Novembre 24, 2024

I dischi di Fisher sono utilizzati nell'addestramento cinofilo, si tratta di una serie di cinque dischetti di metallo tenuti insieme da un filo. Questo strumento viene utilizzato come stimolo negativo durante le sessioni di lavoro con il cane poichè se lanciato o mosso produce un suono sgradito a quest'ultimo. 

COME UTILIZZARE I DISCHI DI FISHER

I dischi di Fisher vengono utilizzati quando il cane sta mettendo in atto un comportamento sbagliato, anzichè punire fisicamente il cane si procede alla punizione psicologica, che è molto peggio rispetto a quella fisica, dal momento che i cani spesso possiedono una tempra fisica molto alta, ma psicologica più bassa. Nel momento che il cane sta mettendo in atto un comportamento errato, e non risponde al comando (per esempio al richiamo), l'addestratore potrà far sbattere i dischi tra loro, oppure lanciarli nei pressi dell'animale, il rumore che ne scaturirà sarà forte e fastidioso al punto da preoccupare il cane che, per evitarlo, eseguirà il comando o smetterà di mettere in atto il comportamento errato. La combinazione reiterata tra comportamento errato e rumore improvviso creerà un'associazione negativa con quel comportamento fino a portare alla sua estinzione.

VANTAGGI E SVANTAGGI DEI DISCHI DI FISHER

Il vantaggio che deriva dall'uso dei dischi di Fisher risiede nel fatto che possiamo utilizzare una punizione che non produce danni fisici al cane, ma gli svantaggi sono molteplici, soprattutto se non si sa utilizzare lo strumento e non si conoscono esattamente i tempi giusti per la punizione.

Il primo svantaggio si presenta quando viene effettuato un condizionamento errato per tempi o modi, a quel punto l'utilizzo dello strumento è inutile, se non controproducente.

Un secondo svantaggio lo possiamo riscontrare nel condizionamento psicologico. Non tutti sanno che la tempra psicologica di un cane (ossia la sua capacità di sopportazione di stimoli negativi esterni) è molto più bassa di quella fisica, per cui si preferiscono spesso correzioni psicologiche piuttosto che fisiche quando si addestra un cane che sono molto più efficaci. Quindi, se un cane ha una tempra psicologica molto bassa, si rischia di traumatizzarlo utilizzando questo strumento non ottenendo, quindi, il risultato sperato, anzi si rischia di causare dei traumi permanenti.

Un terzo svantaggio dall'uso di questi dischi può scaturire dall'abitudine all'uso. Se il cane possiede una tempra psicologica molto alta, il rumore potrà essere uno shock le prime volte, ma in seguito l'animale si abituerà al rumore e potrà continuare a reiterare il comportamento errato.

 

In conclusione possiamo affermare che i dischi di Fisher possono essere un ottimo strumento di addestramento, ma solamente se utilizzati da personale qualificato e con determinati tipi di cani

Il consiglio è di rivolgersi sempre ad un professionista per educare o addestrare il proprio cane, per non commettere errori stupidi, ma spesso fatali nella gestione del cane, dati dall'ignoranza del padrone o di pseudo-professionisti. 

 

 

Introdurre il cucciolo di cane in un percorso di addestramento è fondamentale per il suo corretto sviluppo fisico e psicologico.

 

In questo articolo ti spiegherò come e quando iniziare l’addestramento con tuo cucciolo.

 

Sei pronto? Si parte!

 

Accogliere un cucciolo di cane in casa è sempre un’esperienza eccitante e piacevole.

 

A questa età, i cuccioli sono molto giocosi e divertenti oltre che essere dolci e adorabili. Tuttavia, avere un cucciolo implica anche altri aspetti, come assumersi la responsabilità di addestrarli correttamente e insegnare loro le buone maniere, non vogliamo che il nostro amatissimo cucciolo si trasformi in poco tempo in un mostro distruttivo che a volte la famiglia non è in grado di gestire!

