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Addestratore Cinofilo Riconosciuto ENCI e FISC
Conduttrice IGP
Mi occupo nello specifico di Educazione Base, Guida alla scelta del Cucciolo, Maintrailing, Puppy Class e Preparazione per i Brevetti
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Come si fa a mettere le gocce nelle orecchie del cane? L'applicazione non è complicata, sia che si tratti di gocce per curare infezioni, sia per le gocce utilizzate per la pulizia dell'orecchio.
Può aiutare abituare il cane a farsi manipolare fin da piccolo, nel caso questo non sia stato fatto, non agitiamoci, ecco le fasi da seguire:
- per semplificarci l'operazione possiamo mettere il cane sdraiato a terra su un fianco, oppure, se il cane è tranquillo, l'operazione può essere svolta anche con il cane seduto
- apriamo bene il padiglione auricolare girando l'orecchio leggermente all'indietro
- a questo punto mettiamo le gocce facendo attenzione a non farle fuoriuscire, cerchiamo di inserire il beccuccio del medicinale verso l'interno
- massaggiamo delicatamente la base dell'orecchio per permettere al liquido di passare lungo tutto il condotto uditivo
- cerchiamo di tenere il cane fermo il più possibile così da permettere alle gocce di arrivare a destinazione prima che il cane, scrollando la testa, disperda il liquido.
- nel caso di gocce per la pulizia dell'orecchio, dovremo prendere una garza e asciugare l'orecchio.
Ecco un video dove la dottoressa Silvia Cattani, medico veterinario, mostra e spiega l'operazione:
Nel caso di un cane mordace, potremmo aiutarci facendo indossare la museruola all'animale, se il cane è particolarmente agitato e non si riesce nell'operazione, si consiglia la visita dal veterinario che applicherà le gocce senza problemi.
In questi due casi si consiglia di chiedere al veterinario una terapia alternativa per via orale, nel caso esista.
Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.
Tassa sui cani non sterilizzati, questa l'emendamento proposto dai deputati Anzaldi, Cova e Preziosi nella Legge di Bilancio che ha superato l'ammissibilità.
Lo scopo della proposta sarebbe quello di finanziare le attività dei comuni contro il randagismo, ovviamente saranno presenti delle eccezioni. Come si legge nella proposta, sarebbero esenti dalla tassa: i cani di proprietà di allevatori professionali, adibiti alla guida dei ciechi e alla custodia degli edifici rurali e del gregge, i cani adibiti ai servizi dell’Esercito ed a quelli di pubblica sicurezza ed i cani appartenenti a categorie sociali eventualmente individuate dai comuni.
A certificare l'avvenuta sterilizzazione saranno i medici veterinari abilitati ad accedere all'anagrafe canina regionale che registreranno il cane come sterilizzato.
Ovvia la risposta dell'ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) che si dichiara in disaccordo e comunica, attraverso il proprio sito internet: "che si adopererà in ogni sede e con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione per bloccare tale scellerata ipotesi. Non risulta sufficiente che l’emendamento specifichi che sarebbe prevista l’esenzione per “i cani di proprietà di allevatori professionali”. Se la proposta diventasse legge, infatti, verrebbero immotivatamente colpiti gli allevatori che producono annualmente un numero limitato di cucciolate e i proprietari dei cani di razza che nulla hanno a che vedere con il fenomeno del randagismo, ma che, al contrario, contribuiscono fattivamente alla diffusione della cultura cinofila in Italia.
Gli allevatori che iscrivono i propri cani al Libro genealogico (professionisti o meno), i proprietari e i detentori dei cani di razza non sono certamente coloro i quali contribuiscono al triste fenomeno del randagismo. Attraverso il loro quotidiano impegno e grazie all’attenzione riposta verso l’educazione e la salute dei propri cani, con i sacrifici anche economici e nel più grande rispetto del benessere animale, favoriscono in modo determinante il corretto inserimento dei cani nel tessuto sociale del nostro Paese.
