Novembre 25, 2024
Eleonora Giorgi

Eleonora Giorgi

Addestratore Cinofilo Riconosciuto ENCI e FISC

Conduttrice IGP

Mi occupo nello specifico di Educazione Base, Guida alla scelta del Cucciolo, Maintrailing, Puppy Class e Preparazione per i Brevetti

Per tutte le info sul mio percorso e potermi contattare clicca sul link seguente

Cosa si rischia se il cane morde il ladro entrato nella nostra proprietà?

Proviamo a fare chiarezza interpretando la norma di diritto penale che regola la legittima difesa (art.52, codice penale modificato con la legge 13-02-2006, n.59), dal momento che non esiste una normativa chiara in materia.

Con l’articolo 52“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”, la legittima difesa doveva essere proporzionata all’offesa messa in atto dal ladro quindi, se ad essere in pericolo fossero stati solo i beni materiali, la difesa contro il ladro non doveva essere troppo offensiva poiché tra il valore dei beni e la vita del ladro, o la sua integrità fisica, sicuramente quest’ultima avrebbe avuto un maggior valore. Nel caso di morte del ladro o gravi lesioni la vittima (padrone di casa) sarebbe stata incriminata per eccesso di legittima difesa. Il problema nasceva dal momento che questa proporzione poteva essere fatta a freddo, durante un processo, il giudice avrebbe dovuto prendere delle decisioni tenendo conto dei fattori emotivi che avrebbero inciso sulla capacità valutativa della vittima. Insomma ogni caso sarebbe stato diverso ed ogni giudice avrebbe potuto applicare la norma secondo il proprio insindacabile giudizio, giudicando la proporzionalità tra offesa e difesa.

E’ anche per questo che la legge viene modificata nel 2006 (modifica all’art. 52 del codice penale in materia di diritto all’autotutela in un privato domicilio), aggiungendo un comma che recita: “Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
a) la propria o la altrui incolumità:
b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione.
La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale”.

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Con questa modifica possiamo capire che è proporzionata la reazione armata da parte della vittima, sia che si trovi nel proprio domicilio, sia sul luogo di lavoro per difendere i propri o altri beni, o la propria o altrui incolumità, quando non vi è desistenza ma esiste il pericolo di aggressione.

Anche in questo caso sarà sempre il giudice a dover determinare se sussisteva o meno il pericolo e quindi incriminare o meno la vittima per eventuali danni arrecati all’intruso (es. non si può sparare o aggredire il ladro di spalle).

Partendo dal presupposto che viene data una sorta di autorizzazione all’uso delle armi da fuoco per difendersi, potremmo pensare che anche l’uso di cani come difesa può essere ammesso nei limiti della legittima difesa.

Ricordo che non c’è materiale giuridico in merito, tutto sta nell’interpretazione delle leggi esistenti ma non riguardanti nello specifico i cani da guardia. Il magistrato Paolo Sceusa, sul sito canidaguardia.com spiega come, seconda la propria interpretazione, detenere un cane da guardia, e dispiegarlo nel caso di aggressione, dovrebbe essere giustificato e il proprietario dovrebbe essere esentato dalle eventuali responsabilità circa i danni che l’animale potrebbe infliggere al ladro.

Anche nel caso in cui in casa non ci fosse nessuno, l’uso del cane da guardia dovrebbe essere giustificato, poiché chi agisce dopo essersi accertato che in casa non ci sia nessuno, non può escludere che ci sia qualcuno o il rientro improvviso di un membro della famiglia durante l’intrusione.

Per quanto riguarda la desistenza e l’intenzione aggressiva, che legittimano l’uso dell’arma da fuoco, nel caso del cane, saranno gli avvisi e la chiarezza degli stessi esposti fuori dall’abitazione che, una volta ignorati, faranno presumere la determinazione offensiva.

Gli avvisi dovranno essere chiari anche per chi non sa leggere ed essere inequivocabili, in vendita ci sono cartelli con la scritta “attenti al cane” ed il disegno di un cane.

Esposti gli avvisi, chiunque deciderà di entrare in casa senza invito, lo farà a proprio rischio e pericolo.

     

Con questa interpretazione della legge il proprietario di cani da guardia non dovrebbe essere responsabile dei danni causati dall’animale all’interno del proprio territorio nei confronti di chi entri per recare danni fisici o materiali ai proprietari della proprietà privata.

Alla fine sarà sempre il giudice a decidere sull'eccesso di legittima difesa o meno, ma credo che con questa interpretazione della legge qualche via d'uscita potrebbe trovarsi.

Saremo pronti a modificare l’articolo nel momento in cui dovessero essere approvate leggi più chiare in materia.

 

Giochi per cani ce ne sono tantissimi, tra negozi specializzati e supermercati abbiamo l’imbarazzo della scelta, unico problema per molte persone: il prezzo.

Già, i giochi per cani hanno un costo abbastanza elevato, oltre al fatto che in mano, pardon, in bocca ai nostri fedeli amici durino poco più di poco!

Come porre una soluzione al problema? Con il fai-da-te!

Alcuni giochi, soprattutto quelli di attivazione mentale di difficoltà avanzata, non sono semplici da costruire in casa e ci vuole anche una buona dose di capacità manuale, ma palline con laccio, corde, e giochini di attivazione mentale “facili” possono essere costruiti in casa riciclando gli oggetti che non usiamo più.

Vediamo come e cosa possiamo fare:

CORDA CON CALZE

Se abbiamo delle vecchie calze che non usiamo più, possiamo farne una treccia, chiuderla con un nodo ben stretto ed utilizzarla nei giochi con il nostro cane. Se le calze sono colorate, o più di un paio, ancora meglio!

La stessa cosa si può creare utilizzando vecchie magliette: tagliando delle strisce di stoffa nel senso della lunghezza della maglia e poi legarle ad una estremità con un nodo (cucirlo se pensiamo che il nostro cane potrebbe scioglierlo), farne la treccia e chiudere con un nodo l'altra estremità.

PALLA CON I CALZINI

Prendere 4 o più calzini che non utilizziamo più, nel calzino più lungo inseriamo dentro gli altri calzini appallottolati, con il corpo del calzino principale chiudiamo il tutto dando la forma di una palla.

Varianti: inserire una palla da tennis all’interno, oppure lasciare il corpo del calzino lungo che funge da corda per poter giocare con il cane alla palla corda.

PALLA CORDA

Occorrono una corda, una pallina da tennis (o più di una secondo il gusto), un cacciavite ed un martello. Si devono creare due fori nella pallina da tennis, per questo possono essere utili il cacciavite ed il martello! Una volta forata la palla inserire la corda e posizionare la pallina a metà. Effettuare un nodo vicino ai buchi della palla ed uno alle estremità così da avere una maggiore presa.

Variante: si possono inserire due palline, oppure inserire la palla vino l’estremità della corda così da avere la corda libera per un lungo tratto e la palla da far addentare dal vostro cane (vedi foto).

PALLINA CON CROCCHETTA

La pallina da tennis torna utile anche se rotta, qui non si butta via nulla! Aprire la pallina da tennis ed inserire all’interno delle crocchette (o wurstel), il nostro cane dovrà capire come far uscire il cibo dalla pallina. Sarà un bel passatempo ed un gioco di attivazione mentale molto semplice.

