Novembre 24, 2024
Eleonora Giorgi

Eleonora Giorgi

Addestratore Cinofilo Riconosciuto ENCI e FISC

Conduttrice IGP

Mi occupo nello specifico di Educazione Base, Guida alla scelta del Cucciolo, Maintrailing, Puppy Class e Preparazione per i Brevetti

Per tutte le info sul mio percorso e potermi contattare clicca sul link seguente

Via libera a canigatti e conigli negli ospedali della Lombardia.

Il 2017 porta importanti novità nell'ambito dei diritti degli animali, infatti in Lombardia, dopo sette anni, è stato approvato il nuovo regolamento per la tutela degli animali di affezione e la prevenzione del randagismo.

Nel regolamento si prevede la possibilità di far entrare gli animali d'affezione all'interno di ospedali e case di cura per dare la possibilità ai padroni ricoverati di ricevere la visita dei propri quattrozampe avendo modo di ricevere affetto incondizionato in momenti di difficoltà.

Come afferma l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ci sono delle regole da rispettare, trasgredire significherebbe andare incontro a multe che vanno dai 150 ai 900 euro.

REGOLE DA SEGUIRE

- Tutti gli animali dovranno essere in salute, puliti e spazzolati;

- gatti e conigli dovranno alloggiare nei trasportini/gabbie fino al momento della visita;

- i cani dovranno essere condotti da maggiorenni e dovranno indossare guinzaglio e museruola;

- gli animali non potranno accedere ai reparti di terapia intensiva e alle sale operatorie;

- i padroni dovranno avere tutto l'occorrente per pulire nel caso l'animale dovesse sporcare e stare attenti ad eventuali perdite di pelo;

Prima di portarlo in ospedale è consigliato informarsi presso la struttura e chiedere se ci sono pazienti con allergie al pelo.

L'ingresso degli animali d'affezione all'interno di ospedali e case di cura era già possibile in Emilia RomagnaToscana e Veneto, ci auguriamo che entro la fine dell'anno anche le altre regioni possano intervenire sui regolamenti e rendere legale la visita dei propri animali nelle strutture di ricovero.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL REGOLAMENTO COMPLETO REDATTO DAL MINISTERO DELLA SALUTE 

L'Obedience è uno sport cinofilo che nasce tra gli anni Cinquanta e Sessanta negli Stati Uniti ed in nord Europa. In Italia viene introdotto verso la fine degli anni Novanta, ma l'Enci lo riconosce come sport solamente nel 2002.

SCOPO DELL'OBEDIENCE

Lo scopo di questa disciplina è quello di valutare ed esaltare le doti di apprendimento del cane a cui vengono richiesti esercizi di difficoltà sempre maggiori a seconda della classe in cui si gareggia. Questo sport intende esaltare l'addestrabilità del cane e la massima intesa tra cane e padrone dato l'alto livello tecnico richiesto.

L’addestramento in Obedience insegna al cane ad agire in modo controllato e cooperativo, il lavoro deve essere svolto positivamente, l'intesa tra cane e padrone deve essere perfetta anche quando l'animale dovrà rispondere al padrone a distanza.

GARE DELL'OBEDIENCE

Possono partecipare alle gare di Obedience solamente i cani iscritti al Libro Genealogico del cane di razza, o ad un Libro delle Origini riconosciuto dalla Fci (Federazione Cinofila Internazionale).

L’età alla quale un cane può partecipare dovrebbe essere specificata nelle regole nazionali di ogni Paese, in ogni caso sono richiesti almeno i 10 mesi di età.

Le classi previste nell'Obedience sono tre più la classe debuttanti, si passa alla classe successiva solamente dopo aver conseguito il brevetto in quella precedente.

La classe debuttanti, la classe 1 e la 2 sono competizioni a livello nazionale, la classe 3 anche internazionale ed il cane deve aver compiuto 15 mesi di età.

Esiste anche una classe Elite, superiore alla classe 3.

ESERCIZI DELL'OBEDIENCE

L'Obedience si compone di una serie di esercizi di obbedienza che aumenteranno di difficoltà con il passaggio alle classi superiori. Gli esercizi sono i seguenti:

Classe 1 - Terra in gruppo per 2 minuti, conduttori fuori vista; condotta; fermo in piedi durante la marci;, richiamo; seduto in marcia; invio in avanti in un quadrato (Il cane è inviato verso un quadrato di circa 3 m x 3 m posto ad una distanza di circa 15 m dal punto di partenza, quando il cane raggiunge il quadrato, il conduttore manda il cane a terra. Il quadrato è delimitato da coni agli angoli e da linee visibili che collegano i coni. Il conduttore raggiungerà il cane e lo metterà al piede); riporto; controllo a distanza; salto di una siepe (l'altezza sarà all'incirca quella del cane al garrese, comunque non superiore ai 50cm).

