La storia del Mastiff, come di moltissime altre razze di molossi o cani primitivi, risale a tempi antichissimi ed è incerta. Molti studiosi collocano il Mastiff come erede dei molossi che Sumeri ed Egizi, più di 5mila anni fa, utilizzarono per cacciare gli animali feroci che mettevano in pericolo gli animali domestici.
L'origine del Mastiff viene collocata in Gran Bretagna, ma come ci arrivarono questi potenti e grossi cani sull'isola? Sono molte le teorie dell'arrivo di questi cani, alcuni studiosi sostengono che furono i Fenici ad introdurre i molossi assiri sull'isola, e potrebbe essere così visto che Assiri e Fenici erano partner commerciali, come si suol dire ora!
Un'altra teoria sostiene che l'origine del Mastiff sia celtica, tra il 2.000 e 1.700 a.C. i celtici migrarono verso la Gran Bretagna insieme ai propri cani, gli antenati dell'attuale Mastiff. Questi cani erano di origine asiatica poichè i celtici avevano rapporti commerciali con i popoli orientali, quindi il Mastiff potrebbe essere l'erede dei mastini orientali.
Resta il fatto che quando i romani arrivarono in Britannia (55 a.C.) si trovarono di fronte questi cani, testimoni di questo fatto, i bassorilievi ed i dipinti che raccontano quelle battaglie, i romani dovettero combattere contro dei cani che indicarono come i mastini assiro-babilonesi.
Una delle testimonianze più famosa e antica è rappresentata dal coccio trovato a Ninive, una delle città più antiche della Mesopotamia.
I romani, rimasti colpiti da questi grossi e potenti cani, li portarono a Roma, dove li utilizzarono come ausiliari in battaglia, ma anche come cani combattenti nei circhi e nelle arene. Sembrerebbe che esistesse addirittura un ufficiale apposito al loro reperimento, il procurator cynegil.
Dopo la caduta dell'impero romano e con la conquista della Britannia da parte dei normanni, il Mastiff fu utilizzato come cane da guardia, il suo nome divenne Ban Dog (cane da catena) successivamente, venne chiamato in francese mastin, in seguito, dogue. Venne tradotto in inglese, nel 1.300, con il nome di mastiff ed altri nomi come masty (potente) o mestiff.
Il Mastif dal Medioevo all'Ottocento
Questa razza ebbe un ruolo importante nella prima battaglia di Azincourt (primi anni del XV secolo), con la quale terminò la Guerra dei Cent'anni. Durante questa battaglia, Sir Peer Legh venne gravemente ferito, per due giorni la sua Mastiff lo assistette. Grazie a questo episodio la famiglia Legh trasformò il maniero di Lymehall in un museo dedicato alla razza ed in un centro di riproduzione del mastino inglese, dal quale la tradizione fa discendere l'intera stirpe dei mastini del castello Lyme Hall.
Anche la regina Elisabetta I (1533-1603) possedeva dei Mastiff, questi cani venivano impiegati come cani da combattimento contro orsi e leoni.
Nel Medioevo il Mastiff fu considerato come il cane della nobiltà, come custode dei castelli ed impiegato come cane da caccia alla grossa selvaggina. La caccia, l'istinto predatorio di questo cane era talmente alto che, per impedirgli di fuggire mentre inseguiva la selvaggina, gli veniva amputato un dito a ciascun piede posteriore. Nel moderno Mastiff questo istinto è stato mitigato moltissimo.
Intorno al 1.800 venne incrociato con l'Old English Bulldog dando origine al Bullmastiff.
Il cinologo inglese Edwards nella sua opera più famosa, Cynographia Britannica (del 1800) scrisse a proposito del Mastiff: "[...] il leone sta al gatto come il mastiff sta al cane [...]".
Durante l'Ottocento il Mastiff continuò ad essere allevato per passione, fino alla nascita della cinofilia ufficiale che diede vita al primo standard e alle esposizioni di bellezza. Tra i primi soggetti presentati in esposizione si può citare Peter Piper.
