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La rabbia è una malattia infettiva che colpisce gli animali a sangue caldo, quindi anche l'uomo, al quale si trasmette attraverso il contatto diretto con la saliva del soggetto malato attraverso una una ferita, di solito un morso (zoonosi trasmissibile in modo diretto).
Il virus della rabbia, appartiene al genere Lyssavirus (famiglia delle Rhabdoviridae), la malattia conduce quasi sempre alla morte.
La rabbia è diffusa soprattutto nei paesi dove gli animali non vengono vaccinati e i più pericolosi sono gli animali selvatici (procioni, volpi, pipistrelli, moffette) ma anche cani e gatti infetti.
I sintomi sono moltissimi e sempre differenti ma possono essere categorizzati con le alterazioni comportamentali (ansia, timidezza, nervosismo, aggressività), febbre, problemi muscolari (paralisi, mancanza di coordinazione, convulsioni), salivazione eccessiva e schiumosa, tendenza a mordere, cambio del tono di voce
La malattia si può suddividere in tre fasi: prodromica, encefalitica e paralitica, in ogni caso, la comparsa dei sintomi specifici dopo la fase di latenza coincide pressoché sempre con la morte del soggetto colpito (in tempi variabili). Pochissimi sono i casi di guarigione.
All'insorgere dei sintomi neurologici, la malattia non è curabile, anche se sono stati segnalati casi di guarigione utilizzando un protocollo sperimentale che prevede il coma indotto. Lo scopo è quello di sedare l'attività celebrale mentre si somministrano farmaci antivirali per stimolare gli anticorpi. Il principio di questo protocollo (Milwaukee Protocol) è di "scollegare" il corpo dal cervello per dare al sistema immunitario un tempo sufficiente a combattere la malattia prima che questa causi danni neurologici irreversibili.
Il virus presente nella saliva del contagiante, può penetrare nell'organismo (attraverso morso o graffi) e andare a infettare le fibre muscolari della zona colpita, dove compie la prima replicazione. Penetrando nei tessuti, raggiunge il sistema nervoso centrale provocando la paralisi. Per questo un morso direttamente sul volto può risultare il più pericoloso, dal momento che arriverebbe in pochissimo tempo al sistema nervoso centrale (il virus può avanzare di 5/6cm al giorno). In casi del genere è necessaria una repentina terapia vaccinale oltre alla somministrazione di immunoglobine che servono a ritardare che il virus raggiunga il SNC (Sistema Nervoso Centrale) prima che si sia sviluppata l'immunità vaccinale.
Una volta invaso il SNC, il virus torna nelle periferie attraverso gli assoni dei nervi cranici (anche attraverso il trigemino) attraverso cui arriva alle ghiandole salivari dove compie un'altra replicazione. E da qui attraverso il morso viene trasmesso ad un altro soggetto.
Il periodo di incubazione varia dai sette giorni ad un anno, i motivi di tale oscillazione di tempo dipendono dalla carica infestante, dai meccanismi di difesa del soggetto, dal punto in cui il virus è stato inoculato e la lontananza dal SNC.
La diagnosi della malattia non sempre è affidabile, spesso viene effettuata post mortem. Nell'uomo si può diagnosticare con l'esame delle urine, della saliva e biopsia cutanea.
Se si entra in contatto con un animale malato è necessario metterlo in quarantena e sterilizzare gli oggetti con cui ha avuto a che fare. L'animale dovrà essere ricoverato e curato senza mai entrare in diretto contatto con lui per evitare il contagio. E' necessaria la denuncia all'autorità competente.
I regolamenti per la profilassi e la gestione della rabbia sono contenuti in Italia nel D.P.R. 08/02/1954 n. 320 (artt. 83-92).
Informazioni tratte da:
Le razze canine che rientrano nel Gruppo 9 secondo la classificazione della FCI (Fédération Cynologique Internationale).
GRUPPO 9 - Cani da compagnia
La prima colonna riporta il numero identificativo della razza e l'eventuale codifica della varietà, nell'ultima è presente il nome della razza ottenuta.
Nella foto, un esemplare di Maltese.
