Novembre 24, 2024

Scegliere la giusta alimentazione per un cane anziano è molto importante. Man mano che passano gli anni, i cani hanno bisogno di una dieta adeguatamente bilanciata alla loro attività.

Oltre a seguire i consigli del proprio veterinario, è bene scegliere solo ed esclusivamente prodotti di alta qualità e che permettano al proprio cane di nutrirsi nel migliore dei modi.

Tra le proposte in commercio spiccano sicuramente quelle di Canagan crocchette per cani, azienda che da molti anni si è dedicata a realizzare prodotti seguendo una filosofia di "Biologicamente Appropriato". Ogni prodotto di Canagan, offre all’animale la possibilità di mangiare un alimento il più similare possibile a quello che può trovare in natura. Il tutto, suddiviso tra una serie di linee che si differenziano proprio per le fasce di età in cui l’animale si può trovare.

Quando si procede all’acquisto di alimenti per il proprio animale domestico, è sempre bene prendere in considerazione una serie di fattori. In particolare, se il proprio animale soffre di qualche intolleranza o ha problemi di salute.

Perché scegliere cibo per cani anziani?

Come è stato detto poco più sopra, variare l’alimentazione del proprio cane in base alla sua età è sicuramente importante per farlo rimanere in salute. Infatti, con il passare degli anni e l’arrivo della vecchiaia, le sue esigenze alimentari subiscono una serie di cambiamenti che è bene tenere sempre in considerazione.

Tra i problemi più comuni, che si possono arginare mediante un’alimentazione specifica per cani anziani, si possono includere:

- problemi di digestione;
- problemi nell’assorbimento delle sostanze nutritive;
- elasticità della pelle;
- salute del pelo;
- resistenza dei denti.

Questi problemi, in situazioni di salute dell’animale, possono essere superati con un’alimentazione controllata e una serie di controlli periodici dal proprio veterinario di fiducia. Specialista, che può accorgersi dell’insorgere di problematiche legate all’alimentazione o stato di salute dell’animale e quindi limitare i danni che possono provocare.

Quali sostanze sono utili per i cani anziani?


Per nutrire nel migliore dei modi un cane anziano, è bene accertarsi che nei pasti che assume durante la giornata siano presenti tutti i nutrienti essenziali di cui necessita.

Un alimento per cani anziani correttamente equilibrato, deve avere al suo interno sempre arginina e taurina. Due nutrienti essenziali di cui i cani hanno bisogno per elaborare il cibo e non avere problemi durante la digestione.

Altri elementi importanti per l’alimentazione di un cane sono la niacina (vitamina B3), la vitamina A, la vitamina D e un mix di acidi grassi come l’Omega 3. Se il proprio cane è magro e ha ancora una buona muscolatura, è bene fargli seguire una dieta ad alto contenuto di proteine e basso contenuto di carboidrati. Così che possa rimanere in forma e non accumulare peso.

L’aumento di peso in un cane anziano è uno dei problemi più comuni, in particolare se il cane abita in un appartamento. L’aggiunta di 10 calorie al giorno, può portare ad un incremento di un chilo di grasso corporeo in un anno. Fattore che con il passare del tempo può incidere sulla salute del cuore e degli altri organi dell’animale.

Se ci si accorge che il proprio animale inizia a prendere peso, è bene chiedere un consiglio al proprio veterinario.

Nei cani anziani, la tipologia di alimenti che vanno a comporre i pasti della giornata sono fattori che possono incidere in maniera importante sulla loro longevità e stato di salute. Scegliere i prodotti migliori, e che quindi gli permettono di ricevere tutte le sostanze nutritive di cui necessitano, è di fondamentale importanza se si vuole “regalare” loro una vecchiaia felice.

 

Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.

La rabbia è una malattia infettiva che colpisce gli animali a sangue caldo, quindi anche l'uomo, al quale si trasmette attraverso il contatto diretto con la saliva del soggetto malato attraverso una una ferita, di solito un morso (zoonosi trasmissibile in modo diretto).

Il virus della rabbia, appartiene al genere Lyssavirus (famiglia delle Rhabdoviridae), la malattia conduce quasi sempre alla morte.

La rabbia è diffusa soprattutto nei paesi dove gli animali non vengono vaccinati e i più pericolosi sono gli animali selvatici (procioni, volpi, pipistrelli, moffette) ma anche cani e gatti infetti.

