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Il Kelpie o cane da pastore australiano fa parte delle razze appartenenti al Gruppo 1 dei Cani da Pastori e Bovari (tranne i bovari svizzeri), con standard riconosciuto dalla FCI numero 293 dell'11 settembre 1989 (aggiornato al 21 aprile 1997), la sua origine è, appunto, australiana.
Questa particolare razza è famosa per essere considerata una tra le più longeve al mondo, i suoi esemplari possono arrivare a vivere anche trenta anni.
Come per molte razze, anche l'origine del Kelpie accende molti dibattiti, l'ultimo in ordine cronologico è stato avviato dopo l'uscita del libro di Bill Robertson, "Origins of the Australian Kelpie", scritto dopo un decennio di studi e lavoro.
Lo scrittore, ex giocatore di rugby, spiega che ci sono almeno 26 differenti versioni sulla nascita della razza, ma la più diffusa è quella che fa risalire il Kelpie ad un accoppiamento tra un dingo ed un Collie. Questa teoria è stata avvalorata dagli esami del DNA che Robertson ha fatto svolgere, a sue spese, su alcune linee di sangue. Le analisi hanno dimostrato che i marcatori genetici di dingo sono presenti tra il 3% ed il 4%, ma non si può risalire a quando questi geni sono stati immessi nella razza. Robertson ipotizza che l'immissione dei geni sia iniziata alla fine dell'800, mentre Tony Parsons, un'autorità in materia, ritiene che sia successo decenni dopo. L'unica cosa certa è che c'è sangue dingo nei Kelpie.
In ogni caso, la storia più accreditata comincia in Scozia nel 1870 e narra di un allevatore di pecore di Geralda Station (Forbes), certo William Allen, che importò dalla Scozia due cani nero focati (Brutus e Kenny), con orecchie dritte e pelo corto. Questi cani erano conosciuti con il nome di Fox Collies poichè, leggenda narra, che almeno un cucciolo di ogni cucciolata fosse rosso come la volpe (in realtà i Fox Collies erano imparentati con i Border Collie). I due cani furono portati in Australia e diedero vita ad una cucciolata.
Nello stesso periodo anche un altro allevatore di pecore, Mr. Gleeson, adottò una cagnolina nero focata, molto simile a Brutus e Jenny, di nome Kelpie. Questa cagnolina fu fatta accoppiare con un figlio di Brutus e Jenny, Caesar, anche lui nero focato, mentre il cucciolo rosso della cucciolata fu rubato e, si pensa, sia diventato il progenitore di tutti i Kelpie rossi d'Australia.
Una delle figlie di Kelpie, chiamata Kelpie II, vista l'enorme somiglianza con la madre, fu acquistata dal manager di un ranch, Mr. W. King che la fece partecipare al primo ufficiale Sheepdog Trial in Australia (intorno al 1870-1875), la cagnolina vinse e i suoi cuccioli, conosciuti come Kelpie's Pups, furono molto richiesti. Kelpie diventò così il nome della razza che in celtico vuol dire spirito acquatico, nome che si adatta bene alla tipologia di cane, agile e veloce.
Un'altra linea di sangue Kelpie si sviluppò da una delle figlie di Kelpie II, Sally, che fu fatta accoppiare con un pronipote di Brutus e Jenny, Moss. Uno dei cuccioli, Barb (dal nome di uno dei cavalli da corsa più in voga all'epoca), tutto nero, fu acquistato da un fattore, certo Davis, il suo temperamento e la bravura nel suo lavoro, la sua personalità e la velocità ne fecero un ottimo stallone, i suoi cuccioli (Barb's Pups) diedero il nome a tutti i Kelpie neri che, ancora oggi, vengono chiamati semplicemente Barbs.
I Kelpie furono mostrati in pubblico, per la prima volta, nel 1908, al Royal Show di Melbourne, Barbs e Kelpie marroni esposti insieme. In Australia esistono due registri per i Kelpie: il registro Working Kelpie per i soggetti adatti al lavoro con gli ovini; il registro Show Kelpie dedicato ai cani da bellezza, adatti a praticare tutti gli sport, ma non adatti al lavoro di cane da pastore.
Molti studiosi sono convinti che senza il Kelpie, le greggi di pecore (principalmente Merino) non avrebbero mai potuto abitare in vasti tratti dell'entroterra australiano e la prosperità che ebbe la nazione, grazie alla vendita della lana Merino, non si sarebbe mai potuta verificare senza il loro aiuto.
Il primo standard fu steso nel 1903 da Robert Kaleski, lo standard è stato revisionato nell'aprile del 1997. La selezione di questi cani fu da sempre mirata ad ottenere esemplari che fossero eccellenti cani da pastore, ma che riuscissero a lavorare anche con condizioni ambientali difficili.
