Novembre 24, 2024

Il Carlino è una razza canina riconosciuta dalla FCI con standard N° 253 e facente parte del gruppo 9 dei cani da compagnia. Il carlino è un piccolo molossoide adatto a chi desidera avere accanto un cane vivace e attivo, un cane che però si stanca facilmente, soprattutto nei periodi estivi, quando il caldo lo sfinisce anche a causa della particolarità del suo muso (cane brachicefalo).

STORIA DEL CARLINO

La storia del carlino, come quella di moltissime altre razze, ha dato sfogo a teorie anche molto fantasiose, ciò che è certo, secondo la maggior parte degli storici, è che ha avuto origine in Asia orientale. Moltissimi tra documenti, dipinti e raffigurazioni varie identificano la presenza di questo "cane dal muso e zampe corte" presente in quei luoghi fin dai primi secoli dopo Cristo. Una delle più antiche raffigurazioni possiamo trovarla su una pergamena cinese di presunta epoca Ch'ing. 

Moltissimi altri pittori tra il 1500 ed il 1800 raffigurarono il carlino nei propri quadri, Goya (1785) o William Hogart, che dipinse il carlino nero già nel 1700.

Goya 1785 Goya, dipinto del 1785

Il Carlino inizia a diffondersi in Europa grazie al commercio con la Cina, gli europei portavano in dono questi piccoli cagnolini, soprattutto i commercianti dei Paesi Bassi avevano un debole per il carlino, al punto che divenne il simbolo dei patrioti realisti.

Anche in Inghilterra il carlino ebbe molto successo, dall'incoronazione di Guglielmo III fino alla fine dell'Ottocento i carlini fulvi divennero un simbolo per i borghesi. Solamente verso la fine dell'Ottocento vennero presentati alle esposizioni canine e venne redatto uno standard.

COLORAZIONI DEL CARLINO 

I primi carlini che giunsero in Europa avevano una colorazione argentea con strisce nere sul dorso, da questi derivano i carlini fulvi, così come noi li conosciamo. I carlini orientali spesso erano bianchi o con macchie bianche, più tardi venne introdotto anche il carlino nero la cui nascita è incerta: qualcuno afferma che siano stati regalati dalla Cina all'imperatore giapponese, ma erano bianchi e neri; altri che nacquero da carlini fulvi.

La storia narra che il carlino nero fu importato in Inghilterra dalla signora Anna Brassey, una viaggiatrice, nel 1877 quando portò con sè dalla Cina una coppia di carlini neri stimolando la curiosità degli inglesi. Non tutti sono d'accordo con questa storia però, alcuni storici narrano che la regina Vittoria possedeva un carlino nero prima dell'introduzione da parte della Brassey, anche Hogart dipinse, nel suo famosissimo quadro “The House of Cards” del 1730, un carlino nero.

Carlino regina Vittoria  Carlino nero della Regina Vittoria  the house of cards 1730 Hogart W. Hogart "The house of cards" 1730

Resta il fatto che nel 1800 i carlini diventarono una razza più standardizzata, con colori stabiliti e separati. Solamente nel 1861 verranno presentati in una mostra, e lo standard di razza venne pubblicato nel 1871.

I colori accettati oggi sono quattro: fulvo, nero, argento o albicocca. I colori devono essere ben definiti per rendere marcato il contrasto con la striatura dorsale (che va dall'occipite alla coda) e la maschera. Nel caso di macchie, devono essere anch'esse ben definite e più nere possibile.

ORIGINE DEL NOME CARLINO

L'origine del nome del Carlino è sconosciuto, in Cina il carlino è conosciuto con il nome di Ha Ba Gou, in Giappone è chiamato Chin, in Inghilterra fu chiamato Pug che potrebbe derivare dal latino pugnus con riferimento al muso del cane che sembra un pugno chiuso. In Svezia è conosciuto con il nome Mops, MopsHond (mastino d'Olanda), Mopshund e Mopsi sono i nomi dati da Paesi Bassi, Germania e Finlandia, la radice Mops deriva dall'olandese moppen, che significa "aspetto arcigno", mentre in inglese e tedesco sta a significare "annoiarsi" e "brontolone", forse in riferimento ad alcuni degli sbuffi che emette, dati dalla conformazione particolare del naso.

