forte in rapporto alla mole della razza. Carpo (Polso): Segue la linea verticale dell'avambraccio, mobile. Privo di nodosità. Ricoperto di pelle sottile. Metacarpo (Pasturali): Ha le medesime caratteristiche del carpo e per la sua brevità è diritto. Piede anteriore: Rotondo, con dita unite ed arcuate; le suole dei cuscinetti plantari e digitali devono essere nere, anche le unghie devono essere nere o almeno di colore scuro.

ARTI POSTERIORI: Aspetto generale: Di forte ossatura. Arti paralleli visti posteriormente, verticali dalla punta delle natiche sino a terra. Coscia: Con muscoli sodi, margine posteriore convesso. La sua direzione dall'alto in basso e dall'indietro in avanti è abbastanza obliqua rispetto alla verticale. Ginocchio: L’articolazione è libera, mai deviato all’interno o l’esterno. Gamba: Con scanalatura tra il tendine e l’ossatura appena percettibile. L’inclinazione rispetto all'orizzontale è di 55°. E' leggermente più lunga della coscia. Garretto: L'angolo anteriore del garretto è di 140°. Metatarso: La distanza dal suolo alla punta del garretto è poco più di 1/3 dell’altezza al garrese. Metatarsi piuttosto bassi e in perfetto appiombo. Piede posteriore: Rotondo, con dita unite ed arcuate; le suole dei cuscinetti plantari e digitali devono essere nere, anche le unghie devono essere nere o almeno di colore scuro.

ANDATURA: Fluida, radente, sciolta, con corte e rapidissime battute degli arti al trotto.

PELLE: Ben aderente a tutte le regioni del corpo, pigmentata da chiazze scure e chiazze di un colore rosso vino, specie sul dorso.

MANTELLO: Pelo: Denso, lucido, brillante-cade pesante e di tessitura setacea, lunghissimo su tutto il corpo nonché diritto senza alcuna deviazione nel suo asse, per tutta la sua lunghezza. Sul tronco deve oltrepassare in lunghezza, l'altezza al garrese e ricadere pesantemente a terra, come una mantellina aderente al tronco stesso, del quale segue le forme senza divisione, ciocche e bioccoli. Le ciocche ed i bioccoli sono ammessi sugli arti anteriori, dal gomito al piede, ed in quelli posteriori dal ginocchio al piede. Non esiste sottopelo. Sulla testa il pelo è lunghissimo, anche sulla canna nasale, dove si confonde con quello della barba e pure sul cranio dove discende infine sino a confondersi con quello delle orecchie. Sulla coda, i peli ricadono su di un solo lato del tronco, e cioè su un fianco e sulla coscia, sono di una lunghezza tale da raggiungere il garretto. Colore: Bianco puro, una tinta avorio pallido è ammessa. Tracce di sfumature di un arancio pallido sono tollerate ma non desiderate e costituiscono un difetto.

TAGLIA E PESO: Altezza al garrese: Maschi da 21 a 25 cm. Femmine da 20 a 23 cm. Peso: 3-4 kg.

DIFETTI: Ogni deviazione dalle caratteristiche delle singole voci costituisce un difetto, che deve essere penalizzato a seconda della sua diffusione e gravità, e l’effetto che può ingenerare sulla salute ed il benessere del cane.  Strabismo bilaterale (strabismo convergente):  Tronco lungo oltremodo.

DIFETTI GRAVI:  Canna nasale montonina;  Prognatismo accentuato;  Taglia nei maschi oltre i 26 cm. e meno di 19. Taglia nelle femmine oltre i 25 e meno di 18.