Scarpe rotte, cuscini strappati, porte rovinate e abbai incessanti, è quello che ti aspetta se non ti decidi a dedicare tempo ed energie per educare correttamente il tuo cucciolo. Come accade con le persone, incominciare presto con l’educazione sarà molto più semplice sia per te che per il cane, abituarlo alle buone abitudini aiuterà il cucciolo a stabilirsi nella nuova famiglia nel migliore dei modi.

Un cucciolo che non riceve le giuste attenzioni nella fase di sviluppo iniziale, può creare problemi e generare tensioni tra i membri della famiglia.

 

QUANDO INIZIARE?

 

Nonostante il processo di domesticazione, il cane è ancora un animale abituato a seguire il “branco”, anche se questo è formato da una famiglia umana. Perciò sarà importante dare le giuste indicazioni al cucciolo per fargli capire dove e quale è il suo posto all’interno del nostro “branco”. Aspettare che il cane abbia compiuto 6 mesi o un anno per iniziare un percorso di addestramento equivale, a parer mio, solo a perdere del tempo prezioso. Possiamo insegnare al cane le istruzioni base, come per esempio, quali sono le zone vietate della casa, oppure abituarlo a fare i bisogni fuori. Dalle 10 settimane di vita in poi, quando ormai ha ottenuto la sua indipendenza dalla madre, il tuo cane è pronto per imparare le prime regole della convivenza.

 

IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

 

Un cane non smette mai di imparareAnche quando pensi di aver terminato un processo di istruzione e addestramento, se non continui a seguire il tuo cane, potrà, con buona probabilità, acquisire altri comportamenti scorretti.

Un cane deve essere seguito per tutto l’arco della sua vita.

Educare il cucciolo già dai primi mesi di vita è necessario non solo per evitare inconvenienti con la famiglia, ma facilita la conservazione delle informazioni ricevute e le rende più ricettive. Naturalmente, come per le persone, ogni fase di vita e sviluppo mentale deve essere associato a un livello di difficoltà nell’addestramento. Quindi devi adattare tutto ciò che vuoi che il tuo cucciolo apprenda ad ogni fase dello sviluppo. 

Empiricamente possiamo dividere tutta la fase iniziale dello sviluppo in 3 fasi principali di età.

 

  • Da 7 settimane in poi.

 

  • Da 3 mesi in poi.

 

  • Da 6 mesi in poi.

Vediamo ora quali possono essere i comportamenti da insegnare al cucciolo nelle varie fasi dello sviluppo.

 

DA 7 SETTIMANE IN POI

 

A questa età probabilmente il cucciolo è arrivato da pochi giorni/settimane nella tua casa. Siamo nel pieno del cosiddetto “periodo sensibile”, che corrisponde ad un momento particolare dello sviluppo del sistema nervoso centraleIl cucciolo in questo periodo ha bisogno di conoscere altri cani, di imparare il “gioco sociale”, le gerarchie e di acquisire gli “autocontrolli”.

Dopo aver aspettato l’acclimazione nella nuova casa, puoi incominciare con le prime basi dell’addestramento.

Inibizione del morso:

I cuccioli esplorano il mondo con la bocca. E’ normale quindi che tendano ad essere mordaci con noi e con gli oggetti. Per evitare questo devi far attenzione a non abituare il cane a giocare con le maniUtilizza dei giochi lunghi, come delle corde, per evitare che il cane giochi troppo vicino ad esse. Non appena prova ad avvicinarsi, fermati, per poi ricominciare a giocare solo quando le mani non destano più interesse. Inoltre ricordati di fornire al cane dei giochi adatti alla masticazione e premialo ogni volta che li usa. 