 

I Sintomi della Rabbia nel Cane

 

I sintomi sono moltissimi e sempre differenti ma possono essere categorizzati con le alterazioni comportamentali (ansia, timidezza, nervosismo, aggressività), febbre, problemi muscolari (paralisi, mancanza di coordinazione, convulsioni), salivazione eccessiva e schiumosa, tendenza a mordere, cambio del tono di voce

La malattia si può suddividere in tre fasiprodromica, encefalitica e paralitica, in ogni caso, la comparsa dei sintomi specifici dopo la fase di latenza coincide pressoché sempre con la morte del soggetto colpito (in tempi variabili). Pochissimi sono i casi di guarigione.

 

Rabbia canina, sintomi e prevenzione
Un'immagine di esempio di un cane con la rabbia

 

Come si cura la Rabbia nel Cane

 

All'insorgere dei sintomi neurologici, la malattia non è curabile, anche se sono stati segnalati casi di guarigione utilizzando un protocollo sperimentale che prevede il coma indotto. Lo scopo è quello di sedare l'attività celebrale mentre si somministrano farmaci antivirali per stimolare gli anticorpi. Il principio di questo protocollo (Milwaukee Protocol) è di "scollegare" il corpo dal cervello per dare al sistema immunitario un tempo sufficiente a combattere la malattia prima che questa causi danni neurologici irreversibili.

 

Rabbia canina: il contagio

 

Il virus presente nella saliva del contagiante, può penetrare nell'organismo (attraverso morso o graffi) e andare a infettare le fibre muscolari della zona colpita, dove compie la prima replicazione. Penetrando nei tessuti, raggiunge il sistema nervoso centrale provocando la paralisi. Per questo un morso direttamente sul volto può risultare il più pericoloso, dal momento che arriverebbe in pochissimo tempo al sistema nervoso centrale (il virus può avanzare di 5/6cm al giorno). In casi del genere è necessaria una repentina terapia vaccinale oltre alla somministrazione di immunoglobine che servono a ritardare che il virus raggiunga il SNC (Sistema Nervoso Centrale) prima che si sia sviluppata l'immunità vaccinale.

Una volta invaso il SNC, il virus torna nelle periferie attraverso gli assoni dei nervi cranici (anche attraverso il trigemino) attraverso cui arriva alle ghiandole salivari dove compie un'altra replicazione. E da qui attraverso il morso viene trasmesso ad un altro soggetto.

 

 

Rabbia canina: come prevenirla

 

Per salvaguardare la salute dei nostri animali è fondamentale sottoporli al vaccino antirabbia (scoperto da Louis Pasteur nel 1885), questo è obbligatorio in alcuni paesi mentre in altri è volontario a seconda della diffusione della malattia. In Italia dal 18 febbraio 2013 la vaccinazione antirabbica non è più obbligatoria neanche nelle regioni del Triveneto, secondo quanto deciso dal Ministero della Salute. Resta obbligatoria la vaccinazione nei casi di espatrio nei paesi comunitari ed extracomunitari, così come previsto dalla normativa comunitaria.

Gli animali devono essere vaccinati contro la rabbia almeno 20 giorni prima della partenza.Per maggiori informazioni occorre rivolgersi alla propria ASL di appartenenza e all'ambasciata del paese in cui si desidera andare. Il vaccino può essere effettuato già dopo 12 settimane di vita e andrà ripetuto dopo un anno e, successivamente, ogni tre anni.

E' prevista, in alcuni paesi europei, la vaccinazione orale degli animali selvatici.

Anche per l'uomo esiste il vaccino, che può essere somministrato prima di un'infezione, a scopo profilattico (per chi chi svolge attività a rischio come veterinari, guardie forestali ecc...), o dopo una sospetta inoculazione del virus, a scopo terapeutico con dosi ripetute ai giorni 1, 3, 7, 14, 28, 90 dal morso. 

 

Rabbia canina: come fare la diagnosi

 

Il periodo di incubazione varia dai sette giorni ad un anno, i motivi di tale oscillazione di tempo dipendono dalla carica infestante, dai meccanismi di difesa del soggetto, dal punto in cui il virus è stato inoculato e la lontananza dal SNC.