Rischio estinzione del Mastiff
Le due Guerre Mondiali diedero un brutto colpo alla razza, soprattutto il secondo conflitto mondiale fece rischiare l'estinzione al Mastiff. Gli esemplari rimasti in Inghilterra morirono a causa della scarsità di cibo, importantissimo il ruolo di Nora Dickin, segretaria dell'Old English Mastiff Club durante gli anni Quaranta. Grazie a questa signora londinese il Mastiff tornò a vivere; la Dickin fece un gran lavoro di ricerca e riuscì a trovare, in Canada e negli Stati Uniti, gli esemplari adatti alla riproduzione. Alcune testimonianze raccontano come l'unica cagna rimasta in Inghilterra, Sally of Coldblow, fu fatta accoppiare con i maschi provenienti dall'America, dando vita a circa trenta cuccioli. Gli anni successivi videro gli allevatori lavorare in forte consanguineità, questo portò ad alcuni problemi di salute che costrinsero gli allevatori dell'epoca a ricorrere all'incrocio con il Bullmastiff. Questi incroci non comportarono grossi problemi di tipicità e, finalmente, la razza riuscì a risollevarsi (per un resoconto storico più dettagliato sulla razza del Mastiff si rimanda al sito mastiffgilardi.com).
ASPETTO GENERALE DEL MASTIFF
Il Mastiff, come la maggior parte dei cani molossi, presenta un cranio massiccio, con testa quadrata (da qualsiasi parte la si guardi) e labbra pendenti. Lo standard di razza non specifica le dimensioni riguardanti l'altezza ed il peso poiché tanto più è grande, meglio è, ma sempre rispettando le proporzioni. Il Mastiff deve risultare armonioso nei volumi, deve possedere un torace ampio e profondo, ossa grandi e forti, corpo disceso e lungo costruito su arti distanziati ed in appiombo. Il Mastiff è un cane molto grande sia in altezza che in circonferenza, la sua mole deve trasmettere immediatamente potenza, deve risultare di aspetto temibile.
Nonostante il peso non sia definito nello standard, possiamo affermare che si aggiri intorno ai 100 Kg per il maschio e poco meno per le femmine. I muscoli devono essere ben definiti per poter aiutare l'ossatura a sorreggere un tale peso.
Mantello del Mastiff
Il pelo è corto, ben aderente al corpo, ruvido su collo e spalle. I colori ammessi dallo standard sono albicocca, fulvo o tigrato, in ogni caso il muso, il tartufo e gli orecchi devono essere neri. Il nero deve ritrovarsi anche intorno agli occhi, fin sopra le orbite. Troppo bianco sul corpo, sul torace ed i piedi è inaccettabile secondo lo standard.
In foto: Mastiff tigrato
Salute del Mastiff
Il pericolo principale per il Mastiff è anche la sua più grande dote, la sua mole. Con questo tipo di cane la pazienza e l'attenzione alla sua crescita sono d'obbligo: un padrone con poca pazienza rischia di rovinare il suo compagno di vita a quattro zampe.
Il Mastiff nel primo anno di vita cresce in maniera impressionate, circa 2 Kg a settimana. Questo ci fa capire come occorre stare ben attenti al suo sviluppo evitandogli incidenti e sforzi eccessivi visto che la massa muscolare non cresce insieme allo scheletro e alle cartilagini, che hanno bisogno di molto più tempo per formarsi in maniera definitiva. E' per questo che chi possiede un Mastiff, o moltissimi altri cani appartenenti a razze giganti o molto grosse, deve prestare attenzione nei primi mesi alla sua crescita, tenendolo il più possibile a riposo, evitando di farlo saltare e correre troppo velocemente. Da evitare anche gli scatti improvvisi durante le corse, spesso si cerca di non far giocare il cucciolo di mastiff con cani troppo piccoli data la loro agilità nel muoversi potrebbero far fare male al mastiff che vuole giocare imitandoli. Da evitare anche le scale, il cucciolo non dovrebbe salirle o scenderle fino a circa 5 mesi, lo sforzo potrebbe danneggiare le articolazioni ed i tendini.
Per quanto riguarda le patologie particolari della razza possiamo citare la displasia, ma questa è tipica anche di moltissime altre razze. Il mastiff è predisposto a problemi cardiaci, obesità, ipotiroidismo, atrofia della retina e a disturbi oculari come l'entropion (condizione in cui la palpebra è incurvata all’interno (introflessa) causando lo sfregamento delle ciglia contro il bulbo oculare) e l'ectropion (la palpebra è incurvata all’esterno (estroflessa) in modo che i margini non tocchino il bulbo oculare).