Insegnare a fare i bisogni fuori:

E ’normale che un cucciolo faccia i propri bisogni in casa. La sua muscolatura non è ancora sviluppata e quindi il tempo per cui riesce a trattenersi è limitato, di norma puoi contare 30 minuti dopo ogni pasto dopo i quali il cane avrà necessità di fare i suoi bisogni. Come prima regola puoi indicare al cane uno spazio in casa, dove avrai preventivamente posizionato delle traverse assorbenti, dove poter fare i suoi bisogni, in quel lasso di tempo porta il tuo cane fuori o posizionalo sulla traversa, se dovesse fare i bisogni proprio in quel momento e nel posto giusto, premialo come se fosse la cosa migliore del mondo.

Con il tempo il cane si abituerà a questo meccanismo e ogni volta che ne avrà bisogno, si posizionerà sulla traversa o farà i suoi bisogni solo una volta usciti di casa. 

Abituarlo alla separazione:

Una delle cose più importanti a cui far abituare il cane fin da subito è la separazioneEvitare un attaccamento morboso al cucciolo nei primi giorni lo aiuterà sicuramente nel momento in cui dovrai assentarti da casa. 

Incomincia gradualmente, questo è il segreto.

Se il cucciolo ha l’abitudine di seguirti in ogni stanza, allora prova a chiuderti alle spalle una porta e lascialo fuori ad aspettare, una volta abituato a questi comportamenti, incomincia ad uscire di casa per brevi periodi, magari per andare a buttare la spazzatura, senza il cane.

Ogni volta che rientri non lo salutare, cerca di far sembrare questa cosa il più naturale possibile.

Questo processo di abituazione aiuterà il cane a capire che rimanere da solo non è una tragedia e così facendo lo aiuterai ad evitare la comparsa di quella che noi cinofili definiamo “ansia da separazione”. 

Un altro metodo che puoi utilizzare è quello di lasciare dei giochi adatti al cane quando non ci sei, tenerlo impegnato a sgranocchiare qualche osso o a cercare di tirare fuori il premio da un kong, aiuterà il cane a far passare più velocemente il tempo della tua assenza.

Dove dormire:

E’ necessario fin da subito stabilire un posto dove il cane possa riposarsi e dormire. Per il cane è importante definire un luogo dove possa sentirsi al sicuro in ogni situazione. Una volta scelto dovrà essere mantenuto e dovrai cercare di spostarlo il meno possibile.

Naturalmente questo vale anche per abituare il cane a non salire sul letto o divano. 

Dobbiamo essere sempre coerenti con noi stessi, se decidi che il cane non può salire sul divano, non dovrai mai permetterglielo.

Non è cattiveria, stai solo dando un messaggio corretto e coerente al cane, immagina che confusione se gli permettessi di salire solo in alcune occasioni e in altre no.

 

DA 3 MESI IN POI

 

Se hai seguito il cane correttamente nei mesi precedenti, ora le cose saranno sicuramente più semplici, il cane avrà capito che esistono delle regole, saprà gestire le proprie emozioni e sarà in grado di focalizzarsi sul lavoro da fare.

In questo periodo il cane sta raggiungendo la sua maturità sessuale (ma non quella sociale!). Siamo in piena fase di apprendimento e le esperienze a cui sottoporremo il cane saranno fonte di informazioni che rimarranno impresse nella mente del nostro amico a 4 zampe per tutta la sua vita. Possiamo quindi andare a lavorare su esercizi leggermente più complessi e con una quantità di richiesta maggiore.

Seduto:

Uno dei primi esercizi è quello del seduto. 

Probabilmente il cane avrà già spontaneamente proposto varie volte questo comportamento, il nostro obiettivo è quello di fissarlo con un comando vocaleCosì facendo avremo “catturato” un comportamento proposto.

Come? Basta che prima che il cane scateni questo comportamento, associ un suono o una parola, solitamente “seduto!” e poi premi subito dopo la comparsa del movimento, così facendo, dopo un certo numero di ripetizioni, il cane assocerà alla parola il comportamento. 

