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Quanto dura il calore del cane, pardon della cagnolina?
Questa domanda destabilizza un po’ tutti, già ci sono dubbi sul ciclo umano, figuriamoci su quello dei cani che è un po’ più complicato!
Allora come essere sicuri di non ritrovarsi con la cagnolina incinta?
Iniziamo con il dire che il calore del cane non è uguale per tutti, i tempi della maturità sessuale e della durata di ogni fase, perché il ciclo delle cagnoline si divide in varie fasi, sono diversi a seconda della taglia.
Di norma i cani di taglia piccola maturano prima, già al quarto mese è possibile assistere al primo calore, i cani di taglia media intorno al 7°/8° mese, ci sono cani che avranno il primo calore anche intorno al ventesimo mese.
Il ciclo estrale della cagna si divide in 4 fasi: proestro, estro, diestro e anestro, i tempi del ciclo variano da un minimo (ma proprio minimo) di tre giorni di proestro e tre giorni di estro, fino ad arrivare ad un massimo di 17 giorni di proestro e 21 di estro. Il problema risiede nel fatto che non si può capire quanto dura il ciclo riproduttivo della cagna, non si ha la sicurezza assoluta perché la durata non sempre dipende dalla taglia.
L’unico modo per stare sicuri è calcolare circa 40 giorni dall’inizio del proestro, in questi giorni occorre stare alla larga dai cani maschi se non si può sorvegliare la cagnolina durante le sue uscite. E’ sconsigliato portare una femmina in calore in un parco pubblico per rispetto ai poveri maschietti che impazzirebbero per lei.
Vediamo nello specifico le fasi del ciclo riproduttivo del cane:
Proestro - Durata: 2-27 giorni, in media 9 giorni. Durante questa fase la vulva si ingrossa ed iniziano le perdite ematiche che possono essere più o meno evidenti, per questo motivo occorre stare attenti all’ingrossamento della vulva per capire quando inizia il calore. In questa fase la cagnolina attira i maschi, che spesso fanno la fila dietro i cancelli, ma non accetta l’accoppiamento, solitamente caccia via il maschio ringhiando e mordendo.
Estro – Durata: 3-21 giorni, in media 9 giorni. Durante questa fase le secrezioni vaginali diventano trasparenti, le cagnoline accettano i maschi e questo è il periodo fertile, cioè quello in cui la cagna resta incinta. Di solito il periodo ideale è il secondo giorno dall’inizio dell’estro. La vulva rimane gonfia ma è meno edematosa.
Diestro – Durata: in media 90 giorni. Durante questa fase le cagnoline rimaste incinte portano avanti la gravidanza che dura circa 60 giorni, per quelle che non si sono accoppiate inizia la fase di non ricettività, i livelli di ormoni sono simili a quelli delle cagne incinte, è per questo che molte possono andare incontro alla cosiddetta gravidanza isterica o falsa gravidanza.
Anestro – Durata: in media 75 giorni, ma può essere anche di 5 mesi. Durante questa fase la vulva torna alle dimensioni normali e la femmina non attrae i maschi sessualmente. È la fase quiescente, e termina con l’inizio del proestro successivo indicandoci la frequenza dei calori nella cagna.
Le femmine possono avere uno o due calori l’anno, molto dipende dalla taglia, le piccole spesso hanno due calori, le taglie più grandi uno solo. Le cagnoline avranno cicli per tutta la vita ma intorno al 6-7 anno di età diventeranno meno fertili, non per questo si potrà “abbassare la guardia” pensando di non imbattersi in gravidanze indesiderate.
Cosa dobbiamo fare quando troviamo un cane abbandonato o smarrito? Ecco come dobbiamo comportarci per non incappare in un'ipotesi di reato di appropriazione indebita e per dare il maggior numero di possibilità al trovatello di riabbracciare la propria famiglia (sempre che non sia stato abbandonato).
Prima di tutto dobbiamo cercare di non far scappare il cane e, una volta avvicinato, assicuriamoci che non sia di nessuno nei dintorni.
Immediatamente dopo dobbiamo, come consiglia il sito dell'Enpa di Verona, contattare: il comando di Polizia Municipale del Comune in cui ci troviamo, in alternativa i Vigili Urbani o i Carabinieri. Nel caso in cui il cane si trovi vicino a dei binari ferroviari dovremo avvertire la POLFER mentre, se lo troviamo in autostrada dovremo contattare la Polstrada infine, per il soccorso di animali in situazioni particolari (alberi, tetti, posti inaccessibili) occore chiamare i Vigili del Fuoco al numero 115.
Il mancato intervento può essere denunciato perché si tratta di un pubblico servizio.
Le Forze dell'Ordine hanno l'obbligo di contattatare, e richiederne l'intervento, del servizio di accalappiamento che deve essere reperibile 24 ore su 24 e nei giorni festivi e deve recarsi sul posto e recuperare il cane, entro 20 minuti dalla chiamata.