Classe 2 - Seduto in gruppo per 1 minuto, conduttori in vista; condotta; fermo in piedi e seduto durante la marcia; richiamo con fermo in piedi; invio in avanti con terra e richiamo; riporto direttivo; odorato e riporto (all’inizio dell'esercizio il commissario consegna al conduttore un legnetto di 10 cm x 2 cm x 2 cm, che il conduttore segna, deve tenerlo in mano per 10 secondi ed il cane potrà annusarlo e toccarlo. Il commisario riprenderà il legnetto e lo depositerà insieme ad altri cinque legnetti posti a terra a circa 25 cm l'uno dall'altro. Il conduttore chiederà al cane di riportare l'oggetto segnato. Gli oggetti saranno disposti secondo lo stesso schema per tutti i conduttori, il cane deve essere lasciato lavorare per circa mezzo minuto se il lavoro è attivo e se l’obiettivo è raggiunto); controllo a distanza; salto di una siepe e riporto di un oggetto di legno o metallo

Classe 3 - Seduto in gruppo per 2 minuti, conduttori fuori vista; terra in gruppo per 4 minuti, conduttore fuori vista; condotta; fermo in piedi, seduto e terra durante la marcia; richiamo con fermo in piedi e terra; invio in avanti con direzioni, terra e richiamo; riporto direttivo; salto di una siepe e riporto di un oggetto metallico; odorato e riporto; controllo a distanza.

Per leggere il regolamento completo e la descrizione di tutti gli esercizi clicca qui.

Fonte foto: Google

 

Il Disc Dog è uno sport cinofilo nato negli anni '70 in America. Le sue origini sono dovute alla crescita e alla popolarità del gioco del frisbee, ma il nome dell sport non può contenere quello del gioco poichè è un marchio registrato da Wham-O.

L'episodio che diede maggior visibilità a questo sport accadde il 4 agosto 1974 quando Alex Stain, uno studente dell'Ohio, insieme al suo cane Ashley Whippet, interruppero la partita di baseball fra i Los Angeles Dodgers e i Cincinnati Reds per esibirsi in acrobazie con il disco.

SCOPO DEL DISC DOG

Lo scopo del Disc Dog consiste nel lanciare al proprio cane un frisbee che dovrà essere preso al volo, in alcuni casi seguendo delle coreografie su basi musicali. 

Lo sport si divide in tre prove differenti: Distance Accuracy (lanci a distanza), Dartbee Freestyle.

Questo sport è aperto a tutti i cani in buona salute e a qualsiasi conduttore, senza limiti di età o razza, l'unica limitazione è imposta alle femmine in calore.

  

GARE DI DISC DOG

Le tre principali prove sono le seguenti:

Distance Accuracy o  lanci a distanza o Toss & Catch -  Si svolge su un campo di 20 metri per 50. Il conduttore ha un tempo massimo di un minuto entro il quale effettuare dei lanci. Il cane dovrà prendere al volo il disco, in base alla distanza raggiunta dal cane quando lo prende al volo , viene assegnato un punteggio. Maggiore sarà la distanza, maggiore sarà il punteggio. 

La gara è suddivisa in due round, i punteggi di ognuno verranno sommati per dare il punteggio totale.

Dartbee - In questa prova sul terreno vengono disegnati quattro cerchi concentrici che vanno a costituire il bersaglio. I cerchi hanno un diametro che va dai 6.5 metri a 0.5 metri. Il cane dovrà prendere al volo di disco lanciato dal conduttore che si troverà ad una distanza variabile tra i 15 ed i 20 metri dai cerchi a seconda della categoria in cui si gareggia. Il punteggio verrà assegnato in base a dove il cane prenderà il disco, più sarà vicino al centro del bersaglio, maggiore sarà il punteggio. 

Il conduttore ha a disposizione tre lanci.

Freestyle - Il cane per prendere il disco esegue delle evoluzioni su un sottofondo musicale. Il giudice valuterà lo stile di lancio del disco, i salti e le prese al volo. 

La prova ha una durata che va da uno a due minuti. Sono previsti anche dei lanci a distanza.

Qui potrete trovare il regolamento completo

Ecco il video di un'esibizione di Disc Dog

Fonte foto: Google

Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai... Nooo! Con i nostri amici a quattro zampe, cani o gatti che siano, non possiamo sgarrare neanche a Natale, per il loro bene, ovviamente.

Immagino che durante le feste le nostre case saranno piene di gente e ricche di ogni prelibatezza, ed i nostri fedeli amici saranno in adorazione sotto i tavoli o vicino le cucine in attesa di qualche leccornia. Non dobbiamo cedere alla tentazione di rifilare di nascosto un pezzetto dei nostri avanzi a Fido e Micio, potremmo fargli del male.

I cani ed i gatti abituati a seguire una dieta fatta appositamente per loro (croccantini, umido, dieta casalinga ecc.) non possono mangiare i nostri avanzi poichè il cibo che mangiamo noi è fatto per soddisfare i nostri desideri ed il nostro gusto, è condito e speziato e a loro fa male.

Da evitare in assoluto dolci e cioccolata, veleno per gli animali anche in piccole quantità, i dolci contengono zuccheri semplici e grassi saturi che, pur non essendo letali per gli animali, apportano calorie in eccesso.

Durante le feste occorre stare molto attenti non soltanto al cibo che cani e gatti cercheranno di rubare o elemosinare, anche molte piante, presenti negli appartamenti, sono tossiche per loro. Per esempio il Vischio e la stella di Natale sono letali se ingerite, altri tipi di piante velenose potete trovarle qui

Infine l'attenzione va rivolta anche verso tutti gli oggetti che utilizziamo per addobbare casa e alberi: fiocchi, pallinelucine sono pericolosi se ingeriti. Le lucine potrebbero dare la scossa nel caso in cui l'animale vada ad "assaggiare" i fili, le palline rotte potrebbero risultare taglienti e ferire Micio o Fido. Anche chi fa il Presepe deve stare attento, la neve artificiale è tossica mentre, polistirolostatuette e ganci vari, potrebbero essere ingeriti.

Il consiglio è quello di tenere tutto fuori dalla portata degli animali.

Buon Natale!

La Rally Obedience o Rally-O,  è una disciplina F. I. C. S. S. (Federazione Italiana Cani Sport e Soccorso) piuttosto recente, la si potrebbe definire una variante dell'Obedience classica.

Una delle differenze con la obedience è la possibilità di partecipazione per tutti i cani, di razza e non, in buona salute e di almeno 6 mesi di età.

Questo sport si compone di esercizi di obedience effettuati su un percorso che prevede varie stazioni (da qui il termine rally) dove sono collocati dei cartelli con gli esercizi da svolgere. Il livello tecnico degli esercizi è crescente a seconda della classe a cui si partecipa (L1-L2-L3). 

SCOPO DELLA RALLY-O

Lo scopo è quello di consolidare la collaborazione tra cane e conduttore. Il binomio deve dimostrare affiatamento, attenzione e rispetto nei confronti del cane.

Durante le prove si incoraggia la gratificazione e sono vietate correzioni fisiche o verbali.

GARE DELLA RALLY-O

Durante le prove di Rally-O il binomio è sempre in movimento, il percorso tra una stazione e l'altra deve essere effettuato in condotta (se non specificato diversamente), le prove hanno un inizio (Start) ed una fine (Finish), superata la linea dello Start partirà il cronometro che verrà fermato al termine della gara.

Le classi di Rally-O sono:

L1 (esordienti): comprende gli esercizi dal numero 1 al 32 più Start e Finish, il tempo per eseguire gli esercizi è di massimo 6 minuti.

L2:comprende gli esercizi dal numero 1 al 48 più Start e Finish, il tempo massimo per l'esecuzione è di 2 minuti

L3: comprende gli esercizi dal numero 1 al 63 più Start e Finish, il tempo di esecuzione è di 2 minuti al massimo.

Ogni binomio inizia la gara con un punteggio di 200 al quale verranno sottratti punti per eventuali errori.

Per passare dalla classe L1 alla L2 occorre la valutazione di "eccellente", dopo tre valutazioni "eccellente" si deve obbligatoriamente passare alla classe successiva. Per il passaggio dalla classe L2 alla L3 occorrono due valutazioni "eccellente" con due giudici differenti.