IL GIOCO DEI BICCHIERI

Per attivare mentalmente il nostro amico a 4 zampe possiamo utilizzare tre bicchieri (o dei contenitori qualsiasi). Inseriamo sotto uno dei contenitori una crocchetta (o wurstel) e lasciamo vuoti gli altri due, il cane dovrà capire dove si trova il cibo (vi assicuro che ci metterà una frazione di secondo!), ma anche come poter prenderlo.

OSSO DI STOFFA

Questo giochino richiede un po’ di praticità con ago e filo. Occorrono: disegno di osso su carta (cartamodello), ago, filo, stoffa (anche magliette vecchie) e materiale per imbottitura, si possono usare anche quei cosini di plastica che “squittiscono”, magari presi da un gioco ormai rotto.

Ritagliare la maglietta seguendo la sagoma che avete scelto, dopo avere realizzato due pezzi identici iniziate a cucirli insieme con del filo, lasciando un lato aperto per poter inserire all’interno un’eventuale imbottitura o gli “squittii”. Una volta inserito qualcosa all'interno dell'osso si procede con la chiusura dell’ultimo lato con ago e filo. Il gioco è pronto.

 

Questi sono solo alcuni esempi di giochi per cani fai da te, dando spazio alla fantasia e alla manualità è possibile creare tantissimi altri giochi, tipo quelli nelle foto qui sotto.

 

 

Fonte foto: Google

Perchè i cani girano su se stessi più volte prima di accucciarsi per dormire?

Due sono le risposte che vengono date comunemente alla domanda:

1 - La prima risposta ci porta a pensare che il cane, così come il gatto, lo faccia per istinto di sopravvivenza. Un residuo istintivo proveniente dagli antenati che indica all'animale di controllare che tutto sia a posto, che non ci siano pericoli in giro. Girando su se stesso il cane, o il gatto, possono controllare tutto il territorio a loro disposizione. E' ovvio che noi non riusciamo a comprendere questo comportamento da parte di animali che vivono in casa, magari in centro città, ma è un comportamento istintivo ancora molto presente.

2 - La seconda risposta è incentrata sulla comodità. Che vuol dire? Significa che il cane si gira più volte su se stesso per rendere più comodo il giaciglio e per cercare di disporre la propria colonna vertebrale in modo da rilassarla al massimo, per poter riposare più comodamente possibile, anche se alla fine assumono posizioni abbastanza particolari, come la mia cucciola di Dobermann in foto.

Dal 18 giugno 2013  è entrata definitivamente in vigore la legge 220/2012 che integra l'articolo 1138 del codice civile stabilendo che «le norme del regolamento condominiale non possono vietare di possedere o detenere animali da compagnia».

Quindi, nessun regolamento condominiale potrà più vietare la detenzione di animali domestici, solo gli affittuari non potranno opporsi ad un eventuale diniego opposto dal proprietario, poiché il contratto di affitto è di natura privata, se nello stesso è inserita una specifica clausola di divieto che diverrà vincolante una volta firmato il contratto.

La legge non chiarisce però, la situazione dei regolamenti che vietano la presenza di animali domestici, redatti prima dell'entrata in vigore della legge. Come afferma l’avvocato Marianna Sala in un'intervista al sito Leggioggi.it"Sul punto, che rappresenta uno degli aspetti più problematici della riforma, si registrano opinioni discordanti. Alcuni ritengono che il nuovo art. 1138 ult.co. possa valere solo per i regolamenti futuri, e quindi un divieto di detenere animali contenuto in un regolamento precedente alla riforma rimanga valido. Nel libro (“Gli animali domestici nel condominio dopo la riforma” per Maggioli Editore ndr) si argomenta la tesi opposta, secondo cui qualunque divieto alla detenzione di animali deve intendersi caducato con l’entrata in vigore della riforma, configurandosi una forma di nullità sopravvenuta delle clausole contrarie al nuovo disposto normativo".

Ma questa non è l'unica domanda a cui la legge non dà risposta, resta la lacuna sulla corretta definizione della categoria: dal momento che il Codice parla di “animali domestici” e non più di "animali di compagnia", non specificando quali animali vi rientrino e quali no. In mancanza di una definizione normativa, si dovrebbe far riferimento alla definizione data della scienza veterinaria, che include tra gli animali domestici anche quelli da fattoria (mentre esclude gli animali esotici come conigli nani o tartarughe da acqua e rettili). Potrebbe sorgere, così, il problema del condominio-fattoria.

E' nostro diritto presentare ricorso al Giudice di Pace nel caso in cui durante una riunione condominiale venga deliberata una norma che contenga disposizioni a discapito dell’animale (es.: vietare l’uso dell’ascensore, delle scale o di altre parti comuni). Il Giudice di Pace annullerà la delibera.

 

RICORSO

Per il ricorso  occorrerà fare richiesta su carta bianca, entro 30 gg. dalla data della deliberazione o dalla data di ricevimento del Verbale per gli assenti all’ assemblea condominiale. Si dovrà descrivere il problema, allegando una copia della delibera.

Nel caso nel corso dell’assemblea condominiale il divieto contro l’animale non fosse stato discusso come argomento all’ordine del giorno, ma nelle “varie ed eventuali”, la delibera è già considerata nulla ed è sufficiente inviare una raccomandata A/R all’amministratore. 

 

REGOLAMENTO DELLE PARTI COMUNI DEL CONDOMINIO

L'accesso alle parti comuni del condominio può, però, essere regolamentato: il cane dovrà essere mantenuto sempre al guinzaglio e, nel caso di un cane aggressivo, con museruola.

 

OBBLIGHI DEL PROPRIETARIO

La normativa non subisce cambiamenti per quanto riguarda gli obblighi, che restano gli stessi di sempre: rumori molesti, danneggiamenti, condotte che deturpano o imbrattano, sanzionabili ai sensi degli articoli 635 e 639 del codice penale.

Resta l'obbligo di ripulire laddove l'aimale dovesse eventualmente sporcare o di risarcire eventuali danni provocati, dall'animale, a terzi o a cose di terzi.

Precisamente, per quanto riguarda i rumori molesti  o gli odori sgradevoli, provenienti dall'abitazione del proprietario dell'animale, che provocano insofferenze o generino un malessere a terzi, devono essere provati e certificati da un medico o da un ente tecnico apposito. In tal caso il condominio potrà chiedere la cessazione della turbativa approvando una specifica deliberazione in assemblea condominiale oppure rivolgendosi al Giudice di Pace di competenza. L'abbaiare del cane configura molestia solo se anomalo (incessante o tale da disturbare il riposo notturno)

 

COLONIE FELINE E CONDOMINIO

Infine, una novità che riguarda le colonie feline: ossia quegli insediamenti spontanei di gatti nei cortili che non potranno essere allontanati forzatamente a meno che non ci siano problemi di carattere sanitario motivato.

Quale antiparassitario scegliere per il nostro cane? In vista dell'estate tutti ci preoccupiamo di pulcizecche e flebotomi, ma tra i tanti antiparassitari presenti nei negozi, quale scegliere?

