Novembre 25, 2024

Credo al colpo di fulmine perché io stessa ne sono stata vittima più volte.

E poi credo agli amori che si costruiscono giorno per giorno.

Quelli che si insinuano lentamente nelle pieghe del cuore e che hanno bisogno di più tempo per piantare radici.

 

La foto ci è stata donata da Sonia

 

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann", clicca qui 

I cuccioli, umani e non, sono fogli bianchi da colorare.
È questo che pensavo mentre osservavo junior e Bowie durante la seconda lezione del percorso educativo.
È un'emozione grande assistere ai loro progressi, sono due spugne che assorbono con estrema naturalezza quanto viene loro insegnato. Imparano uno dall'altro un linguaggio comune che diventa strumento di intesa e di gioco alimentando ed accrescendo la loro complicità. I frutti di questo percorso sono già evidenti: junior non accusa più Bowie di "non collaborare" come faceva al suo arrivo in questa casa, quando si aspettava ingenuamente dal suo cucciolo qualcosa che lui non era in grado di offrirgli semplicemente perché digiuno di regole e di riferimenti.
Dal canto suo Bowie ha smesso già dopo la prima lezione di vedere il suo piccolo umano come "bersaglio" dei suoi giochi esuberanti; non gli salta più addosso rischiando di mandarlo a gambe all'aria con l'entusiasmo incontenibile dei suoi 4 mesi, e ha capito che non deve più "rosicchiarselo"! Si è stabilito un clima di rispetto che non penalizza in alcun modo l'aspetto ludico e gioioso ma, al contrario, lo esalta negli più aspetti divertenti.
Superata la fase di adattamento e di sconvolgimento della novità adesso posso affermare che siamo tutti più sereni.
La strada è ancora lunga, tutti noi abbiamo molto da imparare e soprattutto mettere in pratica, ma abbiamo già iniziato a colorare le pagine di questa nuova avventura insieme.

Sono convinta che quando qualcuno entra a far parte della nostra vita la prima domanda che dovremmo porci non dovrebbe mai essere <cosa può fare per me> ma bensì <cosa sono disposta a fare affinché nessuno dei due sia deluso>. Come sta facendo junior. Malgrado le grandi aspettative che aveva (comprensibilissime in un bambino della sua età, soprattutto considerando che la sua precedente cucciola era totalmente asservita a lui!) ha avuto la capacità di capire che con Bowie e su Bowie deve svolgere un lavoro importantissimo prima che lui riesca ad offrirgli ciò che si aspetta. Cresceranno insieme, si aiuteranno a vicenda con la consapevolezza di poter contare uno sull'altro.

Decidendo di affidarci ad un esperto cinofilo pensavamo di investire soprattutto sull'educazione di Bowie... Invece, forse il risultato più importante lo otterremo con junior che per la prima volta comprenderà cosa vuol dire meritarsi qualcosa e impegnarsi per ottenerla.
Senza le basi non può esistere l'altezza.

 

 

La foto ci è stata donata da Sonia

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