L’ENCI dunque si farà promotore, anche attraverso le relazioni istituzionali di cui dispone, della tutela degli amanti dei cani e di tutta la cinofilia".
Il Retrieving fa parte degli sport che derivano dall'attività di caccia, in questo sport vengono esaltate le qualità del cane da riporto (retriever) e l'affiatamento con il conduttore.
Questa disciplina nasce come vera e propria prova di lavoro per valutare le capacità dei cani di razza retriever, in particolar modo l'attitudine nel riportare la preda al proprio conduttore.
La selezione dei cani da caccia ha portato a modificare l'istinto predatorio del cane per esaltare altre caratteristiche, nel cane da riporto non deve comparire il comportamento che porta l'animale a mangiare la preda.
In Italia esistono tre tipi di prove di lavoro: Working Test, Dummy Trial e Field Trial, ogni prova differisce dalle altre per il tipo di lavoro che verrà eseguito dal cane e dal conduttore. Ogni prova prevede che il cane abbia un elevato livello di obbedienza finalizzata alla collaborazione con il conduttore.
Vediamo in cosa consistono le tre prove di lavoro:
In questa prova è previsto l'uso esclusivo di riportelli da addestramento, le gare possono essere competitive e non competitive, il giudizio dei giudici viene attribuito secondo il regolamento e può andare da 0 a 10 punti per ogni riporto, condotta al piede e steadiness.
I working test si compongono di una serie di esercizi predisposti dai giudici. Gli elementi che questi ultimi valuteranno sono: il desiderio del cane di compiacere il conduttore, il piacere con cui lavora, la qualità del riporto ed il collegamento tra cane e conduttore (will to please); la capacità di memorizzazione del punto in cui l'oggetto cade quando viene lanciato, la capacità di battere il terreno con l'olfatto per individuare le emanazioni provenienti dagli oggetti nascosti (game-finding ability), la difficoltà sta nel variare i tipi di terreni (pianeggianti, con pendenze, con vegetazione o boschivo) e nel lavorare in acqua. Vengono valutate anche la calma e l'attenzione che il cane dimostra mentre lavorano altri cani (steadiness) e la condotta al piede (heel-walking).
Le categorie in cui si può competere sono:
classe Open "A", classe Novice "B", classe Beginners "C" e la classe debuttanti "D", è prevista anche una categoria non competitiva, la Training che offre l'opportunità di provare l'esercizio delle classi competitive ma senza aggiudicare un punteggio al cane, il giudice potrà intervenire nell'esercizio per farlo concludere in modo positivo per il cane e offrendo spiegazioni ai fini didattici.
All'interno delle classi "A" e "B" vengono scelti i componenti delle squadre nazionali per rappresentare l'Italia agli International Working Tests, nella classe "A" la conduzione del cane deve essere discreta e viene richiesta massima precisione. Nella classe "B" il cane dovrà essere in grado di lavorare in ogni ambiente, acqua compresa, superando vari ostacoli come fossi, cambi di terreno e vegetazione fitta.
Nella classe "D" si prevedono esercizi mediante i quali i giudici potranno valutare le attitudini naturali del cane e il rapporto con il conduttore, è ammesso l'uso del guinzaglio. Nella classe "C" la condotta è anche senza guinzaglio, il cane dovrà essere sotto controllo anche per brevi distanze.
In questo tipo di prove è previsto l'uso esclusivo di riportelli da adestramento e consistono nella simulazione di caccia. I riportelli sono chiamati dummies (in inglese: finto) ed imitano la forma di una possibile preda.
I riporti possono avvenire sia in battuta fissa, sia lungo un itinerario che conduttori e cani seguono (walk up).
I regolamenti seguiti sono gli stessi delle prove di caccia per il lavoro.
I certificati per il Campionato Italiano e Internazionale di Lavoro sono in palio nelle prove di caccia per retrievers su selvatico abbattuto (C.A.C. e C.A.C.I.T.) o Field Trial. Il regolamento che si segue è quello delle prove di caccia per il lavoro.
Queste prove di caccia si suddividono il Field trial Novice e Field trial Open, le prime sono riservate alle razze retrievers che non sono ancora Campioni Italiani di Lavoro, si svolgono come una reale battuta di caccia con abbattimento della selvaggina in presenza dei cani. Il giudice attribuirà al miglior cane il certificato di attitudine al campionato italiano di lavoro (C.A.C.).
Le prove di Field trial Open sono riservate ai cani di razza retrievers con un livello di addestramento superiore poichè sono svolte senza guinzaglio. Le prove sono a livello internazionale con almeno due giudici che certificheranno il soggetto con attitudine al campionato internazionale di lavoro (C.A.C.I.T.).
Informazioni tratte dal sito http://www.retrieversclub.it
Il Dog Trekking nasce come metodo di allenamento dei cani da sleddog nei paesi dove la neve è presente solamente in inverno. In Italia questo sport nasce nel 1992.
Questo sport cinofilo consiste nel correre o camminare con il cane che "traina" il conduttore lungo sentieri di montagna o percorsi sterrati, i comandi per guidare il cane lungo i sentieri sono gli stessi utilizzati nello sleddog, mentre il conduttore viene chiamato Trekker.
Il cane ed il conduttore sono legati tra loro attraverso una corda, da una parte questa è collegata ad una imbragatura da sleddog posta sul cane, dall'altra è allacciata alla vita del conduttore attraverso una cintura imbottita. La cintura del conduttore deve essere legata in vita per attutire i colpi sul bacino, in alternativa può essere utilizzata un'imbragatura da scalata che permette di avere sostegno anche sulle cosce.
La pettorina utilizzata dal cane non è una comune pettorina, ma quella utilizzata per lo sleddog studiata appositamente per distribuire la forza del movimento del cane per renderlo il più naturale possibile. Con questa pettorina il peso del conduttore verrà scaricato dal cane senza creare problemi sulla colonna vertebrale.
La corda che lega il conduttore al cane ha una prima parte elastica, così da attutire lo strappo della partenza, nel caso in cui non si disponesse di una corda simile, si potrà inserire un ammortizzatore.
La lunghezza ideale della linea è di circa 1.5 metri.
I costi delle attrezzature non sono eccessivi, si possono trovare pettorine anche sui 30€.
Qualsiasi cane di taglia media o grande può praticare questo sport cinofilo, che non va confuso con una semplice passeggiata.
Il cane effettuerà un vero lavoro di traino seguendo le indicazioni del conduttore che deciderà quale sia il sentiero migliore da seguire. Questo sport è molto faticoso anche per il conduttore che non viene semplicemente trainato ma deve affrontare insieme al cane il percorso, seguendo lo stesso ritmo.
Il cane deve rimanere sempre davanti al conduttore.
Le manifestazioni vengono svolte su diversi tipi di terreno che definiscono anche la difficoltà nella percorrenza.
I sentieri sono così segnalati:
Turistici, storici e tematici privi di difficoltà tecniche (T)
Sentiero escursionistico privo di difficoltà tecniche (E)
Sentiero alpinistico sviluppato in zone impervie, richiedono conoscenza della montagna, tecniche di base ed equipaggiamento adeguato (EE).
Le gare di dog trekking prevedono distanze illimitate, spesso si possono svolgere in più giornate di cammino.
Le distanze, i dislivelli e la pendenza del percorso deve essere valutato da un tecnico di dog trekking, il percorso dovrà essere segnalato chiaramente per evitare pericoli.
Le gare possono svolgersi in collettivo o singolarmente, in questo caso occorre un'ottima conoscenza della montagna e dello sport. I concorrenti avranno a disposizione delle mappe con il percorso di gara, i giudici potranno controllare il corretto svolgimento della manifestazione avvalendosi di collaboratori presenti lungo il percorso.