Per rinforzare poi il tutto, premierai il cane solamente quando richiederai quell’esercizio e non quando verrà automaticamente proposto dal cane.

Al guinzaglio:

Un altro aspetto fondamentale è quello della passeggiata al guinzaglio. Imparare ad andare al “passo” sarà utile per noi e per il cane per convivere in un ambito cittadino. Per iniziare basterà semplicemente far capire al cane che è accanto a noi sul marciapiede, che se ci supera e il guinzaglio si tende, noi ci fermiamo, ripartiremo solamente se il cane smette di tirare e asseconda il nostro passo. 

Si sporca fuori:

A questo punto il cane dovrà essere ormai abituato a fare i suoi bisogni fuori, se così non fosse cerchiamo di aumentare la durata delle uscite e premiamo il cane ogni volta che fa i suoi bisogni all’esterno.

 

DA 6 MESI IN POI

 

Tra 6 e 8 mesi, il cucciolo sarà in grado di adempiere a comandi e richieste sempre più complessiComandi come “zampa”, “terra” e altri “tricks” che vuoi che impari saranno facilmente assimilabili in questa fase. 

È anche un buon momento per socializzare con gli altri cani.

 Riguardo la socializzazione io consiglio sempre di rivolgersi a centri cinofili specializzati dove si organizzano delle “classi di socializzazione”, questo permetterà al tuo cane di entrare a contatto con cani equilibrati sotto il controllo di un addestratore esperto.

Da questo punto in poi, il tuo cane avrà acquisito le regole fondamentali della convivenza in famiglia.

 

CONSIGLI UTILI PER L’ADDESTRAMENTO DEL CUCCIOLO


In aggiunta a quanto sopra, quando inizierai ad educare il tuo cucciolo, dovresti tenere a mente i seguenti suggerimenti:

Essere paziente 

Se sei turbato, quando il tuo cane non rispetta il comando come desideri, non forzarlo: il metodo che stai utilizzando potrebbe non essere il più appropriato, interrompi per quel giorno, analizza ciò che è sbagliato e riprendi il giorno dopo.

Sii amorevole

Segni d'affetto, coccole e congratulazioni quando il cane soddisfa le tue aspettative sono i rinforzi positivi di cui ha bisogno per imparare più velocemente.

Sii coerente

Dal primo giorno è fondamentale stabilire quali sono le norme che devono rispettare, e queste devono essere seguite da tutta la famiglia.

Segnali contrastanti da parte tua, confonderanno solo l'animale.

Sii comprensivo

Le lunghe sessioni di allenamento hanno solo lo scopo di affaticare te e il tuo cane, inizialmente cerca di limitare le sessioni ad un massimo di 5 minuti per un massimo di 2/3 volte al giorno.

 

CONCLUSIONE

Con questi suggerimenti sono sicuro che il tuo cucciolo sarà in grado di diventare un cane equilibrato ed educato che saprà convivere benissimo in famiglia.

 

 

 

Articolo scritto da Rodolfo Malori, addestratore cinofilo ENCI 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando arriva un cucciolo in casa la prima cosa che dovrà apprendere è che esiste una GERARCHIA
Anche se può sembrare una parola difficile in realtà il concetto è molto semplice: ciascun componente della famiglia in cui vivrà ha un ruolo e delle responsabilità ben precise, e lui avrà le sue.
Ed ora vi illustro il modo in cui questo è stato spiegato al nostro bambino dall'educatore cinofilo.

Dunque, la nostra famiglia per il cucciolo diventa il suo "branco" ed ogni branco che si rispetti ha bisogno di un "capobranco", perché è così che funziona in natura. Fin qui ci siamo, vero?
Il capobranco sarà papà!
E a questo punto lancio un'occhiata feroce all'educatore, che finge di non vedere, mentre il neo nominato capobranco gongola soddisfatto...