In questo articolo metteremo a confronto i tre antiparassitari più utilizzati spiegando la loro funzione e cercando di chiarire le idee a chiunque debba scegliere quello più indicato per il proprio cane

Prenderemo ad esempio AdvantixExspot e Frontline Combo poichè sono le marche più conosciute, premettiamo che non è un articolo per individuare il migliore antiparassitario, ma per chiarire la funzione di ognuno così che si possa scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Alle pipette si aggiungono collari e spray antiparassitari che in questo articolo non prenderemo in considerazione.

Iniziamo con il dire che gli antiparassitari dovrebbero essere utilizzati durante tutto l'anno, diminuendo il tempo tra una pipetta e l'altra durante i mesi estivi. 

Vediamo nello specifico i tre prodotti sopra citati:

Advantix (Bayer) - Questo antiparassitario è ad uso esclusivo per cani, non deve essere applicato sui gatti, nel caso fossero presenti gatti insieme al cane, occorrerà far asciugare bene il medicinale prima di far entrare in contatto i due animali. L'Advantix non deve essere utilizzato neanche sui cuccioli di età inferiore alle 7 settimane o di peso inferiore al chilo e mezzo.

L'Advantix si presenta sotto forma di fiala, il dosaggio è diviso a seconda del peso: per cani fino a 4Kg, dai 4Kg ai 10Kg, dai 10Kg ai 25Kg e per cani oltre i 25Kg ma inferiori ai 40Kg.

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I principi attivi dell'Advantix sono l'Imidacloprid e la Permetrina, la prima è utilizzata per il trattamento di pulcilarve di pulci e zecche, la seconda di mosche e flebotomi, responsabili della Leishmaniosi. Con questo prodotto il cane sarà protetto anche dai pidocchi.

L'Advantix è attivo per circa 4 settimane contro pulci, zecche e mosche, dalle 2 alle 3 settimane per i flebotomi.

La pipetta dell'Advantix sui cani di peso inferiore ai 10Kg può essere applicata in un unico punto sulla cute, di solito tra le scapole, per gli atri la pipetta deve essere suddivisa in quattro punti sulla sommità del dorso a partire dalle spalle fino ad arrivare alla base della coda.

Nel caso di infestazione da pulci, queste saranno uccise entro un giorno dal trattamento, mentre le zecche potrebbero non morire e restare attaccate al cane, si raccomanda di togliere eventuali zecche prima del trattamento. L'Imidaclorid ha un'azione larvicida anche nell'ambiente circostante, si raccomanda l'applicazione su tutti i cani presenti in casa.

L'utilizzo dell'Advantix è preferito durante i mesi estivi poichè protegge dagli insetti volanti, il prodotto rimane efficace se l'animale si bagna, si deve, tuttavia, evitare l'esposizione prolungata all'acqua, in questo caso l'efficacia potrebbe essere ridotta.

Il costo è leggermente sopra la media, se messo a confronto con gli altri due antiparassitari.

 

 

Frontline Combo - Questo antiparassitario è applicabile sia ai cani che ai gatti, può essere utilizzato anche sulle femmine in gravidanza o allattamento e su cuccioli di 8 settimane, o peso superiore ai 2Kg.

Il Frontline Combo si presenta sotto forma di pipette, il dosaggio è differente a seconda del peso di cani e gatti, ci sono specifiche pipette anche per il cuccioli. Esistono pipette per cani dai 2 ai 10 Kg, dai 10 ai 20 Kg, dai 20 ai 30 Kg e per cani di peso superiore ai 40 Kg.

principi attivi del Frontline Combo sono il Fipronil ed il Metoprene, il primo è un insetticida capace di eliminare e prevenire le infestazioni di Pulci (morte entro 24 ore dall'applicazione), Pidocchi e Zecche (morte entro 48 ore), il secondo ha un'azione ovicida e larvicida sulle pulci.

Il Frontline Combo è attivo per 8 settimane per le pulci e le larve4 settimane per le zecche.

La pipetta deve essere applicata in un unico punto, preferibilmente tra le scapole del cane, l'animale non dovrà leccare il medicinale nè entrare a contatto con l'acqua nei due giorni successivi l'applicazione.

Non proteggendo da flebotomi e mosche, il Frontline Combo è consigliato insieme ad altri antiparassitari se utilizzato nei mesi più caldi ed in posti in cui possono trovarsi zanzare e altri insetti volanti.

L'azione ovicida e larvicida di questo prodotto non permette la maturazione di uova e larve di pulce.

 

Frontline Tri-Act - Il Frontline Tri-act è specifico per cani e, a differenza del Combo, protegge l'animale anche dai flebotomi, dalle zanzare e dalle mosche cavalline. I principi attivi sono il Fipronil e la Permetrina, il primo è un insetticida e acaricida che agisce sui canali del cloro determinando un'attività incontrollata del sistema nervoso centrale che porta alla morte degli artopodi. La Permetrina è un principio attivo insetticida ed acaricida che agisce da repellente, anche questo principio attivo causa la morte del parassita. E' proprio a causa della presenza della Permetrina che il Frontline Tri-Act NON deve essere utilizzato sui gatti. 

Il Frontline Tri-Act non è stato testato su cagne in gravidanza o allattamento, mentre può essere utilizzato sui cuccioli a partire dalle 8 settimane di età, o superiori ai 2kg di peso.

Il prodotto va utilizzato ogni 4 settimane, si consiglia di non fare il bagno al cane nelle successive 48 ore dall'applicazione dell'antiparassitario

    

Exspot - L'ultimo antiparassitario preso in esame è molto simile all'Advantix, il suo costo è leggermente inferiore, ma la sua applicazione è meno semplice poichè a seconda del peso del cane dovranno essere utilizzate più pipette. Non deve essere utilizzato nel gatto, valgono le stesse regole già scritte per Advantix poichè anche questo prodotto contiene Permetrina, letale per i gatti.

Il prodotto non può essere utilizzato nelle femmine in gravidanza o allattamento e nei cuccioli al di sotto delle due settimane di età.

La confezione comprende 6 pipette (da 1ml o 2ml) che possono servire per 4-5 mesi o meno, a seconda della quantità necessaria per proteggere il proprio cane.

Exspot è indicato per il trattamento di zeccheflebotomimoschepulci e pidocchi nel cane.

Il principio attivo del Exspot è la permetrina (40:60 cis:trans).

Il dosaggio di questo prodotto è descritto sul retro della confezione: una pipetta da 1ml per cani di peso compreso tra i 2.5 Kg ed i 14 Kg; due pipette da 1ml, oppure una da 2ml, per cani di peso compreso tre i 15 ed i 29 kg; tre pipette da 1ml per cani di peso compreso tra 30e 40Kg; due pipette da 2ml per cani di peso compreso tra i 41 ed i 55Kg.

Le pipette dovranno essere svuotate sul dorso dell'animale in un punto (scapole) per i cani di peso compreso tra 2.5 e 14Kg; tra le scapole e sulla base della coda per i cani di peso compreso tra 15 e 29Kg; in tre punti differenti della linea dorsale per i cani di peso compreso tra 30 e 40Kg; svuotata in quattro punti differenti per i cani di peso compreso tra i 41 ad i 55Kg.