CARATTERE DEL MASTIFF
Il Mastiff è un cane intelligente e sensibile, ha bisogno di legare con il proprio umano e la sua famiglia, della quale diventa il protettore assoluto. Nonostante le dimensioni, non è un cane da relegare in giardino, vive tranquillamente in casa con la propria famiglia, è importante però garantirgli almeno un paio di passeggiate quotidiane. Il senso di proprietà è estremamente sviluppato in questo cane, sia per quanto riguarda il suo gruppo, sia per il territorio che protegge sempre.
E' un cane equilibrato nel modo di agire, abbaia molto poco e avverte prima di passare alle vie di fatto. E' un cane estremamente docile, ma questo non significa che la sua educazione non debba essere gestita dal padrone. E' importante far socializzare il cucciolo il più possibile, sia con persone che con animali e luoghi, facendo così si stimolerà la curiosità e la conoscenza del mondo circostante.
Il Mastiff è un ottimo compagno per tutta la famiglia, bambini compresi, tollera in maniera eccellente le angherie dei piccoli umani, ma è necessario sempre un percorso di educazione sia per il cane che per i bambini.
E' un cane molto docile, ma anche potente, è per questo che necessita di una buona educazione che gli faccia comprendere il rispetto per i componenti della sua famiglia.
E' un cane elegante e calmo che vive in simbiosi con la sua famiglia, come afferma Claudia Lippi, allevatrice di Mastiff: "Avere un Mastiff significa avere accanto un saggio dotato di buonsenso e pacatezza, un maestro zen pronto ad insegnarci che non si deve sempre correre per tutto".
ANEDDOTI E LEGGENDE SUL MASTIFF
Il Guinness dei primati ha attribuito ad Aicama Zorba of La Susa (26 settembre 1981-1992) il record di cane più pesante del mondo, il suo peso era di 156.5 Kg. Nonostante molti altri padroni di cani, anche di altre razze giganti, abbiano rivendicato nuovi record, il Guinness dei Primati ha smesso di misurare i cani e quindi Zorba detiene ancora oggi il titolo (altezza 94 cm al garrese per 251 cm di lunghezza).
Shakespeare, nell'Enrico V, parla del Mastiff facendo pronunciare ad un personaggio la frase: "Questa isola inglese ha delle ben valorose creature, i suoi Mastiff hanno un coraggio incomparabile".
Alcuni studiosi sostengono che il re normanno Knud il Grande (99-1.035 d.C.) promulgò una legge che obbligava a tenere almeno un mastiff in ogni centro abitato, utilizzato come protettore contro i lupi.
DATA DI PUBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 13.10.2010
UTILIZZAZIONE: Cane da guardia e da difesa
CLASSIFICAZIONE FC.I.: Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi – Cani da montagna - Bovari svizzeri e altre razze Sezione 2.1 Razze molossoidi – tipo mastino Senza prova di lavoro
ASPETTO GENERALE: La testa, nei suoi contorni generali, appare ben squadrata, da qualsiasi parte la si guardi. La larghezza è desiderata e deve essere uguale ai due terzi della lunghezza totale della testa. Il corpo è largo, disceso, lungo, potentemente costruito, su arti ben distanziati e in appiombo. I muscoli sono nettamente definiti. La taglia è desiderabile, ma solo se viene associata alla qualità e se viene mantenuta l’assoluta solidità della costruzione. L’altezza e la sostanza sono importanti se le due cose sono armoniosamente combinate. Grande, potente, ben costruito. PROPORZIONI IMPORTANTI: La lunghezza del corpo misurata dalla punta della spalla a quella della natica è maggiore dell’altezza al garrese.
CARATTERE E TEMPERAMENTO: Una combinazione di imponenza e coraggio. Calmo, affettuoso con i padroni, ma buon guardiano. Normalmente indifferente con gli estranei; la timidezza è inaccettabile.