Nel caso in cui si dovesse far sorpassare un concorrente più veloce occorrerà ripartire lasciandogli un margine di 30 metri.
Sono previsti percorsi non competitivi ed uno per disabili
Distanze:
Dog Trekking - Eco Trail: fino a 15 km
Dog Trekking - Trail: oltre i 15 km
Race Dog Trail: percorso di più giorni
Iron Dog Trekking: la stessa competizione svolta in trail, acqua e bike.
Categorie:
Junior per ragazzi/e minorenni
Elite maschi/femmine dai 18 ai 34 anni
Senior maschi/meffine dai 35 ai 50 anni
Veterani/veterane oltre i 50 anni
Per leggere il regolamento completo, clicca qui
Nel 2014 sono nati i primi cani gemelli omozigoti, a documentare il fatto un veterinario del Sudafrica, Kurt de Cramer.
Probabilmente prima e dopo tale data altri cani identici tra loro saranno nati, ma questo è l'unico caso documentato dal punto di vista genetico.
I due gemelli sono nati da una cucciolata di levriero irlandese, i cagnolini, nati con parto cesareo, erano attaccati alla stessa placenta con due cordoni ombelicali differenti e due sacchi amniotici distinti.
Per avere la certezza che si trattasse di due cani gemelli omozigoti (nati dalla divisione della stessa cellula nelle prime fasi dello sviluppo embrionale), il veterinario ha chiesto aiuto ai colleghi dell'università di Pretoria. Dalle analisi del Dna, confrontato con quello dei fratelli della stessa cucciolata, è risultato che i due cagnolini fossero gemelli identici.
Cullen e Romulus, questi i nomi dei due cuccioli, sono i primi gemelli omozigoti accertati con test genetico, una rarità nel mondo animale.
L'immagine è puramente illustrativa
Mobility Dog, cos'è?
Questo sport cinofilo non competitivo e non agonistica nasce in Svizzera negli anni Novanta, solo ultimamente sta prendendo piede in Italia.
La Mobility Dog è idonea per tutti i cani ed età, anche alla prima esperienza. Il percorso e gli esercizi che il binomio cane-conduttore dovranno svolgere non richiedono particolari abilità fisiche, gli ostacoli e le tempistiche per risolverli sono studiati per evitare di introdurre stress psicofisico nel cane e nel conduttore, inoltre le prove sono state create per evitare che il cane debba fare movimenti rapidi e violenti e creare problemi a livello muscolare o articolare.
La Mobility Dog si inserisce nel normale programma educativo, è uno sport ludico ed è un ottimo strumento per migliorare l'inserimento del cane nella nostra società. Il lavoro sul campo è impostato sul gioco e favorisce il divertimento sia del cane che del conduttore.
Lo scopo principale della mobility dog è quello di migliorare la comunicazione cane-padrone e rafforzare il rapporto del binomio potenziando l'autostima, la sicurezza e la fiducia reciproche.
Attraverso questa disciplina si potrà lavorare sulla concentrazione e le abilità cognitive del cane diminuendo anche l'iperattività.
Attraverso il lavoro sul campo si aiuterà il padrone nella relazione e nella gestione quotidiana del cane.
Le prove sono proposte per proporre al cane un problema e, senza stress, aiutarlo a superarlo rafforzando così la sua autostima.
Un altro obiettivo è quello di preparare il binomio alla partecipazione di manifestazioni di Mobility Dog.
Il corso di Mobility prevede 18 prove da eseguire nel tempo massimo di un minuto per prova, durante le manifestazioni il percorso è ritenuto superato se il binomio cane-conduttore riesce a superare 12 prove su 15.
Le 15 prove di gara sono: altalena, carretto, invio sul podio, passaggio su lamiera ondulata, ombrello, palizzata, passerella, ponte sui bidoni, riporto dell'oggetto, ruota, salto in alto, slalom, tavolo, tunnel morbido, tunnel rigido.