L'uso regolare di Exspot, ad intervalli mensili, elimina zecche, flebotomi, zanzare, mosche, pulci e pidocchi e fornisce protezione fino a 4 settimane nei confronti di una reinfestazione. Si consiglia di effettuare il trattamento quattro volte in tre mesi.

Questo prodotto è indicato nei mesi estivi poichè protegge il cane anche da insetti volanti.

L'animale non deve entrare in acqua nelle 12 ore successive all'applicazione, nel caso in cui il cane fosse sottoposto a bagni e spugnature, il periodo di protezione risulta ridotto, in funzione della quantità di acqua venuta a contatto con la cute. 

      

I tre prodotti sopra descritti sono tutti ottimi, ognuno potrà scegliere quello più adatto alle proprie esigenze e a quelle del proprio cane, o gatto.

 

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Se acquisti qualcosa da questo link aiuterai concretamente il sito a costo zero, grazie mille! 

 

   

Esiste il passaporto per cani? Certo, come quello per gatti e furetti, infatti per poter viaggiare all'estero,gli animali da compagnia hanno bisogno del passaporto europeo (pet passaport), oltre ad essere provvisti di vaccinazione antirabbica e microchip.

A stabilirlo è il Regolamento CE 998/2003, il documento, rilasciato dalle ASL è obbligatorio dal 1 ottobre del 2004.

Il passaporto è necessario per tutelarsi dai rischi sanitari e deve contenere i dati anagrafici del proprietario dell'animale, deve certificare le eventuali vaccinazioni effettuate all'animale e obbligatoriamente la vaccinazione antirabbica effettuata almeno ventuno giorni prima della partenza.

 

COSTI

I costi per il rilascio del passaporto: 19.00€ (34.00€ nel caso in cui la ASL debba rilasciare anche il certificato di buona salute)

Nei casi in cui sia necessaria la visita clinica (ad esempio se richiesta obbligatoriamente dalle compagnie di trasporti) il costo aggiuntivo, se la visita è effettuata dalla ASL, è di € 15,00. Le tariffe sono suscettibili di aggiornamento, secondo il tariffario approvato a livello regionale.

Il passaporto è gratuito per gli animali dati in adozione dai canili/gattili sanitari e canili rifugio.

Iscrizione all'anagrafe canina: bollettino di conto corrente postale da intestare alla ASL regionale di 28€

Vaccino contro la rabbia: a discrezione del medico veterinario

 

COME OTTENERE IL PASSAPORTO:

Al momento della richiesta, l'animale deve avere un'età superiore a tre mesi.

Il passaporto viene rilasciato al proprietario dell'animale, dai servizi veterinari delle ASL di competenza. Per poter ottenere il passaporto, l'animale deve essere provvisto di microchip o tatuaggio (se applicato prima del 3 luglio 2012) e registrati all'anagrafe canina.

E' obbligatorio, ai fini dell'ottenimento del passaporto, il libretto sanitario che attesti l'avvenuta vaccinazione antirabbica (effettuata almeno 21 giorni prima della partenza).

Non è necessario che il proprietario si presenti personalmente, la richiesta del passaporto può essere effettuata da terzi necessariamente provvisti di:

- delega

- documento d'indentità della persona delegata

- documento d'identità (o copia) del proprietario dell'animale

- certificato d'iscrizione all'anagrafe canina

Ventiquattro ore prima della partenza il veterinario certificherà, apponendo un timbro sul passaporto, che l'animale è in condizioni di salute idonee per il viaggio.

 

E' possibile fare la richiesta on line inviando i documenti ed il pagamento all'indirizzo e mail della propria asl di competenza, per esempio chi vive nella asl di Roma 1 può inviare il tutto a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

ALTRI PAESI

Norme equivalenti vengono applicate anche da altri Paesi non facenti parte della Comunità Europea, vediamo nel dettaglio:

GRAN BRETAGNA, IRLANDA, MALTA, SVEZIA


Dal 1 gennaio 2012
 non è più obbligatoria la quarantena per cani, gatti e furetti provenienti da qualsiasi paese del mondo, occorrerà seguire, comunque, specifiche regole che dipendono dai paesi o territori da cui gli animali provengono.

Introduzione da Paesi UE

- Identificazione mediante microchip da effettuarsi prima di ogni altra procedura

- Vaccinazione antirabbica almeno 21 giorni prima dell’introduzione in Gran Bretagna

- Passaporto Europeo

- Trattamento, solo per i cani, contro la tenia da effettuarsi non meno di 24 ore e non più di 120 ore prima dell’arrivo in Gran Bretagna. Non è più necessario il trattamento contro le zecche

NORVEGIA

La Norvegia ha recentemente modificato (1 maggio 2013) le regole da rispettare per permettere l'introduzione di cani gatti e furetti. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell'Ambasciata di Norvegia di Roma.

FINLANDIA

Per la movimentazione dei cani verso la Finlandia è necessario il trattamento preventivo, con un medicinale autorizzato contenente praziquantel, contro la tenia (Echinococcus), che deve essere effettuato nei 30 giorni antecedenti al suo arrivo.

 

PER IL RIENTRO IN ITALIA O IN ALTRI PAESI DELL'UNIONE EUROPEA DA PAESI TERZI

Si distingue tra paesi terzi, ma di ambito europeo e altri paesi terzi .

Paesi terzi di ambito europeo:

Andorra, Islanda, Liechteinstein, Monaco, Norvegia, San Marino, Stato di Città del Vaticano,Svizzera.

Isola del'Ascensione, Emirati Arabi Uniti, Antigua e Barbuda, Antille Olandesi, Argentina, Australia, Aruba, Bosnia-Erzegovina, Barbados, Bahrein, Bielorussia, Bermuda, Canada, Cile, Figi, Isole Falkland, Hong kong, Giamaica, Giappone, Saint Kitts e Nevis, Isole Cayman, Santa Lucia, Montserrat, Malaysia Mauritius, Messico, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Polinesia Francese, Saint-Pierre e Miquelon, Federazione Russa, Singapore, Sant'Elena, Trinidad e Tobago, Taiwan, Stati Uniti d'America, Saint Vincent e Grenadine, Isole Vergini britanniche, Vanuatu, Wallis e Futuna, Mayotte (Paesi terzi di “ambito europeo”, dove è applicata una normativa inerente la rabbia simile a quella dell’Unione Europea).

Per il rientro degli animali da uno di questi paesi è necessario avere:

- il passaporto europeo attestante l'esecuzione della vaccinazione antirabbica in corso di validità.

Paesi terzi (tutti gli altri)

Per il rientro in Italia o in altri paesi dell'Unione Europea dai restanti paesi terzi, sono necessari:

- Passaporto europeo in corso di validità;

- Vaccinazione antirabbica;

- Esame clinico ed eventuali altre indagini diagnostiche solo se richiesti dallo Stato di destinazione che saranno annotate sul passaporto.

 

 

Ecco un elenco dei canili e gattili di Napoli e dintorni. Se avete altre strutture da segnalare potete inviarci una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., saremo felici di colmare eventuali lacune.