TESTA REGIONE DEL CRANIO: Cranio Il cranio è ampio fra gli orecchi, la fronte è piatta, ma forma rughe quando il cane è in attenzione. Le sopracciglia ( archi sopraccigliari) sono leggermente rialzate. Il profilo trasversale del cranio forma una curva un po’ appiattita. Da una linea mediana fra gli occhi una depressione risale al centro della fronte e si prolunga fino a metà del cranio seguendo l’asse sagittale. Stop : stop fra gli occhi ben marcato ma non troppo brusco. REGIONE DEL MUSO:Tartufo Nero. Grande, con narici ampiamente aperte se visto dal davanti; piatto (non appuntito o rivolto all’insù) se visto di profilo. Muso corto, ampio sotto gli occhi; resta quasi parallelo in ampiezza fino all’estremità del tartufo. Troncato, cioè smussato e squadrato, in modo da formare un angolo retto con la linea superiore del muso; di grande profondità dal punto del tartufo alla mascella inferiore. La lunghezza del muso in rapporto a quella complessiva della testa è di 1:3. La circonferenza del muso (misurata a metà strada tra gli occhi e il tartufo) in rapporto a quella della testa (misurata prima degli orecchi) è di 3: 5. A riposo, qualsiasi esagerazione nelle rughe o eccesso di pelle è inaccettabile in un cane adulto. Labbra divergono ad angolo ottuso rispetto al setto nasale, e sono leggermente pendule in modo da presentare un profilo quadrato. Mascelle/denti mascella inferiore ampia fino alla fine. Canini sani; potenti e ben distanziati. Incisivi a tenaglia (bordo contro bordo) o con gli incisivi inferiori che sorpassano i superiori (forbice rovesciata), ma mai in modo tale da essere visibili quando la bocca è chiusa. Guance: muscoli delle tempie e guance (temporali e masseteri) ben sviluppati Occhi di media misura, ben distanziati.. Colore nocciola scuro, il più scuro possibile; non si deve vedere la congiuntiva. Le palpebre rilasciate sono altamente indesiderabili. Esenti da evidenti problemi oculari Orecchi piccoli, sottili al tatto, ben distanziati, inseriti nei punti laterali più alti del cranio, in modo da continuare la linea trasversale superiore; sono piatti e aderenti alle guance quando il cane è in riposo.
COLLO: leggermente arcuato, moderatamente lungo, molto muscoloso; la sua circonferenza è circa 2,5 - 5 cm inferiore a quella del cranio misurato davanti agli orecchi
CORPO: Linea superiore: orizzontale Dorso: largo e muscoloso Reni larghi e muscolosi; piatti e molto ampi nelle femmine, leggermente arcuati nei maschi. Torace ampio, alto e ben disceso fra gli anteriori. Costole ben cerchiate e arrotondate. False costole profonde e ben estese all’indietro. Ventre fianchi ben discesi
CODA: inserita alta, scende fino al garretto o un po’ più in basso. Ampia alla radice, si assottiglia all’estremità. Pende diritta a riposo, ma quando il cane è eccitato forma una curva con la punta rivolta in alto, ma non al di sopra del dorso.
ARTI ANTERIORI: Aspetto generale: equilibrati e in armonia con i posteriori Spalla leggermente obliqua, pesante e muscolosa Braccio leggermente obliquo, pesante e muscoloso Gomiti nell’asse del corpo Avambraccio: arti diritti, forti e distanziati l’uno dall’altro; ossa larghe Metacarpi diritti Piedi anteriori: larghi, rotondi e chiusi. Dita ben arcuate. Unghie nere
POSTERIORI: Aspetto generale: ampi, larghi e muscolosi. La forza nel posteriore è di suprema importanza; i garretti vaccini in soggetti adulti sono inaccettabili Gambe ben sviluppate Metatarsi: garretti angolati, distanziati, e perpendicolari al suolo sia in stazione che in movimento Piedi posteriori larghi e rotondi e chiusi . Dita ben arcuate. Unghie nere
MOVIMENTO: estensione facile e potente data dal posteriore, fluente forte, con passi che coprono molto terreno. In movimento la linea dorsale rimane orizzontale. La tendenza all’ambio è indesiderabile. È essenziale l’assoluta solidità. MANTELLO PELO: corto e ben aderente, ma ruvido sul collo e spalle
COLORE: albicocca, fulvo o tigrato. In ogni caso, muso, orecchi e tartufo dovrebbero essere neri, con nero attorno ai bordi degli occhi, e che si estende verso l’alto, nella regione situata fra le orbite. Eccessivo bianco sul corpo, torace o piedi è inaccettabile.
DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto e la severità con cui questo difetto verrà penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità., e ai suoi effetti sulla salute e benessere del cane. DIFETTI ELIMINATORI: ▪ Soggetto aggressivo o pauroso 4 ▪ Qualsiasi cane che mostri chiaramente anormalità d’ordine fisico o comportamentale sarà squalificato.
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto