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Il doga è una disciplina sportiva nata circa venti anni fa a Tokyo, in Giappone. I primi corsi di yoga per cani (doggy yoga poi diventato doga) furono lanciati dalla Nippon Ayurveda Shool. La disciplina non impiegò molto a superare i confini nazionali approdando a New York qualche anno dopo, dove l'insegnante di yoga, Suzi Teitelman, direttrice dello Yoga Crunch Fitness, inserì la pratica tra i suoi corsi. Suzi capì quanto questa pratica portasse giovamento non solo alle persone, ma anche a cani, gatti e altri animali domestici al punto da creare una sua scuola di formazione di insegnanti professionisti.
Il Doggy Yoga, poi diventato semplicemente Doga, negli anni si è fatto strada ed è arrivato anche in Europa.
Questa disciplina è adatta a tutti i tipi di cani, e di qualsiasi taglia, può essere praticato anche da quelli che praticano già uno sport cinofilo, molti preparatori pensano che le sessioni di doga tra un allenamento e l'altro o dopo una gara, siano utili per il rilassamento dei muscoli.
Praticare il doga vuol dire mettere in atto una sessione di yoga adatta anche all'animale che proverà ad imitare i nostri movimenti. E' ovvio che ogni cane, o gatto, raggiungerà dei risultati diversi, quindi ogni sessione sarà diversa da persona a persona.
DOGA: A CHI SERVE?
Questa attività porta numerosi benefici all'uomo e all'animale, è spesso utilizzato su cani che presentano problemi di iperattività, ansia, fobie o stress, oltre ad essere un ottima attività per fortificare la relazione tra uomo e cane.
Questa disciplina può essere praticata da chiunque, non presenta controindicazioni, ma gli esercizi devono prima essere insegnati da un istruttore esperto. Gli insegnanti di yoga sconsigliano l'attività svolta in autonomia se prima le posizioni non siano state spiegate bene da un esperto. Successivamente si potranno replicare anche a casa.
Alcuni studi hanno dimostrato che i livelli di ansia e stress nell'animale sono diminuiti praticando yoga, dal momento che favorisce la calma e la tranquillità.
Il doga presenta vantaggi anche dal punto di vista muscolare e di elasticità delle articolazioni diminuendo la comparsa di eventuali problemi articolari e muscolari, è per questo che risulta essere un'attività adatta anche ai cani più anziani.
Per praticare il doga non servono molti strumenti, basta un tappetino ed un luogo tranquillo, che si può rendere più rilassato con della musica soft.
Il consiglio è quello di iniziare con l'aiuto di un addestratore di doga, che insegni al cane come svolgere gli esercizi, più che altro per dare una prima impressione positiva al cane affinché voglia ripetere l'esperienza in seguito.
Il cane dovrà imparare a rilassarsi accanto al proprio umano, all'inizio di cerca di invogliarlo mettendosi in una posizione comoda per il cane ed accarezzandolo, cercando di creare un momento di tranquillità.
E' preferibile iniziare la sessione solamente quando si ha del tempo da dedicare alla pratica, poiché, soprattutto le prime volte, potrebbe volerci molto prima che il cane capisca cosa deve fare, quindi non si possono avere i minuti contati.Potrebbe accadere che le prime volte il cane non riesca a rilassarsi, ma non bisogna mai perdere la pazienze e cercare di avvicinarsi alla pratica con calma, diffondendo nell'ambiente un'energia positiva, altrimenti il nostro amico a quattro zampe non potrà rilassarsi se percepisce un'energia diversa da quella della calma.
Chi pratica yoga sa che alcune posizioni sono impossibili da replicare per il cane o il gatto, ma molte altre possono essere imitate senza problemi, la più semplice è la adho mukha svanasana (in foto), la posizione più conosciuta dello yoga, quella in cui la persona forma un triangolo con il corpo. Questa posizione aiuta a stendere i muscoli e per il cane è semplice da imitare poichè è una postura che il cane fa naturalmente quando ha bisogni di stirarsi.
Abbiamo poi la posizione del mantra yoga, o yoga del suono, durante la quale la persona ripete continuamente, a voce, delle melodie, capita spesso che gli animali seguano questo mantra yoga con abbai, ululati o gemiti.