192 KROMFORHLANDER
101 A BOULEDOGUE FRANCESE BRINGEE
101 B BOULEDOGUE FRANCESE BIANCO E BRINGEE (CAILLE)
140 BOSTON TERRIER
253 CARLINO
253 A CARLINO FULVO CON MASCHERA NERA
253 B CARLINO NERO
065 MALTESE
196 BOLOGNESE
215 BICHON A POIL FRISE
233 PICCOLO CANE LEONE
250 BICHON HAVANAIS
283 COTON DE TULEAR
172 BARBONI
172 F BARBONI ROSSO FULVO
172 GA BARBONI GRANDE MOLE BIANCO
172 GB BARBONI GRANDE MOLE MARRONE
172 GC BARBONI GRANDE MOLE NERO
172 GD BARBONI GRANDE MOLE GRIGIO
172 GE BARBONI GRANDE MOLE ALBICOCCA
172 GF BARBONI GRANDE MOLE ROSSO FULVO
172 MA BARBONI MEDIA MOLE BIANCO
172 MB BARBONI MEDIA MOLE MARRONE
172 MC BARBONI MEDIA MOLE NERO
172 MD BARBONI MEDIA MOLE GRIGIO
172 ME BARBONI MEDIA MOLE ALBICOCCA
172 MF BARBONI MEDIA MOLE ROSSO FULVO
172 NA BARBONI NANO BIANCO
172 NB BARBONI NANO MARRONE
172 NC BARBONI NANO NERO
172 ND BARBONI NANO GRIGIO
172 NE BARBONI NANO ALBICOCCA
172 NF BARBONI NANO ROSSO FULVO
172 T BARBONI TOY
172 TA BARBONI MINIATURA TOY BIANCO
172 TB BARBONI MINIATURA TOY MARRONE
172 TC BARBONI MINIATURA TOY NERO
172 TD BARBONI MINIATURA TOY GRIGIO
172 TE BARBONI MINIATURA TOY ALBICOCCA
172 TF BARBONI MINIATURA TOY ROSSO FULVO
080 GRIFFONE DI BRUXELLES
081 GRIFFONE DI BRUXELLES
082 PICCOLO BRABANTINO
288 CHINESE CRESTED DOG
288 A CHINESE CRESTED DOG CON PELO
288 B CHINESE CRESTED DOG SENZA PELO
208 SHIH TZU
209 TIBETAN TERRIER
227 LHASA APSO
231 TIBETAN SPANIEL
218 CHIHUAHUA
218 A CHIHUAHUA A PELO CORTO
218 B CHIHUAHUA A PELO LUNGO
128 KING CHARLES SPANIEL
128 A KING CHARLES SPANIEL BLACK AND TAN
128 B KING CHARLES SPANIEL RUBY
128 C KING CHARLES SPANIEL BLENHEIM
128 D KING CHARLES SPANIEL TRICOLORE
136 CAVALIER KING CHARLES SPANIEL
136 A CAVALIER KING CHARLES SPANIEL BLACK AND TAN
136 B CAVALIER KING CHARLES SPANIEL RUBY
136 C CAVALIER KING CHARLES SPANIEL BLENHEIM
136 D CAVALIER KING CHARLES SPANIEL TRICOLORE
206 CHIN
207 PECHINESE
077 EPAGUEL NANO CONTINENTALE
077 A EPAGNEUL NANO CONTINENTALE PAPILLON
077 AA EPAGNEUL NANO CONTINENTALE PAPILLON DA 1,5 A 2, 5 KG
077 AB EPAGNEUL NANO CONTINENTALE PAPILLON DA 2,5 A 4,5 KG
077 B EPAGNEUL NANO CONTINENTALE PHALENE
077 BA EPAGNEUL NANO CONTINENTALE PHALENE DA 1,5 A 2,5 KG
077 BB EPAGNEUL NANO CONTINENTALE PHALENE DA 2,5 A 4,5 KG
352 RUSSIAN TOY
352 A RUSSIAN TOY PELO CORTO
352 B RUSSIAN TOY PELO LUNGO
Le razze canine che rientrano nel Gruppo 6 secondo la classificazione della FCI (Fédération Cynologique Internationale).
GRUPPO 6 - Segugi e cani per pista di sangue
La prima colonna riporta il numero identificativo della razza e l'eventuale codifica della varietà, nell'ultima è presente il nome della razza ottenuta.