I punteggi sono così decisi: 

Eccellente: punteggio finale maggiore di 191

Molto Buono: punteggio compreso tra 180 e 190

Buono: punteggio finale compreso tra 170 e 179

N.Q. per punteggi al di sotto di 170

Per leggere il regolamento completo della Rally-O, clicca qui

E' inverno quasi, sta per arrivare il freddo e molti cani, soprattutto di piccola taglia o con pelo raso e senza sottopelo, possono patire le basse temperature: cosa fare?

In commercio possiamo trovare dei cappotti fatti ad hoc per i cani che proteggono l'animale dal freddo e dall'acqua (quando sono anche impermeabili): questi supporti possono essere la soluzione per proteggere Fido dalle intemperie evitandogli problemi di salute. Ovviamente non tutti i cani hanno bisogno di questi accessori, poiché il cane ha una temperatura corporea molto più alta di quella di un umano (tra i 38° e 39,2°), ma se le temperature invernali si abbassano notevolmente (10° o meno), allora possiamo fare cosa gradita a Fido nel momento in cui dobbiamo uscire di casa per le passeggiate giornaliere, mettere il cappotto!

Non dobbiamo esagerare nel vestire il nostro cane, ricordiamoci sempre che non è un bambino, ma un animale e, come tale, va rispettato.

Dobbiamo sapere, e ricordare, che molti cani non patiscono il freddo, per esempio i cani con molto pelo e con sottopelo (pastori tedeschi, cani maremmani, san bernardo, volpini ecc.), ma potrebbero patire l'umidità: quella la soffrono un pò tutti. In questo caso, se piove o nevica, possiamo avvalerci dell'aiuto dell'impermeabile, utile anche a noi padroni dal momento che ci evita l'asciugatura del nostro amico tutte le volte che usciamo per la passeggiata.

Dobbiamo ricordare che molti cani, come quelli denominati "nordici", sono naturalmente attrezzati per sopportare il gelo e le temperature artiche, quindi un husky che vive in città non avrà mai bisogno di un cappotto! Andiamo oltre il puro aspetto estetico ed il piacere che ne traiamo noi umani di vedere Fufi con il cappottino, e cerchiamo di utilizzare questi accessori per fare del bene al nostro cane e non solo per apparenza.

Un cane nordico (samoiedo, alaskan malamute o lo spitz, per citarne alcuni) che vive in un ambiente urbano dove non si scende mai sotto lo 0, soffrirebbe con maglioni e cappottini: vestirlo quindi di tutto punto per una passeggiata sarebbe maltrattamento, poiché non si rispetterebbe l'animale in quanto tale, nè si rispetterebbero i suoi bisogni.

Per non cadere in eccessi teniamo conto che di norma i cani che hanno maggiormente bisogno di attenzione, quando le temperature arrivano al di sotto dei 10 gradi centigradi, sono quelli di piccola taglia con pelo raso o senza sottopelo, i cani anziani malati, i cuccioli ed i cani con mantelli particolari. Cani giovani o cani appartenenti ad alcune razze specifiche, dotati per natura di "mantelli-protezione", non hanno bisogno di nessun vestito.

Nel caso di basse temperature occorre coprire soprattutto il torace, per proteggere il cuore ed i polmoni, ed evitare così polmoniti o bronchiti. Ci sono cani che possono soffrire anche di laringiti, quindi un cappotto con un collo più alto o uno scaldacollo potrebbero essere l'ideale.

Tra i vari negozi, ho trovato i migliori prodotti per cani su Robinson Pet Shop oltre ai cappotti ed agli impermeabili ci si può trovare un'ampia scelta di cucce da interno ed esterno.

Ebbene si, non dobbiamo dimenticare che i cani che non vivono in casa hanno più bisgono degli altri di proteggersi dal freddo, è per questo che occorre assicurare loro sempre un riparo accogliente, impermeabile e, ancor meglio, se coibentato, così da farlo stare asciutto in caso di pioggia o neve, al caldo quando le temperature si abbassano molto e freschi in estate.

Per concludere, è giusto volere il meglio per il proprio cane, ma senza dimenticare di rispettarlo come essere animale e non umanizzarlo. Occorre fare il giusto uso di cappotti, maglie, impermeabili, calzini e quanto altro, tutti accessori che possono risultare più che utili se utilizzati al meglio.

