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Il cane da Pastore Bergamasco è un'antica razza italiana da gregge. E' una razza canina riconosciuta dalla FCI con standard N° 194 - pubblicazione del 13.11.2015, facente parte del Gruppo 1: Cani da pastore e bovari, sezione 1: cani da pastore.
Il cane da pastore bergamasco è un cane utilizzato come conduttore di greggi e mandrie.
Questa razza discende dai cani conduttori e mandriani che giunsero dall'Oriente al seguito delle popolazioni nomadi. Il cane da pastore bergamasco è presente, fin dall'antichità, nell'arco alpino e prealpino, con particolare concentrazione nelle vallate bergamasche dove era molto diffuso l'allevamento della pastorizia, soprattutto della famosa pecora bergamasca.
Fin dal 1300 ne è stato accertato l'impiego come cane conduttore, in quel periodo, e per i quattro secoli successivi, questa razza ha conosciuto un notevole incremento proprio grazie all'allevamento di ovini della zona. Nel 1700, invece, l'attività di pastorizia subì un calo, e con essa anche l'impiego del pastore bergamasco che toccò momenti di crisi, fino a sfiorare l'estinzione nel periodo delle due Guerre Mondiali.
Come spiega Tina Violi Gussoni, presidente della SAB (Società Amatori Pastore Bergamasco) negli anni '70 ne "I cani di Razza Italiana", il primo intervento selettivo sulla razza fu quello iniziato dal marchese Paolo Cornaggia verso il 1890, al quale si deve il primo abbozzo di standard del 1950. La ripresa dell'attività cinofila dopo le due Guerre, riprese il lavoro del marchese, ma operando su basi più tecniche.
I primi cani iscritti all'Albo genealogico risalgono al 1891, mentre nel 1949 nasce la SAB e qualche anno più tardi prende vita il primo standard ufficiale del Pastore Bergamasco.
Anche la dottoressa Maria Andreoli lavorò per il bene di questa razza, in più di quarant'anni si occupò del pastore bergamasco, diventando una delle più importanti allevatrici di pastore bergamasco, non solo in Italia.
Un cane rustico, di mole media e con un pelo molto particolare, il pastore bergamasco è stato più che utile per i pastori dell'epoca nella guida di greggi numerosi, nel recupero dei capi ritardatari e nel far pascolare il gregge secondo gli ordini impartiti dal pastore. Il Bergamasco era utilizzato anche per la conduzione di bovini nelle malghe alpine durante l'estate e in pianura durante l'inverno. Un cane responsabile ed indispensabile per i pastori durante la transumanza.
Il pastore bergamasco ha un fisico agile, veloce e resistente, è molto equilibrato, con grande capacità di discernimento. Il bergamasco ha un comportamento esemplare per vigilanza, concentrazione ed equilibrio, è un ottimo cane da guardia e compagnia, idoneo ai più svariati impieghi grazie alle sue capacità di apprendimento e determinazione, combinate alla pazienza. Il suo equilibrio psichico lo possiamo riscontrare nelle caratteristiche di razza, è un cane custode molto attento, in grado di gestire la sua forza ed intervenire solo se necessario ed in maniera efficace.
I suoi occhi esprimono dolcezza, mentre il suo manto gli dona una bellezza statuaria.
A proposito del mantello, quello del pastore bergamasco lo distingue da tutte le altre razze, rendendolo un cane originale. Il manto, di colore grigio, è composto da pelo e lana, cresce con l'età e si completa in circa tre anni. Il pelo forma dei feltri, detti "taccole", impenetrabili all'acqua e alle intemperie. Non effettua la muta stagionale.
Questa razza instaura con l'uomo un rapporto molto stretto, pronto all'azione e a ricevere ordini. Il pastore bergamasco non deve essere mai aggressivo o pauroso, anche se è normale una naturale diffidenza tipica di tutti i cani conduttori di greggi.
Nonostante sia un cane selezionato per la conduzione di greggi, sa vivere serenamente anche in casa con bambini e anziani, l'importante è che sia stimolato a rispondere a comandi e compiti che lo tengano sempre attivo.