A questo punto il cane verrà portato nel canile di competenza. Possiamo chiedere di quale canile si tratti ed il nome della persona che lo prende in consegna. Non lasciamo il cane con persone che non conosciamo in attesa che arrivino ad accalappiarlo.
Nel caso in cui si tratta di un cane molto fortunato e abbiamo modo di ospitarlo, occorre OBBLIGATORIAMENTE, pena di essere accusati di appropriazione indebita, fare denuncia del ritrovamento al Comando di Polizia Municipale del Comune in cui è stato ritrovato, contattare il canile di zona avvertendo del ritrovamento (descrizione accurata del cane), verificare la presenza di tatuaggi o microchip (per la lettura del microchip è necessario recarsi presso ii Servizio Veterinari o della ASL o da un veterinario che possiede la macchinetta per leggere il chip) e procedere alla segnalazione all'Azienda Sanitaria.
In ogni caso, dovremmo informarci della sorte dell'animale.
Se dopo una settimana passata al canile o da noi, nessuno lo ha riscattato, possiamo attivarci in prima persona per ritrovare il proprietario, ma solamente dopo una settimana.
Non tutti sanno che potrebbero cercare nei canili, oppure il cane potrebbe essersi allontanato molto dal comune di appartenenza e, quindi, cercare nel canile sbagliato. Potremmo fare volantini e affiggerli nella zona in cui abbiamo trovato il cane (anche zone limitrofe) o lasciarli nei negozi di maggior affluenza, avvertire del ritrovamento gli ambulatori veterinari e le tolette presenti in zona, comunicare il ritrovamento ai comandi di Polizia Municipale dei comuni limitrofi, segnalare il ritrovamento sui siti che si impegnano a diffondere gli annunci di smarrimento.
Queste azioni vanno scrupolosamente e tempestivamente messe in atto per evitare guai con la giustizia, potrebbero denunciarci per appropriazione indebita (non mi stancherò mai di dirlo!).
ADOZIONE - Il cane ritrovato può essere adottato ma solo dopo averlo condotto al canile dove verrà identificato a cura del veterinario della ASL e dopo aver cerchato di contattare il padrone.
Nel caso in cui il cane non possieda né tatuaggio, né microchip, potrà essere affidato temporaneamente per 60 giorni, in attesa che, grazie ai volantini ecc. qualcuno lo riconosca e lo richieda con sè. Passati i 60 giorni se nessuno lo avrà cercato, potrà essere adottato in via definitiva.
Questa la "Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo" legge 281 del 14 agosto 1991.
http://www.enpa.it/it/animali_e_legge/Legge_281.html
L'olfatto nel cane si sviluppa dopo circa una settimana di vita poiché il cane fa parte della specie antricial. La specie antricial si differenzia dalla precocial perchè al momento della nascita lo sviluppo neurologico è all'inizio, i piccoli sono esposti agli stimoli esterni durante le ultime fasi dello sviluppo del sistema nervoso centrale (i cuccioli di cane alla nascita non vedono, non sentono e non hanno olfatto sviluppato). Nella specie precocial, invece, lo sviluppo neurologico avviene mentre il feto è nell'utero (è il caso dei cavalli).
Nel cane il senso più importante è il fiuto, poichè è più sviluppato rispetto agli altri sensi, il cane ha circa 225 milioni di cellule olfattive, contro i 15 milioni dell'uomo. Non tutte le razze hanno lo stesso numero di cellule olfattive, ci sono cani che ne hanno di più (il bloodhound ne ha addirittura 4 miliardi), e cani che ne hanno di meno.
Il cane grazie al suo olfatto può discriminare gli odori proprio come noi facciamo con i colori (guarda il VIDEO). L'odore è formato da molecole odorose, il corpo chimico raggiunge i ricettori olfattivi che stimolano l'olfatto. Per poter arrivare al cervello queste molecole devono passare nel naso, un luogo umido, quindi devono essere piccole e solubili.
La particolare forma delle narici canine permette all'animale di capire da dove arriva un odore, l'aria inalata passa sopra la sporgenza sub-etmoidale (una struttura ossea), l'aria che è al di sopra di questa struttura non viene buttata fuori durante l'espirazione ma resta a riposo in modo che le molecole odorose si possano depositare nella mucosa. L'aria percorrerà la struttura dei turbinati che la incanalano verso i ricettori olfattivi, immersi nel muco (per legare la molecola odorosa). L'odore si trasforma poi in segnale elettrico che arriva al cervello attraverso il nervo olfattorio e colpisce il bulbo olfattorio.
Con il proprio olfatto il cane è in grado di intercettare e discernere le emanazioni odorose. Anche per quanto riguarda il "metodo" di ricerca si possono fare delle distinzioni a seconda del tipo di cane e della conformazione cranio-facciale.
sono detti così quei cani, tipo pointer, che fendono l'aria con il naso all'insù facendo grandi inalazioni.
sono detti così quei cani (per esempio il segugio) che sanno intercettare gli odori mettendo il naso a terra. Il naso non viene staccato dal terreno, vengono effettuate brevi inalazioni ma frequenti.
Spesso olfatto e fiuto vengono usati come sinonimi, in realtà indicano due funzioni diverse:
OLFATTO viene esercitato quando il cane inala grosse quantità di aria
FIUTO viene esercitato quando il cane inala piccole quantità di aria
Il cane che effettua una ricerca non sempre inizia "puntando" la traccia con il naso, spesso si guarda prima intorno per capire se la preda è a vista, successivamente utilizza le orecchie per capire se sente la preda, infine utilizza il naso. Questo accade perchè utilizzare l'olfatto è più faticoso quindi il cane prova a cercare la preda utilizzando meno energie possibili.
Parlo di preda ma il cane può ricercare qualsiasi cosa o persona, l'importante è che esista una motivazione per farlo, che sia una motivazione predatoria (seguire ciò che fugge), perlustrativa (esplorare il mondo intorno a lui), possessiva (mantenere il possesso su qualcosa) o di ricerca (fare attività con il padrone), deve esserci qualcosa che porti il cane a voler compiere l'azione.
I cani hanno anche la capacità di memorizzare gli odori, è così che i cani utilizzati per ricercare esplosivi, stupefacenti o persone, lavorano. Il cane una volta sentito l'odore da cercare ne memorizzerà le caratteristiche composte e sarà in grado di identificare quella scia odorosa.
Ci sono moltissime attività, anche sportive, nelle quali è richiesta la capacità olfattiva del cane, possiamo pensare alle piste che devono seguire i cani durante le prove di utilità e difesa, oppure la ricerca di esplosivi o stupefacenti, o la ricerca di persone disperse (il cane da ricerca seguirà tracce umane in generale; il cane addestrato al mantrailing seguirà una traccia specifica, relativa ad una persona).
La traccia è un insieme di combinazioni di odori e profumi che identificano una persona o una cosa.
La traccia può essere influenzata da vari fattori quali: temperatura, umidità, vento, tipo di suolo, freschezza (da quanto tempo una persona è scomparsa). Nel caso di persone decedute, il cane segnalerà fin dove la persona era viva poichè da morto l'essere umano ha un odore diverso da quello che il cane sta cercando.
E' l'impossibilità di percepire odori, per un cane non sentire odori equivale al non vedere per un uomo.
Cani e auto, cosa dice la Legge riguardo il trasporto del nostro amico a quattro zampe?
Tutti noi abbiamo portato in auto uno o più cani, ognuno ha le sue preferenze e abitudini, spesso dimentichiamo che esistono delle leggi ed un codice della strada.
La normativa riguardo i viaggi in auto con il cane (D.lgs. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni - TITOLO V - NORME DI COMPORTAMENTO Art. 169. "Trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore.") prevede, al comma 6: "Sui veicoli diversi da quelli autorizzati a norma dell'art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purchè custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C."
Cosa vuol dire? In parole povere la legge ci indica che: possiamo portare in auto, nell'abitacolo un solo cane purché non costituisca intralcio per il guidatore. Questo vuol dire che non possiamo lasciarlo libero di fare ciò che vuole, come saltellare da un sedile all'altro o infilare la testa fuori dal finestrino (un colpo d'aria potrebbe anche fargli venire un'otite), bensì assicurarlo sul sedile (meglio se posteriore) con un guinzaglio idoneo agli attacchi delle cinture di sicurezza, utilizzando delle cinture di sicurezza per animali (ne esistono molti tipi in commercio) oppure inserendolo all'interno di un trasportino adatto per la sua taglia. Non pensate: "Oh, il mio piccolo non lo metterei mai in gabbia... Legarlo? Neanche per sogno! Ecc..." Queste precauzioni oltre ad essere necessarie per i nostri cani, che in caso di incidenti o frenate brusche saranno trattenuti in sicurezza, lo sono anche per le persone che viaggiano sulle strade, infatti, il cane lasciato libero di scorrazzare in auto come e quando vuole, potrebbe causare distrazione nel conducente ed incidenti, anche molto gravi, a cui andranno in contro persone innocenti.
Per quanto riguarda il trasporto di più animali domestici (cani, gatti ecc..), la legge di cui sopra ci indica come sia possibile il trasporto solo ed esclusivamente utilizzando trasportini (se di piccola taglia) oppure gabbie (se cani di grande taglia) collocate nel vano posteriore dell'automobile o ancora, dividendo il vano posteriore con una rete o griglia divisoria (in commercio ne esistono di amovibili e rimovibili).
Questo è quanto afferma la normativa vigente, le multe per chi non la rispetti possono andare da un minimo di 84,00€ ad un massimo di 335,00€ e la detrazione di un punto sulla patente oltre, da non dimenticare, la responsabilità per eventuali incidenti provocati.
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La legge impone queste regole, ma non dimentichiamoci del buon senso! Non lasciamo cani e gatti in auto con il caldo, le temperature, specialmente in estate, possono aumentare velocemente e rischiamo di uccidere i nostri amici a 4 zampe.
Garantiamogli sempre un ricircolo d'aria ed evitiamo l'aria condizionata, gli sbalzi di temperatura sono pericolosi, così come le otiti o faringiti, evitiamo di portare gli animali in auto durante le ore più calde. Se dobbiamo fare dei lunghi viaggi, garantiamogli delle soste, almeno ogni 3 ore, per sgranchire le zampe, fare i bisogni e per bere.
Alcuni cani possono soffrire il mal d'auto, cerchiamo di non farli mangiare, oppure, se proprio non possiamo farne a meno, prediligiamo cibo secco, come le crocchette. Per i cani che manifestano il mal d'auto in modo eccessivo, esistono dei farmaci, chiediamo al nostro veterinario di fiducia, ma soprattutto, accertiamoci che il malessere sia fisico e non dato da ansia e agitazione creati dal non essere abituati a viaggiare.
Ricordiamoci sempre che gli animali non sono uomini, non possiamo pretendere alcuni comportamenti simili a quelli umani. Occorre abituare il cane ai viaggi in auto fin da cucciolo! Magari con l'aiuto di un buon educatore!
Il colpo di calore del cane (ipertermia) è causato dall'inadeguata dispersione del calore, la temperatura corporea del cane, che di solito è tra i 37,8 °C e 39,3 °C nei cani adulti e tra 38,5 °C e 39.5 °C, sale al di sopra di questo intervallo creando non pochi problemi al nostro amico a 4 zampe, in alcuni casi può giungere anche la morte.
Ma qual'è la causa del colpo di calore, e come possiamo intervenire nell'immediato?
Le cause sono dovute alla permanenza del cane in ambienti surriscaldati (automobile), poco areati, o sotto i raggi diretti del sole (senza avere a disposizione un pò di ombra), oppure all'esercizio fisico in orari in cui la temperatura esterna è troppo elevata.
I cani che sono più facilmente soggetti al colpo di calore sono quelli di taglia grande, con pelo lungo, soggetti obesi, con hanno difficoltà respiratorie dovute a patologie o alla conformazione del cranio (i cani brachicefali ossia, quelli con il muso schiacciato). Sono soggetti all'innalzamento della temperatura anche i cani giovani poichè si agitano maggiormente e quelli tenuti all'aperto senza riparo, nè acqua ed i cani anziani.
I sintomi del colpo di calore sono vari ed aumentano secondo la gravità, il colpo di calore può avere ripercussioni su tutti gli apparati.
I sintomi più evidenti sono: ipertermia (aumento della temperatura corporea), aumento della frequenza respiratoria (polipnea), aumento del battito cardiaco, ipersalivazione, difficoltà nei movimenti (letargia).
In casi più gravi si riscontreranno: vomito, convulsioni, stato comatoso, arresto respiratorio e cardiovascolare, sangue nelle urine e feci.
Prima ancora di portare il cane dal veterinario, occorre raffreddarlo immediatamente, bisogna saper agire con un pronto intervento ricordando di evitare panico e angoscia, poiché si può perdere la capacità di intervento oltre a trasmette stati di ansia e paura nell'animale.
Prima di tutto bisogna spostare il cane in un luogo fresco e ventilato, occorre raffreddarlo gradatamente con acqua fredda o ghiaccio, assolutamente non utilizzare acqua tiepida. E' consigliato usare dell'alcol per effettuare gli impacchi.
Se possibile, il cane andrebbe bagnato completamente, immerso proprio in acqua, in alternativa bagnare interno coscia, ascelle, polpastrelli e testa.
E’ inutile tentare di far bere il cane, che sarà concentrato solamente al respirare per cercare di disperdere il calore ed evitare di morire.
Il raffreddamento del corpo dovrà interrompersi appena raggiunta una temperatura normale, per questo occorre tenere sotto controllo anche la respirazione, appena si normalizza si interrompono i bagnoli.
Portare il cane dal veterinario che potrà valutare eventuali danni.
Come detto in precedenza, il colpo di calore è determinato da vari fattori, per prevenirlo basterà non far trovare il cane nelle situazioni che possono metterlo a rischio quindi:
- non lasciare mai il cane in macchina se la temperatura esterna supera i 15 °C, poiché all'interno dell'auto ci vogliono pochi minuti affinché questa superi i 25 °C o più;
- evitare di far uscire il cane per passeggiate (i cani non possiedono scarpe come noi, i loro piedi possono ustionarsi con le temperature elevate dell'asfalto), o esercizio fisico nelle ore più calde;
- evitare di tenere gli animali su spiagge o asfalto per periodi lunghi e senza riparo;
- mettere a disposizione del cane acqua fresca ma non gelata;
- è utile bagnare il cane prima di ogni passeggiata;
- tenere sotto controllo i cani più predisposti: brachicefali, obesi, cani giovani o anziani con patologie.
Foto: Alessandro Grandoni Dog Photo
Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.
I cani sudano?
Bella domanda, molti pensano di si poiché spesso lasciano delle impronte bagnate sul terreno/pavimento, altri credono lo facciano attraverso la lingua, altri ancora credono di no.
Proviamo a fare chiarezza.
Il cane suda, ma non nello stesso modo in cui fa l'uomo. Anche loro possiedo le ghiandole sudoripare, meno di quante ne possediamo noi, queste ghiandole si dividono in apocrine ed eccrine od esocrine. Le prime sono sparse su tutto il corpo dell'animale e non hanno funzione termoregolatrice, la loro secrezione è composta da batteri e danno al cane il tipico odore da cane.
Le ghiandole eccrine si trovano sui cuscinetti plantari (polpastrelli) e sul naso del cane, la secrezione, composta principalmente da acqua serve a mantenere le parti morbide ed umide ma non bastano per regolare la temperatura corporea del cane in situazioni di caldo estremo.
E' la secrezione di queste ghiandole la responsabile delle impronte bagnate dei cani, da non confondere con il sudore. Le impronte bagnate vengono lasciate soprattutto in situazioni di agitazione o paura dal momento che l'adrenalina, che regola i livelli di stess, aumenta questa attività di secrezione.
Allora come suda il cane, o meglio, come regola la propria temperatura corporea? Lo fa attraverso la respirazione, è così che riesce a disperdere il calore aumentando la ventilazione polmonare.
Ansimando, l'aria anziché essere eliminata dal naso, che in condizioni di molto calore si surriscalderebbe perdendo la sua umidità, passa sulla lingua e, attraverso l'evaporazione, la raffredda permettendo alla temperatura sanguigna di abbassarsi.
Questo processo porta una notevole perdita di liquidi, occorrerà far bere molto il cane per evitare la disidratazione.
Anche il manto del cane è importante per mantenere la temperatura corporea, perchè termoisolante, è, quindi, sbagliatissimo tosare completamente l'animale in estate pensando di fargli un favore, il pelo, ed il sottopelo quando presente, servono proprio a non far arrivare il calore esterno alla cute, oltre ad evitargli scottature.
Quindi è bene ricordare di non tagliare completamente il pelo al cane e dargli SEMPRE la possibilità di ansimare e di bere durante le giornate più calde.
Sono da evitare le museruole che non permettono al cane di tirare fuori la lingua per respirare, rischiando il colpo di calore.
Collare antiparassitario per il cane, quale scegliere per proteggerlo da pulci, zecche e pappataci? In questo articolo metteremo a confronto i quattro collari antiparassitari più conosciuti ed utilizzati per conoscere le specifiche di ognuno e capire quale è il più indicato per il proprio cane.
Il collare antiparassitario è un collare che contiene delle sostanze, naturali o chimiche, ad azione insetticida o repellente, che sono quindi in grado di uccidere o tenere lontane pulci, zecche, flebotomi o pidocchi.
Il collare antiparassitario si utilizza applicandolo al collo del cane, il rilascio graduale delle sostanze allontanerà o ucciderà, nel caso di infestazioni, i parassiti. Il collare antiparassitario, quindi, proteggerà il vostro cane e lo manterrà in salute.
Ai collari si aggiungono le pipette e gli spray, che abbiamo messo a confronto negli altri due articoli.
I collari che abbiamo deciso di conoscere meglio sono Beaphar (chimico e naturale), Scalibor e Seresto, ma in commercio ne esistono tantissimi altri, questi sono i più venduti e famosi. Vediamoli uno per uno.
Questa marca ha due versioni di collare antiparassitario, una protegge solamente da pulci e zecche, mentre il collare Canishield protegge anche dai flebotomi. Ecco i due collari nel dettaglio:
- La prima è mirata per la prevenzione ed il trattamento delle infestazioni da pulci (Ctenocephaldes felis) e zecche (Ixodes ricinus) nei cani, ma non è indicata per i flebotomi.
Questo collare contiene il Diazinone, un insetticida in grado di eliminare i parassiti. E' utilizzabile nei cuccioli a partire dall'età di 3 mesi, il principio attivo non teme l'umidità, quindi il cane è protetto anche in caso di attività in acqua.
Questo collare antiparassitario si presenta con una lunghezza standard di 65 cm, una volta applicato al collo del cane può essere regolato e l'eccedenza deve essere tagliata con una semplice forbice.
Nel caso di pulci o zecche già presenti sul corpo del cane, il collare ha un effetto quasi immediato nel trattamento dell'infestazione: entro poche ore pulci e pidocchi cadono a terra morti (si consiglia di spazzolare il cane accuratamente); per l'infestazione da zecche occorre attendere circa 24 ore.
L'utilizzo del collare evita la re-infestazione da parte dei parassiti.
Questo collare non protegge il cane dai flebotomi e dalle zanzare, si consiglia, dietro parere veterinario, l'uso di pipette o spray per avere una copertura completa.
La durata del collare Bephar è di circa quattro mesi, il costo è medio-basso. Non è necessaria prescrizione medica per l'acquisto.
- La versione canishield, invece elimina e protegge da zecche, pulci e flebotomi grazie alla deltametrina, l'ingrediente attivo contenuto nel collare Canishield.
La deltametrina viene rilasciata gradualmente dai polimeri della matrice del collare e trasferita dalla superficie del collare allo strato lipidico della cute e del pelo del cane, non viene assorbita dal flusso sanguigno.
Questo collare a differenza del precedente, prevede due misure, per cani di piccola taglia (48cm) e per cani di taglia grande (68cm) una volta applicato al collo del cane può essere regolato e l'eccedenza deve essere tagliata con una semplice forbice.
Il collare Canishild può essere utilizzato sui cuccioli a partire dalle 7 settimane di età.
Il collare ha una durata di 6 mesi per le zecche
5 mesi e mezzo per tenere al sicuro il cane dai flebotomi
4 mesi per le pulci
E' un collare inodore e di facile applicazione, il costo è medio-basso e non è necessaria prescrizione medica per l'acquisto, è consigliabile chiedere un parere al veterinario.
Il collare Protezione Naturale Beaphar, esiste sia per cani che per gatti, è disponibile in due misurazioni: cani di taglia piccola e media, e cani di taglia grande. Le colorazioni sono varie: marrone, bianco, beige, verde e riflettente.
Il collare Protezione Naturale contiene estratti di Neem e Lavanda, efficaci contro i parassiti e gli insetti, inoltre non irrita la cute del cane.
Grazie alla componente esclusivamente naturale questo collare è indicato anche per i cuccioli (a partire dai 3 mesi di età), i cani anziani, quelli molto sensibili, per i cani che allattano o convalescenti.
Il prodotto raggiunge il suo picco di efficacia dopo 5-7 giorni dalla sua applicazione. L'uso continuativo è consigliabile, cani già infestati trarranno sollievo, con riduzione del bisogno di grattarsi.
Le essenze utilizzate in questo collare, soprattutto l'olio di neem, sono molto efficaci contro l'infestazione dei parassiti e allontanano le zanzare.
La durata è di circa tre mesi, il costo è basso. Non è necessaria prescrizione medica per l'acquisto.
Dietro consiglio veterinario si potrebbe affiancare l'uso di altri prodotti antiparassitari.
Lo Scalibor è un collare antiparassitario che protegge il cane da zecche, pulci e pappataci. Il suo principio attivo, la deltametrina, è tossico per i gatti.
Questo collare può essere indossato dalle femmine in allattamento e dai cuccioli di età non inferiore alle 7 settimane.
Il collare si presenta in due taglie: S/M (48cm) e L (65cm).
Il principio attivo è un componente lipofilico, questo fa si che possa essere distribuito sullo stato lipidico della pelle del cane coprendone tutto il corpo, questo fa la differenza rispetto agli altri collari antiparassitari che, di norma, rilasciano il principio attivo per evaporazione per cui solo una piccola parte resta sul cane, una volta indossato, Scalibor rilascia ogni giorno il principio attivo che viene distribuito sulla cute del cane.
Il collare ha un effetto repellente e provoca la morte dei parassiti presenti sul cane, Scalibor è efficace anche in caso di infestazione massiccia o in caso di contatto con l'acqua.
E' un collare inodore e la sua efficacia è di circa 5-6 mesi.
Non è necessaria prescrizione medica per l'acquisto.
Il collare antiparassitario della Bayer protegge il cane per 7-8 mesi da pulci e zecche, è repellente e uccide i parassiti presenti sull'animale. Dopo l'applicazione sull'animale, questo collare protegge anche l'ambiente circostante e previene lo sviluppo delle larve di pulce per 8 mesi.
Il collare Seresto non protegge da zanzare e flebotomi, si consiglia (dietro consiglio veterinario) l'uso congiunto di più antiparassitari.
Seresto può essere usato dai cuccioli a partire da 7 settimane di età, non è raccomandato l'uso su cani in gravidanza o allattamento. Non usare sui gatti, per i felini esiste Seresto Gatti.
Il collare si presenta in due taglie: per cani fino ad 8kg (38cm) e per cani >8kg (70cm).
I principi attivi di questo collare antiparassitario sono due: l'imidacloprid che uccide le pulci adulte, le larve e le ninfe e la flumetrina che uccide e previene l'infestazione da zecche.
Grazie all'innovativa matrice polimerica che contiene al suo interno i due principi attivi, l'assorbimento da parte dell'animale avviene per diffusione dal collo (dove è presente il collare) al resto del corpo. I principi attivi vengono assorbiti dalla cute dell'animale e la protezione è continuativa.