DIFETTI DA SQUALIFICA:  Cani aggressivi o oltremodo paurosi.  Ogni cani dimostrante chiaramente anormalità psichiche o comportamentali deve essere squalificato.  Accentuata divergenza o convergenza degli assi cranio facciali.  Totale depigmentazione del naso o di colore diverso dal nero.  Enognatismo.  Strabismo (strabismo divergente).  Depigmentazione totale delle palpebre.  Anurismo brachiurismo tanto congenito che artificiale.  Pelo crespo.  Qualunque colore diverso dal bianco ad eccezione dell'avorio pallido.  Macchie di diverso colore qualunque sia la loro estensione. N.B:  I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

       

Fonte foto: Google

Il Podenco Canario è una razza canina originaria delle Isole Canarie, viene utilizzata per la caccia dei conigli, in quanto facilmente adattabile alle irregolarità dei terreni sassosi ed impervi tipici delle isole vulcaniche. 

E' una delle razze più antiche, di tipo primitivo, fatta risalire all'antico cane rappresentato nelle tombe egizie del 3.400 a.C.. La maggior parte degli esemplari si possono trovare nelle isole maggiori: Tenerife e Gran Canaria.

Il Podenco Canario fa parte dei cani di tipo Spitz e primitivo (gruppo 5), standard n. 329 del 3/11/1999. 

Essendo un cane di tipo primitivo, ha una spiccata tendenza all'indipendenza, è riservato con gli estranei ed un pò diffidente.

STORIA DEL PODENCO CANARIO - E' un cane di origini egizie, probabilmente importato nelle Isole Canarie dai fenici, i greci, i cartaginesi, o gli stessi egizi. E' una delle razze più antiche esistenti, viene raffigurata in moltissimi resti antichi, come incisioni, sculture, bassorilievi ecc. L'origine viene fatta risalire a circa sette mila anni fa.

Non è chiaro se il podenco canario e le razze a questa simili: cirneco dell'Etna, podenco iberico, podenco portoghese e cane dei faraoni, si siano sviluppate da un unico ed antichissimo ceppo del cane dei faraoni, oppure si siano sviluppate in modo simile viste le richieste lavorative ed ambientali comuni.

La sua straordinaria sopravvivenza è senza dubbio dovuta alle sue doti di cacciatore che lo hanno reso insostituibile attraverso i secoli.

CARATTERE DEL PODENCO CANARIO - Il podenco canario è un cane coraggioso, sempre molto agitato e dinamico. Attaccato al padrone, sopporta il lavoro, anche più rigoroso, senza segni di fatica. Oltre che per la caccia al coniglio, viene utilizzato anche per la caccia al furetto (autorizzata nelle Isole). Durante la caccia segue la traccia senza dover abbaiare. La sua grande voglia di fare, unita al suo incredibile fiuto e all'udito, fa sì che il podenco sia un eccellente cane da caccia: può avvertire la presenza della cacciagione anche in fondo a crepacci, nelle fessure, tra le pietre, nei cespugli, fin dentro le gole vulcaniche. E' un cane molto forte fisicamente e caratterialmente.

Non è mai aggressivo.

CARATTERISTICHE GENERALI DEL PODENCO CANARIO - E' un cane di taglia media, snello, leggero ed estremamente resistente, si pensi che è capace di cacciare instancabilmente dall'alba al tramonto, sopportando anche le alte temperature. E' un cane leggero, dalle linee allungate, con muscolatura ben evidente e sviluppata al massimo grado. L'assenza di grasso rende visibili la cassa toracica, la spina dorsale e le ossa del bacino, così come le contrazioni dei muscoli attraverso la pelle. 

Il pelo del podenco canario è corto, liscio e lucido, di colore rosso e bianco. Le sue orecchie sono lunghe e sottili, la coda non deve mai essere portata arrotolata, ma bensì a forma di frusta.