Il pastore bergamasco è raffigurato anche in un quadro del pittore Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1556), pittore del '500, tra i principali esponenti del rinascimento veneziano.
Il pastore bergamasco non richiede particolari cure essendo un esemplare di cane rustico, l'attenzione deve essere rivolta al pelo, soprattutto quando si formano i boccoli, è necessario districare il pelo con le mani per favorirne il naturale assembramento e stare attenti al momento del risciacquo e dell'asciugatura, le due fasi che richiedono molto tempo. Le ciocche tipiche di questa razza si iniziano a formare verso l'anno di età, ma bisogna "lavorarle" con le dita fin dalla nascita.
La grossa massa di pelo può trasformarsi in un ricettacolo di cattivi odori se il cane non è libero di scorrazzare all'aria aperta. Il pelo del muso e della parte ano-genitale deve essere pettinato di frequente per evitare la formazione di feltri che sono fonte di cattivi odori dati dal materiale organico. contrariamente a quanto si possa pensare, la cura del mantello non è complicata se si lava periodicamente e si tiene in ordine la parte del muso e del sottocoda.
La tosatura va effettuata almeno una volta l'anno facendo attenzione alla parte del muso e sugli occhi, dove non deve essere sfoltito troppo.
Nel 2023 sono stati iscritti 43 cuccioli ai libri genealogici ENCI, la diffusione è in calo rispetto a dieci anni fa.
FCI Standard N° 194 - pubblicazione del 13.11.2015 – in vigore dal 1 gennaio 2016
TRADUZIONE: Mrs. Jane Moore (italiano/inglese). Rivisto da Renée Sporre-Willes. Lingua ufficiale Inglese.
ORIGINE: Italia
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.11.2015
UTILIZZAZIONE: Cane da pastore usato per la conduzione e la guardia delle greggi.
CLASSIFICAZIONE FCI: Gruppo 1 Cani da pastori e bovari (escluso bovari svizzeri). Sezione 1 cane da pastore. Senza prova di lavoro
BREVI CENNI STORICI: Il Bergamasco è un’ antica razza da gregge diffusasi nell'intero arco alpino e pre-alpino; una particolare concentrazione della razza si può trovare nelle vallate Bergamasche dove l'allevamento della pastorizia era particolarmente presente. Il cane era indispensabile ai pastori durante gli spostamenti stagionali tra i pascoli Alpini e la pianura della valle del Po. Il dipinto di un famoso artista ritrae la razza nel sedicesimo secolo dimostrandone le antiche origini. I primi cani iscritti al Libro Origini Italiano risalgono al 1891.
ASPETTO GENERALE: Il pastore Bergamasco è un cane di mole media, di aspetto rustico, con un abbondante mantello che copre tutte le parti del corpo; fortemente costruito ma molto ben proporzionato. La conformazione è quella di un cane di medie proporzioni (mesomorfo), il cui tronco sta nel quadrato, con proporzioni ben bilanciate in relazione tra taglia ed i profili della testa e quelli del corpo.
PROPORZIONI IMPORTANTI: La lunghezza del tronco dalla punta dell’angolo scapolo omerale alla punta dell'ischio è pari all'altezza del garrese (cioè sta’ nel quadrato). La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell'h. del garrese. La profondità del costato deve raggiungere il 50% dell'altezza del garrese.
COMPORTAMENTO E CARATTERE: La funzione del cane da Pastore Bergamasco consiste nella guida nella custodia del gregge e del bestiame in generale, lavoro in cui evidenzia un comportamento esemplare per vigilanza, concentrazione ed equilibrio. Le sue capacità di apprendere e la determinazione combinata con la sua moderazione e pazienza fanno del cane anche un ottimo cane da guardia e da compagnia, idoneo agli impieghi più svariati. Conosciuto per l’instaurare con l'uomo uno stretto legame. Non deve mai essere aggressivo o pauroso, anche se una normale naturale diffidenza è tipica dei cani conduttori del gregge.