Nella foto un esemplare di Bleu De Gascogne.
021 |
GASCOGNE SAINTONGEOIS |
---|---|
022 |
GRAND BLEU DE GASCOGNE |
024 |
POITEVIN |
025 |
BILLY |
029 |
OTTERHOUND |
084 |
BLOODHOUND CHIEN DE SAINT-UBERT |
159 |
FOXHOUND |
219 |
FRANCAIS TRICOLORE |
220 |
FRANCAIS BLANC E NOIR |
282 |
GRAND GRIFFON VENDEEN |
300 |
BLACK AND TAN COONHOUND |
303 |
FOXHOUND AMERICANO |
316 |
FRANCAIS BLANC E ORANGE |
322 |
GRAND ANGLO FRANCAIS TRICOLORE |
323 |
GRAND ANGLO FRANCAIS BLANC ET NOIR |
324 |
GRAND ANGLO FRANCAIS BLANC ET ORANGE |
017 |
GRIFFON NIVERNAIS |
019 |
BRIQUET GRIFFON VENDEEN |
020 |
ARIEGEOIS |
028 |
CHIEN D'ARTOIS |
030 |
|
PETIT BLEU DE GASCOGNE |
|
032 |
GRIFFON BLEU DE GASCOGNE |
051 |
SEGUGIO FINLANDESE |
052 |
SEGUGIO POLACCO |
059 |
SEGUGI SVIZZERI |
059 |
A SEGUGI SVIZZERI DEL BERNESE |
059 |
B SEGUGI SVIZZERI DEL GIURA |
059 |
C SEGUGI SVIZZERI DEL LUCERNESE |
059 |
D SEGUGI SVIZZERI SVIZZERO |
062 |
SEGUGIO DELLA STIRIA A PELO RUVIDO |
063 |
SEGUGIO AUSTRIACO NERO FOCATO |
066 |
GRIFFON FAUVE DE BRETAGNE |
068 |
SEGUGIO TIROLESE |
129 |
SMAALANDSSTOVARE |
131 |
SCHILLER STOVARE |
132 |
HAMILTON STOVARE |
150 |
SEGUGIO DEI BALCANI |
151 |
SEGUGIO DELL'ISTRIA A PELO RASO |
152 |
SEGUGIO DELL'ISTRIA A PELO DURO |
154 |
SEGUGIO POSAVATZ |
155 |
SEGUGIO DELLA BOSNIA A PELO DURO |
198 |
SEGUGIO ITALIANO A PELO FORTE |
203 |
DUNKER |
204 |
SABUESO ESPAGNOL |
214 |
SEGUGIO ELLENICO |
229 |
SEGUGIO TRICOLORE JUGOSLAVO |
241 |
SEGUGIO DELLA TRANSILVANIA |
244 |
SLOVENSKY KOPOV |
266 |
HYGHENHUND |
267 |
HALDENSTOVARE |
279 |
SEGUGIO YUGOSLAVO DA MONTAGNA |
290 |
BEAGLE HARRIER |
295 |
HARRIER |
325 |
ANGLO FRANCAIS DE PETITE VENERIE |
337 |
SEGUGIO ITALIANO A PELO RASO |
354 |
GONCZY POLSKI |
033 |
GRAND BASSET GRIFFON VENDEEN |
034 |
BASSETT ARTESIAN NORMAND |
035 |
BASSET BLUE DE GASCOGNE |
036 |
BASSETT FAUVE DE BRETAGNE |
060 |
PICCOLO SEGUGIO DELLA SVIZZERA |
060 |
AA PICCOLO SEGUGIO DELLA SVIZZERA DEL BERNESE A PELO LISCIO |
060 |
AB PICCOLO SEGUGIO DELLA SVIZZERA DEL BERNESE A PELO DURO |
060 |
B PICCOLO SEGUGIO DELLA SVIZZERA DEL GIURA |
060 |
C PICCOLO SEGUGIO DELLA SVIZZERA DEL LUCERNESE |
060 |
D PICCOLO SEGUGIO DELLA SVIZZERA SVIZZERO |
067 |
PETIT BASSET GRIFFON VENDEEN |
100 |
SEGUGIO DELLA WESTFALIA |
130 |
DREVER |
161 |
BEAGLE |
163 |
BASSETHOUND |
299 |
SEGUGIO TEDESCO |
213 |
HANNOVERISCHER SCHWEISSHUND |
217 |
BAYERISCHER GEBIRGSSCHWEISSHUND |
254 |
ALPENLAENDISCHE DACHSBRACKE |
900 |
SEGUGIO MAREMMANO |
900 |
A SEGUGIO MAREMMANO A PELO FORTE |
900 |
B SEGUGIO MAREMMANO A PELO RASO |
901 |
SEGUGIO DELL'APPENNINO |
901 |
A SEGUGIO DELL'APPENNINO A PELO FORTE |
901 |
B SEGUGIO DELL'APPENNINO A PELO RASO |
146 |
RHODESIAN RIDGEBACK |
153 |
DALMATA |
Le razze canine che rientrano nel Gruppo 8 secondo la classificazione della FCI (Fédération Cynologique Internationale).