La diagnosi della malattia non sempre è affidabile, spesso viene effettuata post mortem. Nell'uomo si può diagnosticare con l'esame delle urine, della saliva e biopsia cutanea.

 

Cosa fare se si entra in contatto con un cane con la rabbia

 

Se si entra in contatto con un animale malato è necessario metterlo in quarantena e sterilizzare gli oggetti con cui ha avuto a che fare. L'animale dovrà essere ricoverato e curato senza mai entrare in diretto contatto con lui per evitare il contagio. E' necessaria la denuncia all'autorità competente.

I regolamenti per la profilassi e la gestione della rabbia sono contenuti in Italia nel D.P.R. 08/02/1954 n. 320 (artt. 83-92).

 

Informazioni tratte da:

CESMET

Ambulatorio veterinario Bucci 

La falsa gravidanza, o gravidanza isterica del cane non si presenta per un desiderio di maternità del cane, non c'è componente emotiva poichè la causa è ormonale. La falsa gravidanza "colpisce" qualsiasi tipo di cane (razza/meticcio, taglia piccola/grande, giovani/anziane).

 

Come si presenta la Gravidanza Isterica del cane?

 

Il ciclo periodico di una cagna si sviluppa in più fasi, ognuna è regolata dagli ormoni, gli estrogeni, il progesterone e la prolattina. Gli estrogeni favoriscono la fecondazione mentre il progesterone serve a generare tutte le condizioni che rendono possibile la gravidanza, la sua produzione aumenta se la cagna è stata fecondata mentre i suoi livelli crollano alla fine del diestro se non è avvenuta la fecondazione.

La prolattina è l'ormone deputato alla produzione di latte e alla comparsa degli atteggiamenti materni, aumenta alla fine del diestro quando crollano i livelli del progesterone, in questa fase potrebbe manifestarsi la falsa gravidanza.

 

I Sintomi della Gravidanza Isterica del cane 

 

I sintomi della falsa gravidanza sono vari, per lo più atteggiamenti che la cagna mette in atto circa due mesi dopo il calore (periodo di gestazione nel caso di vera gravidanza).

- Attrazione verso giocattoli o cuscini oppure cose morbide che porta nella cuccia e accudisce come un cucciolo, aggressività verso chi si avvicini all'oggetto, in questo caso è consigliato distogliere l'attenzione del cane dal cucciolo immaginario facendole fare attività fisica o facendola uscire spesso.

- Aumento del volume delle mammelle con possibile fuoriuscita di latte, in questo caso il veterinario saprà consigliare un farmaco antagonista della prolattina, altre volte si può far passare naturalmente aspettando qualche settimana. Il rischio può essere dato dalla continua stimolazione delle mammelle da parte del cane che può dar luogo a mastiti, anche in questo caso il veterinario saprà dare il consiglio giusto.

- Ingrossamento della pancia

- Inappetenza

- Vomito e diarrea

- Nervosismo (da qui il nome di gravidanza isterica)

 

 

La Gravidanza Isterica del Cane

 

 

Come si cura la Gravidanza Isterica?

 

La gravidanza isterica NON è una malattia quindi non ci sono cure, si può prevenire sottoponendo la cagnolina alla sterilizzazione (effettuata dopo il calore e dopo l'eventuale falsa gravidanza).

Le uniche medicine che possono essere somministrate sono quelle per far cessare la produzione del latte o qualche calmante se la cagna è particolarmente nervosa (il veterinario saprà indicare quali, se necessario).

 

Sfatiamo i miti sulla Gravidanza Isterica

 

- NON è vero che far fare una cucciolata alla cagnolina mette al riparo da future false gravidanze, se la cagna ne soffre ne soffrirà anche in futuro.

I cani NON hanno desiderio di maternità poichè per gli animali è solo un discorso ormonale, non sanno cosa sia la maternità neanche quando sono gravide, sanno che le sta succedendo qualcosa, ma non cosa sia. Molte cagne non capiscono cosa accade neanche mentre stanno partorendo i cuccioli, poi entrano in "funzione" gli ormoni e le cagnoline, chi meglio e chi peggio, capiscono che devono accudire quegli essere appena usciti dal loro corpo.

- Il moto fa bene sia alle cagne incinte (con dei limiti), sia a quelle che credono di esserlo.

 

NB Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.

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