Articolo di Debora Capuano, Educatore Cinofilo III livello FISC, Dirigente Sportivo Base Centri Cinofili FISC, Responsabile Organizzativo Esterno DogPRO.it Srls

La pensione domestica non si improvvisa.

Tutti possono raccontare di farla e di farla alla grande mostrando foto, felicità, code che scodinzolano e socialità a mille, tra mille cani mescolati assieme in uno scenario (spesso) artefatto.
Poi però FARE la pensione domestica davvero, e farla BENE, è un'altra cosa.
Durare e perdurare negli anni, lo è ancora di più.

LA FIDUCIA

Aprire, curare e mantenere rapporti fiduciari con un cane ma ancor di più con il suo proprietario non è compito facile.
Si entra in contatto con legami profondi e spesso insostituibili, basando la relazione esclusivamente sulla FIDUCIA, sulla cura, sull'attenzione e sulla condivisione - pur se saltuaria - non di un cane ma di un' enorme affettività: accudire un vero e proprio membro della famiglia - come è oggi considerato il cane di casa - è una responsabilità incredibile.

Se lo affidiamo a qualcuno, prima di tutto verifichiamo chi sia costui.
Se sbagliamo infatti, non sarà stato il posto in cui il nostro cane dormiva o pascolava ma la persona a cui lo abbiamo affidato, che avrà fallito in quel delicatissimo incarico.
Potrà restituirci un cane mezzo morto e raccontarci tante falsità, per spiegarci i perché e i per come il nostro cane è ridotto a quel modo. 
Ma non sapremo MAI cosa possa essere davvero accaduto: un conto è la narrazione, un conto la realtà, un conto è la teoria, un conto è la pratica.

Ogni fine estate escono notizie di famose strutture di accudimento (note al grande pubblico perchè i loro gestori sono ormai più in TV che sul campo a lavorare) dove i cani che tornano a casa sono senza denti, senza unghie, con tagli e ferite, deperiti, disidratati, spaventati, morsicati o peggio ...sono morti.

PERCHE' LA PENSIONE CASALINGA?

Perchè è qualitativamente superiore, primo per la sicurezza esterna (quella ambientale e quella sociale) e poi per la sicurezza interna (sorvegliare a che il cane stia bene, che non metta in pericolo se stesso o gli altri cani presenti, sapere cosa fa il cane, conoscere le modalità di azione e reazione di QUEL cane) che viene riservata singolarmente ed esclusivamente al nostro cane.

VALUTARE IL SERVIZIO

Gli elementi portanti di una corretta gestione di pensione familiare o domestica - come dir si voglia - sono ciò che garantisce il benessere psico fisico del cane, quasi mai relativi al posto fisico in cui quella gestione sarà svolta. Un cane ha enormi doti di adattabilità ma ancora di più può vivere bene in una casa in una stanza o anche in un recinto se il suo tempo è attenzionato ma soprattutto se trova un compagno umano capace di comunicare con lui nel modo dovuto: ne sarà entusiasta e anche felicemente stupito (a volte la quotidianità di certi cani è di una monotonia senza ritorno, e pure avere intorno per qualche giorno facce nuove o nuovi orari e nuove abitudini, rappresenta già di per se' un'interessantissima novità).

LE APPARENZE INGANNANO 

Se affido il mio cane ad un terzo non posso fermarmi all'apparenza offerta dall'osservazione del solo luogo fisico (divano o camera) dove dormirà il mio cane durante i giorni in cui saremo separati, ma debbo ACCERTARMI che la persona a cui lo affido sia preparata, capace, reattiva, pronta nella quotidianeità così come nell'emergenza nell'agire e reagire in nome e per conto del mio cane, nella sua tutela a 360 °/ h24.

COSA DOMANDARE QUANDO SI PORTA IL CANE IN PENSIONE 

Quasi mai i clienti - soprattutto quelli che poi non lasceranno il cane - chiedono se hai fatto un corso da educatore, se hai idea di tecniche di primo intervento, se banalmente sai praticare un'iniezione intramuscolo. Più spesso però vogliono sapere se il cane avrà spazio per correre, se la stanza che lo accoglierà è ammobiliata, se fuori c'è il prato o il mattonato.