SALUTE DEL CARLINO 

Il carlino è un piccolo molosso ed è brachicefalo, vuol dire che presenta il muso schiacciato. Questa caratteristica è fonte di moltissimi problemi di salute e chi possiede un carlino deve avere delle accortezze nella cura dell'animale. 

I problemi più frequenti riscontrati nei cani brachicefali sono di tipo respiratorio, è per questo che i cani con il muso schiacciato respirano rumorosamente e russano. Il caldo è devastante poichè la difficoltà respiratoria viene accentuata. 

Altri problemi che possono presentarsi a causa della conformazione del muso sono: il collasso tracheale, il palato molle (palatoschisi), la lacrimazione eccessiva data dalla conformazione anomala delle palpebre; inoltre, la dentatura non corretta porta a tartaro e gengiviti. Questi problemi non sono riscontrabili in tutti i carlini, ma in quelli che hanno una brachicefalia troppo accentuata, infatti gli allevatori seri riprodurranno solamente soggetti che, dati gli standard di razza, non presentano caratteristiche esagerate. 

Anche le pieghe della pelle devono essere curate e pulite perchè possono portare a dermatiti.

Per quanto riguarda le ossa, il carlino, come molte altre razze, può soffrire di displasia dell'anca o della rotula, due malattie ereditarie che portano alla zoppia.

Insomma il carlino è un cane molto bello e robusto, ma ha bisogno di particolari cure, anche nel momento del parto infatti, potrebbe necessitare del taglio cesareo.

Per quanto riguarda la cura del pelo invece, non richiede una toletta particolare visto che il suo pelo è corto e liscio. 

In estate occorre fare moltissima attenzione a non lasciarlo in luoghi con temperature elevate, è soggetto a colpi di calore.

CARATTERE DEL CARLINO

Il carlino è un cane per la famiglia non richiede un impegno particolare per quanto riguarda l'attività fisica, ma necessita delle passeggiate quotidiane per i bisogni fisiologici e per esplorare il mondo circostante, oltre che per garantirgli un minimo di moto, essenziale per la sua salute visto che è un cane che tende ad ingrassare.

Non dimentichiamo che è un molosso e per questo non sarà facilissimo addestrarlo, ma è anche un cane molto intelligente. E' diffidente con gli estranei, è indispensabile farlo socializzare dal cucciolo con tutti i membri della famiglia, con altri cani e animali.

E' un cane attivo e giocherellone, ma si stanca subito. 

CURIOSITA' SUL CARLINO

- In Inghilterra il carlino si sviluppò seguendo due linee di sangue: Willoughby e Morrison. I primi furono allevati da Lord Willoughby d'Eresby ed avevano un mantello misto di peli neri e fulvi, denominato "carbonato", questa linea aveva rughe profonde e zampe lunghe ed esili, anche il corpo era magro. La linea Morrison, invece era più simile al carlino che conosciamo oggi, manto color albicocca con il corpo tarchiato e zampe corte, la riga sul dorso era chiara. Punch e Tetty sono i cani che hanno dato il via alla linea Morrison, mentre Mops e Nell sono i due carlini Willoughby più famosi. Ancora oggi si può sentir parlare di carlini Willoughby o Morrison per identificare cani più o meno scuri.

Il Carlino inglese più importante fu Click, figlio di Lamb e Moss. Click fu incrociato molte volte ed il suo sangue miscelò le linee Willoughby e Morrison modellando il Carlino come lo conosciamo noi. 

- Il Carlino appare in moltissimi dipinti, ma anche in molte sculture e ceramiche cinesi risalenti alla dinastia Ming. Spesso si possono ritrovare ceramiche, raffiguranti cani-leone con le sembianze del carlino, poste all'ingresso dei templi con la funzione di allontanare gli spiriti negativi.

- I cinesi hanno sempre interpretato le chiazze bianche che alcuni carlini hanno come segno di buona fortuna.

Carlino nero

- I cinesi cercavano di interpretare le rughe presenti sul muso del carlino come gli ideogrammi cinesi, la lettera che cercavano di più era quella che costituisce la parola "principe", formata da tre rughe insieme. 