 

A.R.P.A.D. (ASSOCIAZIONE REGIONALE PROTEZIONE ANIMALI)

Indirizzo: Via Licola mare, traversa Primavera, Licola (Pozzuoli) (NA)

Telefono : Tel: 081/8665823, Cell.3287078

AIUTIAMO FIDO

Napoli (NA)

Recapito:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Riferimento: Anna Diletto 3355670234

Sito Web: www.aiutiamofido.org

- ASSOCIAZIONE A.L.B.A.

 Città: Napoli (NA)

Telefono : 3341753230/3802697122

Riferimento: Laura e Sonia

Sito Web: www.associazionealba.org/

I FAVOLOSI CANI 80

Indirizzo: Corso Umberto 1°, Marigliano (NA)

Telefono : oredana 3396326293 \ Dalila 33

Riferimento:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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CANILE LA CAPANNINA 

Indirizzo: Via Raffaele Marfella, 12, Napoli (NA)

Telefono : 339/2976478

Riferimento: Michele Di Meo

LEGA ANIMALISTA

Indirizzo: Via Comunale Margherita, 198, Napoli (NA)

Telefono : 338/8264544

Riferimento: Luigi Carrozzo

LEGA NAZIONALE DIFESA DEL CANE

Indirizzo: Via Roma, 329, Napoli (NA)

Telefono : 081 5099544

Riferimento: Conte Cappa

LEGA NAZIONALE DIFESA DEL CANE

Indirizzo: Via Santa Lucia, 12, Sorrento (NA)

Telefono: 081 8782159

Recapito: gloriazinzaro1938

Riferimento: Campese

RIFUGIO LA FENICE

Indirizzo: Via Virginia Woolf, Napoli (NA)

Telefono : 349/5850214

Riferimento: Carmela Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Quanti denti ha un cane?

Il cane, come l'uomo, ha due tipi di denti, quelli decidui (da latte) chiamati così perchè cadranno, e quelli permanenti.

DENTI DECIDUI

Alla nascita i cuccioli sono senza denti, l'eruzione dei primi denti inizia tre il 12 esimo ed il 25esimo giorno di vita e si completerà verso il 35esimo giorno.

I denti da latte sono in tutto 28 così suddivisi: 6 incisivi (4/6 settimane), 2 canini (3/5 settimane) e 6 premolari (5/6 settimane), sia nella mascella (la parte sopra della bocca), che nella mandibola (la parte sotto della bocca). I cuccioli NON hanno i molari che nasceranno con la dentatura definitiva.

In ordine cronologico nasceranno:

incisivi centrali

incisivi intermedi

canini

incisivi laterali

premolari

 

DENTI PERMANENTI

Tra i quattro ed i sei mesi inizieranno a nascere i denti permanenti, che sono in tutto 42, e cadranno quelli decidui. La dentatura si completa in 10-12 mesi, tutto dipende dalla razza e dalla taglia del cane; le razze di taglia grande sono più precoci, così come le femmine.

Nelle razze di taglia piccola spesso i canini da latte non cadono, in questo caso è consigliabile l'estrazione altrimenti il cane avrà problemi di masticazione ed il cibo tenderà ad incastrasi creando infezioni e problemi dentali.

La mancata caduta dei denti da latte può causare lo spostamento permanente del dente definitivo, creando problemi di chiusura.

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I denti permanenti sono 42 così suddivisi: 6 incisivi, 2 canini, 8 premolari e 6 molari nella mandibola6 incisivi, 2 canini, 8 premolari e 4 molari nella mascella.

Tra i 2 ed i 5 mesi nasceranno gli incisivi, tra i 4-6 mesi i premolari, tra i 5 ed i 7 mesi nasceranno i canini ed i molari.

 

IGIENE DENTALE

Le infezioni create da una cattiva o scorretta igiene dentale possono creare problemi anche cardiaci.

E' necessario occuparsi della pulizia dei denti del proprio cane per evitare problemi futuri.

Come pulire i denti al proprio cane?

Per effettuare il lavaggio dei denti può bastare della garza o lo spazzolino da bambini. Si possono usare tanti prodotti in commercio per la pulizia, oppure del semplice bicarbonato. Occorre spazzolare i denti dal basso verso l'altro e viceversa, MAI spazzolare in orizzontale poichè si possono creare infiammazioni alle gengive.

La pulizia andrebbe effettuata una volta a settimana se il cane si alimenta con le crocchette, più spesso se mangia anche dell'umido.

Nel caso in cui si presenti del tartaro occorre andare dal veterinario che procederà detartrasi, si effettua con un macchinario ad ultrasuoni che sgretola il tartaro, il cane sarà sottoposto ad anestesia totale. La procedura dura pochi minuti. Il costo della pulizia dei denti varia da veterinario a veterinario, normalmente si aggira intorno ai 100-130 euro compresa anestesia.

         

MALATTIE GENETICHE

Ci sono alcune malattie genetiche che riguardano l'apparato orale e nasale del cane, i cani che ne sono affetti non devono essere riprodotti. Per questi tipi di malattia è necessaria l'operazione chirurgica, va effettuata non prima dei due mesi e mezzo. Sarà il veterinario a consigliare il tipo di operazione da effettuare.

Palatoschisi: si presenta un taglio nel palato lungo lal linea mediana dello stesso. L'apertura può essere più o meno marcata fino a vedere la cavità nasale. Il cucciolo avrà difficoltà di suzione e, se l'allevatore non se ne accorge, potrebbe morire.

 

 

Labiopalatoschisi: il difetto della palatoschisi si estende fino alla commessura labiale. Il cane presenta il labbro superiore aperto (spesso fino alle narici).

Labioschisi: il difetto colpisce solo il labbro superiore e la spaccatura si può estendere fino al naso (il cosiddetto labbro leporino).

 

Perché i cani mangiano l’erba?

E’ credenza comune che lo facciano quando non stanno bene con lo stomaco e vogliono cercare di “svuotarsi” rigurgitando. Ecco, è una credenza e basta, non è vero che i cani mangiano l’erba per questo motivo, anche perché è proprio l’erba, se mangiata in grandi quantità, a provocare irritazione allo stomaco causando il vomito.

Il problema di fondo è che mangiare l’erba non fa bene al cane, può provocare anche la torsione gastrica e sono cavoli amari.

Non si è ancora capito il motivo vero e proprio per cui ai cani piaccia mangiare l’erba, c’è chi dice che lo facciano in assenza di acqua, chi perché ha un buon sapore, chi afferma che sia un comportamento dovuto allo stress/noia, altri, che lo facciano per gioco, infine c’è chi avrebbe ipotizzato che il cane mangi l’erba per una carenza nutrizionale, ma quest’ultima ipotesi, oggi come oggi, è la meno vera tra tutte dal momento che anche i cani che hanno una dieta equilibrata tendono a mangiare l’erba e che questa non viene digerita dal momento che spesso provoca vomito, quindi non può essere assorbita dall’organismo ed andare a colmare le carenze nutrizionali.