LA MIA ESPERIENZA
Lo scorso anno dovevo lasciare in pensione una delle mie Jack, per dieci giorni. La mia prima scelta era stata una allevatrice, di cui mi fido ciecamente per la sua esperienza, serietà e per la solidità morale che la caratterizza ma sfortunatamente non aveva più posto. 
Nel panico dei giorni seguenti ho iniziato la ricerca di una sostituta. Sono arrivata fino a Maccarese, e poi fino a Valmontone e ho visitato due pensioni domestiche. Durante quelle mezz'ore trascorse lì col mio cane non ho fatto caso nè agli spazi nè ai divani ma ho semplicemente guardato lei, Delfina, la mia Jack. 
Ho visto che non aveva fatto neanche una pipí, che non si allontanava da me, che non era curiosa ed esplorativa, che non odorava neanche a terra. 
Ovvio una sola visita non è sufficiente per stabilire a priori se un cane si troverà o meno a suo agio, ma certo è fortemente indicativa la prima sua reazione ad una situazione nuova.

MEGLIO LA SOSTANZA DELLA FORMA
Per sentirci meno in colpa nel lasciare il nostro cane, noi umani dobbiamo vedere che il posto fisico che lo accoglierà è BELLO: questo ci alleggerisce la pena e ci rassicura sulla qualità del servizio?
Chiediamoci piuttosto se quel posto è gestito da un pazzo o da un incapace!!!
Al luogo preferiamo invece la sostanza!!!

Dobbiamo guardare il nostro cane ma soprattutto conoscerlo bene, per sapere cosa stiamo osservando, e se non lo sappiamo o peggio non conosciamo così a fondo il nostro 4 zampe, dobbiamo fidarci di chi ci ha consigliato la persona che abbiamo di fronte. Se poi quella persona non piace a noi ma al nostro cane si, fidiamoci del cane.

ACCOGLIENZE CALOROSE
Dopo tanti anni che faccio pensione, ho cani che vado a prendere a casa loro e che mi fanno le feste come se fossero i miei. Molti proprietari sono felici mentre ci guardano salutarci, altri sono un po' gelosi, altri si rilassano e addirittura non salutano neanche il cane che viene sereno via con me, seguendomi e salendo in macchina come se andasse al parco!

SOLDI SPESI BENE
Sarà che se il nostro cane torna a casa sano e salvo da un periodo di pensione lo consideriamo un dovere di chi lo ha tenuto in vece nostra, ma quando torna sereno e in forma è semplicemente e solo MERITO della serietà e professionalità della persona a cui lo abbiamo affidato. 
Quel ritorno a casa senza intoppi e senza difficoltà varrà ogni € speso ed ogni km percorso.

N.B. Delfina ho deciso alla fine di lasciarla a casa con sua sorella e di farla accudire al mio domicilio.

Il Coursing è uno sport cinofilo che possono praticare solamente i cani appartenenti al gruppo 10, i levrieri. Questo sport nasce per poter mantenere il patrimonio dell'istinto naturale all'inseguimento, proprio di ogni levriero.

Il coursing è una caccia simulata in cui il cane segue uno zimbello di lepre trainato da un'apposita macchina guidata da un operatore.

Il Coursing è stato codificato dall'ENCI nel 1957.

 

SCOPO DEL COURSING

Lo scopo di questo sport è quello di poter valutare le qualità naturali, fisiche e caratteriali che distinguono il lavoro di un vero allevatore da chi non conosce questa razza.

 

GARE DI COURSING

Le gare si svolgono su un terreno privo di ostacoli che il cane non possa vedere ad almeno 30 metri di distanza. Il terreno non deve presentare buche o fossati non visibili al cane, che potrebbero portare l'animale ad andare incontro ad incidenti.

Sono ammessi saliscendi, siepi o balle di fieno, la grandezza del terreno varia dai 400 ai 1000 metri.

Per ricreare una situazione simile alla caccia vera e propria, il fantoccio viene legato ad un rocchetto di filo, lungo almeno quanto il percorso di gara, che viene avvolto rapidamente scorrendo attraverso alcune pulegge poste sul terreno che danno l'idea degli spostamenti della preda.

Le pulegge sono poste ad una distanza variabile tra loro che va dai 40 ai 90 metri, non possono essere meno di sette e più di dici su ogni campo di gara. Gli angoli di fuga non devono, salvo casi particolari, essere inferiori a 60°.

Durante la gara i cani della stessa razza correranno in coppia, al via i cani verranno lasciati liberi di correre dietro la preda.