Durante le manifestazioni di Mobility Dog sul campo sono presenti più binomi che lavorano e creano una distrazione per gli altri.
Il giudice presente valuterà la capacità del binomio di lavorare insieme, raggiungendo l'obiettivo collaborando e divertendosi, anche in presenza di distrazioni.
Al termine della prova non c'è vincitore, ma si supererà oppure no il percorso. Non essendoci competizione tra i partecipanti ciò che si vincerà sarà la gioia di aver portato a termine un percorso lavorando in sintonia con il proprio cane.
Gelato per cani? Tutti sanno che i cani non possono mangiare zucchero e altri alimenti adatti per noi umani, e che le cose troppo fredde non fanno bene, ma l'estate arriva anche per loro e qualcosa di fresco li aiuta a superare questi mesi caldissimi.
Ecco alcune ricette prese dal web, e provate personalmente, consiglio di sostituire lo yogurt con dell'acqua nel caso in cui il vostro cane fosse intollerante ai latticini. Potrete sbizzarrire la vostra fantasia mischiando vari gusti, oppure mettendo la frutta in grossi pezzi anzichè frullata, a voi la scelta!
Gelato alle fragole
Ingredienti: fragole fresche (la quantità potete deciderla voi, di solito una vaschetta va bene), 3-4 vasetti di yogurt bianco magro o di soia
Procedimento: lavare accuratamente le fragole e poi frullarle. Mescolare la purea di fragole con lo yogurt, o l'acqua nel caso di intolleranze, inserire il composto in degli stampini per ghiaccioli, oppure in stampini per alimenti (anche quelli dei biscotti in silicone).
Mettere il tutto nel congelatore e lasciar freddare per almeno 5 ore.
Prima di far consumare il gelato a Fido, lasciare il gelato a temperatura ambiente per qualche minuto.
Gelato alla banana e nocciole
Ingredienti: 1 banana, 900 ml di yogurt bianco magro o di soia, 2 cucchiai di burro di arachidi, biscotti a forma di osso
Procedimento: Frullare tutti gli ingredienti, tranne i biscotti, una volta ottenuto un composto omogeneo, riempire degli stampini per ghiaccioli ed utilizzare i biscotti a forma di osso come stecchino del gelato. Dovrebbero uscir fuori circa quattro gelati.
Mettere il tutto nel congelatore e far raffreddare per almeno 5 ore. Prima di far consumare il gelato, lasciare il gelato a temperatura ambiente per qualche minuto.
Gelato alla mela
Ingredienti: 1 vasetto di yogurt bianco magro o di soia, 1 mela (senza semi)
Procedimento: Lavare bene la mela e togliere i semi, grattugiarla oppure frullarla, unire lo yogurt e amalgamate fino ad ottenere un composto omogeneo. Inserire il composto negli stampini per ghiaccioli (ricordatevi di inserire un bastoncino o un biscotto per cani al centro del gelato), oppure in contenitori in silicone, sarà più semplice tirare fuori il gelato.
Refrigerare per circa 4-5 ore, prima di far consumare il gelato, lasciare il gelato a temperatura ambiente per qualche minuto.
Ghiaccioli di verdura
Ingredienti: carote e piselli freschi, acqua
Procedimento: lavare bene le verdure e tagliare le carote a cubetti. Inserire le verdure negli stampi per ghiaccioli (al centro mettete uno stecco) oppure nei contenitori per fare il ghiaccio, quelli quadrati. Refrigerare per circa 4 ore.
I cani si divertiranno a leccare il ghiaccio per arrivare alla frutta, ricordate di lasciare i ghiaccioli a temperatura ambiente per qualche minuto.
Secondo quanto riporta il sito della Lav (Lega Anti Vivisezione) in Italia è stato riconosciuto, per la prima volta, il permesso di lavoro per curare un animale.