GRUPPO 8 - Cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua
La prima colonna riporta il numero identificativo della razza e l'eventuale codifica della varietà, nell'ultima è presente il nome della razza ottenuta.
Nella foto, esemplari di Lagotto Romagnolo.
110 CURLY-COATED RETRIEVER
111 GOLDEN RETRIEVER
121 FLAT COATED RETRIEVER
122 LABRADOR RETRIEVER
263 CHESAPEAKE BAY RETRIEVER
312 NOVA SCOTIA DUCK TOLLING RETRIEVER
005 COCKER SPANIEL INGLESE
005 A COCKER SPANIEL INGLESE ROSSO
005 B COCKER SPANIEL INGLESE NERO
005 C COCKER SPANIEL INGLESE ALTRI COLORI
104 SPANIEL TEDESCO
109 FIELD SPANIEL
125 SPRINGER SPANIEL INGLESE
126 WELSH SPRINGER SPANIEL
127 SUSSEX SPANIEL
167 COCKER AMERICANO
167 A COCKER AMERICANO NERO
167 B COCKER AMERICANO ALTRI COLORI
167 C COCKER AMERICANO PARTICOLOR
314 KOOIKERHONDJE
037 CAO DE AGUA PELO
037 A CAO DE AGUA PELO A BOCCOLI
037 B CAO DE AGUA PELO ONDULATO
105 BARBET
124 IRISH WATER SPANIEL
221 SPANIEL OLANDESE
298 LAGOTTO ROMAGNOLO
301 AMERICAN WATER SPANIEL
336 PERRO DE AGUA ESPANOL
Le razze canine che rientrano nel Gruppo 3 secondo la classificazione della FCI (Fédération Cynologique Internationale).
GRUPPO 3 - Terrier
La prima colonna riporta il numero identificativo della razza e l'eventuale codifica della varietà, nell'ultima è presente il nome della razza ottenuta.
Nella foto due esemplari di Cairn Terrier.
003 |
KERRY BLUE TERRIER |
007 |
AIREDALE TERRIER |
009 |
BEDLINGTON TERRIER |
010 |
BORDER TERRIER |
012 |
FOX TERRIER A PELO LISCIO |
040 |
IRISH SOFT-COATED WHEATEN TERRIER |
070 |
LAKELAND TERRIER |
071 |
MANCHESTER TERRIER |
078 |
WELSH TERRIER |
103 |
DEUTSCHER JAGDTERRIER |
139 |
IRISH TERRIER |
169 |
FOX TERRIER A PELO RUVIDO |
302 |
IRISH GLEN OF IMAAL TERRIER |
339 |
PARSON RUSSELL TERRIER |
341 |
TERRIER BRAZILEIRO |
004 |
CAIRN TERRIER |
008 |
AUSTRALIAN TERRIER |
072 |
NORWICH TERRIER |
073 |
SCOTTISH TERRIER |
074 |
SEALYHAM TERRIER |
075 |
SKYE TERRIER |
085 |
WEST HIGHLAND WHITE TERRIER |
168 |
DANDIE DINMONT TERRIER |
246 |
TERRIER BOEMO |
259 |
TERRIER GIAPPONESE |
272 |
NORFOLK TERRIER |
345 |
JACK RUSSELL TERRIER |
011 |
BULL TERRIER INGLESE TAGLIA NORMALE |
076 |
STAFFORDSHIRE BULL TERRIER |
286 |
AMERICAN STAFFORDSHIRE TERRIER |
359 |
BULL TERRIER INGLESE MINIATURA |
013 |
ENGLISH TOY TERRIER BLACK AND TAN |
086 |
YORKSHIRE TERRIER |
236 |
AUSTRALIAN SILKY TERRIER |
Le razze canine che rientrano nel Gruppo 7 secondo la classificazione della FCI (Fédération Cynologique Internationale).