Vince non il cane che arriva primo, ma quello che, secondo il giudice, ha cacciato meglio. Il giudice valuterà la caccia secondo cinque qualità, ognuna darà massimo 20 punti:

Velocità - Non assoluta, ma relativa al concorrente contro cui si gareggia

Ardore - Sguardo sulla preda, pressing durante il percorso e presa della finta lepre

Intelligenza - Valutata in base alla capacità di valutare le migliori traiettorie per la cattura della preda

Destrezza e agilità - Valutata in rapporto ai bruschi cambi di direzione e al superamento degli ostacoli

Resistenza - Valutata in base alle condizioni del cane all'arrivo.

I cani, tranne il Piccolo Levriero Italiano (PIL) l'Irish e il Deerhound, devono partecipare alle gare indossando la museruola, questa può essere in filo di acciaio oppure in plastica per le taglie piccole. 

Dal 30 giugno 2017 si terranno le gare di Coursing organizzate dalla FCI e dal Greyhound club sportivo Berna WSVB, al seguente indirizzo potrete trovare informazioni riguardanti l'evento.

 

CHI PUO'  PARTECIPARE ALLE GARE DI COURSING

Alle gare di Coursing possono partecipare solamente i levrieri, di qualsiasi razza. 

requisiti per la partecipazione sono i seguenti:

1 - cane iscritto ad un Libro delle Origini riconosciuto dalla FCI

2 - cane in possesso della licenza valida (la licenza si ottiene partecipando ad un coursing ufficiale FCI, iscrivendo il soggetto alla classe di avviamento)

3 - età minima di 15 mesi per  Whippets, Piccoli Levrieri Italiani e Cirneco dell’Etna; 18 mesi per le altre razze

4 - età massima 8 anni 

5 - Proprietario iscritto ad un'Organizzazione Nazionale affiliata FCI e cane iscritto con il nome del proprietario indicato nella licenza

6 - il cane non deve avere l'estetica modificata artificialmente (cane tosato)

7 - Altezza massima al garrese di 51 cm per maschi e 48 cm per le femmine di Whippets; 

8 -  Altezza massima al garrese per Piccoli Levrieri Italiani 38 cm

Per i cani che eccedono di taglia deve essere organizzata una competizione amichevole

Chi desidera, può leggere il regolamento completo cliccando qui

 

   

Fonte: http://www.circolodelpiccololevrieroitaliano.it

Il mantello del cane  è composto dai peli di copertura e quelli di borra (sottopelo), i primi sono esterni, lunghi, rigidi e grossolani, il sottopelo è, invece, molto più lanoso e corto, forma un sottopelo protettivo, ma non tutti i cani lo possiedono. Molte razze, come il dobermann, non ce l'hanno, mentre nei cani nordici è molto importante per proteggerli dalle basse temperature. Poiché non tutti i cani possiedono il sottopelo, non tutte le razze sono soggette a mute, poiché è il sottopelo il responsabile della muta estiva ed invernale.

Il pelo dei cani non si distingue solo per colorazione (monocolore o pluricolore), ma anche per tipologia, le distinzioni sono quasi infinite, vie di mezzo tra un tipo di pelo ed un altro sono per noi inutili, ma necessarie per i giudici e gli studiosi.

Di seguito una classificazione delle tipologie di pelo che non tiene conto delle "vie di mezzo", un valido aiuto ci è stato fornito dall' "Enciclopedia del cane" della Royal Canin:

Duro o ruvido – ruvido al tatto, si mostra arruffato, un esempio di cane a pelo ruvido è lo Spinone;

Eterogeneo – composto per due terzi da eli abbastanza duri e per un terzo da peli morbidi, come nel Dandie Dinmont Terrier;

Lanoso – pelo poco brillante e molto fitto come il pelo dei Barboni;

Liscio - pelo cortissimo e brillante, un esempio sono gli Alani;

Riccio (curly) – pelo riccio come quello del Bolognese o del Curly Coated Retriever (foto); 

Setoso – peli molto sottili, morbidi e dolci, come quelli del Setter;

Anche la lunghezza del pelo varia da cane a cane, vediamo come si distinguono:

