Novembre 25, 2024

I dischi di Fisher sono utilizzati nell'addestramento cinofilo, si tratta di una serie di cinque dischetti di metallo tenuti insieme da un filo. Questo strumento viene utilizzato come stimolo negativo durante le sessioni di lavoro con il cane poichè se lanciato o mosso produce un suono sgradito a quest'ultimo. 

COME UTILIZZARE I DISCHI DI FISHER

I dischi di Fisher vengono utilizzati quando il cane sta mettendo in atto un comportamento sbagliato, anzichè punire fisicamente il cane si procede alla punizione psicologica, che è molto peggio rispetto a quella fisica, dal momento che i cani spesso possiedono una tempra fisica molto alta, ma psicologica più bassa. Nel momento che il cane sta mettendo in atto un comportamento errato, e non risponde al comando (per esempio al richiamo), l'addestratore potrà far sbattere i dischi tra loro, oppure lanciarli nei pressi dell'animale, il rumore che ne scaturirà sarà forte e fastidioso al punto da preoccupare il cane che, per evitarlo, eseguirà il comando o smetterà di mettere in atto il comportamento errato. La combinazione reiterata tra comportamento errato e rumore improvviso creerà un'associazione negativa con quel comportamento fino a portare alla sua estinzione.

VANTAGGI E SVANTAGGI DEI DISCHI DI FISHER

Il vantaggio che deriva dall'uso dei dischi di Fisher risiede nel fatto che possiamo utilizzare una punizione che non produce danni fisici al cane, ma gli svantaggi sono molteplici, soprattutto se non si sa utilizzare lo strumento e non si conoscono esattamente i tempi giusti per la punizione.

Il primo svantaggio si presenta quando viene effettuato un condizionamento errato per tempi o modi, a quel punto l'utilizzo dello strumento è inutile, se non controproducente.

Un secondo svantaggio lo possiamo riscontrare nel condizionamento psicologico. Non tutti sanno che la tempra psicologica di un cane (ossia la sua capacità di sopportazione di stimoli negativi esterni) è molto più bassa di quella fisica, per cui si preferiscono spesso correzioni psicologiche piuttosto che fisiche quando si addestra un cane che sono molto più efficaci. Quindi, se un cane ha una tempra psicologica molto bassa, si rischia di traumatizzarlo utilizzando questo strumento non ottenendo, quindi, il risultato sperato, anzi si rischia di causare dei traumi permanenti.

Un terzo svantaggio dall'uso di questi dischi può scaturire dall'abitudine all'uso. Se il cane possiede una tempra psicologica molto alta, il rumore potrà essere uno shock le prime volte, ma in seguito l'animale si abituerà al rumore e potrà continuare a reiterare il comportamento errato.

 

In conclusione possiamo affermare che i dischi di Fisher possono essere un ottimo strumento di addestramento, ma solamente se utilizzati da personale qualificato e con determinati tipi di cani

Il consiglio è di rivolgersi sempre ad un professionista per educare o addestrare il proprio cane, per non commettere errori stupidi, ma spesso fatali nella gestione del cane, dati dall'ignoranza del padrone o di pseudo-professionisti. 

 

"Dog crazy" è un romanzo strano, questo perchè di fondo c'è una storia che, inconsciamente, il lettore sa già come andrà a finire e quindi va ad aggiungersi a tutta una serie di romanzi già letti e riletti, nonostante i personaggi e gli scenari siano differenti.

Allo stesso tempo però, ci racconta la storia di una psicologa che soffre di una fobia particolare, l'agorafobia (la paura degli spazi aperti), con annessi attacchi di panico. Una psicologa che pensa di aver ereditato questa "malattia" da sua madre, alla quale non vuole far sapere che ne soffre. Meggie Brennan, questo il nome della protagonista, ci racconta, pagina dopo pagina, la sua vita passata e presente, sempre con accanto un cane. E' proprio il cane, anzi i cani, Toby e Billy, i due fili conduttori del romanzo.

Il primo è il cane di Meggie, il secondo un cane per il quale la psicologa proverà a vincere la sua fobia. Ci riuscirà, e come? 

Nel libro molti sono i riferimenti a studi psicologici sull'effetto che hanno i cani in alcune situazioni, oltre all'introduzione di una figura professionale che, almeno per quanto ne sappia, in Italia non esiste: il consulente per l'elaborazione del lutto per gli animali domestici.