La prevenzione dai parassiti avverrà entro due giorni dall'applicazione.
Il collare ha effetto anche se il cane viene a contatto con l'acqua o se viene lavato con shampoo, l'acqua non riduce l'attività di 8 mesi contro le zecche, ma si riduce l'efficacia contro le pulci a partire dal quinto mese.
Per concludere, i cinque prodotti sono tutti ottimi, ognuno sarà libero di scegliere quello più adatto al proprio animale tenendo anche conto del posto in cui si vive, nel caso di luoghi a rischio leishmania è consigliabile un prodotto che protegga anche da flebotomi e zanzare.
In ogni caso il consiglio del medico veterinario è necessario.
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Le zecche sono parassiti ematofagi, vuol dire che si nutrono del sangue di un vertebrato (uomo o animale che sia). Le zecche possono trasmettere delle malattie infettive, alcune anche mortali sia per l'uomo che per l'animale da cui ha prelevato il sangue.
Esistono varie tipologie di zecche, le più conosciute e note sono la zecca del bosco (Ixodes ricinus) e la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus). La grandezza di questi parassiti va da 1 mm ad un massimo di 2cm, il loro ciclo vitale può durare due anni nei quali realizzano tre stadi di sviluppo: uova, larve, ninfe, stato adulto. Ogni stato richiede un pasto e per questo tenderanno ad aggredire il primo animale che incontreranno, compreso l'uomo.
Le zecche si trovano principalmente in ambienti naturali, si mimetizzano nell'erba alta, nei boschi, nei prati popolati da animali vertebrati (domestici o selvatici), sono particolarmente attive dalla primavera all'autunno. Il loro morso è indolore, è proprio per questo che sono ritenute pericolose poichè dopo essersi nutrite, si staccano dall'animale/uomo al quale potrebbero aver trasmesso delle malattie infettive difficili da riconoscere.
Per quanto riguarda l'uomo, la zecca può trasmettere principalmente due malattie: la malattia di Lyme e la TBE o meningoencefalite da zecche, nell'animale, oltre la malattia di Lyme, ce ne sono molte altre che possono essere trasmesse:
la Piroplasmosi o babesiosi (distrugge i globuli rossi provocando ittero, febbre ed emoglobinuria), può portare al coma e alla morte in meno di un giorno, soprattutto nei cuccioli di poche settimane di età. L'infezione può essere curata se presa in tempo.
la rickettsiosi (provoca febbre, cefalea, artralgia ed una eruzione esantematica localizzata)
La ehrlichiosi (generata da un batterio chiamato Ehrlichia canis, che infetta i globuli bianchi fino a causare un'alterazione del loro funzionamento e la distruzione delle sistema immunitario), può portare alla morte dell'animale in poco tempo, i sintomi includono febbrem perdita di peso e dell'appetito, depressione. La malattia è trattabile con antibiotici.
COME TOGLIERE UNA ZECCA DAL CANE
Per togliere una zecca che si è attaccata alla pelle del nostro cane occorre afferrare con una pinzetta la zecca il più vicino possibile alla pelle, dobbiamo cercare di staccarla senza spezzarla (rimarrebbe all'interno del cane l'apparato boccale de parassita), per rimuoverla è consigliabile fare una leggera pressione verso l'esterno senza torcere la zecca su sé stessa.
Si potrebbe bagnare il parassita con dell'alcol anestetizzante per facilitare l'estrazione.
Una volta eliminata dall'animale NON va schiacciata a terra, ma bruciata o immersa in alcol, il punto in cui si trovava la zecca va disinfettato.
Nel caso in cui non si è sicuri di ciò che s sta facendo è consigliabile recarsi dal veterinario che provvederà all'estrazione del parassita.
COME PREVENIRE LE PUNTURE DI ZECCA
Per evitare di essere punti da una zecca ed evitare che queste si attacchino ad i nostri animali domestici è consigliabile eliminare l'habitat di questi parassiti tagliando l'erba del giardino (nel caso se ne possedesse uno) e procede alla disinfestazione con prodotti specifici.
Anche il nostro cane ed il nostro gatto dovrebbero essere sottoposti ad una protezione parassitaria, in commercio possiamo trovare acaricida a lunga durata sotto forma di collari, pipette, spray e quanto altro.
Il veterinario saprà consigliare al meglio.
Le informazioni contenute nell'articolo non devono sostituire il rapporto medico-paziente, si raccomanda di chiedere il parere del medico veterinario prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata.
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Superstizioni e credenze popolari esistono da sempre, ogni paese ne ha, spesso discordanti riguardo lo stesso argomento. Riguardo i cani esistono molti proverbi, di miti e credenze non se ne conoscono molti, eccone alcuni:
In Cina c’è la credenza che il cane possa vivere sette vite, proprio come da noi i gatti, gli irlandesi sostengono che incontrare un cane che abbai come prima cosa la mattina porti sfortuna.