TESTA: La forma della testa ha piani paralleli proporzionati in relazione al tronco. La testa è coperta da abbondante pelo, facendola apparire più larga. La lunghezza del muso è uguale a quella del cranio. La pelle non deve essere spessa ma aderente senza formare rughe.
Regione Cranica: Cranio. Di media misura con la parte superiore tendente ad essere piatta, gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono paralleli. La larghezza deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. I seni frontali sono ben sviluppati tanto in senso longitudinale quanto in senso trasversale. Le arcate sopracciliari sono ben marcate. La sutura mediofrontale (o metopica) è marcata; l'apofisi occipitale deve essere ben definita e pronunciata.
Stop: La depressione naso-fontale ben raccordata, ma accentuata, dato lo sviluppo delle apofisi dei nasali e del frontale, dei seni e delle arcate sopracciliari.
REGIONE FACCIALE: Tartufo: Sulla stessa linea della canna nasale, con il margine superiore arrotondato, narici grandi e ben aperte, umido, fresco e voluminoso. Visto di profilo il tartufo non deve apparire sporgente. La pigmentazione deve essere nera.
Muso: Va assottigliandosi gradatamente verso il tartufo con facce laterali che convergono leggermente, così che il muso stesso non risulti a punta ma tronco, e la faccia anteriore di conseguenza piuttosto piatta. La sua lunghezza è uguale a quella del cranio. Misurata a metà, la sua larghezza è circa il 50% della sua lunghezza. La profondità del muso non deve essere inferiore alla metà della sua lunghezza. Il profilo superiore del muso è rettilineo ed il profilo inferiore del muso non è dato dal labbro ma dalla mandibola. Per tale conformazione la commessura labiale non è cadente. La commessura labiale incontra una linea immaginaria verticale che scende dall’ angolo esterno dell’occhio. Il profilo della mascella inferiore è quasi rettilineo.
Labbra: Sottili e divise sotto il tartufo, determinando un arco di 1/3 di cerchio: sono poco sviluppate in modo da coprire appena i denti della mandibola. I bordi labiali sono ben pigmentati.
Mascelle/Denti: Superiori ed inferiori ben sviluppate; la mandibola larga. I denti sono bianchi, completi per numero e ben sviluppati; incisivi regolarmente allineati. La chiusura è a forbice.
Guance: Non molto prominenti.
Occhi: Piuttosto grandi; mai globosi né infossati, iride di colore marrone più o meno scuro secondo il colore del mantello. La posizione è subfrontale; l'espressione è dolce, serena e attenta. La rima palpebrale è leggermente ovale e l'asse palpebrale sull'orizzonte è appena inclinato. Le palpebre sono ben aderenti al bulbo con i margini ben pigmentati in nero; le ciglia sono particolarmente lunghe per poter sollevare i peli della fronte che ricadono davanti agli occhi.
Orecchie : Inserite alte e semipendenti, ossia con i due terzi terminali che restano cadenti. Quando il cane è in attenzione, l'orecchio si alza leggermente alla base. Di forma triangolare. La lunghezza varia da 11 cm. a 13 cm., la larghezza da cm. 6,5 a 8 cm. La base è larga, si estende posteriormente arrivando dove la testa si innesta al collo, mentre anteriormente arriva a metà del cranio. Apici leggermente arrotondati.
COLLO: Il profilo superiore è leggermente convesso. Il collo e’ leggermente più corto della testa. La pelle non è mai lassa, di conseguenza non presenta mai giogaia. Il pelo deve essere folto.
TRONCO:
Linea del dorso: Linea superiore diritta.
Garrese: Prominente e lungo, ben definito.
Dorso: Rettilineo, ben muscolato e di buona larghezza.
Lombi: Leggermente convessi, fermamente fusi con il dorso e la groppa. Lombi decisamente più corti del dorso (misurato di lombi al garrese). La larghezza dei lombi è quasi quanto la lunghezza; i muscoli sono ben sviluppati nell’intera regione.
