Novembre 24, 2024

I rescues sono delle associazioni di privati, senza scopo di lucro, composte da volontari e/o educatori cinofili innamorati di una specifica razza, il personale dei rescus cerca di salvare gli esemplari abbandonati o, che per vari motivi, non possono stare più con il proprio umano.

I rescues si occupano di recuperare questi cani e di cercargli una nuova, adeguata e definitiva sistemazione.

Il lavoro degli operatori del rescue è molto difficile e delicato poichè questi cani possono avere alle spalle delle esperienze negative, di maltrattamento o appartengono a razze particolari e difficili da gestire, quindi i volontari devono vagliare le richieste di adozione tenendo conto di rigidi requisiti richiesti, per evitare che il cane possa essere abbandonato nuovamente o rifiutato. Per questo motivo lo staff resta in contatto con la famiglia adottante anche dopo l'adozione, così da poter essere aggiornato costantemente sulla vita dell'animale, il quale potrebbe anche essere ripreso dal rescue nel caso in cui non si rispettino gli accordi di adozione.

Vediamo nello specifico come funziona l'iter di adozione di un cane facente parte di un rescue, abbiamo chiesto informazioni ad Irene, presidente del Dobermanns' Angel Rescue.

Per cominciare, chi si rivolge al rescue solitamente conosce la razza, o ha avuto esperienze con essa, ma può anche succedere che ci si avvicini per la prima volta, è importante quindi che lo staff conosca queste ed altre informazioni: innanzitutto si compilerà un questionario di circa ventisette domande nel quale, oltre a richiedere i dati personali, si cerca di capire la situazione familiare, l'esperienza, il reddito, il tipo di lavoro e di abitazione, il tempo a disposizione, la disponibilità a lavorare o meno con il cane e molto altro ancora. Grazie a questo primo step, lo staff sarà in grado di fornire una scrematura alle richieste di adozione, come ci ha spiegato Irene, chi è categoricamente contrario alla sterilizzazione, chi vuole utilizzare i cani per le cucciolate o chi pensa di poter lasciare il cane di guardia in un capannone o simile, viene bocciato sulla carta.

Successivamente, si concorda con un incaricato una visita presso il domicilio dove dovrà vivere il cane per valutare la veridicità di ciò che è stato affermato nel questionario e per valutare l'abitazione, così da poter correggere eventuali vincoli o pericoli e per capire meglio quale sia il soggetto più indicato alla famiglia. Si cercherà di capire l'esperienza e la conoscenza, la gestione di altri animali, e si verificherà la volontà della famiglia di adottare quella specifica razza, oltre a tanti altri aspetti.

Se al termine della visita l'esito è positivo, si procede a valutare il soggetto più idoneo e compatibile con la nuova famiglia, tenendo sempre presenti le richieste del richiedente e del contesto, le esperienze e lo stile di vita. Irene ci spiega che solitamente ad un richiedente alla prima esperienza verrà affidato un soggetto docile e tranquillo, ma nessuno vieta di affidargli un soggetto più impegnativo se mostra volontà e desiderio di lavorare con il cane ed impegnarsi, sotto la guida del rescue, ad un percorso specifico.

Dopo aver trovato il soggetto giusto, si procede con l'affidamento (non ancora l'adozione vera e propria), una specie di prova generale, lo staff del rescue manterrà costantemente i contatti con la nuova famiglia per poter fornire assistenza nella gestione, nell'inserimento e per le problematiche di salute.

Qualora l'affidamento sia andato a buon fine, il tempo dipende da variabili e circostanze differenti per ogni situazione, e si ha la certezza che tutto è a posto, la famiglia è quella giusta e l'inserimento non ha dato problemi, si effettuerà una visita post affido e si procederà all'adozione definitiva con il conseguente passaggio di proprietà del cane.

Il nuovo proprietario firmerà un contratto di adozione che lo obbliga a rivolgersi esclusivamente al rescue qualora insorgano problemi a tenere il cane e che autorizza il rescue a portare via l'animale se non vengono rispettate alcune condizioni.

I cani, nel possibile, si cerca di affidarli già sterilizzati/castrati, ma non sempre il rescue ci riesce, sia per le scarse risorse a disposizione, sei perchè a volte non c'è il tempo per farlo, vista la funzione di intermediario, in questo caso l'intervento è a carico dell'adottante il quale viene sempre avvisato in precedenza.

Per quanto riguarda i costi, la Dobermanns' Angel richiede l'iscrizione una tantum all'associazione per un costo minimo di 30 euro, ma ogni associazione avrà costi e richieste differenti.

Di seguito l'elenco di alcuni Rescus, ma ce ne sono moltissimi altri...

Alani RESCUE Onlus

Border Collie rescue Italia 

Rescue Bouledogue francese Italia 

Dobermann's Angels

Dogue de Bordeaux Rescue Italia 

Pastori Tedeschi Rescue

Podenco’s Angels Rescue

 

Fonte foto: petsblog.it

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