 

FCI Standard N° 329 / 03.11.1999

ORIGINE: Spagna

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 24.06.1987

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo Sezione 7 Tipo primitivo da caccia

Senza prova di lavoro

PROPORZIONI IMPORTANTI • Leggermente più lungo che alto • Torace ben sviluppato senza arrivare ai gomiti • Muso leggermente più lungo del cranio

TESTA allungata, a forma di cono tronco, ben proporzionata al corpo; lunga da 21 a 22 cm. Gli assi cranio-facciali sono paralleli

REGIONE DEL CRANIO Cranio più lungo che largo, piatto, con la cresta occipitale prominente. Stop non molto marcato

REGIONE DEL MUSO Tartufo largo, color carne in armonia col colore del mantello. Narici moderatamente aperte. Muso largo e prominente, a forma di cono smussato, color carne più o meno scuro, in armonia col mantello. Labbra fini e tese, di colore che armonizza con quello del tartufo. Denti chiusura a forbice, con i denti che si adattano perfettamente, e ben sviluppati. Occhi obliqui, piccoli, a forma di mandorla. Color ambra più o meno scuro; l’intensità dipende dal colore del mantello. L’espressione è intelligente e piena di nobiltà. Orecchi piuttosto grossi, si rialzano quando il cane è in stato di eccitazione e sono eretti in posizione lievemente divergente. A riposo, puntano all’indietro. Sono larghi alla base e finiscono a punta.

COLLO ben muscoloso, diritto, con pelle morbida e senza giogaia; flessuoso e cilindrico.

CORPO Dorso forte, con muscolatura ben sviluppata, adatta alla corsa e alle esigenze della caccia. Rene un po’ allungato. Groppa dalle ossa ben solide, più visibili nei soggetti magri o in piena stagione di caccia. Torace con lo sterno che non sporge. Torace ben sviluppato, anche se non arriva fino al gomito. Costole ovali. Il perimetro toracico supera l’altezza al garrese da 5 a 8 cm. Ventre retratto, senza essere levrettato come un Galgo. Fianchi ben marcati

CODA inserita piuttosto bassa, appare come il prolungamento della groppa. Rotonda, sorpassa un poco il garretto. Pendente, o rialzata a falcetto. Un po’ assottigliata in punta, che è generalmente bianca. Non è mai arrotolata. Non è desiderabile che sia portata troppo alta in movimento.

ARTI ANTERIORI perfettamente verticali, diritti e paralleli; struttura ossea fine ma solida; piedi di gatto, generalmente un po’ girati in fuori. Cuscinetti fermi, leggermente ovali. Angolazioni angolo scapolo-omerale : circa 110° Angolo omero-radiale : circa 140° 2

POSTERIORI ben verticali, diritti, robusti; muscolatura ben sviluppata; garretto piuttosto alto ( circa 18 cm dal terreno); piedi di gatto veramente diritti, cuscinetti forti e leggermente ovali. Senza speroni Angolazioni angolo coxo-femorale: circa 110° Angolo femoro-tibiale circa 120° Angolo del garretto circa 130°

ANDATURA il trotto deve essere agile, allungato e molto leggero

PELLE ferma, aderente al corpo senza pieghe

MANTELLO PELO liscio, corto e fitto COLORE preferibilmente rosso e bianco: il rosso può essere più o meno intenso, variando dall’arancio a rosso scuro (mogano). Tutte le combinazioni di questi colori.

TAGLIA Altezza al garrese Maschi da 55 a 64 cm Femmine da 53 a 60 cm. Per la diversità dei terreni sui quali vive e lavora il cane, queste misure possono variare; così si possono accettare differenze di 2 cm. al di sopra dell’altezza massima e 2 cm al di sotto della minima, purché i soggetti in questione siano perfettamente tipici

DIFETTI Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità. • Testa eccessivamente larga • Stop troppo marcato • Labbra pendule • Assenza di premolari • Prognatismo • Orecchi troppo divergenti • Torace appiattito • Sterno sporgente • Coda arrotolata • Garretti troppo bassi; vaccini • Il cane incrocia l’anteriore e il posteriore in movimento • Comportamento aggressivo

N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto

 

 

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