Qualsiasi sia il motivo, a parte un comportamento dettato dallo stress, sul quale occorre intervenire, mangiare qualche filo d’erba non causa nulla, il problema si crea se la quantità diventa eccessiva, è lì che dovremo intervenire.

Dobbiamo stare molto attenti anche a quale tipo di erba mangi, ci sono alcune erbe molto velenose per il cane, mentre altre potrebbero essere state trattate con pesticidi ed avvelenare il cane

 

Foto: Google

Iniziamo oggi a vedere nello specifico le razze dei cani più o meno note.

Partiamo dal Cane da Pastore Tedesco (Deutscher Schäferhund o German Shepherd Dogappartiene al 1º gruppo di razze canine (Cani da pastore e bovari) con riferimento alla sezione 1 cani da pastore con brevetto da lavoro ed impiego come cane da utilità, da difesa e per usi molteplici.

Per alcuni è IL CANE per eccellenza, per altri lo è il Dobermann.

Il pastore tedesco spesso chiamato cane lupo, cane poliziotto o ricordato come Rin Tin Tin ha una storia molto interessante. I nomi che lo etichettano non sono messi lì a caso, ora vedremo perchè.

 

VERSO LO STANDARD - Lo standard del cane da Pastore Tedesco viene stabilito ufficialmente dall'Associazione per il cane da Pastore Tedesco (Deutsche Schaferhunde Verein SV, Augsburg 23-24 aprile 1899) nel 1899 secondo l'ideale canino Hektor Linksrhein proposto dal capitano di cavalleria Max Von Stephanitz, fondatore e primo presidente dell'associazione cinofila.

Lo standard verrà completato e ristudiato per ottenere un cane sempre più adatto al tipo di lavoro a cui era, ed è, destinato (cane da guardia, protezione, accompagnamento, servizio e da pastore secondo quanto riportato nella classificazione ENCI).

Il primo esemplare di PT (pastore tedesco) riconosciuto fu, appunto, Hektor Linksrhein (S.Z. 001 Schäferhund Zuctbuch), esemplare di quattro anni che possedeva tutte le doti caratteriali ed i pregi morfologici idealizzati dai pionieri della SV, tali doti erano state ricercate all'interno tra i vari esemplari facenti parte della zona all'interno del territorio germanico.

La necessità di redigere uno standard della razza nacque perchè molti commercianti iniziarono a vendere esemplari senza tener conto dell'aspetto qualitiativo suggerito da Von Stephanitz, questi mercanti acquistavano per pochi marchi esemplari canini in Svezia ed in Turingia per rivenderli a costi anche venti volte superiori a quello d'acquisto. Per fermare questa tendenza con scopo di lucro si rese ecessaria la costruzione di un modello di cane da pastore che rappresentasse la nazione.

La scoperta del "tipo morfologico e caratteriale" trovato in Hektor fu la soluzione.

Con Hektor Linksrhein, rinominato Horand von Grafrath, rifacendosi all'affisso cinofilo del suo proprietario, il Cap. Von Stephanitz trovò il tipo perfetto, l'esemplare con eccezionalli doti di utilità ed una struttura morfologica idonea.

Dopo le prime indicazioni di Von Stephanitz e del segretario A. Mayer, il 28 luglio 1901 fu completato lo standard del Pastore Tedesco a cui seguirono, come precedentemente accennato, rielaborazioni, dettate dalle esigenze cinotecniche che si riscontravano ogni anno durante il Campionato tedesco per l'allevamento del Cane da Pastore Tedesco (BSZS).

LA SELEZIONE – Nel periodo che va dal 1891 al 1895 la società Philax (fondata nel 1891 in Wildungen presso Kasse da facoltosi personaggi e studiosi delle origini del cane da pastore) effettuò molti tipi di selezione canina utilizzando vari ceppi tipologici di cane da pastore. Le varietà più utilizzate furono: l'Alsaziano, i cani da pastore provenienti dalla Turingia, dalla Svezia e dal Württemberg (nelle varie tipologie di manto e taglia).

Lo stesso von Stephanitz affermò che le origini di Hektor potessero derivare dagli esperimenti della società Philax definita, dal Capitano, la premessa per la nascita del Cane da Pastore Tedesco.

CURIOSITA' – I cani da pastore possono avere il manto di vari colori, dal bianco al nero, passando per il grigio, il motivo della varietà del manto risiede nella diversa utilizzazione del cane. La gamma cromatica ammessa può essere anche nero monocolore, grigio uniforme con focature più o meno più scure.

Di norma i cani dal manto bianco venivano utilizzati come cani da pastore (soprattutto nei territori del Nord) per la caccia al lupo. Il colore del suo manto era necessario per distinguere il cane dal lupo mentre, per i cani utilizzati per la sorveglianza o la guardia, il colore richiesto era scuro o nero, necessario al cane per mimetizzarsi meglio nella notte o per fungere da deterrente alla sola vista da parte del ladro.

Con la minor presenza del lupo nei territori tedeschi, il manto bianco non fu ritenuto più un'esigenza al punto che oggi, secondo lo standard del pastore tedesco dell'ENCI "Il colore bianco non è ammesso".

Il colore del pastore tedesco riconosciuto nello standard è "nero con focature rosso-brune, brune, gialle fino al grigio chiaro. Nero e grigio unito, con sfumature grigie più scure".

 

CANE POLIZIOTTO, CANE LUPO – Il Cane da Pastore Tedesco viene normalmente riconosciuto come "cane poliziotto" o "cane lupo" non a torto.

Venne utilizzata la descrizione di cane poliziotto quando, sin dal 1906 il pastore tedesco venne impiegato come unità cinofila nella polizia tedesca.

Per quanto riguarda la dicitura di "cane lupo", essa è la più utilizzata quando si pensa e parla del PT prorpio per la sua somiglianza estetica con il progenitore lupo. Secondo le ricerche svolte negli anni da Von Stephanitz, la testa cuneiforme, le orecchie a punta portate erette sopra la testa, gli occhi leggermente obliqui e la coda discesa, non lasciano dubbi sull'uso dei geni del lupo nel corso dell'evoluzione del cane da pastore.

Molte furono nel tempo le discussioni riguardo l'utilizzo del lupo negli accoppiamenti con il cane da pastore, una delle fonti più attendibili del tempo, lo scrittore Herr Erich Strebek ("Die Deuteschen Hunde", 1905), dichiara che il famoso cane da pastore, Philax von Eulau (di colore bianco), preso come modello dagli studenti della società Philax, non era altro che un incrocio di lupo con un cane da pastore.

Lo stesso Von Stephanitz dovette intervenire circa alcune affermazioni rilasciate Herr Otto Rahm di Wohlen (fondatore della SV Svizzera) circa le presunte commistioni genotipiche del cane da pastore tedesco ed il lupo di media taglia, in riferimento alla madre di Hektor Schaben (generata in seconda generazione da un lupo ed un cane da pastore). Von Stephanitz rispose alle accuse dichiarando che l'accoppiamento a cui si riferiva Otto Rahm riguardava il bisnonno di Mores (madre di Hektor), un incrocio effettuato "ufficialmente per fini scientifici" nel 1881 presso il giardino zoologico di Stoccarda.

