Novembre 25, 2024

PAPPATACI, COSA SONO?

Il Pappatacio, detto anche flebotomo (Phlebotomus), è un insetto unidittero nematocero della famiglia degli psicodidi che si trova soprattutto nella zona mediterranea. Il papatacio è simile ad una zanzara ma, a differenza di quest'ultima, non riesce a volare molto a lungo e non emette il fastidioso rumore che avvisa l'imminente puntura.

Questo insetto è grande circa 2-3 mm ed ha il corpo ricoperto di peluria, l'apparato boccale è uguale a quello della zanzara, di tipo pungente-succhiante.

Ha una vita prevalentemente crepuscolare-serale, e vive in zone buie, proprio al buio vengono deposte le uova.

La vita del pappatacio segue il clima, da maggio a settembre sono i mesi di attività intensa durante i quali si riproduce e va a caccia di cibo.

Spesso possiamo trovare i focolai in zone quali soffitte, cucce di cani, scantinati, cavità degli alberi o fenditure dei muri.

 

PAPPATACIO: CONSEGUENZE DEL MORSO E SINTOMI NELL'UOMO

Il pappatacio è chiamato così poichè silenzioso sia nel volo che nell'atto del morso (comp. imperativale di pappare e tacere), la sua puntura è molto dolorosairritante e può causare allergie, inoltre può veicolare il virus della famiglia Bunyaviridae che causa, nell'uomo, la cosiddetta "febbre da flebotomi" (anche conosciuta come febbre dei tre giorni, febbre da pappataci, dengue mediterranea o adriatica). Questa malattia non è grave, i sintomi sono mal di testa, dolore alle ossa, all'addome, mialgie, brividi. La febbre dura circa 2-3 giorni.

Per proteggere l'uomo è possibile utilizzare dei rimedi naturali quali piante di geraneo, timo o basilico piantate in giardino o sui balconi, oppure utilizzare l'olio di timo per la pelle, ottimo come repellente.

Nel caso di puntura da pappatacio, oltre ai farmaci, sono ottimi i rimedi naturali a base di tee tree oil che allevia il prurito ed il bruciore (ottimo anche in caso di punture di altri insetti).

Il Phlebotomus papatasii è il più diffuso in Italia.

 

PAPPATACIO E LEISHMANIOSI 

Il pappatacio, precedentemente infettato da un vertebrato ricettivo (cane o uomo), può trasmettere la leishmaniosi, anche all'uomo. Questa malattia è infettante solo se trasmessa dal pappatacio, il cane non la trasmette all'uomo, nè viceversa.

L'uomo sano si ammala raramente poichè il sistema immunitario risponde con un tipo di immunità (cellulo-mediata) più efficace rispetto a quella che attiva il cane (umorale), questo vuol dire che l'uomo produce anticorpi in grado di proteggerlo dalla malattia, il cane no.

La leishmaniosi non è pericolosa per l'uomo se diagnosticata in tempo e se viene attivata la terapia adeguata, la guarigione completa è certa. Il problema si pone nel caso in cui l'uomo non sia sano precedentemente o se viene infettato dal pappataceo postivo all'HIV.

 

PAPPATACIO E LEISHMANIOSI CANINA

Più pericolosa è la leishmaniosi per il cane dato che può portare la morte dell'animale. Il protocollo terapeutico è lo stesso messo in atto per l'uomo ma nel cane può non portare alla guarigione anche se diagnosticata in tempo.

 

I SINTOMI DELLA LEISHMANIOSI CANINA

I sintomi della leishmaniosi nel cane sono stanchezza e dimagrimentomancanza di appetito. Il veterinario sottoporrà il cane ad un esame del sangue dal quale si potrà verificare la presenza o meno dell'infezione.

 

PREVENZIONE E VACCINO DELLA LEISHMANIOSI 

Fino a qualche anno fa non esisteva un vaccino per la leishmaniosi, l'unico mezzo di prevenzione erano gli antiparassitari e cercare di evitare i luoghi in cui poetavo essere presenti pappataci. 

Dal 2012 in Italia è stato commercializzato il primo vaccino contro la leishmaniosi, il "CaniLeish®", mentre nel 2017 è stato messo in commercio un altro vaccino, il "Letifend®".

Il primo prevede tre iniezioni ad intervalli di tre settimane l'una dall'altra, è per questo che si consiglia di iniziare la vaccinazione nei mesi invernali, poichè dopo l'ultimo ciclo dovranno passare altre quattro settimane affinché si raggiunga l'immunità. E' importante effettuare tutti i cicli vaccinali perché l'interruzione porterebbe a dover ripeterlo per intero. Successivamente il richiamo potrà essere effettuato una volta l'anno. Come altri vaccini, può avere effetti collaterali, dovuti all'adiuvante in esso contenuto. I sintomi scompaiono in pochi giorni e consistono in reazioni locali quali arrossamento, dolore nel punto dell'iniezione o gonfiore, si possono riscontrare anche vomito, diarrea, febbre e apatia generale.

 

Il Letifend® invece richiede una sola somministrazione e non contiene adiuvante, quindi non dovrebbe provocare effetti collaterali.

Il vaccino non contiene il parassita, ma delle proteine della leishmania che stimolano la corretta risposta del sistema immunitario del cane. Con il vaccino non si elimina la possibilità di contrarre la malattia, ma si riduce il rischio di svilupparla, è per questo che occorre comunque necessario proteggere i cani dalla puntura del pappatacio con gli antiparassitari. Questo perchè il vaccino non può impedire al pappatacio di trasmettere il parassita che causa la leishmaniosi, se il cane viene punto da un pappatacio infetto, le leishmanie penetrano  comunque nell'organismo. Il vaccino offre al cane una maggiore capacità di difesa dalla malattia.

 

Un'altra forma di prevenzione è data dall'eliminare la possibilità di far nascere dei focolai di pappataci, togliendo, per esempio,i resti organici composti da foglie ed erba dei giardini (delle quali si nutrono le larve), evitare i ristagni di acqua e di accumulare detriti organici nelle zone di ombra, dal momento che al buio vengono deposte le uova.

E' importante tenere sempre pulita la cuccia del cane ed illuminare ed arieggiare le zone più a rischio.

Nel caso in cui esiste già un focolaio è opportuno chiamare le ditte specializzate nella disinfestazione.

 

COME PROTEGGERE IL CANE DAL PAPPATACIO

La prevenzione ambientale è importante ma anche quella diretta sull'animale.

E' possibile utilizzare dei prodotti specifici che possono essere applicati dal veterinario oppure da noi stessi, sono molti i prodotti in commercio per la prevenzione di pappataci, zecche e pulci, possiamo trovare spray antiparassitari, pipette antiparassitarie e collari antiparassitari, tutti ottimi prodotti la cui differenza sta nel prezzo e nelle esigenze del padrone.

E' importante farsi consigliare dal proprio veterinario di fiducia prima di acquistare ed applicare gli antiparassitari.

   

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Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.

Fonte: Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana 

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