La vicenda riguarda una dipendente pubblica che, non avendo modo di stare vicina al proprio cane malato, aveva richiesto al proprio datore di lavoro un permesso retribuito di due giorni.
L'università La Sapienza di Roma, per la quale la donna lavora, ha negato il permesso, così è intervenuta la Lav che l'ha supportata giuridicamente fino al riconoscimento del permesso da parte del datore.
La giurisprudenza è riuscita dove il senso morale ha fallito.
Secondo l'articolo 727 del Codice penale, nel reato di maltrattamento degli animali, rientra anche l'abbandono e la non cura, l'impiegata ha potuto sostenere che, se non avesse potuto assistere il suo cane, avrebbe commesso un reato.
Il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, ha affermato che grazie a questo riconoscimento è stato fatto un grosso passo in avanti verso una riforma del Codice Civile che dovrebbe essere fatta il prima possibile.
Gli animali sono a tutti gli effetti componenti della famiglia, con le dovute certificazioni medico-veterinarie, chiunque dovesse trovarsi nella stessa situazione potrà citare questo caso come precedente.
Fonte foto: Ansa.it
Nasce DruzhOk, il primo social network russo dedicato interamente a cani e gatti.
La piattaforma offre la possibilità di condividere foto, stati d'animo e pensieri dei nostri amici a 4 zampe. Ovviamente a curare i profili dei pets saranno i padroni che, in massa, hanno iniziato a registrare i loro animali nonostante il progetto non sia ancora al massimo delle potenzialità.
L'iscrizione avviene in base a nome, razza, sesso, età e stato "civile", in seguito sarà possibile invitare amici, condividere foto e video e commentare i link. Il social risulta utile per poter monitorare gli animali smarriti e facilitare il ricongiungimento con i proprietari.
DruzhOk, che in russo significa miglior amico o piccolo amico, è anche il nome di uno dei cani del famoso etologo Pavlov, un incrocio tra un Setter e d un Collie con cui l'uomo aveva instaurato un ottimo rapporto di amicizia.
Come si tagliano le unghie al gatto? Domanda che in pochi si fanno ma a cui vogliamo provare a dare una risposta anche grazie al video che troverete in fondo all'articolo in cui la dott.ssa Elena Jommi dà una dimostrazione pratica.
Alcuni si chiederanno perchè tagliare le unghie al gatto, la risposta è semplice, i gatti che vivono in appartamento e non hanno modo di "farsi le unghie" potrebbero aver bisogno dell'intervento umano, inoltre spesso può essere utile per ridurre la voglia di graffiare divani e mobili.
Perchè i gatti hanno bisogno di graffiare il mobilio di casa, se vivono in appartamento, oppure piante e tronchi d'albero, se vivono fuori? Perchè così facendo marcano il territorio rilasciando delle sostanze odorose che avvertono gli altri gatti che quella è zona conquistata. Inoltre, "facendosi le unghie" eliminano lo strato superficiale di cellule morte che sfaldano l'unghia.
Accorciando manualmente l'unghia del gatto non si andrà ad interferire in alcun modo con la marcatura del territorio poichè le sostanze odorose sono rilasciate dai cuscinetti, eviteremo però che il gatto distrugga tutto.
Per tagliare le unghie al gatto serve un tagliaunghie, può andar bene anche quello ad uso umano (come nel video), oppure acquistarne uno specifico per gatti.
Dopodiché dovremopremere leggermente il polpastrello del gatto affinchè l'unghia esca fuori e dare un taglio deciso, stando molto attenti a non toccare la parte rosa dell'unghia perchè è irrorata da vasi sanguigni, provocheremo dolore all'animale ed un'emorragia.
Se si dovessero avere dei dubbi, è meglio consultare il veterinario, oppure recarsi in un negozio in cui si effettua la toletta per i gatti.
Il taglio andrà effettuato come mostrato nella foto
ECCO IL VIDEO CHE MOSTRA COME TAGLIARE LE UNGHIE AL GATTO