 

SALUTE - Razza molto robusta ma predisposta, come altre razze, allo sviluppo di patologie ortopediche quali la displasia dell'anca o del gomito, come anche la mielopatia degenerativa, una malattia del midollo spinale che compromette la funzionalità degli arti posteriori.

Fortunatamente queste malattie possono essere diagnosticate preventivamente, per la mielopatia degenerativa basta il test del DNA con il quale si può individuare il gene responsabile della malattia aiutando gli allevatori ad evitare la nascita di esemplari che potranno manifestare tale patologia.

Per quanto riguarda la displasia è possibile effettuare dei controlli preventivi che stabiliscono l'esito e l'eventuale grado di displasia.

L'esame radiografico può essere effettuato in modo preventivo a sei mesi, in modo ufficiale ad un anno di vita del cane (un anno e mezzo per le razze di taglia gigante) quando vi è completamento della sviluppo scheletrico. Non si possono effettuare analisi ad occhio nudo solamente guardando l'adatura del cane.

In cosa consiste la displasia dell'anca? E' una patologia che interessa la parte posteriore delle ossa e si sviluppa durante la crescita del cane, nello specific: la testa del femore non è inserita nel modo corretto all'interno dell'acetabolo. Nel cucciolo la mancata congruenza tra la testa del femore (che sembra una sfera) e l'acetabolo provoca instabilità negli arti e, con il tempo, l'usura dei margini articolari con conseguente degenerazione della cartilagine. Nei casi gravi, con il passare del tempo, si sviluppa l'artrosi cronica, a volte invalidante.

L'esito della radiografia indicherà il grado di displasia entro il quale il cane viene considerato idoneo all'esame: normale (grado A), quasi-normale (grado B), ancora ammesso (grado C).

CAUSE - La causa non è solamente una, la componente genetica, gli esperti indicano anche due concause, quella alimentare e quella ambientale altrimenti, con tutti gli esami preventivi che da oltre cinquant'ani sono obbligatori per l'allevatore di Pastore Tedesco la componente genetica sarebbe stata eliminata con gli accoppiamenti di soli esemplari esenti da dispalsia.

Nessuno può essere certo che da due soggetti esenti da tale patologia non nasca un cucciolo con displasia. Per questo motivo il fattore genetico non è il solo a causare tale malattia.

Vediamo le tre cause:

Genetica – La modalità di trasmissione interessa numerosi geni (poligenico) e può essere trasmessa dal genitore al discendente anche se il primo non presenta displasia, poichè potrebbe essere portatore sano. Per sapere con certezza che un certo soggetto non erediti la malattia, occorre conoscere la storia clinica di tutta la parentela (genitori, nonni, zii, fratelli), se anche un solo soggetto di questi presenta displasia, non vi è certezza che il cucciolo che nascerà non presenterà tale patologia.

Alimentare – L'alimentazione è importante per il cucciolo ed il cane adulto in quanto un'alimentazione non adeguata potrebbe far crescere troppo velocemente il cucciolo oppure rendere il cane in sovrappeso caricando eccessivamente le articolazioni.

Ambientale – Ambienti troppo umidi e con poca areazione sono deleteri per le articolazioni, come lo è far vivere il cucciolo sul cemento.

Una volta diagnosticata la displasia, esiste una cura? Ci sono rimedi che possono essere messi in atto a seconda della gravità riscontrata. Possono essere necessari interventi chirurgici correttivi (nel cucciolo saranno poco invasivi) ed interventi complessi come la duplice osteotomia pelvica e la protesi dell'anca.

Esistono interventi che possono portare benefici temporanei ma non sono utili per ridurre l'artrosi mentre, la rimozione della testa del femore (artroplastica escissionale) è indicata solamente nei casi gravissimi nei quali non si può effettuare la protesi dell'anca.

SaS – La SaS è la società specializzata che mira a svolgere le azioni più efficenti per migliorare, incrementare e valorizzare la razza oltre a potenziarne la selezione e l'allevamento. La sede centrale si trova in Via Giardini, 645/B a Modena, tra le fonti troverete l'indirizzo del sito internet.

 

LO STANDARD ENCI – Questo lo standard attuale redatto dall'ENCI N° 166 / 30.08.1991

ORIGINE: Germania

DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 23.03.1991

UTILIZZAZIONE: Cane di utilità, cane da pastore e cane di servizio polivalente

PROPORZIONI IMPORTANTI: l’altezza al garrese per i maschi: da 60 a 65 cm, per le femmine da 55 a 60 cm.la lunghezza del corpo supera l’altezza al garrese circa del 10 – 17%

CARATTERE: il Pastore Tedesco deve essere equilibrato, saldo di nervi, sicuro di sé, del tutto disinvolto e (se non provocato) assolutamente buono, oltre che attento e docile. Egli devepossedere coraggio, combattività e tempra per essere idoneo come cane da accompagnamento, da guardia, protezione, servizio e da pastore.

TESTA: la testa è a forma di cono, proporzionata alla mole del corpo (lunga circa il 40% dell’altezza al garrese), senza essere tozza né troppo stretta; nell’insieme asciutta, mediamente larga fra gli orecchi. La fronte, vista dal davanti e di lato, solo un poco bombata e senza, o solo accennata, sutura metopica. Il rapporto del cranio col muso è del 50%. La larghezza del cranio è pressappoco uguale alla sua lunghezza. Visto dall’alto il cranio va uniformemente diminuendo dagli orecchi al tartufo e con stop obliquo, non troppo pronunciato continua in un muso a forma di cono. Le mascelle, superiore e inferiore, sono robuste. La canna nasale diritta; non è desiderata alcuna concavità o convessità. Le labbra sono tese, ben chiuse e di colore scuro

TARTUFO: deve essere nero

DENTI: dentatura forte, sana e completa (42 denti, secondo la formula dentaria). Il pastore Tedesco ha la chiusura a forbice: chiusura a tenaglia, enognatismo e prognatismo sono difetti. Difetto è anche la disposizione in linea retta della chiusura a forbice. L’ossatura della mascella deve essere fortemente sviluppata, in modo che i denti possano esservi profondamente inseriti

OCCHI: sono di media misura, a forma di mandorla, posizionati un po’ obliqui, e non sporgenti. Il colore degli occhi deve essere il più scuro possibile. Gli occhi chiari e pungenti non sono desiderabili, in quanto pregiudicano l’espressione del cane.

ORECCHI: il Pastore Tedesco ha orecchi eretti, di media misura; devono essere portati eretti e ugualmente diritti (non tirati verso l’interno). Terminano a punta e col padiglione auricolare rivolto in avanti. Non sono ammessi orecchi tagliati o piegati. In movimento e in stazione gli orecchi portati verso il dietro non sono un difetto.

COLLO: deve essere forte, ben muscoloso e senza pelle lassa (giogaia). E’ portato con un angolo di circa 45°

CORPO: la linea superiore procede, senza visibile interruzione, dal collo, lungo il garrese ben muscoloso, il dorso diritto e uniformemente un po’inclinato, fino alla groppa poco avvallata. Il rene è largo e forte, ben muscoloso. La groppa deve essere lunga, leggermente inclinata (circa 23°) e deve passar dal dorso alla radice della coda senza interruzioni

TORACE: deve essere mediamente largo, il più possibile lungo e sviluppato. La profondità deve raggiungere pressappoco il 45 – 48% dell’altezza al garrese. Le costole devono essere mediamente arcuate; il torace a botte o piatto è un difetto.