Le principali qualità richieste al Kelpie sono l'abilità della gestione del gregge su lunghe distane e con temperature torride, e la capacità di sapere applicare la giusta pressione al gregge (quando è il caso di allentare la sorveglianza e quando occorre aumentare pressione) in maniera istintiva. Si dice che il cane ha "buon occhio" se è in grado di stabilizzare il suo approccio e osservare attentamente le mosse del gregge, un cane con "occhio flessibile" è capace di tenere sotto controllo molte pecore.
Kaleski descrive il Kelpie come un cane che preferisce lavorare anziché mangiare, cosa che rispecchia appieno lo spirito della razza.
Morfologicamente sono richiesti occhi a mandorla, il colore in armonia con il mantello, orecchie erette. Deve presentare una forte muscolatura e grande agilità, per poter svolgere un lavoro instancabile. Deve essere privo di qualsiasi accenno di gracilità.
Non soffre di particolari malattie genetiche.
Il mantello del Kelpie è un doppio pelo, il sottopelo è denso e corto, mentre il pelo esterno è fitto, duro, ogni pelo dritto e appiattito, così da essere impermeabile. Il pelo deve essere più lungo sotto il corpo, dietro le zampe, sul collo (dove forma un collare), mentre deve essere più corto sulla testa e sul davanti degli arti e dei piedi. La lunghezza media del pelo sul corpo deve essere di 2-3 cm, pelo troppo lungo o troppo corto è considerato difetto rispetto allo standard vigente. La coda deve essere fornita di una buona spazzola.
Il Kelpie non necessita di particolari cure, ma occorre stare attenti ai parassiti, quindi spazzolarlo di frequente lo aiuta a essere pulito e ordinato.
I colori del mantello ammessi dallo standard sono: nero, nero e fuoco, rosso, rosso e fuoco, fulvo, cioccolato e blu cenere.
Il Kelpie non è un cane adatto a tutti, si consiglia ad esperti cinofili e sportivi in grado di concedergli una vita adatta a soddisfare la sua energia, indipendenza ed intelligenza, caratteristiche che sono l'essenza della razza.
E' un cane forte, in grado di lavorare per molto tempo e su grandi distanze, anche con condizioni climatiche avverse.
Il Kelpie non è di facile gestione, sicuramente non è adatto alla vita in famiglia. E' un cane molto intelligente, ma questa dote, combinata con la forte indipendenza e la passione per il lavoro, lo rendono inadatto alla maggior parte delle persone che non possono garantirgli il giusto sfogo. Senza stimoli, mentali e fisici, mostra comportamenti distruttivi e segni di iperattività. Per questo motivo è adatto a chi desidera fare sport con il proprio cane, sia che si lavori con il bestiame (miglior lavoro per questo cane), sia che si pratichi agility o si abbia modo di fargli fare lunghe corse nella natura (non meno di un'ora al giorno ed in posti sempre diversi).
Indispensabili l'educazione e la socializzazione. Sono maestri di fuga e instancabili inseguitori, il loro istinto di raggruppare il gregge li porta ad aggirare, colpire e anche pizzicare persone, animali o cose che non si rendono collaborativi.
E' un cane a cui bisogna dedicare moltissimo del proprio tempo, chi deciderà di condividere la propria vita con un Kelpie lo deve mettere in preventivo.
FCI Standard N° 293/ 21.04.1997
CANE DA PASTORE AUSTRALIANO ORIGINE: Australia
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 11.09.1989
UTILIZZAZIONE: Cane da pastore
CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 1 Cani da pastore e bovari ( esclusi i Bovari svizzeri) Sezione 1 Cani da pastore Con prova di lavoro
ASPETTO GENERALE Deve essere quello di un cane di grande qualità, vivace e attivo, che presenti una forte muscolatura combinata con grande agilità, che esprima la possibilità di svolgere un lavoro instancabile. Deve essere privo di qualsiasi accenno di gracilità
COMPORTAMENTO – CARATTERE Il Kelpie è estremamente attivo, zelante e molto intelligente, con un carattere mite e docile, e con un’energia quasi inesauribile, con spiccata lealtà e devozione al suo dovere. Ha un istinto naturale e attitudine per lavorare col gregge, sia in aperta campagna che nelle recinzioni. Qualsiasi elemento di carattere e struttura, che siano estranei al cane da lavoro, devono essere considerati come difetti di tipicità.
TESTA è in proporzione con la taglia del cane. L’insieme della forma e dei profili danno al cane l’espressione quasi di volpe, mitigata dagli occhi a forma di mandorla.