Poi viene la mamma
E tutti i miei bei discorsi sulla parità e sull'uguaglianza fatti a mio figlio vanno a farsi benedire... Ma pazienza, è così che funziona il branco! E pazienza se poi nella pratica sarò IO ad occuparmi del cucciolo e dei suoi bisogni a tempo pieno, vengo comunque declassata al secondo posto!!!
Dopo vieni tu... e infine viene Bowie!

Mio figlio guarda il suo cucciolo quasi a volersi scusare, e qui intervengo per rassicurarlo: "Guarda che è per il suo bene, Bowie ha bisogno di capire che può fidarsi di noi, che saremo delle guide affidabili e sicure ma anche ferme e decise se farà il furbetto!"
Di seguito tutte le regole da mettere in atto per far apprendere al nuovo membro della famiglia il suo ruolo e le sue responsabilità: mangerà sempre dopo di noi, il cibo gli sarà dato in un certo modo, uscirà per ultimo dalla porta di casa, non sosterà sulla soglia ecc ecc...
Facile no? In teoria sì, in pratica un po' meno. Leggete e capirete.

Ore 6,30 del mattino: suona la sveglia del capobranco e si sveglia anche il sottoposto cucciolo che da la sveglia anche al resto del branco! È così che funziona in natura pare... Scendiamo in cucina a caccia del cibo. Io, completamente stordita dal sonno, dimentico il mio ruolo e riempio la ciotola del cane prima della mia... All'improvviso mi sovviene in mente la mia superiorità gerarchica, ma ormai è troppo tardi! La ciotola brilla vuota lucidata a specchio... 
Mi guardo intorno spaurita, per fortuna il resto del branco non si è accorto di nulla.

Dopo aver ripreso un briciolo di lucidità e dopo aver pulito il pavimento da un paio di pipì sparpagliate in giro a causa dei miei miei riflessi, non proprio da tigre della savana, che non hanno colto i segnali lanciati dal cucciolo sui suoi bisogni fisiologici, è ora di accompagnare il bambino a scuola. Non prima di aver rincorso per chilometri intorno al tavolo della cucina figlio naturale e figlio adottivo. Nel marasma generale rischio di infilare il grembiule al cane e di mettere il guinzaglio al bambino, che non sarebbe poi una cattiva idea...
Arriviamo alla porta e "Maaammaaa!!! Bowie deve uscire per ultimo, ricordati!" urla mio figlio che quando si tratta di far rispettare le regole agli altri è infallibile.
Giusto giusto, rientro in casa trascinandomi dietro il cucciolo che si era già fiondato in strada e metto in atto le tecniche per abituarlo alla regola, quando mi sembra che abbia capito varco la soglia e mi impiglio con la bretella dello zaino di mio figlio nella maniglia della porta, Bowie interpreta il mio tentativo di liberarmi come un "ok, tocca a te" e si infila sotto le mie gambe per uscire. Junior corre in nostro soccorso ma resta imprigionato nel guinzaglio. Adesso siamo tutti e tre insaccati in mezzo alla porta, e del capobranco, che dovrebbe essere il nostro leader indiscusso e il nostro salvatore, nemmeno l'ombra!

Intanto sono le 8:29, la campanella è già suonata da 4 minuti e non abbiamo ancora comprato la merenda.
Bowie è alquanto perplesso, secondo me sta seriamente meditando di cercarsi un branco più affidabile... Alle 8:36 stiamo volando verso l'ingresso della scuola cercando di arrivarci interi, ci giungiamo prima che sia necessario la giustificazione per il ritardo e che il bidello chiuda il cancello. Mentre torno verso l'auto mi sento stranamente appesantita e non capisco il perché, poi vedo la mia ombra stagliata per terra e realizzo che ho dimenticato di consegnare lo zaino a mio figlio! Con uno scatto da gazzella inseguita da un leone (ecco perché si chiama branco allora!) mi ritrovo nell'atrio della scuola e con passi felpati da ghepardo cerco di passare inosservata fino alla classe di mio figlio. Niente da fare: la sentinella della savana mi fiuta e... "Svegliarsi un poco prima no eh?!"
Prima delle 6:30???