Groppa: Larga, forte, ben muscolata e scoscesa, con un inclinazione di approssimativamente 30°, sull'orizzontale.
Torace: Deve essere ampio e profondo, raggiungendo i gomiti.
Linea inferiore e ventre: Il profilo inferiore del ventre è poco retratto. L'incavo dei fianchi è minimo.
CODA: Inserita nell'ultimo terzo della groppa, grossa e robusta alla radice, va gradatamente affusolandosi sino alla punta. E' ricoperta di pelo caprino e lievemente ondulato. La sua lunghezza spesso arriva al garretto quando il cane è in stazione; di preferenza dovrebbe essere più corta. A riposo la coda è portata a "scimitarra", cioè pendente per i primi due terzi, con il terzo inferiore leggermente ricurvo. Quando il cane è in azione, la coda sbandiera da lato a lato.
ARTI
ARTI ANTERIORI: Aspetto generale: Gli arti anteriori sono diritti quando osservati di fronte e di profilo e ben proporzionati in relazione alla taglia del cane.
Spalla: Forte e massiccia. Lunga ed in posizione obliqua. La muscolatura deve essere sempre ben sviluppata.
Braccio: Ben muscoloso, forte di ossatura e ben angolato. L'angolo formato dalla scapola e il braccio (scapolo-omerale) oscilla circa tra 105° - 125°.
Gomiti: Situati su piani paralleli al piano mediano al corpo. La punta del gomito deve trovarsi su di una linea verticale immaginaria calata dell'angolo caudale della scapola. L'angolo omero-radiale (tra braccio ed avambraccio) oscilla circa tra i 150° ed i 155°. Il pelo che scende dai gomiti deve essere, abbondante, lungo e folto, tendente ai bioccoli.
Avambraccio: Diritto; lungo almeno quanto il braccio. Ben sviluppati i muscoli e l’ossatura.
Carpo (Polso): Segue la linea verticale dell'avambraccio, mobile e asciutto con l'osso pisiforme chiaramente sporgente.
Metacarpo: Asciutto e ben mobile. Visto di fronte, deve essere nel medesimo piano verticale passante per l'avambraccio. Visto di profilo presenta una leggera inclinazione dal dietro in avanti.
Piede: Di forma ovale, arcuato con dita unite. Unghie forti, ricurve e ben pigmentate con suole dure e di pigmento scuro.
ARTI POSTERIORI: Aspetto generale: Arti posteriori ben rapportati al formato del cane. Appiombi regolari sia visti da dietro.
Coscia: Lunga, larga, ben muscolata, con il margine posteriore leggermente convesso. L'angolo coxo-femorale (tra bacino e femore) oscilla fra i 100° e i 105°.
Ginocchio: In perfetto appiombo con l'arto, mai deviato in dentro né in fuori. Gamba: Forte di ossatura, muscoli asciutti con scanalatura gambale ben marcata. La sua inclinazione sull'orizzontale è di 55° circa.
Garretto: La faccia esterna è molto larga. L’articolazione ben angolata.
Metatarso: Largo, perpendicolare al terreno.
Piede: Di forma ovale, arcuato con dita unite. Unghie forti, ricurve e ben pigmentate con suole dure e di pigmento scuro.
ANDATURA: Passo sciolto e lungo. L’andatura preferita è un trotto quasi allungato, mantenuto per periodi abbastanza lunghi. Grazie alla sua conformazione, il cane può passare facilmente al galoppo ordinario che può mantenere relativamente per un lungo periodo di tempo.
PELLE: Aderente e sottile su tutto il corpo, specialmente sulle orecchie e sugli arti anteriori. Collo senza giogaia e testa senza rughe. Il pigmento delle mucose e delle sclerose deve essere nero.