REGIONE DEL CRANIO Cranio leggermente arrotondato e ampio fra gli orecchi. La fronte arriva con un profilo diritto allo stop. Stop pronunciato
REGIONE DEL MUSO Tartufo il colore armonizza con quello del mantello. Muso nettamente cesellato e definito, preferibilmente leggermente più corto del cranio Labbra aderenti e pulite, non pendule Denti devono essere sani forti e regolarmente distanziati, con gli incisivi inferiori appena dietro, ma che toccano quelli superiori; cioè chiusura a forbice Guance né grosse né sporgenti ma arrotondate Occhi hanno forma di mandorla, di media misura, nettamente definiti agli angoli, e hanno un’espressione zelante e intelligente. Il colore degli occhi deve essere marrone, in armonia col colore del mantello. Nel caso di cani blu, è permesso un colore più chiaro. Orecchi sono eretti e finiscono alla sommità in una punta fine; il padiglione è fine e forte alla base. Sono ben distanziati sul cranio e inclinati verso l’esterno, leggermente curvi sul bordo esterno e di misura moderata. L’interno degli orecchi è ben ricoperto di pelo.
COLLO di moderata lunghezza, forte, leggermente arcuato, gradualmente si fonde nelle spalle, senza pelle rilasciata alla gola e con un abbondante collare.
CORPO la lunghezza del cane misurata in linea netta dal petto alle natiche è superiore all’altezza al garrese nella proporzione di 10 a 9 Linea superiore ferma e orizzontale Rene forte e molto muscoloso Groppa piuttosto lunga e obliqua Torace più profondo che ampio Costole ben cerchiate Fianchi di buona profondità
CODA a riposo la coda dovrebbe pendere con una leggera curva. In movimento può essere rialzata, ma in nessun caso dovrebbe essere portata oltre la linea verticale che passa per l’inserzione. Dovrebbe essere fornita di pelo che formi una buona spazzola. Inserita in modo che si fonde con la linea inclinata della groppa; dovrebbe essere lunga circa fino ai garretti. ARTI ANTERIORI gli anteriori dovrebbero essere muscolosi con ossa robuste ma non grossolane, diritti e paralleli se visti dal davanti Spalle pulite, muscolose, ben oblique con scapole ben appoggiate al garrese Braccio dovrebbe essere ad angolo retto con la scapola Gomiti né in fuori né in dentro Metacarpo se visto di lato, dovrebbe mostrare una leggera inclinazione per assicurare flessibilità al movimento, e la possibilità di girare velocemente
ARTI POSTERIORI dovrebbero mostrare ampiezza e forza. Se viste da dietro, le gambe, dal garretto al piede, sono diritte e parallele, né strette né troppo distanziate. Ginocchio ben angolato Garretto piuttosto disceso Piedi dovrebbero essere rotondi, forti, con cuscinetti spessi, e dita ben chiuse e arcuate; unghie forti e corte.
ANDATURA per la illimitata resistenza richiesta a un cane da pastore che lavora negli spazi aperti, il Kelpie deve essere perfettamente sano, sia nella costruzione che nel movimento. Qualsiasi tendenza ad avere garretti vaccini o a botte, gracilità, spalle deboli o movimenti limitati con andatura serpeggiante o incrociata, è un difetto grave. Il movimento dovrebbe essere sciolto e instancabile e il cane deve avere la capacità di cambiare direzione improvvisamente mentre corre.. Al trotto i piedi tendono a ravvicinarsi a livello del suolo quando la velocità aumenta, ma quando il cane è a riposo, devono essere perpendicolari al terreno.
MANTELLO PELO è un doppio pelo con un sottopelo denso e corto. Il pelo esterno è fitto, con ogni pelo diritto, duro e appiattito, tale da essere impermeabile. Sotto il corpo, dietro le gambe, il pelo è più lungo e forma vicino alla coscia una specie di calzone. Sulla testa, (incluso l’interno degli orecchi), sul davanti degli arti e piedi, il pelo è corto. Lungo il collo il pelo è più lungo e più spesso e forma un collare. La coda dovrebbe essere fornita di una buona spazzola. Un pelo troppo lungo o troppo corto è un difetto. In media, il pelo sul corpo dovrebbe essere lungo da 2 a 3 cm.
COLORE nero, nero e fuoco, rosso, rosso e fuoco, fulvo, cioccolato e blu cenere
TAGLIA La taglia al garrese: per i maschi da 46 a 51 cm “ le femmine da 43 a 48 cm
DIFETTI qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità
N.B. I maschi devono avere due testicolo apparentemente normali completamente discesi nello scroto
Di seguito un video, in lingua inglese, che descrive la razza e mostra il suo lavoro