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Si parla sempre più spesso dei metodi di addestramento del cane e dei metodi di apprendimento, ma in pochi si sono fermati a pensare a quali siano i mezzi con i quali il cane apprende, come il cane assume le informazioni che, successivamente, utilizzerà per apprendere comandi o quant'altro uno voglia insegnargli.
Il cane domestico raccoglie informazioni grazie ai cinque sensi, gli organi sensoriali trasformano il processo fisiologico dello stimolo in un codice di conduzione nervosa, ma questi non vengono utilizzati nello stesso ordine con il quale l'uomo trae informazioni dall'ambiente circostante. Secondo quanto affermato nel libro "Psicologia del cane" di G. Fanfoni, il cane utilizza i cinque sensi in questo ordine:
UDITO
VISTA
TATTO
GUSTO
Il naso del cane è il nostro occhio, noi acquisiamo informazioni prima di tutto con la vista, il cane lo fa con l'olfatto. Attraverso questo senso il cane realizza la precisa natura degli stimoli che riceve anche attraverso gli altri sensi. Il naso del cane è composto dal tartufo (quello che erroneamente noi indichiamo come naso), il quale è costituito da due alette poste ai lati che, aprendosi, aumentano il passaggio dell'aria, e quindi degli odori, e tengono umido il tartufo. L'aria, una volta all'interno, usa il passaggio inferiore per arrivare ai bronchi, mentre per espirare il cane utilizza la bocca, così da non mescolare gli odori (per saperne di più leggi l'articolo "Olfatto del cane" o guarda il VIDEO).
Inoltre, i cani hanno 225 milioni di cellule olfattive, messe a confronto con i circa 15 milioni dell'uomo, possiamo renderci conto di quanto questo senso sia importante per il nostro amico a 4 zampe!
Per il cane l'olfatto prevale poiché per millenni a guidarlo nella caccia e a difenderlo dai predatori è stato proprio il suo naso. Nei secoli il cane ha dovuto adattarsi all'ambiente circostante, quando viveva nelle praterie con l'erba alta la vista era inutile sia per scovare le prede, che per evitare i predatori, è così che questo senso si è evoluto, salvaguardando la sopravvivenza della specie.
Subito dopo aver odorato l'aria, il cane mette all'opera il suo udito, esso può percepire suoni ad una distanza cinque volte superiore rispetto all'uomo. Il cane odia il fischio ed il soffio vicino all'orecchio, potrebbe anche reagire mordendo ad una stimolazione simile.
Una volta percepiti gli stimoli con questi sensi, il cane passa all'utilizzo della vista per poter dare una forma a ciò che ha già "visto". Il cane non raggiunge la nostra capacità visiva, ma non dobbiamo pensare che sia secondario il processo di percezione, il cane ha una capacità di dettaglio di un oggetto in movimento più accentuata rispetto all'uomo. La differenza sostanziale tra uomo e cane è il numero di bastoncelli, più alto nel cane, i bastoncelli permettono un maggior dettaglio tra bianco e nero, quindi il cane vede molto meglio di notte rispetto all'uomo. Altra differenza il numero di coni, il cane ne ha molti meno rispetto all'uomo, i coni sono i mediatori dei colori, è per questo che si presume che il cane non percepisca minime differenze di colore.
Un'ultima differenza tra la vista del cane e quella dell'uomo è l'ampiezza dell'angolo di visione monoculare che, nel cane, è superiore anche di 60°. Teoricamente questo vuol dire che, il cane, a testa ferma, potrebbe coprire con la vista un arco superiore al nostro, ma la visione binoculare (dei due occhi insieme) è regolata, nel cane, dalla posizione degli occhi rispetto alla fronte. La posizione varia da razza a razza ed è tipica di ciascun cane. A seconda della posizione degli occhi del cane possiamo avere angoli che variano da 0° a 45°:
posizione FRONTALE quando l'angolo corrisponde a 0°, tipica delle razze brachicefale (Griffone di Bruxelles)
posizione SUBFRONTALE, l'angolo è di circa 10° (pointer)
posizione SEMILATERALE, l'angolo è di circa 25° esempio tipico è il setter inglese
posizione LATERALE si ha quando l'angolo è di circa 35°, come nei cani nordici
posizione ULTRALATERALE tipica dei levrieri, l'angolo è all'incirca di 45°
A testa ferma, la visione laterale è maggiore per i cani che hanno la posizione degli occhi ultralaterale, ma la sovrapposizione delle due visioni singole (di ogni occhio) fa sì che il punto morto, dove si perde la percezione di un oggetto, è relativamente distante dal cane dal momento che le visioni singole sono molto distanti tra loro.