Cani nudi – cani privi di pelo, la loro pelle è morbida e sottile pigmentata sempre di nero. Una leggera peluria può essere presente sul corpo, ma solo in alcune razze. Quasi tutte le razze di cani nudi presentano peli sulla coda e sulla testa, due esempi: il Chinese Crested Dog (foto)  e lo Xoloitzcuintle o cane nudo del Messico;

pelo raso o liscio – la lunghezza del pelo va da 5 a 15 mm, pelo molto sottile, corto e fitto, leggermente spesso nei cani da ferma. I cani con pelo raso cambiano pelo durante tutto l'anno, non fanno la muta con il passaggio da una stagione ad un'altra. Ne sono un esempio il Dobermann ed il Whippet;

pelo corto – peli lunghi da 15 mm a 4 cm massimo, i peli sono lisci, dritti e duri, come nel Pastore tedesco;

a pelo semi lungo – lunghezza del pelo che va da 4 a 7 cm, i peli possono essere di vario genere, dal setoso all’ondulato, sono sottili, in alcune razze sono più lunghi all’altezza del garrese (es. Yorkshire);

a pelo lungo – lunghezza del pelo oltre i 7 cm, anche in questo caso il tipo di pelo può variare dal liscio al cordato come nel Komondor (foto in copertina).

Qualunque sia il pelo del nostro cane, avrà bisogno di curepulizia e spazzolatura sono molto importanti per ripulirlo dalla polvere, dai peli morti e da eventuali parassiti, inoltre con la spazzolatura potremo controllare lo stato di salute della cute dell’animale.

La spazzolatura inizia dalla testa per continuare lungo il corpo, zampe e coda seguendo il senso del pelo, nel caso di pelo raso è opportuno spazzolare il cane con un guanto antistatico, anche un guanto da cucina può andare bene. I cani a pelo corto possono essere spazzolati con il guanto antistatico unito ad un pettine a denti corti. I cani con pelo semilungo possiamo spazzolarli con il cardatore e la spazzola, durante il bagno può tornare utile anche lo slanatore. Se incontrariamo dei nodi, è bene scioglierli delicatamente, in casi estremi si può tagliare il pelo per eliminare il nodo. I cani con pelo lungo, invece, possono essere spazzolati con un pettine a denti larghi, ma se il sottopelo è folto è meglio utilizzare spazzole con aghi sottili che aiutano ad eliminare i nodi e lo sporco.

Ad Content One

Esistono in commercio moltissimi tipi di pettini e spazzole adatti ad ogni tipo di pelo:

Il cardatore - utile per eliminare i nodi ed il pelo morto, spesso utilizzato dopo la spazzola di setole;

La spazzola di setole - serve per rimuovere i peli morti, lo sporco e donare lucentezza al manto;

La spazzola a filo - per manti ricci o pelo semi lungo;

Il pettine - serve a districare i nodi ed elimina il pelo morto, utile per i cani con pelo semi lungo. Le punte dei denti devono essere arrotondate per non graffiare la cute, il pettine è molto utilizzato per l’eliminazione delle pulci.

   

    

I cani con pelo lungo richiedono cure quotidiane, mentre per gli altri può bastare una spazzolata settimanale.

Per quanto riguarda la pulizia (bagno) è bene ricordare che lavare troppo frequentemente il cane può creare danni alla cute ed il pelo potrebbe perdere le sue qualità isolanti e protettive. Per un cane tenuto in appartamento, è sufficiente fare il bagno due-tre volte l’anno. Per pulizie veloci, magari di ritorno dal parco, si possono utilizzare le salviette umidificate, lo shampoo a secco specifico oppure un panno imbevuto di acqua e aceto bianco o di mele (1lt di acqua e mezzo bicchiere di aceto).

La rivalità tra cane e gatto continua, una ricerca dell'Università di Kyoto, pubblicata sulla rivista Behavioural Processes, ha indagato su quale delle due specie sia più intelligente.

In particolar modo gli scienziati asiatici hanno voluto indagare sulla memoria episodica, ossia il ricordo unico di un momento preciso, tipica dell'uomo e del cane.

Il campione era composto da 49 gatti domestici a cui è stata mostrata, dopo un intervallo di 15 minuti, la ciotola in cui avevano mangiato. I gatti hanno ricordato l'oggetto legato ad un episodio positivo, gli scienziati sono sicuri che avrebbero potuto ricordarla anche dopo un lasso di tempo maggiore. 

E' stata riscontrata una sostanziale parità tra le capacità cognitive dei cani e dei gatti anche per quanto riguarda il riconoscimento delle espressioni facciali e dei gesti, elementi connessi alla memoria episodica.

La psicologa Saho Takagi, autrice della ricerca, ha dichiarato che la memoria episodica indagata nell'esperimento è correlata alla funzione introspettiva della mente. Si potrebbe asserire che i gatti abbiano una sorta di coscienza.

 

Foto presa da Google

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