CODA: arriva almeno fino al garretto, però non oltre la metà del metatarso. Ha nella parte inferiore il pelo un po’ più lungo, ed è portata, pendente, con una leggera curva, mentre in eccitazione o in movimento viene portata molto più rialzata, senza però superare la linea dorsale. Sono proibite correzioni chirurgiche.

ARTI ANTERIORI: gli arti anteriori, visti da ogni lato, sono diritti; visti dal davanti, assolutamente paralleli. La scapola e il braccio hanno la stessa lunghezza, e sono ben aderenti al corpo con una solida muscolatura. L’angolo scapolo-omerale ideale è di 90°; può arrivare fino 110°. I gomiti non devono essere girati in fuori o in dentro né in stazione né in movimento. Gli avambracci, visti da ogni lato, sono diritti e fra loro assolutamente paralleli, asciutti e fortemente muscolosi. Il metacarpo ha una lunghezza di circa ⅓ dell’avambraccio e ha un angolo da circa 20° fino a 22° con quest’ultimo. Tanto un metacarpo troppo inclinato (+ di 22°) quanto un metacarpo troppo diritto (- di 20°) nuocciono all’idoneità al lavoro, soprattutto alla capacità di resistenza.

PIEDI ANTERIORI: sono tondeggianti, ben chiusi e arcuati, con pianta del piede dura ma non screpolata (fragile). Le unghie sono forti e di colore scuro

ARTI POSTERIORI: La posizione delle gambe è leggermente arretrata; gli arti posteriori, visti da dietro, sono fra loro paralleli. Coscia e gamba sono pressappoco della stessa lunghezza, e formano un angolo di ca 120°; le natiche sono forti e ben muscolose. Il garretto è robusto e fermo, il metatarso scende perpendicolarmente sotto il garretto

PIEDI POSTERIORI: sono chiusi, leggermente arcuati, con cuscinetti duri e di colore scuro; le unghie sono robuste, arcuate e ugualmente scure

ANDATURA: il Pastore Tedesco è un trottatore. Le sue membra devono essere armonizzate in lunghezza e angolazioni in modo che, senza importanti spostamenti della linea dorsale, possa spostare il posteriore fino al tronco e ugualmente allungare l’anteriore. Ogni tendenza all’eccessiva angolazione del posteriore diminuisce la solidità e la costanza e con questo la capacità al lavoro.

Da corretti rapporti del corpo e angolazioni risulta un movimento ampio che procede radente al terreno; movimento che dà l’impressione di un procedere sciolto (senza sforzo). Dalla testa spinta in avanti, e la coda leggermente sollevata, e un trotto uniforme e tranquillo, risulta una linea superiore leggermente oscillante e non interrotta, che dalla punta degli orecchi, attraverso la nuca e il dorso procede fino all’estremità della coda.

PELLE: la pelle è allentata, senza però formare pieghe

MANTELLO TIPI DI PELO: il mantello corretto per il Pastore Tedesco è il doppio pelo con sottopelo.Il pelo di copertura deve essere il più fitto possibile, diritto, duro e ben aderente. Sulla testa, compreso l’interno degli orecchi, sulla parte anteriore degli arti, sui piedi e sulle dita, il pelo è più corto; sul collo è un po’ più lungo e robusto. Il pelo si allunga sulla parte posteriore degli arti, fino al metacarpo e al garretto; sul retro delle natiche forma come dei calzoni.

COLORE: nero con focature rosso-bruno, brune, gialle fino al grigio chiaro. Nero e grigio unito, con sfumature grigie più scure. Sella nera e maschera. Una piccola macchia bianca, poco appariscente, sul petto, come pure le parti interne dei fianchi molto chiare, sono ammesse, ma non desiderate. Il tartufo deve essere nero con qualsiasi colore del mantello. La mancanza di maschera, il colore degli occhi troppo chiaro (fino a farli sembrare pungenti), come pure le macchie troppo chiare (quasi bianche) al petto e alle parti interne dei fianchi, unghie chiare e punta della coda rossa, sono da considerare come segni di scarsa pigmentazione.

Il sottopelo ha una tonalità grigio chiaro. Il colore bianco non è ammesso

TAGLIA E PESO

Maschi: altezza al garrese: 60 – 65 cm

Peso da 30 a 40 Kg

Femmine: altezza al garrese 55 – 60 cm

Peso da 22 a 32 Kg

TESTICOLI: I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto

DIFETTI: Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerata come difetto,da valutarsi a seconda della sua gravità

DIFETTI GRAVI: deviazioni dalle caratteristiche di razza (di cui sopra) che compromettono l’idoneità al lavoro

• Difetti agli orecchi: orecchi inseriti lateralmente troppo in basso, semi-cadenti,

mal posizionati, non stabili

• Considerevole carenza di pigmentazione

• Forte pregiudizio alla solidità in generale

• Difetti ai denti: qualsiasi scostamento dalla chiusura a forbice e dalla formula

dentaria, quando non si tratta di un difetto eliminatorio (v.s.)

DIFETTI ELIMINATORI

a) Debolezza di carattere, cane mordace e poco saldo di nervi

b) Cane con “displasia grave” dimostrata

c) Monorchidismo e criptorchidismo, come pure cane con testicoli visibilmente

diversi (atrofizzati)

d) Cani con difetti deformanti agli orecchi e/o coda

e) Cane con malformazioni

f) Cane con difetti ai denti, con mancanza di

• 1 Premolare 3 e un altro dente o

• 1 Canino, o

• 1 Premolare 4, o

• 1 Molare 1, 1 Molare 2, o

• in tutto 3 denti e più

g) Cane con carenze alle mascelle:

• Enognatismo di 2 mm. e più

• Prognatismo

• Chiusura a tenaglia in tutta la regione degli incisivi

h) Cane sopra/sotto taglia di più di 1 cm

.i) Albinismo

j) Colore del mantello bianco (anche nei cani con occhi e unghie scuri)

k) Doppio pelo lungo (pelo di copertura lungo, debole, non fermamente aderente al

sottopelo, frange agli orecchi e arti, culotte cespugliose, coda cespugliosa con

pennacchio di sotto)

l) Pelo lungo (pelo di copertura lungo, debole, senza sottopelo, per lo più con la

scriminatura in mezzo al dorso, frange agli orecchi, agli arti e alla coda)

 

   

Fonti:

http://www.enci.it/documenti/standard/166.pdf

http://www.sas-italia.com

http://www.difossombrone.it/storiaeorigine/main66idealecaninodimaxvonstephanitz.htm

http://www.ilpastoretedesco.org/

http://www.fsa-vet.it/

Le fotografie sono coperte da copyright e donate da conoscenti, non sono state prese da nessun motore di ricerca se non espressamente citato come nel caso delle foto sulla displasia.

Fonte foto dispalsia

www.avanzimorivet.it

www.albanesi.it

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