GRUPPO 7 - Cani da ferma
La prima colonna riporta il numero identificativo della razza e l'eventuale codifica della varietà, nell'ultima è presente il nome della razza ottenuta.
Nella foto un esemplare di Weimaraner a pelo corto.
057 | BRACCO UNGHERESE A PELO CORTO | |
090 | BRACCO DI BURGOS | |
098 | CANE DA FERMA TEDESCO A PELO DURO | |
099 | WEIMARANER | |
099 | A | WEIMARANER A PELO CORTO |
099 | B | WEIMARANER A PELO LUNGO |
115 | BRACCO SAINT GERMAIN | |
119 | CANE DA FERMA TEDESCO A PELO CORTO | |
133 | BRACCO FRANCESE TIPO GASCOGNE | |
134 | BRACCO FRANCESE TIPO PIRENEI | |
177 | BRACCO D'ARIEGE | |
179 | BRACCO DEL BOURBONNAIS | |
180 | BRACCO D'AUVERGNE | |
187 | BRACCO PORTOGHESE | |
202 | BRACCO ITALIANO | |
202 | A | BRACCO ITALIANO BIANCO ARANCIO |
202 | B | BRACCO ITALIANO ROANO MARRONE |
216 | PUDEL POINTER | |
232 | CANE DA FERMA TEDESCO A PELO RUVIDO | |
239 | BRACCO UNGHERESE A PELO DURO | |
281 | GAMMEL DANSK HONSENHUND | |
320 | BRACCO SLOVACCO A PELO DURO | |
095 | EPAGNEUL BRETON | |
095 | A | EPAGNEUL BRETON BIANCO ARANCIO |
095 | B | EPAGNEUL BRETON ALTRI COLORI |
102 | PICCOLO MUENSTERLANDER | |
106 | EPAGNEUL BLUE DE PICARDIE | |
108 | EPAGNEUL PICARD | |
114 | EPAGNEUL DE PONT AU DE MER | |
117 | CANE DA FERMA TEDESCO A PELO LUNGO | |
118 | GRANDE MUENSTERLANDER | |
175 | EPAGNEUL FRANCAIS | |
222 | STABYHOUND | |
224 | EPAGNEUL OLANDESE DI DRENT | |
107 | GRIFFONE A PELO DURO (KORTHALS) | |
165 | SPINONE ITALIANO | |
165 | A | SPINONE ITALIANO BIANCO ARANCIO |
165 | B | SPINONE ITALIANO ROANO MARRONE |
245 | CANE DA FERMA BOEMO A PELO RUVIDO | |
001 | POINTER INGLESE | |
002 | SETTER INGLESE | |
006 | SETTER GORDON | |
120 | SETTER IRLANDESE ROSSO | |
330 | SETTER IRLANDESE ROSSO-BIANCO |
Le razze canine che rientrano nel Gruppo 2 secondo la classificazione della FCI (Fédération Cynologique Internationale).
GRUPPO 2 - Cani di tipo Pischer e Schnauzer – Molossoidi e cani Bovari Svizzeri
La prima colonna riporta il numero identificativo della razza e l'eventuale codifica della varietà, nell'ultima è presente il nome della razza ottenuta.
Nella foto un esemplare di Riesenschnauzer.
064 |
|
PINSCHER AUSTRIACO A PELO CORTO |
143 |
|
|
143 |
A |
|
143 |
B |
|
181 |
|
RIESENSCHNAUZER |
181 |
A |
RIESENSCHNAUZER PEPE SALE |
181 |
B |
RIESENSCHNAUZER NERO |
182 |
|
SCHNAUZER MEDIO |
182 |
A |
SCHNAUZER MEDIO PEPE SALE |
182 |
B |
SCHNAUZER MEDIO NERO |
183 |
|
ZWERGSCHNAUZER |
183 |
A |
ZWERGSCHNAUZER PEPE SALE |
183 |
B |
ZWERGSCHNAUZER NERO |
183 |
C |
ZWERGSCHNAUZER NERO ARGENTO |
183 |
D |
ZWERGSCHNAUZER BIANCO |
184 |
|
PINSCHER |
185 |
|
ZWERGPINSCHER |
186 |
|
AFFENPINSCHER |
308 |
|
SMOUSHOUND OLANDESE |
327 |
|
TERRIER NERO RUSSO |
356 |
|
DANSK-SVENSK GARDSHUND |
340 |
|
CAO FILA DE SAO MIGUEL |
116 |
|
DOGUE DE BORDEAUX |
144 |
|
BOXER |
144 |
A |
BOXER FULVO |
144 |
B |
BOXER TIGRATO |
147 |
|
ROTTWEILER |
149 |
|
BULLDOG |
157 |
|
BULLMASTIFF |
197 |
|
MASTINO NAPOLETANO |
225 |
|
FILA BRASILEIRO |
235 |
|
|
235 |
A |
|
235 |
B |
|
235 |
C |
|
235 |
D |
|
235 |
E |
|
249 |
|
PERRO DOGO MALLORQUIN |
260 |
|
TOSA |
264 |
|
|
292 |
|
DOGO ARGENTINO |
309 |
|
SHAR PEI |
315 |
|
BROHOLMER |
343 |
|
CANE CORSO |
346 |
|
DOGO CANARIO |
353 |
|
CIMARRON URUGUAYO |
357 |
|
CIOBANESC ROMANESC DE BUCOVINA |
041 |
|
CANE DA PASTORE DI CIARPLANINA |
050 |
|
TERRANOVA |
050 |
A |
TERRANOVA NERO |
050 |
B |
TERRANOVA MARRONE |
050 |
C |
TERRANOVA BIANCO CON MACCHIE NERE |
061 |
|
|
061 |
A |
CANE DI SAN BERNARDO A PELO CORTO |
061 |
B |
CANE DI SAN BERNARDO A PELO LUNGO |
091 |
|
MASTINO SPAGNOLO |
092 |
|
MASTINO DEI PIRENEI |
096 |
|
RAFEIRO DO ALENTEJO |
137 |
|
CANE DA MONTAGNA DEI PIRENEI |
145 |
|
LEONBERGER |
170 |
|
CANE DE CASTRO LABOREIRO |
173 |
|
CANE DA SIERRA DI ESTRELA |
173 |
A |
CANE DA SIERRA DI ESTRELA A PELO CORTO |
173 |
B |
CANE DA SIERRA DI ESTRELA A PELO LUNGO |
190 |
|
HOVAWART |
226 |
|
LANDSEER |
230 |
|
TIBETAN MASTIFF |
247 |
|
CANE DELL'ATLAS |
278 |
|
CANE DA PASTORE DI KARST |
328 |
|
CANE DA PASTORE DEL CAUCASO |
331 |
|
CANE DA PASTORE DELL'ANATOLIA |
335 |
|
CANE DA PASTORE DELL'ASIA CENTRALE |
355 |
|
TORNJAK |
045 |
|
BOVARO DEL BERNESE |
046 |
|
BOVARO DELL'APPENZELL |
047 |
|
BOVARO DELL'ENTLEBUCH |
058 |
|
GRANDE BOVARO SVIZZERO |
356 |
||
357 |
Perché i cani grattano la cuccia?
Vi sarà sicuramente capitato di vedere e sentire, soprattutto, il vostro cane raspare come un dannato la propria cuccia, sia essa un trasportino, un cuscino imbottito, la classica cuccia a forma di cuccia, un tappeto o chi più ne ha, più ne metta.