Per un momento mi viene voglia di muoverla a compassione raccontandole della levataccia all'alba e del disincagliamemento dalla porta e dal guinzaglio con cane al seguito, però poi ci ripenso, non capirebbe... lei non vive in un branco.

 

La foto ci è stata donata da Sonia

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann", clicca qui 

 





La prima settimana di convivenza con Bowie è letteralmente volata! 
Anche se il cucciolotto si è rivelato un vero tesoro, sono stati 7 giorni impegnativi, sia dal punto di vista emotivo che pratico.
L'arrivo di un cane in una famiglia comporta una gioia immensa ma anche un totale stravolgimento della routine quotidiana!
Diciamo che non ho fatto altro che stare appresso a lui, gettando le basi di quelle che dovranno diventare le regole fondamentali per una convivenza serena in famiglia. 
L'educazione di un cucciolo è un serio investimento sulla futura tranquillità dell'intero nucleo familiare ed è indispensabile dedicargli tutto il tempo e le energie necessarie. Di energia ne serve davvero tanta, confesso che arrivo a fine giornata davvero stanca 

Con Daga (la dobermann di Sonia prima dell'arrivo di Bowie ndr.), per diverse vicissitudini legate a problemi di salute che ha avuto dopo due sole settimane che era con noi, ho completamente saltato le peripezie tipiche dell'adattamento in casa. Lei è stata "adulta" da subito, matura ed educatissima, il classico cane che non ha bisogno di lezioni di addestramento...
Bowie, dopo i primi due giorni di adattamento alla nuova situazione, ha tirato fuori un bel caratterino! Niente di ingestibile ovviamente, solo la normale evoluzione di un cucciolo sano e vivace, curioso della vita e impaziente di mettersi alla prova. Il rapporto con junior è l'aspetto più delicato... Malgrado lo avessimo preparato al fatto che sarebbe stata tutta un'altra storia rispetto a Daga e che stavolta la sua collaborazione per gestire ed educare il suo nuovo amico sarebbe stata indispensabile e anche un po' faticosa i problemi, purtroppo, non sono mancati... Junior, nella sua ingenuità, nonostante i nostri avvertimenti, si aspettava e desiderava che si instaurasse immediatamente la stessa affinità e complicità che aveva con la sua adorata sorellina...

Scoprire che Bowie, seppur dolcissimo e coccolone, non risponde alle sue aspettative spesso genera in lui un senso di frustrazione e rabbia che non riesce a controllare... È difficile, è davvero difficile per lui scontrarsi con l'irruenza e la goffaggine di Bowie che pur avendo solo 4 mesi pesa esattamente quanto lui e a volte preso dall'entusiasmo del gioco non riesce a controllarsi e rischia di fargli male.
Io sono sempre presente e intervengo immediatamente ogni volta che Bowie esagera nell'esternare la sua gioia di vivere a spese del bambino, ma siccome junior è terribilmente orgoglioso non accetta il fatto di non riuscire a controllare da solo il suo cucciolo.
Io e suo padre abbiamo quindi deciso di avvalerci di un educatore cinofilo affinché supporti il bambino in questa fase delicatissima aiutandolo nel modo più idoneo a costruire con pazienza e professionalità un rapporto di fiducia e di scambio.
Questo ovviamente non significa che junior non voglia già bene al suo cucciolo, anzi, è già pazzo di lui! 
Risentire dopo un lungo periodo di sofferenza la sua risata argentina mentre giocano insieme è per noi una gioia immensa...

 

La foto ci è stata donata da Sonia.

Per leggere le altre puntate della serie "Vivere con un cucciolo di dobermann" clicca qui



© 2018 IlTuoCane.it - Tutti i Diritti Riservati