Il tatto è l'unico senso di cui dispone il cucciolo appena nato, è necessario per la sua sopravvivenza per i primi 15 giorni, senza questo senso il cucciolo non riuscirebbe a sentire il calore della mamma e, quindi, a trovare il cibo. Successivamente questo si trasforma nella ricerca costante di contatto con l'uomo dal quale vuole protezione.
L'ultimo senso che il cane utilizza per raccogliere informazioni è il gusto. Questo senso è oggi diverso rispetto a quello dei primi canidi, è meno sviluppato poiché al suo mantenimento ci pensa l'uomo, il cane non è più cacciatore, né libero di scegliere il suo cibo, diventa quindi marginale, ma non inutile!
Per concludere, grazie ai sensi il cane raccoglie informazioni dall'ambiente che lo circonda per poi tramutarle in codici che verranno inviati al sistema nervoso centrale. Tramite questo processo il cane apprende cose dal mondo esterno.
Oltre ai sensi esistono altri elementi che regolano l'apprendimento del cane, ma ne parleremo un'altra volta.
Perché i cani grattano la cuccia?
Vi sarà sicuramente capitato di vedere e sentire, soprattutto, il vostro cane raspare come un dannato la propria cuccia, sia essa un trasportino, un cuscino imbottito, la classica cuccia a forma di cuccia, un tappeto o chi più ne ha, più ne metta.
Ma perché lo fa? Perché nel cane resistono ancora gli istinti primordiali, quelli che si portano dentro, nel DNA. In natura molti animali, tra cui i lupi, grattano il proprio giaciglio prima di dormire, questo per renderlo più comodo, per scacciare eventuali parassiti o animali indesiderati, spesso per trovare un po’ di fresco, la terra poco sotto la superficie è più fredda.
Ci chiederemo perché lo fanno i nostri cani dal momento che hanno letti e cucce molto comode e pulite, ripeto: il comportamento è innato, proviene dagli antenati e viene messo in atto anche se si ha a disposizione il letto più comodo e soffice del mondo.
Credo che sia anche giusto lasciarglielo fare, in fondo non fanno nulla di male, sempre che il comportamento non diventi ossessivo. Accade, non di rado, che molti cani mettano in atto questo comportamento dall’oggi al domani e lo facciano in maniera continua e compulsiva, in questo caso il nostro amico a quattro zampe ci sta indicando che ha un malessere, occorre capire di che tipo.
Il cane che gratta la cuccia improvvisamente, se femmina, può indicarci che è in dolce attesa, oppure che ha una gravidanza isterica. Le femmine, infatti, si preparano la tana per partorire con largo anticipo, se la cagnolina non ha avuto incontri amorosi (consiglio comunque una ecografia, potrebbe averne avuti in nostra assenza o nei momenti di distrazione!), allora potrebbe avere una gravidanza isterica.
Alcuni cani iniziano a grattare la cuccia quando sono annoiati o “stressati” nel senso che hanno bisogno di fare più attività di quella che proponiamo (dobbiamo ricordarci sempre del cane che abbiamo in casa e assecondare i suoi istinti, farlo “lavorare” per renderlo sicuro e utile. Avere un cane da pastore in casa e pretendere che stia sempre buono e tranquillo senza farlo mai correre o “sfogare” potrebbe causare problemi, spero di essermi spiegata).
In questi casi occorre prendere dei provvedimenti così da eliminare il problema del grattare compulsivo che non fa bene al cane.
Se il raspare non è compulsivo ma ci reca fastidio (il rumore spesso è assordante!) possiamo fargli capire che non ci è gradito, potremmo chiedere di smettere, sempre che abbia imparato il significato delle parole “basta”, “stop”, “piantala”, “finiscila” ecc… altrimenti è inutile, non smette e noi diventiamo nervosi.
Non serve a nulla urlare o picchiare perché il cane non capisce, il suo comportamento è per lui normalissimo, e lo è davvero. Se proprio non riusciamo a resistere al rumore per quei minuti, potremmo distrarlo, ma credo che sia un bene lasciarglielo fare, E’ UN CANE!
Cosa sono i segnali calmanti (calming signals) che utilizzano i cani? Sono i segnali corporei ed olfattivi che hanno come finalità quella di inviare messaggi di pace sia agli altri cani che agli umani.
I segnali calmanti sono stati studiati a fondo da Turid Rugaas alla fine degli anni '80, la studiosa ne ha identificati e codificati 27. Spesso questi segnali non sono solamente calmanti nei confronti degli altri cani, ma anche autocalmanti, oltre a fornire a chi li legge informazioni sullo stato d'animo del cane (nella maggior parte dei casi il cane si trova in situazioni fonti di stress che sta a noi risolvere nel miglior modo possibile).
Il problema nasce dal momento che la maggior parte degli umani non conosce questi segnali e non sa interpretarli nel modo corretto, questo causa la maggior parte degli episodi negativi che vengono vissuti con i cani.