Ideogramma cinese

Ecco un video documentario sulla razza canina del Carlino

 

STANDARD DEL CARLINO 

FCI Standard N° 253 / 16.02.2011

ORIGINE: Cina PATRONATO: Gran Bretagna

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.10.2010

UTILIZZAZIONE: Cane da compagnia

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 9 Cani da compagnia Sezione 11 Molossoidi di piccola taglia Senza prova di lavoro

ASPETTO GENERALE Decisamente quadrato e raccolto, è il “multum in parvo “ dimostrato nella compattezza di forme, raccolto e con muscolatura potente, ma non deve apparire mai basso sugli arti, né scarno o alto sugli arti. PROPORZIONI IMPORTANTI: decisamente quadrato e raccolto

TEMPERAMENTO – CARATTERE Grande fascino, dignità e intelligenza. Umore sempre uguale, temperamento felice e vivace.

TESTA relativamente larga e proporzionata al corpo, rotonda, non a forma di mela

REGIONE DEL CRANIO Cranio senza solco. Rughe nettamente definite sulla fronte, senza esagerazione REGIONE DEL MUSO Tartufo: nero, con narici aperte ben larghe. Narici strette e pesante piega sul tartufo sono inaccettabili e dovrebbero essere severamente penalizzate. Muso relativamente corto, smussato, quadrato, non all’insù. Occhi o tartufo non devono mai essere sfavorevolmente condizionati o oscurati dalla piega sopra il tartufo. Mascelle/Denti leggermente prognato. Mascella inferiore larga con gli incisivi quasi in linea retta. Mascelle deviate (wry mouth), denti o lingua evidenti sono altamente indesiderabili e dovrebbero essere severamente penalizzati Occhi scuri, relativamente grandi, di forma rotonda, dall’espressione dolce e sollecita, molto lucidi e, quando il cane è eccitato, pieni di fuoco. Mai sporgenti, esagerati o che mostrino bianco quando guardano avanti. Esenti da evidenti problemi oculari Orecchi sottili, piccoli, morbidi come velluto nero. Due tipi: “ a rosa”: piccolo orecchio pendente che si piega all’indietro e rivela la voluta interna “ a bottone”: padiglioni piegati in avanti, la punta aderente al cranio per coprire l’orifizio. Preferiti questi ultimi.

COLLO leggermente arcuato tanto da sembrare una cresta, forte, spesso, abbastanza lungo da poter portare la testa orgogliosamente

CORPO corto e compatto Linea superiore orizzontale, né cifotica né insellata Torace ampio. Costole ben cerchiate e portate bene all’indietro

CODA inserita alta, strettamente arrotolata sull’anca. Assai desiderabile il doppio giro.

ARTI ARTI ANTERIORI: Spalle ben oblique Avambraccio: arti molto forti, diritti, di media lunghezza, e ben sotto il corpo Piedi anteriori: non così lunghi come i piedi di lepre, e non così rotondi come i piedi di gatto; dita ben separate. Unghie nere

ARTI POSTERIORI: Aspetto generale: arti molto forti, di moderata lunghezza, ben sotto il corpo, diritti e paralleli se visti da dietro. Ginocchio con buona angolazione Piedi posteriori: non così lunghi come i piedi di lepre, e non così rotondi come i piedi di gatto; dita ben separate. Unghie nere

PASSO visto dal davanti, il cane dovrebbe alzarsi ed abbassarsi con gli arti ben sotto le spalle, con i piedi diretti in avanti, non deviati né in dentro né in fuori. Da dietro, il movimento è ugualmente corretto. Gli anteriori hanno un forte allungo e i posteriori si muovono liberamente e usando bene le ginocchia. Un leggero rollio del posteriore rende più tipico il movimento. In grado di muoversi in modo deciso e regolare. 

MANTELLO PELO fine, liscio, morbido, corto e lucido; né ruvido né lanoso COLORE argento, albicocca, fulvo o nero. Ognuno di loro nettamente definito, per avere un netto contrasto fra il colore, la striatura dorsale (striscia nera che va dall’occipite alla coda) e la maschera. Le macchie sono nettamente definite. Muso o maschera, orecchi, nei sulle guance, “segni di pollice” (ditate), losanga sulla fronte e striatura dorsale, tutti il più nero possibile.

PESO Peso ideale: 6,3 – 8,1 kg. Deve avere una forte muscolatura, ma la sostanza non deve essere confusa col sovrappeso

DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto e la severità con cui questo difetto sarà penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità e ai suoi effetti sulla salute e sul benessere del cane. DIFETTI ELIMINATORI:  Cane aggressivo o eccessivamente timido  Qualsiasi cane che presenti in modo evidente anomalie d’ordine fisico o comportamentale sarà squalificato . N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

 

 

Fonte foto: reperite attraverso i motori di ricerca

 

Lo Shipperke è un cane riconosciuto dalla FCI, appartenente al Gruppo 1 Cani da pastore e Bovari con standard n. 83/14.12.2009. E' una razza poco conosciuta e spesso scambiata per lo Spitz con il quale può condividere giusto la forma compatta ed il mantello denso.

CENI STORICI DELLO SHIPPERKE

Questa razza ha avuto origine le quartiere di St. Gery a Bruxelles intorno al XVII secolo. Il suo antenato sembrerebbe essere il Leuvenaar, razza dalla quale discende anche il pastore belga, in effetti in fiammingo il nome Shipperke significa "piccolo pastore" o "piccolo capitano".

In origine questa razza fu la prediletta dei calzolai poichè selezionata come cane da caccia ai nocivi (topi, talpe o conigli), ma svolgeva anche compiti come cane sentinella e difensore della famiglia. I calzolai usavano lo Shipperke anche come "modello" per i propri lavori, prevalentemente collari ornati di ottone martellato che mostravano negli spettacoli competitivi organizzati all'epoca. 

La razza venne esposta, per la prima volta, nel 1882, nella città di Spa, successivamente la FCI riconobbe la razza e nel 1888 fu redatto il primo standard di razza da parte del Club responsabile, fondato nello stesso anno, ad oggi il Club di razza più antico del Belgio. Lo Shipperke diventò un cane alla moda grazie alla regina del Belgio, Marie Henriette, e nel 1887 venne esportato in Inghilterra e negli Stati Uniti. In Italia sono presenti pochissimi soggetti di questa razza, ma l'allevamento ha mantenuto un livello di alta selezione. 

Non è stato facile riuscire ad unificare il tipo, anticamente esistevano tre varianti: d'Anversa, di Louvain e di Bruxelles.

CARATTERE DELLO SHIPPERKE

Lo Shipperke è un cane intelligente e furbo, non è facilmente addestrabile vista la sua forte indipendenza, ma non è impossibile, soprattutto se il padrone è molto paziente e coerente. E' un cane che ha bisogno di un padrone capace di gestire il suo carattere esuberante, che potrebbe diventare distruttivo se non stimolato abbastanza. Lo Shipperke è energico e reagisce prontamente agli stimoli che l'ambiente gli propone, ha bisogno di lunghe camminate, preferibilmente in campagna o nei boschi, così da poter sfogare l'energia e prevenire eventuali problemi comportamentali. 

Eccelle nel lavoro di ricerca e caccia, ma è anche un ottimo guardiano. E' un cane diffidente verso gli estranei e fedele con la propria famiglia, visto che in antichità viveva in piccoli luoghi, come le botteghe o le chiatte fluviali, preferisce la compagnia di chi conosce bene. Con gli altri animali non va sempre d'accordo, con i gatti solo se introdotti in giovane età.

Lo Shipperke ha un'ottima capacità di comprensione, ha un carattere dominante e testardo, è attento e vigile.

ASPETTO GENERALE DELLO SHIPPERKE

Lo Shipperke è un cane da pastore in formato ridotto, la sua testa ricorda quello di una volpe, a forma di cuneo. Il corpo è compatto, saldamente costruito, armonioso, ma gli arti presentano un'ossatura fine. La coda è stata selezionata corta, fin dal XVII secolo la moda prediligeva questa caratteristica, con la selezione si è riusciti a fissare la caratteristica solo intorno la metà del XVIII secolo.

MANTELLO DELLO SHIPPERKE

Il mantello dello Shipperke deve essere esclusivamente di colore nero, è accettabile il sottopelo grigio, ma solamente se è ben coperto dal pelo. Il pelo deve essere denso, fitto e a pelo dritto, a formare collarino, criniera, pettorale e culottes.

Nonostante la gran quantità di pelo, che gli conferisce la silhouette unica, la cura non è impegnativa: basta una spazzolatura a settimana per la maggior parte dell'anno, che aumenta durante la muta primaverile ed autunnale.

Deve essere lavato raramente, il suo pelo non deve mai essere tagliato.

CURIOSITA' DELLO SHIPPERKE

E' una cane longevo, gli esemplari di questa razza possono superare senza problemi i 15 anni di età, questa caratteristica deriva dall'assenza dell'insorgere di malattie genetiche. 

Lo Shipperke viene definito il "piccolo diavolo nero", dopo l'esposizione del 1882 un autore belga descrisse la razza come il "diavolo senza lo zoccolo e la coda".

FCI Standard N° 83 / 14.12.2009

ORIGINE: Belgio

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 28.07.2009

UTILIZZAZIONE: Piccolo cane da guardia e da compagnia

CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 1 Cane da pastore e Bovari (esclusi i Bovaro Svizzeri) Sezione 1 Cani da pastore Senza prova di lavoro

ASPETTO GENERALE Lupoide, lo Schipperke è un cane da pastore in formato ridotto, ma ben saldamente costruito. Ha una testa cuneiforme, dal cranio abbastanza sviluppato e muso relativamente corto. Ha un corpo armonioso, corto, abbastanza largo e compatto, ma gli arti hanno un’ossatura fine. Il suo mantello è molto caratteristico, ben fitto e a pelo diritto, che forma collarino, criniera, pettorale e culottes, il che gli conferisce una silhouette veramente unica. Il dimorfismo sessuale è marcato. La sua morfologia, come pure le sue caratteristiche e il suo carattere di cane da pastore, il tutto in formato ridotto, spiega la sua grande popolarità, che va ben oltre le frontiere belghe.

PROPORZIONI IMPORTANTI • L’altezza al garrese è uguale alla lunghezza del corpo; è dunque un cane costruito nel quadrato. • Il torace è ben disceso fino al livello dei gomiti • Il muso è decisamente meno lungo della metà della lunghezza totale della testa.

COMPORTAMENTO – CARATTERE: Un ottimo piccolo cane da guardia, “avvisatore” eccezionale, che sprizza vitalità, riservato con gli estranei. Irrequieto, agile, infaticabile, continuamente interessato a quello che succede attorno a lui, molto determinato verso quello che gli è stato affidato da sorvegliare, dolcissimo con i bambini; sempre curioso di sapere ciò che succede dietro ad una porta o un oggetto che viene spostato, tradisce le sue impressioni con la sua voce stridula e la sua criniera e i peli del dorso rizzati; è un ficcanaso, che caccia i topi, le talpe e gli altri nocivi.

TESTA di forma lupoide, cuneiforme, ma non troppo allungata e sufficientemente larga per stare in armonia con il corpo. Arcate sopraccigliari e zigomatiche moderatamente arcuate. Il passaggio dalla regione del cranio a quella del muso è visibile ma non deve essere troppo marcato.

REGIONE DEL CRANIO: Fronte abbastanza larga, che diminuisce verso gli occhi; vista di lato, è leggermente arrotondata. Le linee superiori del cranio e del muso sono parallele. Stop marcato, ma senza esagerazione

REGIONE DEL MUSO Tartufo piccolo; il tartufo è sempre nero Muso si affila verso il naso, ben cesellato; non troppo allungato e la punta non è tronca; lunghezza circa il 40% della lunghezza totale della testa; canna nasale rettilinea. Labbra nere, ben chiuse Mascelle/denti denti sani e ben impiantati. Chiusura a forbice; la chiusura a tenaglia è tollerata; dentatura completa, secondo la formula dentaria. L’assenza di uno o due premolari 1 (1PM1 o 2 PM1) o di un premolare 2 (1PM2) è tollerata e i molari 3 (M3) non sono presi in considerazione. Guance asciutte, si fondono dolcemente con le parti laterali del muso Occhi marrone scuro, piccoli, a forma di mandorla, né infossati né sporgenti; sguardo malizioso, vivace e penetrante; palpebre bordate di nero. Orecchi ben diritti, molto piccoli, appuntiti, triangolari (il più possibile a triangolo equilatero), inseriti alti ma non troppo ravvicinati; solidi e mobilissimi.

COLLO forte, potentemente muscoloso; sembra molto voluminoso a causa dei peli abbondanti del collare. Di media lunghezza, ben sciolto, ben portato e più rialzato quando il cane è in attenzione; la linea superiore è leggermente arcuata.

CORPO corto e largo, quindi compatto, ma non eccessivamente voluminoso o pesante, idealmente inscrivibile in un quadrato, perciò la lunghezza dalla punta della spalla alla punta della natica è pressappoco uguale all’altezza al garrese. Linea superiore.la linea superiore del dorso e del rene è diritta e ben tesa, spesso leggermente risalente dalla groppa verso il garrese. Garrese molto accentuato, e che sembra ancora più rilevato a causa della criniera. Dorso corto, diritto e forte. Rene corto, largo e dai lombi ben muscolosi Groppa corta, larga e orizzontale; la parte posteriore della groppa, quindi l’unione tra la groppa e la punta delle natiche, è armoniosamente arrotondata, ed è conosciuta come “posteriore di porcellino d’India” Torace è ben disceso fino al livello dei gomiti; largo davanti e dietro le spalle, quindi con costole ben cerchiate; di profilo, il petto è ben sporgente. Linea inferiore.La parte inferiore ben discesa del torace, arriva ai gomiti; è armoniosamente e leggermente in risalita verso il ventre, che è moderatamente retratto, non rilasciato, né levrettato. CODAattaccata alta. Certi cani nascono anuri (completamente senza coda) o con una coda rudimentale o incompleta (coda corta o mozzicone di coda). Non possono essere penalizzati per questo. Una coda naturale (che arriva almeno al garretto) è preferibilmente ricadente a riposo e può essere rialzata quando il cane è in movimento, sul prolungamento della linea superiore, preferibilmente senza superarla. La coda arrotolata o portata sul dorso è accettata.

ARTI d’ossatura fine e ben posizionati sotto il corpo. ANTERIORI Nell’insieme sono in appiombo, visti da ogni lato, e perfettamente paralleli se visti dal davanti; la loro lunghezza, dal suolo ai gomiti è pressappoco uguale alla metà dell’altezza al garrese. Spalle lunghe e ben oblique; normale angolazione della spalla. Braccia lunghe e sufficientemente oblique. Gomiti fermi, né scollati né troppo aderenti. Avambracci diritti, visti dal davanti, abbastanza distanziati. Carpi fermi e non sporgenti Metacarpi abbastanza corti, visti dal davanti sono sul prolungamento dell’avambraccio, di profilo sono, al massimo, molto leggermente inclinati. Piedi anteriori:piccoli, rotondi e chiusi (piedi di gatto), dita arcuate; le unghie sono corte, forti e sempre nere.

POSTERIORI Nell’insieme i posteriori devono trovarsi sotto il corpo ed essere perfettamente paralleli se visti da dietro. Cosce lunghe, ben muscolose e, a causa dello spessore delle culottes, sembrano ancora più larghe Ginocchio approssimativamente sulla perpendicolare dell’anca; normale l’angolazione del ginocchio Gambe all’incirca della stessa lunghezza della cosce. Garretti ben angolati, senza esagerazione Metatarsi piuttosto corti; la presenza di speroni non è desiderata. Piedi posteriori: come quelli dell’anteriore, o un filo più lunghi.

ANDATURA l’andatura, al trotto, è elastica, ferma, di media ampiezza e buona spinta del posteriore, col dorso che rimane orizzontale e gli arti che si muovono parallelamente; il movimento degli anteriori deve essere in armonia con quello dei posteriori e i gomiti non devono scollarsi. Ad una velocità maggiore, gli arti convergono.

PELLE ben tesa, su tutto il corpo.

