Novembre 01, 2024

Qui al sud fa ancora tanto caldo, si dorme con le finestre aperte.
Questa notte, come sempre, Bowie dormiva accanto al mio letto, perché è questo il posto di un dobermann. Ad un certo punto un brusio di voci sommesse sotto il balcone, toni percepibili solo da un udito ultrafine.
Immediata la reazione del mio allarme personale: ringhio sommesso e sensi in allerta, ronda della stanza, sosta lunga e silenziosa dietro la porta. 

Solo quando ha ritenuto che il pericolo fosse cessato è tornato a stendersi accanto a me.
Dormite tranquilli, avete un dobermann.

 

La foto di apertura ci è stata donata da Sonia.

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La prima volta è stata qualche giorno dopo il suo arrivo in casa, non aveva ancora compiuto 4 mesi: suonano alla porta e Bowie mi accompagna ad aprire. È il corriere che deve consegnare un pacco. Bowie si mette seduto tra le mie gambe e segue attentamente quel che accade. Non cerca carezze dall'uomo che si ferma sulla soglia, lo osserva e basta.

Fin qui tutto bene.

Nell'istante in cui il corriere allunga le braccia verso di me per passarmi l'aggeggio su cui devo apporre la firma digitale parte il ringhio: gutturale, a bocca chiusa, ma bello sonoro! L'uomo si sorprende, è abituato a Daga che, da vera Lady lo ha sempre snobbato. Ritira le mani, guarda me, guarda Bowie che è rimasto immobile tra le mie gambe ma con lo sguardo fisso su di lui. "È un altro cane" dico al corriere sorridendogli.

Rassicuro Bowie, firmo, saluto e chiudo la porta. Cavolo! Penso tra me e me, sorpresa ma anche sottilmente orgogliosa di questa pulce dall'animo guerriero.

Il secondo episodio qualche giorno fa, 5 mesi appena compiuti: gli avevo dato un tozzo di pane secco invitandolo ad uscire fuori in giardino per mangiarlo. Io sono rimasta sulla porta a guardarlo. Adoro osservarlo, coccolarlo con gli occhi, seguire quello che fa. Ad un certo punto dal muro di confine arriva un rumore secco ed improvviso. Bowie molla immediatamente il pane alza la testa e si mette in allerta cercando di capire la natura e la provenienza del rumore. Dopo qualche minuto di esitazione entra in casa, e io (ingenuamente e con tenerezza) penso: "bravo il mio pirlone! Si è spaventato!"

Poi seguo le sue manovre: lui passa in perlustrazione tutta la cucina, inclusa la lavastoviglie aperta, e torna verso di me. A quel punto io cerco di scendere il gradino per cambiare l'acqua della sua ciotola e lui si piazza davanti alle mie gambe. Come faccio sempre quando cerca di impedirmi il passaggio cerco di spostarlo con le ginocchia esercitando la mia leadership, non deve MAI sognarsi di essere dominante con me! Ma lui, per la prima volta, me lo impedisce puntandosi sulle zampe e scaricando il suo peso sulle mie gambe. Non vuole che scenda in giardino! Esito cercando di spiegarmi questo comportamento. Il rumore si ripete e lui aumenta la pressione sulle mie gambe. Non riesco a crederci! Sta cercando di proteggermi??! Com'è possibile che questo scricciolo abbia percezione di un ipotetico pericolo? Ma no, sicuramente sono io che sto interpretando male...

La sera ne parlo al mio compagno. E lui sorride. "È un maschio" mi dice. Ne parlo anche con l'educatore. Sorride anche lui. "Lo hai voluto il dobermann maschio?"

Guardo Bowie steso sulla sua brandina, dorme pesantemente. Almeno così sembra a me. 

La foto ci è stata donata da Sonia

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