Altre posizioni non possono essere replicate, ma l'animale può venire incluso nella pratica.
Suzi Teitelman nel video seguente, ci mostra alcuni esercizi da poter praticare con il proprio cane durante queste giornate di quarantena!
Il Coursing è uno sport cinofilo che possono praticare solamente i cani appartenenti al gruppo 10, i levrieri. Questo sport nasce per poter mantenere il patrimonio dell'istinto naturale all'inseguimento, proprio di ogni levriero.
Il coursing è una caccia simulata in cui il cane segue uno zimbello di lepre trainato da un'apposita macchina guidata da un operatore.
Il Coursing è stato codificato dall'ENCI nel 1957.
Lo scopo di questo sport è quello di poter valutare le qualità naturali, fisiche e caratteriali che distinguono il lavoro di un vero allevatore da chi non conosce questa razza.
Le gare si svolgono su un terreno privo di ostacoli che il cane non possa vedere ad almeno 30 metri di distanza. Il terreno non deve presentare buche o fossati non visibili al cane, che potrebbero portare l'animale ad andare incontro ad incidenti.
Sono ammessi saliscendi, siepi o balle di fieno, la grandezza del terreno varia dai 400 ai 1000 metri.
Per ricreare una situazione simile alla caccia vera e propria, il fantoccio viene legato ad un rocchetto di filo, lungo almeno quanto il percorso di gara, che viene avvolto rapidamente scorrendo attraverso alcune pulegge poste sul terreno che danno l'idea degli spostamenti della preda.
Le pulegge sono poste ad una distanza variabile tra loro che va dai 40 ai 90 metri, non possono essere meno di sette e più di dici su ogni campo di gara. Gli angoli di fuga non devono, salvo casi particolari, essere inferiori a 60°.
Durante la gara i cani della stessa razza correranno in coppia, al via i cani verranno lasciati liberi di correre dietro la preda.
Vince non il cane che arriva primo, ma quello che, secondo il giudice, ha cacciato meglio. Il giudice valuterà la caccia secondo cinque qualità, ognuna darà massimo 20 punti:
Velocità - Non assoluta, ma relativa al concorrente contro cui si gareggia
Ardore - Sguardo sulla preda, pressing durante il percorso e presa della finta lepre
Intelligenza - Valutata in base alla capacità di valutare le migliori traiettorie per la cattura della preda
Destrezza e agilità - Valutata in rapporto ai bruschi cambi di direzione e al superamento degli ostacoli
Resistenza - Valutata in base alle condizioni del cane all'arrivo.
I cani, tranne il Piccolo Levriero Italiano (PIL) l'Irish e il Deerhound, devono partecipare alle gare indossando la museruola, questa può essere in filo di acciaio oppure in plastica per le taglie piccole.
Dal 30 giugno 2017 si terranno le gare di Coursing organizzate dalla FCI e dal Greyhound club sportivo Berna WSVB, al seguente indirizzo potrete trovare informazioni riguardanti l'evento.
Alle gare di Coursing possono partecipare solamente i levrieri, di qualsiasi razza.
I requisiti per la partecipazione sono i seguenti:
1 - cane iscritto ad un Libro delle Origini riconosciuto dalla FCI
2 - cane in possesso della licenza valida (la licenza si ottiene partecipando ad un coursing ufficiale FCI, iscrivendo il soggetto alla classe di avviamento)
3 - età minima di 15 mesi per Whippets, Piccoli Levrieri Italiani e Cirneco dell’Etna; 18 mesi per le altre razze
4 - età massima 8 anni
5 - Proprietario iscritto ad un'Organizzazione Nazionale affiliata FCI e cane iscritto con il nome del proprietario indicato nella licenza
6 - il cane non deve avere l'estetica modificata artificialmente (cane tosato)
7 - Altezza massima al garrese di 51 cm per maschi e 48 cm per le femmine di Whippets;
8 - Altezza massima al garrese per Piccoli Levrieri Italiani 38 cm
Per i cani che eccedono di taglia deve essere organizzata una competizione amichevole
Chi desidera, può leggere il regolamento completo cliccando qui
Fonte: http://www.circolodelpiccololevrieroitaliano.it