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Il microchip è importantissimo, perchè le persone non lo capiscono?
Da quando Facebook ha permesso la pubblicazione di annunci la cosa che mi è saltata subito all'occhio è la grande quantità di animali, soprattutto cani, scomparsi che non possiedono il microchip, cosa che dovrebbe essere obbligatoria.
Per quanto riguarda i gatti è una scelta personale far registrare il proprio animale all'anagrafe, secondo me utile, dal momento che può sempre essere rintracciato, ma per quanto riguarda i cani... E' OBBLIGATORIO iscrivere l'animale all'Anagrafe Canina secondo quanto sancito dalla legge n°281 del 1991 (Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo).
Come al solito l'Italia è il Paese dei furbi (che poi tanto non lo sono dal momento che se perdono il cane hanno molte meno probabilità di ritrovarlo) quindi che cosa importa se c'è una legge? Tanto nessuno controlla.
E così le strade si riempiono di poveri cani randagi che alla fine verranno portati in qualche canile se non addirittura maltrattati, e poi uccisi, da qualche pazzo in giro per le città.
Eppure sarebbe così semplice, basterebbero dei controlli a campione, vigili urbani con in mano la macchinetta per leggere i microchip che fermano persone con un cane per controllare che il chip ci sia realmente. Chi non sarà in regola con la legge (il chip deve essere inserito entro il secondo mese di vita del cane), verrà multato: le cifre della multa vanno dai 78.00 ai 233.00 €, altro che multe per il parcheggio in doppia fila o per aver inserito troppe poche monete nel parcometro! Niente scuse, la legge non ammette ignoranza, ed i comuni italiani diventerebbero ricchi!
Battute a parte, mi piacerebbe vivere in un paese in cui le leggi vengano rispettate, anche quelle che sembrano insignificanti o si crede non portino problemi a nessuno se non le si rispetta.
Mi piacerebbe sapere che chiunque possieda un cane, anche il pastore sperduto tra i monti, abbia fatto l'iscrizione all'Anagrafe Canina per tutelare il proprio animale oltre a rispettare la legge.
Utopia? Forse si.