Ma perché lo fa? Perché nel cane resistono ancora gli istinti primordiali, quelli che si portano dentro, nel DNA. In natura molti animali, tra cui i lupi, grattano il proprio giaciglio prima di dormire, questo per renderlo più comodo, per scacciare eventuali parassiti o animali indesiderati, spesso per trovare un po’ di fresco, la terra poco sotto la superficie è più fredda.
Ci chiederemo perché lo fanno i nostri cani dal momento che hanno letti e cucce molto comode e pulite, ripeto: il comportamento è innato, proviene dagli antenati e viene messo in atto anche se si ha a disposizione il letto più comodo e soffice del mondo.
Credo che sia anche giusto lasciarglielo fare, in fondo non fanno nulla di male, sempre che il comportamento non diventi ossessivo. Accade, non di rado, che molti cani mettano in atto questo comportamento dall’oggi al domani e lo facciano in maniera continua e compulsiva, in questo caso il nostro amico a quattro zampe ci sta indicando che ha un malessere, occorre capire di che tipo.
Il cane che gratta la cuccia improvvisamente, se femmina, può indicarci che è in dolce attesa, oppure che ha una gravidanza isterica. Le femmine, infatti, si preparano la tana per partorire con largo anticipo, se la cagnolina non ha avuto incontri amorosi (consiglio comunque una ecografia, potrebbe averne avuti in nostra assenza o nei momenti di distrazione!), allora potrebbe avere una gravidanza isterica.
Alcuni cani iniziano a grattare la cuccia quando sono annoiati o “stressati” nel senso che hanno bisogno di fare più attività di quella che proponiamo (dobbiamo ricordarci sempre del cane che abbiamo in casa e assecondare i suoi istinti, farlo “lavorare” per renderlo sicuro e utile. Avere un cane da pastore in casa e pretendere che stia sempre buono e tranquillo senza farlo mai correre o “sfogare” potrebbe causare problemi, spero di essermi spiegata).
In questi casi occorre prendere dei provvedimenti così da eliminare il problema del grattare compulsivo che non fa bene al cane.
Se il raspare non è compulsivo ma ci reca fastidio (il rumore spesso è assordante!) possiamo fargli capire che non ci è gradito, potremmo chiedere di smettere, sempre che abbia imparato il significato delle parole “basta”, “stop”, “piantala”, “finiscila” ecc… altrimenti è inutile, non smette e noi diventiamo nervosi.
Non serve a nulla urlare o picchiare perché il cane non capisce, il suo comportamento è per lui normalissimo, e lo è davvero. Se proprio non riusciamo a resistere al rumore per quei minuti, potremmo distrarlo, ma credo che sia un bene lasciarglielo fare, E’ UN CANE!
Un cane robot per insegnare ai giovani veterinari ad intervenire sugli animali domestici senza errori.
Da circa quattro anni, il dipartimento di medicina veterinaria del Cornell University College, ha inaugurato il progetto di un cane robot, dalle fattezze simili a quelle di un vero cane, dotato di cuore, polmoni ed altri organi perfettamente funzionanti, che permetta agli studenti di veterinaria di poter effettuare interventi d'urgenza sugli animali senza dover lavorare con i cani in vita. In pochi minuti gli studenti dovranno ipotizzare il malore ed intervenire.
Questo robot, il cui costo si aggira intorno ai 25.000 dollari, è capace di simulare, tra gli altri malori anche arresti cardiaci.
In futuro arriverà anche il gatto robot, nel frattempo il progetto si espande con un centro all'avanguardia per le simulazioni con due sale d'urgenza equipaggiate con strumenti innovativi, aule da cui poter assistere alle operazioni, area per lo sviluppo di analisi di nuovi modelli.
Daniela Maria Sgarlata, addestratrice professionale Enci e Csen, una delle tre persone in Italia facente parte del Victoria Stilwell Positively Dog Training Team, insieme alla sua boxerina di 4 anni Elvira, ha iniziato un percorso di ricerca molto interessante.
Dopo aver frequentato molti seminari di mantrailing, la disciplina che, tramite l'utilizzo di cani da utilità appositamente addestrati, permette la ricerca di persone sfruttando le sviluppatissime capacità olfattive del cane (un cane da mantrailing è addestrato per seguire la specifica traccia olfattiva di una singola persona, mentre un cane da ricerca segue tracce olfattive umane in genere), tenuti da due istruttori differenti, e dopo più di due anni di lavoro e allenamento continuo, il binomio ha voluto mettersi alla prova sfruttando la capacità di Elvira nella ricerca di animali scomparsi.