Porta sfortuna anche sentire l’ululato del cane, è credenza popolare che la persona più giovane della famiglia, della persona che ha sentito l’ululato, morirà (a quest’ora mia sorella non ci sarebbe più da un pezzo!). Altri indicano che a morire fosse il padrone del cane e che quest'ultimo, con i suoi ululati, lo stesse avvertendo della brutta sorte.
Molti pensano che possedere un cane nero protegga dalle persone che fanno il malocchio e dalle streghe, mentre tenere in tasca il pelo dello stesso terrebbe lontani i pericoli che potrebbero esserci nell’uscire di casa il venerdì notte, momento in cui streghe, stregoni e diavoli possono aggredire l’uomo.
In questo senso l’interpretazione dei sogni ribalta tutto, quasi tutti i libri descrivono come sognare un cane nero porti sventura, sia di malaugurio, mentre sognarne uno bianco sia di buon auspicio. Sognare un cane dal pelo rosso preannuncia discordia.
Secondo un altro mito, un cane nero che entrava in casa era sinonimo di sventura.
Oltre le superstizioni, sono molti anche i detti riguardanti i cani, il più famoso è il proverbio “can che abbaia non morde” l’idea è quella che se un cane è impegnato ad abbaiare non può utilizzare la bocca per mordere, sappiamo bene che non è così, spesso il cane che abbaia ci sta avvertendo, se non ce ne andiamo, che morderà!
Altri proverbi abbastanza conosciuti sono questi: “il cane si alletta più con le carezze che con la catena”, “ tutti i cani muovono la coda, tutti gli sciocchi vogliono dir la loro”.
Tra le numerose dicerie e credenze legate ai cani ce ne sono un paio molto conosciute, ma allo stesso tempo non vere: si dice che per insegnare al cane a non fare pipì in un certo posto occorra spingere il muso sulla pipì stessa, niente di più sbagliato. Il cane, soprattutto se tale atto non è immediato, non capirà il motivo del gesto, inoltre a lui piace l’odore dell’urina e, probabilmente, interpreterà il gesto come un premio.
La seconda credenza da sfatare è quella del naso asciutto uguale malattia. Non è così, quest’idea nacque perché uno dei sintomi del cimurro era proprio il tartufo del cane secco e screpolato, ma l’animale potrebbe avere il naso asciutto anche perché ha mancanza di vitamine oppure perché dorme con il naso sotto la coda.
L’ultima diceria afferma come il cane che scodinzola sia sempre felice e contento. Errore grave, soprattutto se si fanno avvicinare i bambini ai cani che muovono la coda credendo che siano pronti a giocare con loro. Il cane può muovere la coda in molti modi ed ognuno ha un significato differente, primo tra tutti indicare uno stato nervoso, altro che felicità!
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Uno dei problemi principali di ogni padrone è quello di come dare o somministrare le pasticche al cane senza che questo le rifiuti o le sputi.
E' un problema di molti, spesso si riesce a somministrare la prima compressa ma non le successive poichè il cane inizia ad opporre resistenza.
Dunque, cosa fare se il veterinario ha prescritto una cura a base di compresse? Il rimedio più antico e semplice è quello di inserire il medicinale nel cibo e controllare che insieme ad esso, il cane, abbia mangiato anche la compressa dal momento che il cane potrebbe intercettare il medicinale e scartarlo.
Un altro metodo prevede l'inserimento della pasticca in un bocconcino, di norma un wurstel (ma può essere anche un pezzo di formaggio o prosciutto), in questo secondo caso, data la pasta morbida del wurstel ed il suo forte odore, si può mascherare il medicinale all'interno e far mangiare premio e pasticca al cane.
Ci sono cani, però, di "bocca buona" che riescono a percepire e, sputare, la compressa anche in questo modo, che fare allora? Occorre procedere con calma, chiamare il cane vicino a noi, farlo sedere, o avvicinarlo ad un muro, in modo che non possa fuggire, ed inserire il medicinale direttamente in bocca, spingendola centralmente alla base della lingua (vicino alla gola, per capirci), chiudere immediatamente la bocca del cane e attendere che deglutisca. Se non deglutisce spontaneamente possiamo massaggiare la zona alta del collo o il naso per indurlo a farlo.
Subito dopo il cane va premiato per associare qualcosa di positivo a questa esperienza.
Un altro metodo meno traumatico può essere messo in atto nel caso di compresse che possono essere sciolte in acqua, si scioglie la compressa (seguendo le istruzioni riportate sul foglio illustrativo) ed aspirare il liquido con una siringa senza ago, per poi svuotarla nella bocca del cane infilando la siringa nella parte laterale della bocca, tra i denti.
Nel caso in cui nessuno di questi metodi abbia funzionato, si può provare a cercare una farmacia che prepari i farmaci utilizzando formulazioni appetibili o facilmente somministrabili.