Novembre 24, 2024

Siena. Un aiuto concreto per i gatti e i cani in difficoltà che si trovano in alcune strutture dei territori della Toscana, dell’Umbria e dell’Alto Lazio. È quello che darà Etruria Retail grazie a una serie di iniziative in programma nel mese di agosto.  

20mila pasti per cani e gatti. Il primo progetto nasce dalla collaborazione tra il gruppo leader della grande distribuzione dell’Italia Centrale e Almo Nature, azienda specializzata negli alimenti per animali e da sempre impegnata nella tutela e difesa degli animali, al 100% di proprietà della Fondazione Capellino che ha come finalità la salvaguardia della biodiversità. Etruria Retail e Almo Nature doneranno 20mila pasti, 10mila ciascuno, a strutture del territorio che ospitano gatti e cani. 

Un piccolo gesto può fare la differenza. La seconda iniziativa, dal titolo “La ciotola è servita”, coinvolge direttamente i clienti dei supermercati a marchio Carrefour della rete di Etruria Retail e si svolge in collaborazione con l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA). Dal 17 al 27 agosto prossimi, nei punti vendita aderenti, sarà possibile acquistare e donare un prodotto pet, lasciandolo nel carrello dedicato all’iniziativa all’uscita del punto vendita. I volontari dell’ENPA si occuperanno di distribuire gli alimenti per cani e gatti raccolti nelle strutture del territorio.

“Il tema del benessere degli animali, così come quello della vicinanza al territorio – afferma Paolo Corridori, responsabile marketing di Etruria Retail – è per noi un valore centrale. Con queste iniziative, portate avanti insieme ad Almo Nature e Fondazione Capellino in collaborazione con ENPA, vogliamo sottolineare quanto sia importante prendersi cura degli animali in difficoltà. Spesso – conclude Corridori – anche piccoli gesti possono dare un aiuto concreto”. 

“Con questo progetto al fianco di Etruria Retail ed ENPA, con orgoglio ci schieriamo, ancora una volta, in prima linea e con concretezza, nella difesa del benessere e dei diritti dei nostri compagni animali – dichiara Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature e Presidente della Fondazione Capellino – Almo Nature è, infatti, già da tempo attiva in Italia e all’estero anche attraverso il progetto Companion for Life che ha l’obiettivo di superare la cultura dell’abbandono favorendo, attraverso #AdoptMe, le adozioni con donazioni di alimenti in situazioni di particolare difficoltà, e lavorando, con #RespectMe, a una nuova normativa europea per inserire cani e gatti nello Stato di Famiglia”.

Almo Nature, il brand di pet food attivista interamente di proprietà della Fondazione Capellino, incarna il modello della Reintegration Economy per cui tutti i ricavi dell’azienda, dedotti costi e tasse, vengono destinati alla tutela della biodiversità, a cui la fondazione si dedica e lavora.

 

 

Comunicato stampa 

Elettra Pr
Ludovica Solfanelli
Account Executive

 

Photo: Alessandro Grandoni

 

L'Agenzia delle Entrate ha riconosciuto, per la prima volta in Italia, il modello economico-solidale (duale). Una fondazione senza scopo di lucro, Fondazione Capellino, possiede un'azienda, la Almo Nature, i cui profitti sono, e saranno per sempre, della fondazione per la realizzazione degli scopi solidali definiti nello Statuto. 

E' così che è stata riconosciuto il modello Almo Nature - Fondazione Capellino, di seguito i dettagli spiegati nell'articolo fornitoci dall'ufficio stampa Almo Nature Fondazione Capellino.

Era il mese di marzo del 2018 quando Pier Giovanni Capellino, fondatore di Almo Nature, azienda nota per essere stata la prima al mondo a produrre alimenti per cani e gatti con ingredienti idonei in origine al consumo umano, aveva dichiarato che tutti i profitti (dividendi) dell’azienda maturati dal 1 gennaio 2018 -e per sempre- sarebbero stati a disposizione della Fondazione Capellino, da lui fortemente voluta, che li avrebbe impiegati in difesa dei cani, dei gatti e per la salvaguardia della biodiversità.

L’Italia però, a differenza di altri Paesi, non era pronta ad accogliere un tale modello Economico-Sociale, ovvero una Fondazione che possiede un’azienda (lavoro delle persone + capitale finanziario + un prodotto di marca) i cui profitti vengono destinati alla realizzazione di progetti reali, concreti e trasparenti.

La tenacia di Pier Giovanni Capellino, supportata dal team dell’avvocato Succi dello studio legale BonelliErede li ha portati, però, lo scorso novembre a sottoporre un dettagliato interpello all’Agenzia delle Entrate che nei giorni scorsi ha risposto (risposta n. 187/2019) riconoscendo di fatto un nuovo modello economico-solidale (duale) nel quale la proprietà dell’azienda e i suoi frutti possono non appartenere a un umano ma a uno scopo che nel caso specifico di Almo Nature-Fondazione Capellino coincide con la difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità.