Nel romanzo l'autrice parla di questa figura e di come sia difficile per una persona che ha perso un animale domestico elaborare il lutto, senza dover risultare ridicola agli occhi delle persone che le sono intorno, soprattutto agli occhi di chi un animale non lo ha mai avuto e non comprende il legame che viene a formarsi tra questo ed il suo umano.

Non posso scrivere di più altrimenti rovinerei l'effetto sorpresa, ma penso che sia un buon libro da leggere, anche solo per capire quanto gli animali, in questo caso i cani, possano essere di aiuto a molte persone ed utili per "curare" gli animi della gente.

 

Meg Donohue è un'autrice di bestseller, nata a Phildelphia, vive a San Francisco con il marito, le figlie ed un cane. Sono svariati i romanzi da lei scritti, tradotti in molte lingue tra cui l'olandese, il turco ed il polacco. 

Ha conseguito un master presso la Columbia University.  Il suo romanzo di debutto, How to Eat a Cupcake (2012), ha raggiunto il numero uno nella lista dei bestseller di NookBook ed è stato un bestseller del Boston Globe, il secondo romanzo, All the Summer Girls (2013) è stato un bestseller di USA Today, Amazon e Apple Books. Il terzo romanzo di Meg, Dog Crazy (2015) è stato un bestseller di Amazon.

Il periodo che mi è piaciuto di più: "[...] Questo è uno dei fattori che rende tanto difficile la perdita di un cane. Certa gente non comprende il grado d'importanza di questo rapporto. E' difficile abbandonarsi al lutto come si vorrebbe, per timore di essere giudicati dagli altri. Ma l'amore è amore. La perdita è perdita [...]". (pag. 235)

 

   

   

Dal 10 al 13 febbraio a New York si svolge la 142esima edizione del Westminster Kennel Club Dog Show, la più prestigiosa delle gare canine al mondo. 

Questo evento è considerato dagli americani come il Superbowl dei cani, a cui partecipano i cani provenienti da cinquanta stati americani, nell'edizione che sta per concludersi i cani in gara sono 2.882. 

Il Westminster Kennel Club Dog Show è nato nel 1877 quando un gruppo di signori sportivi e amanti dei cani decisero di organizzare una mostra canina a Manhattan, ignari del fatto che sarebbe diventato l'evento più famoso al mondo. Come specificato sul sito del Westminster Kennel Club Dog Show, il nome venne dato in onore all'albergo Westminster ormai in decadimento. 

Il Westminster Kennel Club Dog Show è una competizione suddivisa in tre classi: best in show (miglior cane della competizione, votato durante i giorni del concorso e scelto tra tutti i cani in competizione); master di agilità e master di obbedienza (assegnati ai cani che produrranno il miglio risultato nella specifica categoria).

Attualmente il titolo di miglior cane è detenuto da Rumor, un pastore tedesco (in foto), vincitore del Best in Show del 2017.

L'evento è talmente grande che viene ospitato in due edifici, il Piers ed il Madison Square Garden di New York.

Le categorie di cani ammesse all'evento sono sette: cani sportivi, cani non sportivi, cani da caccia, cani toy, cani da lavoro, pastori e terrier.

 

Si attende la giornata di domani per conoscere i risultati di questi giorni di lavoro.

 

(Foto: Jack Grassa)

 

In Florida una donna decide di colorare il suo cane di viola con una tintura per capelli, la piccola maltese ha rischiato la vita.

La proprietaria di Violet, una maltese, ha pensato bene di rendere onore al nome della cagnolina dipingendola di viola, per farlo ha utilizzato una tintura per capelli che ha subito danneggiato il cane creando delle ustioni sulla pelle e un'intossicazione.

La cagnolina è stata salvata dal personale medico della Florida Pinellas County Animale Services il quale si è trovato di fronte ad una scena raccapricciante. La cagnolina aveva gravi ustioni, i medici hanno provato a togliere la maggior parte del colore e hanno rasato il pelo del cane, fortunatamente Violet era sotto anestesia poichè i medici si sono accorti che le ustioni avevano provocato uno scollamento di gran parte della pelle dell'animale. 

Dopo le prime cure la maltesina è stata fasciata e tenuta sotto controllo, finalmente dopo tre giorni di agonia si è ripresa e alla fine del periodo di convalescenza ha trovato una famiglia adottiva che le vuole bene.

 

Le immagini che seguono sono forti, si sconsiglia la visione a persone impressionabili.

 

                              

Violet all'arrivo in clinica                                                                                           Violet dopo le prime cure

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