Le due ragazze sono proprio all'inizio (Daniela viene contattata attraverso il passaparola), ma i risultati sono importanti.
Non si può mai dare la sicurezza del ritrovamento poiché ci sono molti fattori che incidono sulla "freschezza" o meno della traccia, oltre al fatto che il cane/gatto scomparso potrebbe essere stato prelevato da qualcuno, facendo perdere la traccia al cane a lavoro. E' successo proprio così in uno dei casi che Daniela ed Elvira hanno dovuto risolvere.
Cane scomparso in quel di Roma, Elvira, dopo aver potuto annusarne l'odore attraverso guinzagli, coperte, giochini e quanto altro non troppo manipolato da persone o altri cani, "ha seguito perfettamente la traccia – racconta Daniela - fino ad un punto nel quale si fermava segnalando un negativo (indicando quindi che la traccia terminava lì ndr.) mi sono spostata, ha ripreso la stessa traccia e, nello stesso punto, segnalava nuovamente il negativo". A quel punto le ricerche sono state interrotte, dopo qualche giorno la cagnolina è stata ritrovata ed è stato svelato il mistero della traccia interrotta, "abbiamo saputo che in quel punto, dove Elvira segnalava il negativo, era stata caricata su una macchina, quindi finiva lì la traccia". Ottimo lavoro!
Per poter procedere al ritrovamento di una animale o persona, occorono indumenti od oggetti manipolati dallo scomparso, oggetti che nessuno deve toccare per non lasciare sopra le proprie cellule epiteliali e, quindi, un odore differente. Non deve passare troppo tempo dalla scomparsa poiché la traccia potrebbe perdere intensità (pioggia, vento, ed altri fenomeni portano la traccia altrove oltre a farla svanire). Il cane segue la traccia naso a terra o in aria, questo dipende dalla razza del cane e dal tipo di traccia, il padrone lo segue tenendolo al guinzaglio, molto lungo, e senza forzature o pressioni sullo stesso per evitare di comunicare al cane un percorso diverso da quello che lui sta seguendo.
La ricerca dura 2-3 ore per non far stancare il cane, poi si ricomincia fino a quando il cane non perde la traccia, o non ritrova la persona o l'animale scomparso.
CASO IN CORSO
Daniela ed Elvira sono state chiamate per cercare un cane scomparso ormai da una settimana, Daniela avverte la difficoltà del ritrovamento: "ha piovuto, e non hanno avuto alcun avvistamento, la traccia sicuramente è scomparsa da giorni, tra tempo e acqua".
Daniela vive in compagnia di altre due boxerine, Janga e la più piccola, Gringa, di un anno. Anche con Gringa ha iniziato il percorso di mantrailing e, come afferma Daniela: "è diventata più brava di Elvira ma con gli altri animali non l'ho mai provata, preferisco maturi un po' di più prima di metterla alla prova sul campo".
Non ci si improvvisa ricercatori o addestratori, questo dovrebbe essere ovvio, in molti pensano di sapere tutto sui cani solo perché ne hanno avuti nella loro vita. Non è così. Il cane è un animale stupendo ma anche molto complesso, la sua psicologia deve essere studiata (moltissimo) e capita, occorre sapere cosa sia l'etologia e come comunica il cane.
La formazione è importante, a qualsiasi disciplina ci si voglia avvicinare, non si può credere di frequentare un corso o seminario ed essere i più bravi addestratori del mondo, servono anche molta pratica e studio continui, oltre l'umiltà di voler imparare da tutte le persone che si incontrano durante il proprio percorso.
Per quanto riguarda il mantrailing, ricordiamo che Daniela, ed Elvira, hanno una formazione specifica alla disciplina grazie ai seminari frequentati e al duro lavoro messo in atto, grazie al continuo allenamento e perfezionamento che va avanti da circa due anni, anche più volte a settimana.
E' possibile contattare Daniela Maria Sgarlata accedendo al suo sito internet danielasgarlata.it
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