Con questa decisione l’Agenzia delle Entrate permette ad Almo Nature, già riconosciuta dalla Prefettura di Genova il 5 novembre 2018, di realizzare un nuovo modello di azienda a “capitalismo solidale” ovvero, come recita il claim riportato su tutti i prodotti, di realizzare la prima azienda “owned by the animals”, posseduta interamente dagli animali, dalla natura e da tutti gli umani che ne condividono i valori.

La Fondazione agirà secondo le regole del suo Statuto, il consiglio di amministrazione opererà con assoluta trasparenza, sotto il controllo di tutti e delle autorità pubbliche. Ogni anno verranno pubblicati un bilancio chiaro e certificato, nonché i risultati ottenuti.

Per la legge italiana, classificandosi come ente commerciale, ora la Fondazione ha diritto a gestire la società di cui ha la proprietà e ad essere finanziata dalla stessa senza penalizzazionispiega Pier Giovanni Capellino. - In alternativa avrei dovuto vendere l'azienda e trasformare il capitale in rendita mentre volevo non dividere la solidarietà dalla produzione della ricchezza e coinvolgere dipendenti e clienti: i primi ora potranno dare un significato aggiunto al loro lavoro di tutti i giorni, i secondi potranno scegliere tra una crocchetta come tante e le nostre crocchette che sono buone due volte, alla salute di cani e gatti e, grazie ai suoi profitti, alla difesa della natura”

Sono al momento tre i progetti di Almo Nature-Fondazione Capellino:

  • il progetto europeo Companion Animal For Life, lavora attraverso tre azioni complementari (AdoptMe, LoveFood, RespectMe) e mira all'istituzione di un registro europeo obbligatorio di identificazione e registrazione dei cani e dei gatti sin dalla nascita, ad eliminare gli abbandoni, il randagismo, il commercio abusivo dei cuccioli, sino a trasformare i canili in luoghi di transito temporaneo e non di detenzione, come accade oggi nella maggior parte dei casi.

  • Farmers&Predators , il progetto che ha come obiettivo la salvaguardia degli spazi necessari alla sopravvivenza dei grandi mammiferi (carnivori e non) e la convivenza tra grandi animali e attività umane che inesorabilmente si scontrano per l’occupazione del territorio.

  • Regenerating Villa Fortuna, il progetto agricolo sperimentale di rigenerazione della terra dopo decenni di coltura intensiva condotto sui terreni agricoli che circondano gli edifici dove, al termine del loro recupero, sorgerà la sede della Fondazione Capellino, nel Comune di San Salvatore Monferrato, in Piemonte.

 

Fonte: Ufficio stampa Almo Nature Fondazione Capellino

Almo Nature con il progetto ‘Lupo’, iniziato nel 2015 e voluto da Pier Giovanni Capellino, fondatore e presidente di Almo Nature, fornirà crocchette gratis fino a maggio 2018.

Prosegue la collaborazione di Almo Nature al progetto Lupo (Life Wolfalps), l'idea iniziale è stata quella di aiutare i pastori dei parchi dell'Antola, dell'Eveto e del Beigua, oltre quelli dell'Appennino tosco-emiliano e del Piemonte nel mantenimento dei cani da pastore maremmano-abruzzesi, unica razza in grado di difendere il bestiame dal lupo presente in quelle zone. L'obiettivo: ridurre il conflitto tra lupo ed esseri umani proprio sostenendo gli allevatori nel mantenimento dei cani, spesa assai rilevante e causa di molti abbandoni.

Il progetto dell'azienda genovese, gestito dalla onlus Canislupus Italia, è partito nel febbraio 2015 in Liguria, Almo Nature ha fornito agli allevatori cani pastori maremmano-abruzzesi già addestrati ed il cibo per nutrirli per ampio arco di tempo. 

I cani vengono selezionati ed addestrati attentamente per non essere aggressivi nei confronti degli umani, i cuccioli vengono sottoposti a test ed addestramento per verificare l'idoneità del cane alla mansione di guardiano del gregge. Vengono scelti cani poco confidenti e schivi, ma non aggressivi nei confronti dell'uomo.

Nel video, realizzato da "Il Piviere Film" in Liguria, si mostra la fase finale dell'addestramento, la più pericolosa, in cui un addestratore si avvicina al gregge in assenza del pastore/padrone dei cani, senza difesa se non un bastone nascosto dietro la schiena. I cani segnalano l'intruso ma non lo attaccano, poichè addestrati a non essere aggressivi con l'uomo. Si verifica quindi l'attitudine del cane a svolgere il suo compito di guardiano.

 

   

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