Dovremmo imparare ad osservare di più il nostro cane ed imparare il suo linguaggio anziché limitarci a voler insegnare a lui il nostro.
I principali segnali calmanti utilizzati dai cani servono per un corretto incontro (segnali di calma), per segnalare stati di tensione (segnali di stress), per diminuire situazioni di conflitto (segnali di pacificazione), servono ad interrompere una comunicazione tesa (segnali di criptazione).
Spesso i segnali di calma si sovrappongono e si mescolano con i segnali di dominanza/sottomissione, è molto difficile capire come questi si integrino e leggere il giusto messaggio.
Alcuni dei segnali calmanti possono essere replicati anche da noi umani ma occorre fare attenzione poiché molti segnali viaggiano insieme all'emissione di feromoni che noi non possiamo replicare.
I principali segnali calmanti utilizzati dai cani sono i seguenti:
Sbadiglio – Il cane può sbadigliare per noia, sonno oppure per comunicare uno stato di tensione/stress e per pacificare l'avversario.
Grattarsi – Il cane che si gratta spesso e senza motivo vuole comunicare uno stato di ansia e stress.
Distogliere lo sguardo, girare la testa, dare le spalle – Dal momento che per il cane fissare negli occhi l'avversario ha valenza di sfida, usare questo segnale è l'opposto. Un cane che distoglie lo sguardo, sposta la testa o mostra il sedere (dal quale emette particolari odori) vuole comunicare uno stato di non belligeranza.
L'altro cane non esiste - Un cane finge di non vedere un suo simile per comunicare la non belligeranza. E' un segnale di calma molto potente, il cane annusa in giro, si guarda intorno ignorando l'altro.
Questo è uno dei segnali che il padrone medio non comprende e, spesso, con i suoi comportamenti crea lo spunto per una rissa. Capita, infatti che il padrone del cane che ignora tenti di far avvicinare il suo Fido all'altro che, sentendosi aggredito, potrebbe reagire male.
Sbattere le palpebre, socchiudere gli occhi - Accompagnato dal distogliere lo sguardo e dallo spostare la testa, è esclusivamente un segnale di pacificazione.
Avvicinamento laterale – I cani per conoscersi non devono incontrarsi direttamente come accade per noi umani, un approccio del genere (cani al guinzaglio tenuti dai padroni) dà vita ad una comunicazione errata poiché per il cane l'avvicinamento frontale equivale ad una dichiarazione di dominanza. Far avvicinare due cani di lato, meglio se far precedere l'avvicinamento da una curva molto ampia è meglio, questo è una dichiarazione di intenzioni pacifiche.
Muoversi lentamente, immobilizzarsi (freezing) – Questo segnale ha una doppia lettura, sta ad indicare tensione, insicurezza oppure calma. I cani che utilizzano questo segnale spesso manifestano anche sottomissione, sedendosi. Un cane si muove lentamente o si immobilizza quando teme di essere attaccato.
Leccarsi il naso ed il muso – Il cane che lo utilizza ci sta dicendo che si sta innervosendo, che l'atteggiamento del prossimo, cane o umano che sia, lo infastidisce. Questo è uno dei segnali calmanti maggiormente frainteso da noi umani, questo provoca equivoci da cui nascono molti episodi di morsicatura. Il nostro problema è pensare che il cane voglia “baciarci”, di conseguenza tenderemo ad avvicinarci di più e ad abbracciare il cane che, sentendosi costretto, potrebbe reagire male.
Splitting (passare in mezzo) – E' uno dei segnali di calma più forti, questo può essere utilizzato anche dagli umani purchè nel momento giusto. Se ci sono due cani che stanno per attaccarsi, l'umano, o un terzo cane, deve passare tra i due per poter “calmare le acque”. Molti coraggiosi splittano anche durante una rissa ma è piuttosto pericoloso. Nel caso di rissa tra cani ormai avvenuta si consiglia di NON dividere i cani trattenendone uno per il collare, questo gesto oltre che pericoloso per il proprio cane, messo a disposizione dell'altro ancora libero di attaccare, mette a repentaglio il rapporto uomo-cane che si sente tradito dal padrone che lo immobilizza per lasciarlo a disposizione del nemico.
Alzare la zampa anteriore, sdraiarsi, mostrare il ventre – Questi sono altri segnali utilizzati dal cane per trasmettere calma e l'intenzione di non belligeranza. Con questi gesti il cane sta indicando agli altri che “viene in pace”. Mostrare il ventre è anche un segnale di sottomissione.
Inchino – Il conosciuto inchino di invito al gioco è un segnale calmante che il cane utilizza per far capire che le intenzioni sono buone.
Per conoscere tutti i segnali calmanti e le loro descrizioni dettagliate rimando al libro "L'intesa con il Cane: i Segnali Calmanti" di Turid Rugaas.