MANTELLO PELO il pelo di copertura è abbondante, fitto, diritto, sufficientemente duro, di tessitura abbastanza solida; quindi è secco e resistente al tatto, formando, col sottopelo morbido e fitto, una eccellente protezione. Il pelo è molto corto sugli orecchi, corto sulla testa, sul davanti degli arti anteriori, i garretti e i metatarsi. Sul corpo il pelo è di media lunghezza ed adagiato. Attorno al collo il pelo è molto più lungo e più separato, a cominciare dal bordo esterno degli orecchi, formando, soprattutto nei maschi, ma anche nelle femmine, un “collare” largo e molto tipico (peli lunghi attorno al collo, a spiga su tutti i lati), una “criniera” (peli lunghi sulla regione superiore del collo, che si estendono fino al garrese e anche le spalle) e una “pettorina” (peli lunghi sulla regione inferiore del collo e sul petto, che si estendono fra gli anteriori e terminano progressivamente sotto il torace). Sul dietro delle cosce, peli lunghi e abbondanti che ricoprono la regione anale e le cui punte sono dirette in modo molto tipico in dentro, formano una “culotte”. La coda è ricoperta di pelo della stessa lunghezza di quello del corpo.

COLORE completamente nero. Il sottopelo non deve per forza essere nero, ma può essere grigio scuro, se è completamente nascosto dal pelo di copertura. Un po’ di grigio, per esempio sul muso, a causa dell’età, è accettato.

TAGLIA E PESO Peso da 3 a 9 Kg. È ricercato un peso medio da 4 a 7 Kg.

DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato come difetto che sarà penalizzato secondo la sua gravità, e le conseguenze sulla salute e il benessere del cane. • Aspetto generale:pesante, mancante di sostanza; basso o alto sugli arti; corpo allungato, inscrivibile in un rettangolo. • Testa; troppo allungata o troppo corta. Linee del cranio e del muso non parallele, aspetto di volpe; arcate sopraccigliari o zigomatiche troppo salienti. Regione del cranio: troppo stretta; fronte troppo arrotondata o bombata (“a mela”). Muso troppo allungato, appuntito; spesso, troncato; canna nasale convessa Dentatura: incisivi male allineati o mal inseriti.. Occhi grandi, rotondi o sporgenti, color chiaro (“noisette” è ancora accettabile) • Corpo: Torace stretto, piatto, cilindrico; non abbastanza disceso. Groppa lunga, inclinata, sopraelevata, arrotondamento discontinuo del bordo posteriore (passaggio groppa-parte posteriore delle cosce) • Arti troppo poco o esageratamente angolati • Andaturamovimento chiuso, falcate troppo corte, troppa poca spinta,linea superiore incorretta in movimento (cattiva trasmissione dal dorso), movimento rialzato degli anteriori o saltellante dei posteriori • Pelo Qualità del pelo: troppo corto (raso), troppo lungo, poco fitto, molle o serico, ondulato, troppo adagiato a piatto sul corpo o pendente; troppo poco o niente collare, criniera, pettorale o culotte (difetto più grave nei maschi, soprattutto la mancanza di collare). Insufficienza di sottopelo. Colore riflessi grigi, brunastri o rossastri nel pelo di copertura. Qualche occasionale pelo bianco per es. alle dita. • Carattere: apatico o pauroso

DIFETTI GRAVI: ▪ Denti :La mancanza di un incisivo ( 1 1 ), di tre premolari 1 (3 PM1) o di due premolari 2 (2 PM2).

DIFETTI CHE COMPORTANO L’ELIMINAZIONE ▪ Cane aggressivo o pauroso. ▪ Qualsiasi cane che presenti, in modo evidente, delle anomalie d’ordine fisico o comportamentale, sarà squalificato. ▪ Mancanza di tipicità propria della razza ▪ Enognatismo; prognatismo anche senza perdita di contatto (forbice rovesciata); chiusura incrociata, mascella deviata; mancanza di un canino (1C), di un carnassiale superiore (1 PM4) o inferiore (1 M1), di un molare (1 M1 o 1 M2, tranne gli M3), d’un premolare 4 (PM4 inferiore), d’un premolare 3 (1 PM3); più un altro dente, o a un totale di quattro denti o più (salvo i quattro premolari 1). • Depigmentazione del tartufo, delle labbra e delle palpebre • Orecchi pendenti o semi-eretti. • Pelo lungo e morbido o serico, quindi un mantello manifestamente di tipo “pelo lungo”; frange di pelo lungo sugli orecchi, sulla parte posteriore degli arti, etc; assenza totale di sottopelo. • Colore: qualsiasi colore del pelo di copertura che sia diverso dal nero (tranne i riflessi grigi, brunastri o rossastri) o con piccolissime macchie bianche, anche sulle dita. • Peso: nettamente al di fuori dei limiti prescritti. N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

 

 

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