MANTELLO:
Pelo: Molto abbondante e molto lungo, varia a secondo le regioni del corpo. Piuttosto ruvido (simile al pelo di capra) con fiocchi ondulati sulla metà anteriore del tronco, mentre dalla metà della regione toracica per tutta la parte posteriore del corpo, è a bioccoli e forma dei feltri di varia lunghezza in ragione dell’età del cane; il mantello lanoso non subisce muta intrappola il sotto pelo che è abbastanza lungo e soffice formando dei veri e propri feltri molto protettivi. I bioccoli partono dalla sommità della linea dorsale, ricadendo sulle pareti laterali del tronco. Il pelo sulla testa è meno ruvido e ricade sulla faccia. Il pelo sulle orecchie è leggermente ondulato e morbido forma frange a punta sulla parte finale delle orecchie. Il pelo sugli arti deve essere distribuito uniformemente su tutte le parti con fiocchi leggeri sull'anteriore e a bioccoli infeltriti sugli arti posteriori. Il mantello è soffice nei cuccioli e i bioccoli iniziano a formarsi ai 12-15 mesi. La loro lunghezza dipende dall’età, tanto che i cani giovani non devono essere penalizzati in base al mantello che non si è ancora formato. Nei cani adulti, un mantello troppo folto e lungo che ostacola il movimento normale e compromette il benessere del cane dovrebbe essere evitato. Il mantello deve essere curato e mantenuto pulito; evitando in particolare pelo infeltrito sulla barba, muso e orecchie.
Colore: Grigio uniforme o a chiazze di tutte le possibili gradazioni dalle più tenui di grigio fino al molto chiaro ed al nero. Sfumature di color isabella e fulvo chiaro sono permesse. E' ammesso il colore uniforme nero purché opaco..
TAGLIA E PESO
Altezza al garrese: Maschi: altezza ideale al garrese 60 cm. Femmine: altezza ideale al garrese 56 cm. Con una tolleranza di due 2 cm in più o in meno rispetto la taglia ideale
Peso: Maschi: 32-38 kg. Femmine: 26-32 kg.
DIFETTI: ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, e la gravità con la quale il difetto deve essere considerato deve essere esattamente in proporzione al suo grado e agli effetti sulla salute ed il benessere del cane e alla sua capacità di svolgere il suo lavoro. • Insufficiente dimorfismo sessuale
DIFETTI GRAVI: • Assi cranio-facciali convergenti o divergenti; • Tartufo parzialmente depigmentato; • Occhi con eterocromia dell'iride bilaterale o monolaterale (parte dell’iride blu), occhi sporgenti o infossati, occhi ovali e obliqui; • Mancanza di un dente (eccetto per il PM1 e per l’M3); • Coda inserita troppo alta o bassa, portata troppo alta sulla dorsale o tra le gambe; • Mantello senza differenza tra lanoso e caprino, soffice, corto sugli arti anteriori e sul muso, rado sulla coda, troppo folto e lungo tale compromettere la funzione del cane; • Colore non previsto dallo standard; • Andatura ambiata o disallineata; • Taglia al di sopra o al di sotto dei limiti indicati dallo standard.
DIFETTI DA SQUALIFICA: • Cani aggressivi o oltremodo timidi; • Ogni cane che dimostra chiari segni psichici o anomalie comportamentali deve essere squalificato; • Mancanza di tipo; • Testa sproporzionata- piccolo o troppo grossa; • Totale depigmentazione del tartufo, labbra, o rime palpebrali; • Canna nasale chiaramente convessa (montonina) o concave; • Occhio gazzuolo (mono o bilaterale, depigmentazione totale dell’iride). Occhi piccoli (macroftalmia), strabismo; • Prognatismo; • Enognatismo; • Anurismo, brachiurismo; coda arrotolata sul dorso; • Manto bianco per una superficie maggiore di 1/5 della superficie totale.
N.B: • Tutti i maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto. • Solo cani funzionalmente e clinicamente sani, con tipica conformazione di razza devono essere utilizzati per la riproduzione.
Fotografie ed informazioni prese da:
https://win.pastore-bergamasco.net/pastoreconduttore.htm
https://www.internationalbergamascosheepdogassociation.com/in-memory
https://www.enci.it/libro-genealogico/razze/cane-da-pastore-bergamasco