Novembre 25, 2024

L'incredibile fiuto dei cani è stato utilizzato per aiutare gli archeologi a scoprire delle tombe dell'età del ferro a Velebit, in Croazia.

I cani sono riusciti a scovare le ossa umane contenute in delle casse funerarie risalenti a circa tremila anni fa. Come spiega The Guardian, gli animali potrebbero essere utilizzati in archeologia per identificare i siti archeologici soprattutto in aree dove i metodi tradizionali potrebbero risultare distruttivi, oppure in situazioni in cui queste tecniche potrebbero non funzionare.

Come afferma Vedrana Glavaš, professoressa associata in archeologia all'Università di Zara, in Croazia, e autrice dello studio sull'uso dei cani in archeologia, pubblicato sul Journal of Archeological Method and Theory, il naso del cane non commette errori, e così ha contattato Andrea Pintar, un addestratore che lavora con i cani utilizzati nelle indagini penali. Sulle colline croate sono stati portati pastori tedeschi e malinois.

La Glavaš ritiene che i cani possano essere molto utili all'archeologia e agli archeologi alla ricerca di insediamenti antichi. 

 

Fotografia: Zlatko Bala  / Dipartimento di Archeologia / Università di Zara
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